Città a misura di pedoni (e ciclisti)

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La moderna ossessione per veicoli a guida autonoma, per le auto elettriche, per il bike o scooter sharing ci ha fatto dimenticare il ruolo rivestito dallo spazio urbano dedicato ai pedoni. Tuttavia, ogni giornata inizia e finisce a piedi, camminando. Stiamo così ignorando una parte fondamentale che rende le nostre città belle per essere vissute, non solo attraversate in fretta e furia.

Le città di tutto il mondo per molti anni si sono poste la domanda sbagliata: “Come posso garantire lo spostamento di più auto possibili?”. La vera domanda da porsi era in realtà “Come posso spostare più persone?”.

Pensare di ottenere una città migliore in termini di qualità della vita e dell’abitare se non ci sono buone condizioni per camminare è estremamente difficile. 

Secondo Susan Claris, direttrice associata della società di trasporti e pianificazione Arup si può fare molto, in modo semplice ed economico, per incrementare quella che in inglese viene definita walkability (camminabilità) di un luogo.

Anche secondo l’associazione inglese Living Streets, per ridurre il volume e la velocità dei veicoli a motore è sufficiente promuovere soluzioni come le Low Emission Zone (Area C a Milano è un esempio), la tariffazione degli accessi e una generale riduzione delle velocità a 30Km/h. Queste azioni permettono fin da subito di mostrare i primi risultati in termini di riduzione del traffico e di modifica del modal share a favore di pedoni e ciclisti.

ESEMPI DAL MONDO:

AUCKLAND

La città di Auckland, in Nuova Zelanda, ha recentemente pubblicato un report in cui si dimostra che i pedoni rappresentano i consumatori disposti a spendere di più in acquisti del commercio locale.

Alcune politiche del passato che hanno portato ad allontanare i pedoni da Queen Street, una grande area commerciale, sono costate ben 11,7 milioni di dollari all’anno in termini di vendite perse.

Al contrario, politiche di rigenerazione dello spazio stradale (esempio di Fort Street) come l’eliminazione di parcheggi e la creazione di spazi verdi per la socialità, hanno incrementato la presenza dei pedoni e la possibilità di fare attività all’aria aperta.

Questa nuova soluzione costata 23 milioni di dollari ha incrementato il volume di traffico pedonale del 54% e la propensione a spendere del 47%. Il tutto mentre il numero delle vetture in  circolazione nella zona è calato del 25% e l’80% dei pedoni ha dichiarato di sentirsi sicuro nel muoversi in quell’area.

LONDRA

La città di Londra ha il più alto tasso di concentrazione di pedoni al mondo con il 51% di persone che si muovono a piedi in uno spazio dedicato che corrisponde solo al 9% dello spazio totale della strada.

Inoltre, le politiche di promozione della ciclabilità in ambito urbano hanno portato a  far diventare la bicicletta il mezzo di trasporto più utilizzato durante l’ora di punta,  per questo un crescente numero di persone sceglie di muoversi in bici.

La municipalità di Londra ha recentemente vietato il transito ai veicoli eccetto pedoni e ciclisti in quello che è conosciuto come il più pericoloso incrocio di Londra, si tratta del “Bank junction”, dove si sono registrati 107 incidenti (di cui due mortali) dal 2012 al 2016. Nella vicina Queen Street si sta tentando invece di condurre uno studio su come ridurre il conflitto tra pedoni e biciclette, trattandosi infatti di uno spazio condiviso, i pedoni si sentono più soggetti a piccoli urti con i ciclisti, questo determina un livello generale di insicurezza a cui si sta ponendo rimedio attraverso un rallentamento dei ciclisti e un’indagine di apprezzamento da parte dei pedoni.

HANOI

Bagni pubblici sicuri sono un indicatore di civiltà, secondo un’indagine di Action Aid, in Vietnam l’87% delle donne ha esperienze di molestie sessuali negli spazi pubblici, rivelando che si sentono meno sicure nei bagni pubblici con un unico ingresso sia per uomini e donne.

Action Aid, Plan Internationa e UN Women stanno sviluppando un progetto pilota di diverse città del Paese dove testare nuove soluzioni per incrementare la percezione di sicurezza, uno tra queste è la presenza di illuminazione pubblica.

Action Aid ha lanciato un’ app chiamata S-City per permettere alle persone di riportare quanto si sentono sicure in una determinata strada per raggiungere il luogo di lavoro, gli edifici scolastici o i bagni pubblici per l’appunto. Questa mappa interattiva permette agli utilizzatori di scegliere il percorso che gli utenti hanno decretato più sicuro. L’app inoltre aiuta a monitorare i miglioramenti apportati dalla municipalità in caso di interventi per incrementare la sicurezza urbana.

MANCHESTER

Una rete di percorsi pedonali di alta qualità è la chiave per sviluppare una città amica dei pedoni, per questo Manchester ha recentemente annunciato un piano per lo sviluppo di più di 1000 km di percorsi pedonali e ciclabili per un investimento di 160 milioni di sterline. Il piano include inoltre la messa in sicurezza di 1400 incroci e la creazione di 25 quartieri in cui dare la priorità a chi sceglie di spostarsi a piedi o in bicicletta rispetto all’uso dell’auto, creando spazi pubblici di qualità dove sedersi, giocare e socializzare.


NDR: una libera traduzione da “What would a truly walkable city look like?”

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