“Scusate abbiamo sbagliato”. Queste tre semplici parole non sono state pronunciate dai conduttori di Striscia la notizia nella puntata di sabato 22 dicembre, quella in cui la redazione della trasmissione di Antonio Ricci in onda su Canale 5 aveva promesso che avrebbe “chiarito l’equivoco” in merito al servizio trasmesso in data 13 dicembre sul “pasticciaccio brutto di Via Merulana”, video taglia-e-cuci in cui erano stati proditoriamente messi in ridicolo alcuni attivisti per la sicurezza stradale rei di aver attraversato sulle strisce col semaforo rosso. In realtà l’incrocio era sorvegliato dai vigili che avevano bloccato il traffico e, almeno questo, nella precisazione di Striscia la notizia è stato detto e mostrato.
Quello che i conduttori Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti non hanno detto al loro ampio pubblico, tra un frizzo e un lazzo, è che l’urgenza di tornare sull’argomento del “passaggio sul rosso” per chiarire una volta per tutte l’errore mandato in onda era arrivata tramite posta elettronica certificata dall’avvocato Sabrina Grisoli, presidente dell’Associazione Salvaiciclisti Roma, con una diffida formale e relativa richiesta di rettifica. Cosa che, purtroppo, non è stata fatta nei termini e nelle modalità corretti, né sotto il profilo formale né sotto quello sostanziale.
Innanzitutto la “precisazione”, come l’hanno chiamata quelli di Striscia la notizia, è stata interrotta da uno stacco pubblicitario di un minuto (60 secondi, ndr) depotenziando di molto il messaggio di chi stava guardando la trasmissione in diretta. Ma questo servizio che doveva essere “riparatore” si è rivelato foriero soltanto di ulteriori elementi di confusione, perché hanno parlato anche di un altro episodio accaduto in un altro programma di RaiTre, Agorà, dove un inviato aveva attraversato col rosso ed era stato redarguito dalla conduttrice in studio. Facendo credere ai telespettatori di Striscia che questo era accaduto grazie ai suggerimenti di Greggio & Iacchetti sulla sicurezza stradale, proprio in quel famigerato servizio del 13 dicembre in realtà basato sul falso assunto che gli attivisti avessero attraversato col rosso mettendo a repentaglio la loro incolumità.
Sul sito di Striscia è presente l’integrale del filmato che dura 1’21” intitolato “Passaggio sul rosso”, presentato come: “Una precisazione sul passaggio di una manifestazione e l’attraversamento col rosso dell’inviato di Agorà”. Non c’è scritto da nessuna parte che si tratta della rettifica di un contenuto errato trasmesso da Striscia, viene trattato anche un altro episodio che nulla ha a che fare con l’accaduto e con l’errore sostanziale commesso dalla trasmissione di Antonio Ricci il 13 dicembre: a Roma si dice “buttarla in caciara”, ma credo che l’espressione sia di facile comprensione anche a Cologno Monzese e nel resto d’Italia.
Ricapitolando, Striscia la notizia al posto di mandare in onda una rettifica seria e circostanziata per spiegare l’errore ha trasmesso invece un servizio “a panino” e intervallato da un lungo stacco pubblicitario in cui ha continuato a mischiare le carte: al telespettatore medio della trasmissione, che la segue come rumore di fondo all’ora di cena, sarà rimasto impresso solo che i giornalisti di RaiTre attraversano col rosso? Dubbio legittimo, visto l’esiguo spazio destinato al “chiarimento dell’equivoco” che, a mio avviso, non è stato chiarito affatto.
Senza la lettera di diffida ricevuta dall’Associazione Salvaiciclisti Roma e senza il tweetstorm #StrisciaChiediScusa probabilmente il programma di Antonio Ricci non avrebbe mandato in onda alcuna precisazione: “Non si può pretendere di più, in fondo si tratta di un programma satirico”, dirà qualcuno.
E invece no, secondo me quando si tratta un argomento come la sicurezza stradale non c’è satira che tenga: quella mattina si stava ricordando Luigi, una persona investita e uccisa mentre andava al lavoro in bicicletta; a quel presidio erano presenti familiari di vittime della strada; in Via Merulana si manifestava contro la strage stradale e Striscia la notizia ha strumentalizzato un momento di dolore, impegno e testimonianza. Senza chiedere scusa neanche quando l’errore commesso era diventato di pubblico dominio.
L’Associazione Salvaiciclisti Roma aveva chiesto una rettifica che non è mai arrivata: Striscia non si è scusata neanche con la giornalista di Buongiorno Regione Rossella Santilli, collega da anni in prima fila per la sicurezza stradale, che è stata diffamata mentre stava svolgendo il suo lavoro per un programma della Rai. Sotto l’albero di Natale non sono arrivate le scuse di Antonio Ricci; per la Befana l’opzione “carbone” sotto forma di citazione in Tribunale appare al momento molto verosimile. #StrisciaChiediScusa.
Striscia è una trasmissione spese superficiale inseguendo l’audience,, con l’aggravante di voler essere una trasmissione che alla satira affianca la denuncia politica o di costume. Esiste un solo modo per farli rinsavire: lanciare una campagna #nonguardopiùstriscia !
Ottimo. Avanti così!
Buon Natale a tutti (anche a “Striscia la caciara”, va’! Sono giusto un *pochettino* adombrato per questa vicenda ma sono pur sempre una personcina a modo) e ribadisco: AVANTI COSÌ! ;-)
Bravi ,ben fatto.