Ieri è successo di nuovo: un uomo ha travolto con un SUV una donna di 67 anni e la sua nipotina di 8 anni sulle strisce pedonali davanti alle scuole.
La bambina è stata trasportata in ospedale per accertamenti, la nonna, Anna Maria Frois, invece non ce l’ha fatta, forse in un estremo atto di sacrificio per proteggere la propria nipote dall’impatto col veicolo. A Iglesias.
Due giorni fa, la stessa dinamica a Bari, dove due bambini di 6 e 7 anni hanno riportato solo lievi ferite.
Non c’è giorno che Dio mandi in terra senza che un automobilista investa qualche povero cristo davanti a una scuola. Perché è così: le strade davanti alle scuole sono pericolose, non perché ci siano dei malintenzionati, ma perché ci sono degli sconsiderati che schiacciano l’acceleratore quando dovrebbero schiacciare il freno.
E gli sconsiderati non possono essere messi in condizione di non nuocere perché non ci sono abbastanza vigili per presidiare ogni strada né altre opzioni disponibili.
Eppure basterebbe che davanti a ogni scuola d’Italia ci fosse un sistema che impedisca agli imbecilli di fare del male agli altri. Magari un autovelox pronto a multare chiunque proceda a una velocità superiore ai 20 km/h perché non esiste alcun motivo per cui chi transita davanti a una scuola possa procedere a una velocità superiore.
È che basterebbe solo questo per riportare un po’ di pace e sicurezza sulle nostre strade: un limite di velocità molto basso in prossimità di luoghi sensibili e una sonora legnata per chi non lo rispetta. Facile, no?
Solo che in Italia esiste una legge che lo impedisce, è l’art. 4 della legge 168/2002 che giace immutato nel nostro ordinamento e miete vittime.
Giorno dopo giorno.
E mentre ogni giorno noi Italiani piangiamo dieci morti e curiamo 660 feriti, una “manina” ha inserito nel Decreto Legge del Ministero dei Trasporti di prossima approvazione una norma che prevede il divieto di installare autovelox fissi anche sulle strade provinciali e sulle superstrade.
Perché nel nostro paese punire chi mette in atto comportamenti antisociali non è previsto e io mi chiedo se chi dalle istituzioni continua a generare morte sulle strade (la prima causa di morte tra i giovani) non abbia una coscienza e come faccia a guardarsi davanti allo specchio alla mattina.
Ciao. Secondo me è una delle soluzioni migliori. Non è possibile presidiare con agenti ogni ingresso scolastico (e aggiungo ogni luogo frequentato da utenti deboli). Bisogna prevedere, progettare e realizzare strade che per costruzione/conformazione siano il più sicure possibile. E poi bisogna costruire cultura. Servirà aspettare una generazione, ok, ma non possiamo continuare con divieti che poi, diciamolo francamente tra vincoli imposti dalla legge stessa (vedi limitazioni varie all’uso del velo), ricorsi, furbetti e quant’altro, alla fine non permettono di raggiungere il risultato di garantire ugualmente la sicurezza di pedoni (di qualsiasi tipo) e qualsiasi altro veicolo. Bisogna capire come far convivere i diversi soggetti sulla strada, nel modo migliore possibile.
DOVE RISIEDO IL COMUNE HA ALLESTITO DAVANTI ALLE SCUOLE, DELLE ISOLE PEDONALI CON VARIE BARRIERE , LIMITI DI VELOCITA’ A 10 KMH, STRETTOIE E CICLABILI X RAGGIUNGERE IN TOTALE SICUREZZA I PLESSI.. IL TRFFICO NELLE ORE DI ENTRATA E USCITA DEGLI ALUNNI VIENE DEVIATO, SENZA COMUNQUE CREARE DISAGI ALLA CIRCOLAZIONE AUTOMOBILISTICA E INOLTRE ADIACENTI LE SCUOLE SONO STATI CREATI DEI PARCHEGGI”GRATUITI” SOTTOLINEO GRATUITI E MOLTO CAPIENTI PER CHI PROPRIO NON PUO’ RINUNCIARE ALL’AUTO.
DEVO DIRE CHE IL NOSTRO SISTEMA FUNZIONA MOLTO BENE.
TREZZANO S/N
MAURIZIO
Eh, ma è una fatalità… non ci si può fare niente… bla bla bla…
La verità è che non si vuole fare niente perché l’auto è vista come un diritto, un totem (anche perché porta voti e forse altro -non ci è dato di sapere- al capopopolo di turno) e non si tocca. Poi c’è l’ipocrisia di chi produce e diffonde spot pubblicitari di auto che sfrecciano, anche per gioco, ovunque e comunque e che diventano sinonimo di libertà assoluta; ma tanto basta specificare che la piccola “bomba” va guidata responsabilmente e tutto è a posto, la coscienza è a posto e quindi avanti così
AUTOVELOX (E CONTROLLI PER LE STRADE, CON SANZIONI CERTE PER CHI SGARRA) SUBITO!
Ma cosa c’entrano gli autovelox…? Un idiota che non si ferma alle strisce pedonali fa danni anche se va a passo d’uomo. A scuola ci si reca a piedi e non col SUV, tanto per cominciare, anche perché va a finire che tutte queste macchine vengono messe in seconda fila creando intralcio alla circolazione e ostacolando la visibilità di chi sta passando diretto altrove. Poi, se proprio vogliamo mettere un dispositivo di vigilanza, piazziamo delle telecamere sopra al passaggio pedonale e se qualcuno non si ferma può essere sanzionato, se causa un sinistro auto sequestrata e schiacciata sotto una pressa.
Ciao Marco,
concordo su tutto quello che dici ma non sull’autovelox:
l’imbecille automobilista medio ha molto più a cuore il portafoglio che l’incolumità del prossimo. Credo quindi che sarebbe una misura efficace per rendere più sicure le strade in prossimità delle scuole.