Martedì 14 Aprile 2020, all’interno della trasmissione “Pomeriggio 5”, in onda su Canale 5 e condotta da Barbara D’Urso, è stata trasmessa la caccia in elicottero a un runner solitario sulla spiaggia di Jesolo. La tv spazzatura è da sempre fonte di sollazzo per gli italiani ma quel momento ha toccato un nuovo climax del trash: la gogna in diretta di un uomo che sta facendo attività fisica. Un uomo che sta correndo in solitudine, braccato come un latitante, anzi peggio di un latitante, perché nemmeno Totò Riina è stato ricercato con tanto zelo.

Il problema non sta nel trash televisivo in sé ma nel messaggio che ne esce: fare attività fisica è pericoloso, è illegale, chi la pratica è un untore che sta aiutando la diffusione del virus. Immaginate gli spettatori del programma, seduti sui divani come stanno facendo da 2 mesi per via della “sedentarietà di stato” alla quale siamo costretti. Qualcuno lancerà improperi al malcapitato runner, mentre qualche altro penserà che starsene sul divano sia davvero qualcosa di virtuoso, qualcosa da bravo cittadino zelante, qualcosa cui venire, magari, anche premiato.
Ma non è così.
Il Coronavirus è stato particolarmente aggressivo in Lombardia per via di un mix di fattori altamente pericolosi: elevata percentuale di popolazione anziana, inquinamento costantemente sopra la soglia, gestione non tempestiva dell’emergenza da parte dell’amministrazione regionale, elevata densità abitativa. Ma soprattutto – e i dati dell’Istituto superiore della Sanità lo confermano – il Coronavirus è stato così letale perché siamo un paese di malati cronici, dai fisici indeboliti e con sistemi immunitari compromessi.
E la causa di questa debolezza fisica è appunto la sedentarietà prolungata, che provoca l’insorgenza del diabete, dell’ipertensione e di tante altre malattie facilmente prevenibili con attività fisica costante e moderata.
E quindi i media, anziché promuovere l’attività fisica, la ridicolizzano, la condannano, la espongono alla pubblica gogna. In tempi di emergenza sanitaria, la promozione di uno stile di vita deleterio e la ridicolizzazione dell’UNICO metodo possibile per migliorare la salute italiana con costi bassissimi dovrebbe essere considerato alla pari di un sabotaggio, un tradimento alla Patria, di un attentato alla salute degli italiani.
Perché il messaggio veicolato è pericoloso. Da un lato legittima uno stile di vita che ha prodotto, tra le altre cause, l’elevata mortalità del virus e dall’altro può istigare gli italiani a diventare “cacciatori di streghe”. Chi mi assicura che, dopo il 4 Maggio, quando tornerò a pedalare su strada, non mi si affianchi un SUV dal quale il conducente inizi a insultarmi?
O, peggio, che il conducente decida di fare una diretta Facebook in cui mostra ai suoi amici come mi “mette in riga”, cercando di farmi cadere dalla bici?
Vi sembra illogico e irrazionale?
A me no, finché si veicoleranno messaggi di questo tipo.
Caro Omar,
Io credo che, anche se come scrivi tu il servizio possa far passare per ridicola l’attività all’aperto, bisogna tenere bene a mente che c’è un divieto in essere e, criticabile o meno che sia, questo deve essere rispettato da tutti.
L’ attività fisica, come voi stessi raccontate, è praticabile con buoni risultati anche a casa.
Saluti a tutti voi
Se non ci sarà una apertura circa la possibilità di fare sport all’aria aperta ovviamente senza assembramenti, la classe politica dirigente, dimostrerà in tutti i sensi , di essere una classe politica veramente di ignoranti, trogloditi, scusate lo sfogo, .. e spero che a breve venga fatto nei mass media una campagna per “mettere in buona luce” chi fa sport(ovviamente non lo sport dal solo fine agonistico), poi per la bici c’è stato anche un grave danno all’uso della bici come spostamento es. per andare al lavoro, che sembra sia diventato impossibile anche in questo senso.
LA DOVRANNO PAGARE! (..non so come.., ciao)
Onestamente è assurdo che vietino allo stesso modo l’attività motoria in regioni eterogenee. Un conto è praticare attività fisica in Valle d’Aosta e un altro a Roma. Un ottimo segnale sarebbe quello di permettere di praticare del movimento in sicurezza in opportune fasce orarie. Per esempio entro le ore 8:30 e oltre le ore 19:30.
Saluti a tutti.
Scrivi che uno dei casi che rende il virus più “aggressivo” in Lombardia è la mancanza di attività…. Benissimo, peccato che il cosiddetto paziente uno, che è rimasto a lungo in rianimazione ed è stato il primo caso grave, fosse (e lo è tuttora) uno sportivo. Quindi, smetti di scrivere cazzate altrimenti ti equipari alla D’urso
Ciao Luca,
il paziente 1 ha avuto un decorso così lungo perchè ha partecipato a una maratona con già dei sintomi influenzali. Questa cosa ha abbattuto il suo sistema immunitario. Gli studi sono concordi nel dire che un’attività aerobica fino a 60 minuti migliora il sistema immunitario mentre attività oltre le 2 ore abbattono il sistema immunitario. Per cui correre 30 minuti al giorno rinforza le difese, fare una maratona espone alla malattia, soprattutto se hai già dei sintomi e non dai loro peso.
Baci
Omar Gatti
Temo di tornare a correre perchè 3 giorni prima che uscisse il decreto blocca Italia sono stata insultata perché correvo da sola alle 6 e 30 del mattino cambiando margine della strada se incontravo qualcuno… Mi chiedo ancora perché.
Chi non ha mai fatto attività fisica non si rende conto dei benefici per la salute, anch’io ho rischiato la denuncia da parte della forestale, nei primi giorni del decreto legislativo dove non cera ancora chiarezza .
D’accordo , pensare con la propria testa dovrebbe essere la regola per un UOMO! Ma accettare le decisioni di burocrati che vivono in un altro mondo ( alle nostre spalle) è veramente xyzente. Continuate così che forse c’è ancora qualche speranza…
Valter
Non so seguito la trasmissione televisiva che citate (non guardo la TV) ma mi sembra che stiate esagerando:
Nessuno considera untori o ridicoli gli sportivi, anzi direi che la cultura del wellness (che vede al suo centro lo sport e l’attività fisica in generale) è ormai consolidata e sempre con maggiori proseliti.
Sul fatto che il singolo corridore sulla spiaggia non danneggi nessuno siamo tutti d’accordo.
Ma la legge è di senso generale è deve essere rispettata.
Non si può invocare x chiedere sicurezza quando siamo per strada in bici o con le scarpette e poi fregarsene quando ci sta troppo stretta.
Ma mi sembra inverosimile che se viene chiesto un sacrificio (stiamo parlando di un mese / mese e mezzo) si deve fare la solita levata di scudi.
Sbagliato è anche non riconosce l’errore: corro in barba alla legge (cioè faccio quello che voglio) poi vengo beccato e voglio anche avere ragione!?!
L’unico ridicolizzato è stato l’agente di p.s.
A lui di dovrebbe chiedere scusa ed a tutti gli sportivi che rispettano la legge pur con i piedi che gli prudono.
E ma i scienziati italiani sanno tutto o credono che stando sul divano sia più salutare e che tenere il bavaglio davanti alla bocca si respiri meglio manca solo la benda agli occhi
Mia mamma diceva che contro l’ignoranza non ci sono né medici m’è medicine.si può dire a questa gente come diceva qualcuno:”popolo bue”.continuate a fare sport perché lo sport è vita.ciao a tutti gli amanti dello sport..francesco
Sono perfettamente d’accordo, le cose non cambiano mai i cacciatori di streghe ci sono sempre, il vero problema è che il cittadino non ragiona con la propria testa, ma come una pecora fa quanto gli viene ordinato, ma mi domando io, quando nelle varie piazze dove operavano gli spacciatori, e la gente continuava a lamentarsi, non c’erano né droni né forze dell’ordine né tanto meno elicotteri… Ma sicuramente chi fa attività fisica è più pericoloso.
Gentilissino Omar,
Concordo in linea generale con l’utilità di fare attività fisica e con il concetto che persone che si muovono all’aria aperta a distanza di sicurezza non rappresentino alcun pericolo.
Chi prende decisioni che riguardano la comunità (il politico) però ragiona in termini meno basici di me (andare in bici/correre/camminare) e prima d’adottare dei provvedimenti e fare delle scelte tiene conto di una molteplicità di fattori e di opinioni di esperti del problema da trattare. Nella fattispecie e in ordine d’importanza il politico tiene conto:
1. La sopravvivenza politica personale
2. La tenuta politica della maggioranza che rappresenta
3. Le possibili reazioni dell’elettorato di riferimento
4. Le conseguenze sul piano penale e civile
5. Gli aspetti economici
6. Gli aspetti sociosanitari
7. Le caratteristiche del territorio di cui è amministratore
8. La mentalità e i comportamenti sociali dei cittadini.
Probabilmente ne ho dimenticato qualcuno, mi scuserà. Sulla base dei non pochi e vasti argomenti di cui sopra il politico decide, emana, promulga.
Pertanto la visione del ciclista/runner/walker, che potrebbe essere anche la mia, non può che generare un parere soggettivo, inadatto per definizione a risolvere l’enormità e complessità del caso, che è di portata planetaria.
Sulla trasmissione televisiva che Lei cita non credo valga la pena spendere tempo.
La saluto cordialmente
Saul
Sono totalmente d’accordo… Il tema sport all’aperto gestito in modo assurdo.. Straghiamo consulenti e luminari per produrre questi genio decreti. Andava bene anche che avessero messo una fascia oraria, tipo dalle 6 alle 9 di mattina per fare sport.. Chi veramente è sportivo e non il tanner da corona, lo avrebbe fatto tranquillamente. Per me personalmente come per tanti poi lo sport è anche terapia per ipertensione e recupero da intervento cardiaco.. Nonché è risaputo che aumenta di molto le difese immunitarie.. Bravo Andrea, batti ancora su questo tema!!
Concordo pienamente con l’articolo!! Mi fanno riflettere ancora di più gli stessi ciclisti/sportivi che hanno accettato la condotta dittatoriale credendo davvero che chi cerca di stare all’aria aperta, anche se rispettando il distanziamento sia un untore. Classe politica scadente e popolo che se la merita tutta.
Condivido quanto dici
Bravo, io ho smesso da anni di avere quel dittatore di condizione emotiva in casa: l’informazione la si può raggiungere attraverso altri strumenti che non ti condizionano le emozioni.
Solo quello della D’Urso? e Porta a Porta? e…
ok, quasi quasi spengo la TV :-)
Su change.org c’è una petizione per cancellare i programmi della D’Urso
http://chng.it/xjCBs5MVsT
Il tuo commento in un paese normale dovevano
Farlo:il presidente del consiglio,il presidente della repubblica,il ministro della sanità,e il papa
SEI UN GRANDISSIMO
Grazie mille Andrea, troppo gentile!
vivo in Svizzera e qui si puo’ andare tranquillamente in giro in bici, cosa che io faccio regolarmente. Vista di qui, l’Italia sembra un romanzo distopico uscito dalla mente malata di un allucinato cronico. Andatevene finche’ siete in tempo.