Allenamenti insoddisfacenti: come affrontarli e gestirli. A tutti è capitato di salire in bici pieni di buoni propositi per poi ritrovarsi senza energie, senza voglia di spingere e con la sensazione che “non la stiamo muovendo”. Probabilmente degli allenamenti insoddisfacenti di quando in quando non sono un problema ma se diventano ricorrenti, allora vanno affrontati. In questo articolo voglio darti qualche spunto per affrontare gli allenamenti insoddisfacenti, quando si presentano.
Allenamenti insoddisfacenti: cosa sono
La storia è semplice ed è quasi sempre la stessa. Preparo la borsa, preparo e sorseggio una bevanda energetica, mi reco in palestra, mi cambio e salgo sul tatami pronto per allenarmi, mi sento carico. Poi però mi ritrovo senza energia, con il fiatone, non mi diverto e non faccio altro che guardare l’orologio appeso alla parete, sperando che la lezione di Judo finisca al più presto. Poi in doccia mi sento uno schifo e mi chiedo: “Perché non mi sono impegnato? Perché è andata così?”.
Sono gli allenamenti insoddisfacenti, quelli che partono bene e poi si trasformano in un incubo e ci lasciano amareggiati, delusi e demotivati.
Partiamo col dire che un solo allenamento andato male non va considerato: può dipendere da molti motivi, dal “ginocchio che fa contatto col piede“, da una notte di sonno particolarmente agitato, da una giornata di lavoro più stressante del solito. Un allenamento così, ogni tanto, non solo non è preoccupante ma è anche fisiologico: non possiamo essere sempre al meglio.
Se invece hai pedalato tanto quanto hai potuto ma ultimamente alcuni dei tuoi parametri e il modo in cui ti senti in sella alla bici, non stanno migliorando come speravi, allora bisogna fermarsi e riflettere sul perché. Che tu sia un ciclista di livello competitivo, un weekend warrior o che tu abbia appena iniziato a pedalare, la gioia del ciclismo può talvolta diminuire quando non vediamo miglioramenti e incaselliamo una serie di allenamenti insoddisfacenti.
Ecco alcuni spunti per affrontare al meglio gli allenamenti insoddisfacenti.
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Allenamenti insoddisfacenti: come affrontarli
Ecco qui di seguito 6 domande che devi porti per capire come affrontare la sequenza di allenamenti insoddisfacenti.
#1: Le tue aspettative sono reali?
Hai una famiglia, un lavoro, degli impegni e ti alleni in bici in modo discontinuo, nei ritagli di tempo? Allora non puoi pensare di dare la “paga” a Tadej Pogacar in salita. A volte gli allenamenti stanno andando bene, la preparazione è ben strutturata ma le nostre aspettative sono irrealistiche. Pensiamo di voler migliorare più rapidamente di quanto sia fisiologicamente possibile (“sono due settimane che mi alleno con voi e la mia FTP non è aumentata”, è il testo di una mail che abbiamo ricevuto da un atleta). Prenditi del tempo per valutare cosa vuoi ottenere con la tua preparazione: è davvero un obiettivo realistico, sulla base della tua esperienza, delle tue potenzialità e del tempo che hai a disposizione?
#2: Stai valutando le variabili che contano davvero?
A volte noi ciclisti perdiamo di vista la foresta, concentrandoci solo sugli alberi. Anziché valutare la nostra forma fisica generale, ci focalizziamo solo su un parametro. Potenza normalizzata, potenza di picco, FTP, battiti cardiaci, cadenza. Ci allarmiamo se i valori di questi parametri non migliorano o non cambiano, buttando tutta l’esperienza nel cestino. Ma sei sicuro che quei parametri siano gli unici che contano?
#3: Stai mangiando in modo adeguato?
Pedali, pedali, pedali un sacco ma non migliori. Ma stai mettendo benzina nel serbatoio? Stai mangiando in modo adeguato? Se la risposta è no, allora puoi leggere qui alcuni articoli sulle nuove frontiere dell’alimentazione in sella e come ottimizzare la nutrizione per l’endurance.
#4: Stai facendo sempre la stessa cosa attendendo risultati diversi?
Noi ciclisti spesso siamo bravissimi a stancarci senza però allenarci: siamo maestri del volume spazzatura. Gli allenamenti insoddisfacenti possono essere determinati da una condizione fisiologica detta “plateu di forma fisica stagnante”, nella quale il nostro corpo non risponde più a stimoli allenanti perché questi sono sempre più identici fra loro.
#5: Stai riposando?
Non mi stancherò mai di ripeterlo: non è durante l’allenamento che il nostro corpo migliora ma è nel corso delle ore di recupero successive che si attiva la supercompensazione. Ma se non stai riposando abbastanza, non dormi, sei stressato, pedali troppo tutti i giorni, la stanchezza accumulata ti porterà a vivere sempre più allenamenti insoddisfacenti.
#6: Stai confrontando i tuoi risultati con quelli degli altri?
Ultimo punto ma forse il più importante. Una volta ricevo da un nostro atleta una mail che dice: “Ciao Omar, ho fatto il Selvino. Tutto bene ma io salivo a 245 watt e il mio amico a 275 watt. Com’è possibile?”. Si tratta di una domanda incompleta, che osserva la prestazione da un punto di vista errato. Quanto pesa quell’amico, quanti watt/kg ha, come si alimenta, era in una giornata buona, da quanto tempo si allena? Non possiamo confrontare i nostri risultati con quelli degli altri, a meno che non utilizziamo dei parametri che ci pongano sullo stesso piano. Altrimenti l’unica persona con cui dobbiamo confrontarci siamo noi stessi. È inutile seguire su Strava un ex professionista e poi rimanerci male se percorre le stesse salite in metà del nostro tempo.
Allenamenti insoddisfacenti: hai provato con un allenatore?
Se hai risposto a tutte le 6 domande e non c’è nulla di sbagliato in ciò che stai facendo ma continui a vivere degli allenamenti insoddisfacenti, forse una soluzione è quella di affidarsi a un allenatore, che crei per te le tue tabelle di allenamento. Se desideri ottimizzare il tuo allenamento e ottenere un incremento delle tue prestazioni, della tua forma fisica o dimagrire, puoi scegliere di aderire al servizio “Allenati con Bikeitalia”. I nostri preparatori atletici, tutti laureati in scienze motorie e specializzati nel ciclismo, si occuperanno di creare delle tabelle di allenamento individuali, basate sulle tue caratteristiche e necessità.
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