Mobilità

Milano, oltre 27 mila metri quadrati di asfalto sono tornati ad essere aree verdi

È un dato incoraggiante che dimostra la strada che il Comune di Milano ha deciso di intraprendere per far fronte ai cambiamenti climatici e per rendere la città un luogo migliore in cui vivere.

Così, in occasione della Giornata Mondiale per la Tutela del Suolo del 5 dicembre scorso il Comune di Milano comunica che negli ultimi mesi la città ha trasformato più di 27 mila metri quadrati di asfalto in nuove aree verdi, portando avanti la pratica conosciuta in tutto il mondo sotto il nome di nome “depaving”.

Milano, via Bach prima e dopo

Le operazioni di depavimentazione sono sostanzialmente di due tipi: possono riguardare intere aree che prima erano edificate o asfaltate (pensiamo soprattutto a strade e grandi aree industriali dismesse) e che vengono restituite alla popolazione sottoforma di vasti spazi verdi, oppure interventi minori, alla scala “del marciapiede” se vogliamo, dove grazie a micro interventi è possibile recuperare nuovi spazi da destinare ad aiuole e alberature.

I progetti del Comune di Milano sembrano andare in entrambe le direzioni, con grandi progetti di rigenerazione urbana da una parte e piccole azioni ordinarie dall’altra. Solitamente sono proprio quest’ultime che più hanno a che fare con il mondo della mobilità ciclistica e pedonale. Capita sempre più spesso che nel realizzare infrastrutture per chi si sposta a piedi o in bicicletta si debba mettere mano anche ai parcheggi o ai raggi di curvatura, ecco allora che i grigi spartitraffico di cemento possono diventare nuovi segmenti di verde urbano, o che i nuovi golfi pedonali possono diventare piccole aiuole in cui ospitare delle alberature.

Il depaving

Deve essere chiaro a tutti: inserire nuovi spazi verdi in città non può più essere una velleità per le amministrazioni comunali ma anzi, deve essere un modo intelligente per rispondere alle esigenze climatiche e ambientali dei centri urbani, piccoli o grandi che siano. I vantaggi sono moltissimi, dalla maggior qualità dell’abitare all’aumento di biodiversità in città, passando per l’abbattimento dell’isola di calore urbana o per una migliore gestione delle acque piovane. I nuovi spazi verdi possono avere dei costi più elevati rispetto a soluzioni impermeabilizzanti come asfalto o cemento nel breve periodo, ma a lungo termine sanno ripagarsi completamente.

Ecco quindi che quando si tratta di realizzare una nuova pista ciclabile o una zona 30 il “progetto del verde” non può essere relegato a un mero abbellimento dell’area ma deve diventare cuore pulsante della trasformazione.

L’Amministrazione di Milano ha avviato un gruppo di lavoro per portare avanti trasformazioni di questo tipo, segno che nei prossimi mesi vedremo altre aree cementificate diventare spazi verdi. La volontà è di orientare la progettazione futura e portare la città di Milano a divenire una best practice a livello nazionale ed internazionale. Per questo agli interventi del Comune si affiancheranno gli interventi urbanistici già previsti dal PGT, in un processo che punta a rendere la depavimentazione lo standard di riferimento ogni qual volta si interviene per la riqualificazione di aree pubbliche.

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