Per gli appassionati di mountain bike ci sono esperienze da non perdere e, tra le tante disponibili in Italia, molte possono essere fatte al Bike Park di Pila, località alpina a soli 19 km da Aosta. Per me, che amo le ruote grasse e pratico la mtb da quando è apparso il primo rampichino in Italia, il weekend estivo trascorso in questo luogo è stato ricco di emozioni.
Fin dai primi Anni Novanta, Pila è stata tra i primi comprensori dell’arco alpino a dotarsi di strutture per la pratica della mtb, ospitando tra l’altro diversi eventi agonistici nazionali ed internazionali di assoluto livello. Tra questi ci sono il campionato nazionale DH nel 2018, il campionato XC nel 2019 o i recenti campionati europei giovanili svolti dal 28 giugno al 3 luglio 2021.
Non solo mtb
Ma la vera scoperta è stata l’ampia offerta che questa località offre agli amanti dell’outdoor. Oltre alle varie esperienze da vivere con differenti tipologie di bicicletta potete scegliere comode passeggiate tra i boschi; oppure cimentarvi in impegnativi percorsi ferrati, pescare (con permesso governativo e giornaliero) nel magnifico Lago di Chamolè a 2.325 metri di quota. E ancora: vivere l’esperienza dell’alpeggio attraverso la mungitura manuale per i più piccoli o misurare i propri limiti del divertente Parco Avventura. Insomma, quanto basta per soddisfare i vostri desideri o di chi vi accompagna per trascorrere un magnifico weekend o una vacanza di più giorni.
Tornando nello specifico al tema che più ci rappresenta, vi voglio raccontare la mia esperienza di due giorni vissuti nel comprensorio di Pila. Partito in treno da Torino, ho raggiunto comodamente l’Hotel Tivet utilizzando la telecabina posta a 5 minuti a piedi dalla stazione di Aosta. Sceso alla fermata intermedia “Les Fleurs” ho preferito godermi lo splendido scenario della valle. E raggiungere a piedi la struttura in soli 15 minuti di comoda discesa. Altrimenti è offerto un servizio di navetta.
L’Hotel è situato in posizione panoramica e regala suggestive vedute sulle vette valdostane ed emozionanti scorci sulla città di Aosta, distante soli 15 km. Tivet è davvero un autentico albergo di montagna dove convivono in perfetto equilibrio rusticità ed eleganza. Dotato anche di un bellissimo centro benessere al piano inferiore e soprattutto di un ristorante che vi farà scoprire i veri sapori della cucina valdostana. Quindi occhio alla bilancia…
Tracciati per tutti i gusti
Il primo giorno di scoperta di Pila Bike Park è stato affrontato con una mountain bike Commencal Meta, comodamente affittata all’uscita della telecabina di Pila. Ho optato per un inizio graduale, seguendo le istruzioni e i preziosi consigli della mia guida nonché istruttore F.C.I. e grande atleta locale Lorenzo Russotto.
Infatti abbiamo “scaldato i motori” dapprima sul tracciato permanente XC, teatro dei recenti campionati europei giovanili per poi lasciarci guidare dall’adrenalina dei circuiti freeride e downhill del comprensorio.
Il circuito cross country è raggiungibile direttamente dal centro di Pila e con poche pedalate si entra in questo magnifico circuito; da affrontare con la massima attenzione. In diversi punti del percorso padroneggiare la tecnica e avere una buona gamba sono caratteristiche fondamentali. D’altronde, se gli atleti di tutta Europa scelgono di allenarsi su questo circuito un motivo ci sarà.
Per gli amanti della fatica in sella il divertimento in ogni caso non si limita qui, anzi.
La rete di strade poderali di Pila Bike Park accontenta e soddisfa chiunque; è sufficiente seguire la mappa ben disegnata e distinguere i livelli di difficoltà, dal blu “facile” al nero “difficile”.
Superata la mattinata indenne e con il sorriso stampato in faccia abbiamo scelto di tornare sul terreno per me più adatto: un bel tavolo apparecchiato! La Trattoria dei Maestri, adiacente alla funivia del Grand Grimod, ci ha accolti con una vasta scelta di prelibatezze locali e con una sorpresa gradita come la focaccia di Recco, prova inequivocabile delle origini del proprietario.
Il “Bike Stadium”
Per smaltire il tutto è d’obbligo continuare la giornata provando l’ebbrezza dei 16 tracciati DH e freeride posti nella sezione denominata “Bike Stadium” che segue il tracciato della seggiovia Chamolè. Salti, curve paraboliche, gobbe, radici, pietraie… un susseguirsi di emozioni e di velocità su un terreno prevalentemente naturale magistralmente progettato dall’immortale Corrado Herin. È consigliabile affrontare questi percorsi sempre con protezioni anti-infortunio e casco e – perché no? – una buona dose di conoscenza di se stessi e dei propri limiti.
Per terminare in bellezza questa prima giornata da leoni, potevamo farci sfuggire un aperitivo e una cena in quota, con la vista spettacolare delle Alpi, nel silenzio magico che solo la montagna sa regalare? Ed infatti… eccoci nella splendida baita ristorante Société Anonyme de Consommation, dove potrete trovare l’ospitalità familiare e l’offerta di piatti finemente preparati con materie prime locali. Indimenticabile. Cin Cin!
E-mtb per salire dappertutto
Il secondo giorno, sempre baciato da un magnifico sole, è caratterizzato da un programma meno intenso ma non per questo meno emozionante. La scelta di una mtb con pedalata assistita è stata la naturale conseguenza di un menù assortito per accontentare davvero tutti i palati. Quindi, in sella alla nuovissima Commencal Meta Power 2021, mi sono fatto guidare dall’esperta Sara De Leo, istruttrice F.C.I. e della scuola mtb Three Seasons, attraverso le strade poderale e i sentieri free ride.
Raggiunta la punta più alta del mio week end, ovvero la cima Couis I a 2.700 mt, e dopo aver scattato un numero imprecisato di vere e proprie cartoline, siamo discesi verso Pila attraverso sentieri che ci hanno regalato scenari unici, indimenticabili. Memorabile è la vista del Monte Bianco incorniciata da prati fioriti e laghetti di montagna…La Pila-Aosta free ride, unica nel suo genere, ha una lunghezza di 8 km su un dislivello di 1.170 mt che possono aumentare fino a 11 km su un dislivello complessivo di 1.730 mt, sfruttando i tracciati già presenti a monte.
Meccanica per MTB e Bici da trekking
Corso online
Ovviamente non poteva mancare l’ultimo “food-stop” prima di riprendere il cammino verso la città.
Assolutamente consigliato il Bar Ristorante Yeti per il servizio impeccabile e per assaporare piatti diversi ogni giorno, dalla pasta fresca ai risotti, dal pesce alla carne.
A distanza di pochi giorni credo dunque che la carta vincente della versione estiva di Pila Bike Park sia l’opportunità unica che offre ai propri ospiti di esplorare i luoghi più belli della suo territorio grazie all’utilizzo di impianti risalita, al trekking o alle discese con le bike.
Il mix perfetto per soddisfare sia gli appassionati che le famiglie, frutto di una sapiente progettazione e di quell’immancabile desiderio di conquista che caratterizza gli abitanti delle montagne.
Arrivederci Pila, grazie per l’ospitalità e per la bellezza del territorio, mi hai conquistato!
[Contenuto realizzato in collaborazione con Pila Bike Park]
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