La posizione di guida in mountain bike

Nella mtb, come in ogni altro sport del resto, per riuscire ad eseguire le tecniche più avanzate, i passaggi più ostici e le curve più strette è di fondamentale importanza avere delle solide basi. La prima, e forse la più importante, sta nell’acquisire una corretta posizione di guida, dalla quale andremo poi col tempo ad affrontare le curve, i bunny hop e qualsivoglia altra tecnica attuabile nel campo della guida off-road.

Posizione di guida mtb
Posizione di guida in MTB

Indice
Punti di contatto
Sella
Manubrio e pedali
Posizione di guida base
Concludendo

Punti di contatto

I punti di contatto sono la connessione tra l’insieme biker-bicicletta e sono fondamentalmente tre: manubrio, pedali, sella. Dico così perché in realtà, quando la gravità diventa negativa e si comincia a scendere da qualche singletrack, i punti si riducono a due: manubrio e pedali. La sella perde il suo status di punto di contatto perché la bici in discesa va sempre guidata in piedi sui i pedali e la sella va abbassata.

Sella

Perché la mtb in discesa va sempre guidata in piedi e con la sella bassa? Perché si ha un maggior controllo del mezzo e perché non manterremo mai la stessa posizione sulla bicicletta per tutto l’arco della discesa, ma ci andremo a muovere sopra la nostra mtb in base all’ostacolo che staremo per affrontare. Per fare questo avremo bisogno di meno intralci possibili, come appunto la sella alta, la quale oltre a limitare i nostri movimenti potrebbe far impigliare i nostri pantaloni, strappandoli o impedendoci di fare un fuorisella, con conseguenze probabilmente poco simpatiche.
Quindi è buona regola prima di affrontare una discesa ricordarsi, se non si ha un reggisella telescopico, di abbassare la sella il più possibile.

Posizione di guida mtb
La sella, punto di contatto

Manubrio e pedali

Non starò qui a dilungarmi sulla scelta di larghezza, rise o altro in quanto in questo sito potrete trovare molti articoli che vi possano guidare nella scelta a voi più congeniale.
E’ importante però impugnare il manubrio correttamente e avere le leve dei comandi posizionate nel modo giusto.
Per impugnare correttamente il manubrio, dobbiamo posizionare le mani il più vicino possibile alle estremità dello stesso, in modo da garantire il massimo controllo del mezzo, stringendolo con quattro dita così da avere una presa molto salda e usare solamente l’indice per azionare la leva del freno.

Per quanto riguarda il posizionamento dei comandi quello che più ci interessa sono i freni, questi dovranno essere messi in modo che l’indice lavori sulla estremità della leva, così da avere il massimo del potere frenante con il minimo sforzo. Inoltre cosa importantissima è la loro angolazione, devono essere inclinate in modo da non creare angoli tra mano e avambraccio, che devono lavorare in linea retta, così facendo andremo a stancare meno l’articolazione (prevenendo anche l’ insorgere di formicolii o dolori durante la discesa).

Per i pedali rimando a questa guida su flat e spd. L’importante come sempre è che siano di ottima fattura e che garantiscano il maggior grip possibile.

Posizione di guida base

Ora che abbiamo visto dove mettere mani e piedi sulla nostra mtb di metallo (o di carbonio) è ora di capire come domarlo e per fare ciò bisogna partire dalla cosa più importante, la nostra posizione su di essa.
Per guidare bene la nostra mtb bisogna stare centrali su di essa, questo cosa significa? Significa che il nostro peso (nella posizione di base) deve essere posto al centro della bicicletta per non andare a sovraccaricare la ruota posteriore (perdita di controllo) o l’anteriore (ribaltamento). Andremo ora a vedere la posizione corretta del nostro corpo sulla bici.

Partendo dal basso il primo punto di contatto sono i pedali, le pedivelle devono essere parallele al terreno, così come i piedi, questo perché avremo il controllo totale del mezzo (tenendo un pedale alto e uno basso andremo per forza di cose a imprimere più forza ad un lato della bicicletta, con una conseguente perdita di controllo sui tratti dritti) ed anche la maggior distanza possibile da terra per entrambi i pedali, così da non impattare su eventuali ostacoli come rocce o radici.

Salendo troviamo le gambe, che devono essere leggermente flesse, questo perché devo fungere da ammortizzatore. Si tratta di una delle regole fondamentali della guida: prima ancora di forcelle e shock è il nostro corpo a dover ammortizzare gli urti, questo è fondamentale sia in termini di comfort (meno si è rigidi e meno ci si stanca) che in termini prestazionali.

Andando avanti troviamo il busto, che non deve stare troppo eretto, ma dobbiamo andare a piegarlo verso il manubrio in modo da dare il giusto peso all’anteriore, questo perché se la ruota davanti è poco “caricata” tenderà a essere instabile facendoci perdere il controllo del mezzo, più la nostra guida sarà “aggressiva” e più ci piegheremo in avanti, fino ad essere paralleli al tubo orizzontale. La naturale conseguenza di questo piegamento è la flessione delle braccia che come detto per le gambe hanno anche loro la funzione di “ammortizzatore naturale”.

Per ultima ma di fondamentale importanza troviamo la testa, che deve stare sempre alta, in modo da avere lo sguardo lontano, solo così possiamo anticipare gli ostacoli che ci si parano davanti e scegliere la linea migliore per affrontarli in sicurezza e senza farci cogliere impreparati. Quest’ultima è per me la regola più importante per una guida sicura.

Di seguito troviamo i tre errori più comuni nell’impostazione di guida. Se il vostro setup rispecchia queste posizione, potete lavorare per migliorare l’impostazione. Ne trarrete sicuramente dei vantaggi nella guida della bici e nel divertimento dell’esperienza off-road.

Concludendo

La corretta posizione di guida è alla base di qualsiasi tecnica, dalla più semplice alla più complessa, quindi il mio consiglio è di dedicarle il giusto tempo prima di passare a tecniche più difficili.

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