La pedalata dell’ultracyclist Omar Di Felice verso la COP26 di Glasgow, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima, prosegue per le strade d’Europa. Domenica 24 ottobre la missione “Bike to 1.5°C” ha fatto tappa a Friburgo, città tedesca faro per la ciclabilità con le sue fahrradstraße e dove l’utilizzo dell’auto privata riguarda soltanto uno spostamento su cinque (come emerso anche a febbraio scorso nel corso del simposio digitale Mobilitars 2021 organizzato da Bikenomist).
Andrea Burzacchini: “A Friburgo l’obiettivo del modal split che era stato fissato nel 2010 degli spostamenti in auto al 28% nel 2020 è stato superato e raggiunto arrivando al 21% (praticamente solo uno spostamento urbano su 5)” | #Mobilitars
— Bikeitalia.it (@bikeitalia_it) February 17, 2021
Friburgo: città per biciclette e pedoni
Al suo arrivo, Omar Di Felice ha dedicato un post entusiasta all’atmosfera che si respira in questa città a misura di biciclette e di persone: “Arrivare a Friburgo, dopo 190 km e 2000 metri di dislivello e trovare una città in mano alle biciclette e ai pedoni è una delle note più positive del viaggio affrontato sin qui. Una città esemplare per la gestione e l’efficienza energetica, con zone vietate al traffico veicolare e un ambiente urbano che sembra la normale prosecuzione del contesto naturale in cui sorge, la foresta nera. Un esempio che andrebbe replicato a partire dalle nostre città italiane”.
E, a corredo del testo, ha pubblicato una foto dall’alto scattata con il drone che lo segue in questa spedizione da Milano a Glasgow per sensibilizzare l’opinione pubblica sui cambiamenti climatici.
Omar Di Felice dialoga con Matteo Dondé
La tappa di Friburgo si è chiusa con una diretta social in cui Omar Di Felice ha dialogato con Matteo Dondé – architetto urbanista, direttore scientifico per Bikeitalia.it e Bikenomist – che da 20 anni si occupa di mobilità ciclistica, moderazione del traffico e riqualificazione degli spazi pubblici per dare strada alle persone.
Nel corso della chiacchierata di circa un’ora sono stati affrontati molti temi inerenti alla mobilità sostenibile, dalle “Città 30 km/h” fino all’elevato tasso di motorizzazione in Italia che è circa il doppio di quello di molti capitali europee e va ridotto per poter redistribuire lo spazio pubblico a favore delle persone: sottraendolo alle auto, che stanno ferme per il 92% del tempo.
Ecco la registrazione integrale dell’incontro “Urbanistica e mobilità sostenibile: la sfida delle città del futuro”:
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