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Il Giro d’Italia 2023 dovrebbe essere annullato?

Il Giro d’Italia 2023 è in pieno svolgimento ma fin dalle prime tappe ha dovuto affrontare una difficile situazione: da un lato la recrudescenza della pandemia di Covid-19, che ha costretto al ritiro numerosi corridori (tra cui Filippo Ganna) e soprattutto uno dei favoriti per la vittoria finale, Remco Evenepoel (peraltro proprio il giorno dopo che l’OMS aveva dichiarato conclusa l’emergenza, ndr); dall’altro le condizioni meteo estreme che hanno flagellato con pioggia, vento e temperature rigide buona parte dei percorsi fin qui pedalati. La domanda che in molti tra gli addetti ai lavori si stanno facendo è se, alla luce di tutto questo, il Giro d’Italia 2023 debba essere annullato.

Foto Gian Mattia D'Alberto/LaPresse 19 Maggio 2023 - Bra, Italia - Sport - Ciclismo - Giro d’Italia 2023 - Edizione 106 - Tappa 13 - da Borgofranco d’Ivrea a Crans Montana Nella foto:  ciclisti alla partenza; MILAN Jonathan(ITA)BAHRAIN VICTORIOUS, BAIS Davide(ITA)EOLO-KOMETA CYCLING TEAM, THOMAS Geraint(GBR)INEOS GRENADIERS, GONÇALVES ALMEIDA Joao Pedro(POR)TEAM EMIRATES May 19, 2023 Bra, Italy - Sport - Cycling - Giro d’Italia 2023 - 106th Edition - Stage 13 - From Borgofranco d’Ivrea to Crans Montana In the pic:
© Giro d’Italia

Tappa n. 13 ridotta causa condizioni meteo avverse

E proprio oggi, 19 maggio 2023, la tappa n. 13 Borgofranco d’Ivrea – Crans Montana è stata ridotta da 207 a 75 chilometri “viste le avverse condizioni meteo, soprattutto nella parte italiana, la Commissione ha deciso di venire incontro alle richieste degli atleti applicando l’Extreme Weather Protocol. La tappa 13 viene accorciata con il nuovo km 0 che sarà posto in località Le Chable, all’imbocco della Croix de Couer. Verrà mantenuta la parte finale della frazione”, come sottolineano sul sito ufficiale del Giro d’Italia.

Giro d'Italia 2023 tappa n. 13 accorciata per condizioni meteo avverse

Il Giro d’Italia 2023 dovrebbe essere annullato?

Tra i siti di ciclismo internazionale è Bicycling a ospitare un dettagliato articolo che espone le numerose ragioni secondo le quali la Corsa Rosa edizione 2023 dovrebbe essere annullata: non solo per i tanti ritiri dei ciclisti che hanno sconvolto i pronostici e la classifica, ma anche per la salute e la sicurezza di partecipanti, degli spettatori e delle comunità locali coinvolte; con la pandemia e l’emergenza climatica che – insieme – contribuiscono a creare una “tempesta perfetta” che si abbatte su ciascuna delle tappe del Giro d’Italia 2023 e crea continue difficoltà.

D’altra parte è anche vero che il Giro d’Italia rappresenta un grande evento che muove migliaia di persone, con una storia centenaria che affonda le proprie radici nel ciclismo epico. Un ciclismo fatto di lunghe e affascinanti fughe, caratterizzato da imprese ai limiti dell’umano (e su biciclette che pesavano più del doppio di quelle di oggi, con rapporti durissimi) e che esaltano questo sport fatto di fatica e sudore. E l’annullamento della gara, oltreché un colpo psicologico, avrebbe gravi ricadute negative su tutto il sistema economico e all’indotto che gravita attorno al Giro.

Ipotesi slittamento di una settimana nel 2024

Certo è che, alla luce di quanto accaduto, sia necessario aprire un dibattito e fare delle riflessioni: non più tardi di questa mattina proprio Mauro Vegni, direttore di RCS Corse, ha detto che per la prossima edizione si potrebbe tornare al passato e far slittare di una settimana il Giro d’Italia per farlo concludere nella prima settimana di giugno, sperando in un meteo più clemente (e sfruttando anche gli eventi in calendario come il 2 giugno, Festa della Repubblica Italiana, e il 3 giugno, Giornata Mondiale della Bicicletta, ndr).

Foto Fabio Ferrari/LaPresse 16 Maggio 2023 - Scandiano, Italia - Sport - Ciclismo - Giro dÕItalia 2023 - Edizione 106 - Tappa 10 - da Scandiano a Viareggio Nella foto:  durante la gara. May 16, 2023 Scandiano, Italy - Sport - Cycling - Giro dÕItalia 2023 - 106th Edition - Stage 10 - From Scandiano to Viareggio In the pic:  during the race.
© Giro d’Italia

Il dibattito è aperto: spettacolo o salute?

È fondamentale valutare attentamente i rischi e i benefici associati all’organizzazione del Giro d’Italia: i protocolli di sicurezza esistono e devono essere rigorosamente applicati e adattati alla situazione attuale. La salute pubblica deve rimanere, in ogni caso, la massima priorità. Il dibattito sull’annullamento del Giro d’Italia 2023 riflette l’incertezza e le sfide che ancora affrontiamo a causa della pandemia e dell’emergenza climatica (pochi giorni fa in Emilia-Romagna, causa alluvione, annullato il Gran Premio di Formula 1 di Imola di domenica 21 maggio, ndr).

Per quanto riguarda le condizioni meteorologiche estreme, piogge torrenziali, venti forti e temperature insolitamente basse hanno caratterizzato alcune delle prime tappe del Giro d’Italia 2023, mettendo a dura prova la resistenza degli atleti e la sicurezza delle strade. Queste condizioni avverse hanno reso ancor più difficile il percorso, richiedendo una maggiore attenzione e abilità da parte dei ciclisti per affrontare le salite e le discese insidiose. E si sono moltiplicate le cadute, oltreché gli incidenti in gara.

Sull’accorciamento della tappa di oggi, l’ultracyclist Omar Di Felice si è detto d’accordo, sottolineando che la sicurezza e la salute dei corridori deve venire prima di tutto, anche dello spettacolo a tutti i costi: “C’è un limite anche alla sofferenza di chi ha scelto come lavoro uno sport duro come il ciclismo”, ha scritto su Facebook.

Mancano meno di dieci giorni alla conclusione di questo Giro d’Italia 2023 che continua a far discutere: che cosa accadrà da qui fino all’arrivo del 28 maggio a Roma con l’ultimo traguardo ai Fori Imperiali?

Commenti

  1. Avatar Giuseppe ha detto:

    Sono d’accordo che non si possa annullare ma non si possono paragonare il caldo o il freddo (anche forti) con la pioggia battente incontrata i giorni scorsi in alcuni tratti. E` una questione di sicurezza e succede cosi` per tutti gli sport “a ruote” siano esse 2 o anche 4. Sinceramente tra vedere una tappa pedalata piano per i troppi rischi preferisco che venga annullata e si riparta il giorno dopo sperando in un meteo migliore.
    Il Giro ha sempre patito un meteo piu` ballerino rispetto il Tour che ha solo il caldo come grande nemico, passi alpini saltati per neve ad esempio, mai visti al Tour ma da noi si`.

    Saluti a tutti

  2. Avatar Alessandro ha detto:

    Ricordo che tempo fa’, forse proprio su Bikeitalia, lessi un articolo dove si raccontava che in Finlandia i bambini delle elementari vanno a scuola in bicicletta anche durante il periodo invernale, quel giorno in particolare era -17.

    Ora se le condizioni meteo sono avverse ci sono tanti modi per ripararsi, gore-tex , lana merinos, la vecchia maglia della salute etc.

    Magari andranno un po’ meno veloci, magari si fermeranno più spesso per urinare o bere un tè caldo.

    Sarebbe indubbiamente una gara un po’ diversa ma per la velocità pura ci sono i velodromi.

    Saluti
    Alessandro

  3. Avatar Francesco ha detto:

    Seguo il ciclismo da amatore ormai da molto tempo e, francamente, devo dire che mi stupisce molto il quesito posto in merito all’annullamento del Giro per meteo avverso. Ritengo sia poco più che una provocazione: ovviamente non si annullerà nulla ed è giusto così. Il protocollo sulla sicurezza degli atleti e, prima ancora, il buon senso di tutti impongono di accorciare, modificare e persino annullare la singola tappa; e ci mancherebbe altro.
    Ma una manifestazione di tre settimane che si svolge da oltre 100 anni deve mettere in conto che talvolta il meteo possa anche essere particolarmente avverso e cioè freddo, ventoso e piovoso.
    Quanto poi all’ipotesi di “spostare in avanti” – di una o anche di più settimane la partenza del Giro e persino di portare il Giro a ridosso del Tour (tanto ormai sono rarissimi gli atleti che nello stesso anno partecipano ad entrambi) – vi chiedo: siamo sicuri che meteo ancora più avverso non sia il caldo estremo che talvolta si registra in estate?
    Ed ancora: perchè per il tempo “troppo brutto” si dovrebbe annullare il Giro se mai nessuno ha ipotizzato la cancellazione del Tour per troppo caldo? E vi ricordo che, soprattutto in recenti edizioni, gli atleti al Tour hanno anche pedalato a 40 gradi all’ombra per più tappe consecutivamente. Non lo so se è meglio dei 2 gradi del Sempione.
    Piuttosto che di annullamento del Giro, secondo me, la cosa da ipotizzare – considerando cheil meteo sta diventando sempre più imprevedibile e più estremo – è un’altra: creare per le singole tappe percorsi alternativi da percorrere in caso di necessità. Così, ad esempio, nel tracciare la tappa di alta montagna si prevede un percorso alternativo di pianura nel caso di neve. E se proprio non si riesce ad andare, quel giorno la singola tappa salta.
    E questo, ovviamente, per Giro, Tour, Vuelta, ecc.
    Insomma, una programmazione intelligente che deve evitare la cancellazione dell’evento e, allo stesso tempo, deve evitare agli atleti sforzi eccessivi che nessuno ha il diritto di pretendere.
    Saluti ciclistici

  4. Avatar PIERLUIGI LANZA ha detto:

    Vogliamo aggiungere l’impatto ambientale diretto (ammiraglie furgoni elicotteri) e indiretto (stravolgimento della viabilità con aumenti dell’uso e dei tragitti dei mezzi privati) della Carovana Rosa?

  5. Avatar Principe ha detto:

    Ma con il vaccino non si era debellato definitivamente il COVID chiedo per un amico..?

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