Mobilità

Danimarca, la rete delle superciclabili continua a crescere

Dopo i primi esempi di successo che hanno dimostrato la funzionalità delle superciclabili e l’apprezzamento da parte della popolazione, 30 comuni dell’hinterland di Copenaghen hanno deciso di unire le forze per creare una fitta rete di superciclabili.

L’obiettivo dichiarato dalle amministrazioni e dai tecnici che stanno seguendo i progetti non è solamente di connettere i suburbi con la città di Copenhagen, ma di dare la possibilità anche a chi vive e gravità su comuni più piccoli di raggiungerli comodamente in bicicletta. Per questo la rete di superciclabili connetterà diverse città, permettendo a chiunque di muoversi da un centro all’altro in bicicletta.

Superciclabili Copenaghen Danimarca

A oggi i percorsi realizzati sono pari a 174 km, ma l’obiettivo dell’ufficio che segue i progetti di superciclabili è arrivare a 850 km. Secondo i dati a disposizione infatti, sono moltissime le persone che ogni giorno compiono un tragitto casa-lavoro compreso tra i 5 e i 30 km, con una distanza media di 11 km.

Un’altra delle finalità dell’ufficio dedicato alla realizzazione di questi percorsi è evitare che ogni comune faccia di testa propria, realizzando l’infrastruttura in modo differente. Obiettivo che al momento è stato più che raggiunto: percorrendo gli attuali chilometri a disposizione il tracciato risulta uniforme, riconoscibile e segnalato in modo unitario, tutti elementi fondamentali per garantire un maggior grado di percorribilità.

La rete di superciclabili è finanziata per 2/3 con fondi del governo statale, mentre per 1/3 con fondi provenienti dai 30 comuni interessati dal passaggio dei percorsi. Questo perché ogni municipalità ha problemi e sensibilità diverse, dover allocare importanti finanziamenti per la creazione di queste infrastrutture potrebbe voler dire di rinunciare ad altre opere più urgenti o più richieste dalla popolazione. Con la partecipazione del governo invece, l’infrastruttura è percepita in modo diverso, e anche la quota parte rimanente da finanziare è decisamente più sostenibile per ogni comune.

La qualità dell’infrastruttura è talmente elevata che non cambia al cambiare del quartiere o della città, ciò significa che la pista è sempre ben riconoscibile e sempre ben mantenuta: un piccolo team di ciclisti sportivi periodicamente si preoccupa di pedalare lungo tutto il tracciato per verificare il manto stradale sia in buono stato o non vi siano problemi legati alla segnaletica o all’illuminazione.

Superciclabili Danimarca rete nei dintorni di Copenaghen

Anche in una realtà ciclisticamente avanzata come la Danimarca non è stato affatto semplice raggiungere questo risultato: sono serviti 8 anni per vedere l’attuale rete di percorsi, con comuni che periodicamente decidevano di ritirarsi dagli accordi o di non finanziare la propria parte. Solo dopo diverso tempo e dopo i primi casi di successo tutte le amministrazioni comunali coinvolte si sono convinte della bontà del progetto. Ora per i 30 comuni non resta che aspettare un nuovo finanziamento regionale per sbloccare i restanti chilometri rimasti.

In compenso le persone che scelgono di muoversi su lunghe tratte in bicicletta sono sempre di più, come Mie Allersted che per andare al lavoro – dopo aver capito che in treno o in bicicletta impiegava lo stesso tempo – ha deciso di puntare tutto sulle due ruote, in modo da poter sfruttare il tempo del commuting come attività sportiva. Certo, deve aggiungere un 15 minuti di tempo in più una volta arrivato in ufficio per farsi una doccia e cambiarsi, ma siamo certi che ne valga la pena.

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Commenti

  1. Avatar Guido ha detto:

    Proprio come da noi…

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