Il 13 luglio 2022 dal Gran San Bernardo l’artista e attivista transfemminista Valentina Battistoni comincerà la sua pedalata “Sororité Bike Ride” lungo la Via Francigena. Attraverserà l’Italia fino a Santa Maria di Leuca e portare un messaggio di rispetto di tutti i corpi, di tutte le libere espressioni di genere e di orientamento sessuale e per educare al consenso.
Abbiamo chiesto a Valentina a un mese dalla sua partenza di raccontare a Bikeitalia questo progetto. Lei, nata a Pesaro, ha scelto la bici come unico mezzo di trasporto e come simbolo politico per un cambiamento sociale ed ecologico. Per arrivare in treno ad Aosta con la sua bicicletta montata al seguito dovrà prendere 3 Regionali: segno che anche sul fronte dell’intermodalità c’è ancora tanto da fare.
Qual è il senso del tuo viaggio?
Con Sororité Bike Ride voglio portare in giro per l’Italia – attraversandola dal Gran San Bernardo a Santa Maria di Leuca lungo la Via Francigena – un messaggio di sorellanza, in tre modi diversi: come artista/performer, come attivista della rete transfemminista e come promotrice della bici, mio unico mezzo di trasporto. Il mio desiderio è quello di essere parte attiva di una comunità che lotta per abbattere la violenza di genere, soprattutto perpetuata verso le donne e le soggettività non conformi, e le discriminazioni verso chi esce dai binari della eterosessualità. Durante il viaggio coinvolgerò varie comunità dei territori che attraverserò pedalando portando con me dei poster dove a lettere cubitali sono scritte parole che vorrei fossero alla base di una società più equa e coesa. Le persone che parteciperanno all’intervento artistico verranno stimolate a lasciare una loro parola e una loro azione quotidiana per mettere in pratica quel valore.
Hai già stilato un calendario di massima: sai dove ti fermerai lungo la strada e quando?
Gli appuntamenti già fissati in calendario sono il 23 luglio a Modena e il 30 luglio a Siena dove terrò due laboratori gratuiti e aperti al pubblico su pratiche artistiche che sensibilizzano al rispetto del corpo, al consenso, alla cura e alla sorellanza. Il mio intento è di raccogliere persone sensibili a questi temi lungo il mio cicloviaggio, quindi scrivetemi per fare una tappa insieme: essere in bicicletta in gruppo ha un potere molto importante. Saremo una massa di corpi alleati che si muovono con lo stesso intento: costruire una società basata sulla cura e la sorellanza, e più rispettosa di tutti gli esseri umani e del pianeta.
Per la logistica come ti sei organizzata?
Percorrerò tutto il tratto italiano della Via Francigena, ho già richiesto il passaporto della pellegrina e alloggerò in ostelli lungo la strada oppure usufruendo del servizio Warmshowers: sto valutando se portare con me un’amaca.
Su quale bici pedalerai?
Ho cercato la bici da viaggio per non so quanto tempo, ma non riuscivo a trovarne una che facesse al caso mio. Poi mi sono ricordata di una vecchia mtb anni ’90 di mio fratello ferma in cantina: una Egam con telaio in acciaio e robuste saldature. La bici è stata completamente revisionata e riadattata per questo viaggio: ho cambiato i copertoni con una coppia di Continental Double Fighter da 26” e montato un nuovo manubrio Moloko. Viaggerò leggera: la borsa telaio me la sta facendo su misura un mio amico, sulla forcella monterò 2 Ortlieb piccole.
Partirai il 13 luglio: perché hai scelto proprio questa data?
Ho scelto di partire in questa data perché il 13 luglio ci sarà la luna piena ed è quella “dell’abbondanza e dell’amore incondizionato” che nel libro di spiritualità femminile “13 donne per 13 lune” viene chiamata “Ama ogni cosa”: mi sembrava il giorno più adatto per dare la prima pedalata di questo lungo viaggio, perché è questo il messaggio che voglio portare in giro per l’Italia. L’arrivo è previsto orientativamente per fine agosto: dipenderà da che cosa incontrerò lungo la strada.
Per sostenere il progetto
Valentina Battistoni ha lanciato una campagna di crowdfunding “Sorellanza a due ruote” per dare forma al suo progetto e sostenere due realtà che si occupano di donne e di diritti LGBTQIA+. Parte del ricavato le permetterà di viaggiare lungo la Via Francigena incontrando le comunità e creando luoghi di riflessione sui valori portanti di una nuova umanità, attraverso pratiche artistiche e relazionali. Duemila euro saranno destinati al progetto Lingua Abitata, di Armonie – associazione di donne per le donne di Bologna. Lingua Abitata cerca di produrre percorsi di autonomia tra donne provenienti da diverse culture, partendo dall’apprendimento della lingua italiana, come strumento per l’indipendenza e l’autodeterminazione. L’altra parte del ricavato andrà a sostegno di due laboratori gratuiti e aperti al pubblico, che saranno a Modena e Siena durante il viaggio, con ospiti rispettivamente Maria Moise, che parlerà di cura, e Marcella Corsi, che tratterà il tema della sorellanza.
Se volete sostenere il progetto Sororité Bike Ride potete fare una donazione a questo link.
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