Mobilità

Istat: che cosa ci dicono i dati relativi agli incidenti stradali del 2021

Il 26 luglio 2022 sono stati pubblicati i dati Istat relativi agli incidenti stradali del 2021: la situazione legata alla pandemia e le misure per contenerla hanno influenzato l’andamento dell’incidentalità stradale e della mobilità. Come sottolinea la nota che accompagna i dati: “Rispetto al 2020 gli incidenti e gli infortunati diminuiscono nei mesi di gennaio e febbraio e aumentano in misura consistente nel periodo marzo-giugno, per tornare a livelli molto vicini al periodo pre-pandemia nella seconda parte dell’anno”.

Crescita rispetto al 2020, diminuzione rispetto al 2019

Prosegue la nota: “Nel 2021 sono 2.875 i morti in incidenti stradali in Italia (+20,0% rispetto all’anno precedente), 204.728 i feriti (+28,6%) e 151.875 gli incidenti stradali (+28,4%), valori tutti in crescita rispetto al 2020 ma ancora in diminuzione nel confronto con il 2019 (-9,4% vittime, -15,2% feriti e -11,8% incidenti). Le vittime entro le 24 ore sono 2.397 mentre si contano 478 deceduti dal secondo al trentesimo giorno dall’evento”.

Vittime della strada

A proposito delle persone che hanno perso la vita sulla strada: “Le vittime aumentano tra tutti gli utenti della strada rispetto al 2020, fatta eccezione per gli occupanti di autocarri, e diminuiscono rispetto al 2019. Se ne contano 169 tra gli utenti su mezzi pesanti (+44,4% e +23,4% rispetto a 2020 e 2019), 695 tra i motociclisti (+18,6%; -0,4%), 471 tra i pedoni (+15,2%; -11,8%), 1.192 tra gli occupanti di autovetture (+17,1%; -15,5), 67 tra i ciclomotoristi (+13,6%; -23,9%). Per biciclette e monopattini elettrici si registrano 229 vittime (+30,1% rispetto al 2020 e –9,5% rispetto al 2019)”.

“Con riferimento ai soli monopattini elettrici (conteggiati dal 2020), gli incidenti stradali che li vedono coinvolti, registrati in tutte le province italiane, passano da 564 del 2020 a 2.101, i feriti da 518 a 1.980, mentre i morti (entro 30 giorni) sono 9, più un pedone deceduto”, spiega la nota. Dunque gli incidenti che coinvolgono monopattini tra il 2020 e il 2021 sono quadruplicati arrivando a 2.101 casi ma i morti sulla strada legati ai monopattini in tutta Italia sono stati in tutto 10 (9 in monopattino, più un pedone investito e ucciso da una persona in monopattino).

I comportamenti pericolosi alla guida

“Tra i comportamenti errati alla guida i più frequenti si confermano la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 39,7% dei casi (78.477), valore stabile nel tempo”.

L’infografica completa dell’Istat

Nota a margine: l’emergenza monopattini è un’esagerazione giornalistica?

A proposito dei dati Istat, non si può fare a meno di notare come molti mezzi di comunicazione – prima tra tutti l’Ansa, principale agenzia di stampa italiana – abbiano scelto di dare la notizia puntando il dito principalmente verso gli incidenti dei monopattini che dal 2020 al 2021 sono “quasi quadruplicati”. Ecco come l’Ansa ha postato la notizia su Facebook:

La scelta dell’espressione “boom di incidenti in monopattino” seguita dalla precisazione “quasi quadruplicati nel 2021” suggestiona il lettore che, fermandosi al titolo, è indotto a credere che circolare su un monopattino elettrico in Italia sia pericolosissimo, anzi la cosa più pericolosa in assoluto.

Leggendo l’articolo pubblicato sul canale Ansa Motori si scopre invece che i morti in monopattino (nella maggior parte investiti e uccisi da un mezzo a motore, ndr) sono stati 9, più un pedone che è stato investito e ucciso da chi era alla guida di un monopattino. Quindi, ricapitolando, in tutta Italia nel 2021 le vittime della strada legata ai famigerati monopattini elettrici sono state in tutto 10. A fronte di un totale di 2.875 morti in incidenti stradali nel 2021 (cioè 8 al giorno, ndr): dunque 2.865 vittime della strada nel 2021 (pari al 99,99% del totale) non sono collegate in alcun modo con i monopattini elettrici.

Questa scelta editoriale dell’Ansa – dovuta forse anche al fatto che “l’emergenza monopattini” sia un tema caldo che porta commenti, traffico e click – da un lato non mette adeguatamente in risalto la principale causa dell’incidentalità stradale in Italia che – come evidenziano i dati Istat – è legata ai guidatori di automobili troppo distratti, che non rispettano le precedenze e che vanno troppo veloci; dall’altro ha indotto molte altre testate a fare una scelta analoga, facendo diventare “tema del giorno” la pericolosità dei monopattini che nel 2021 hanno prodotto lo 0,01% dei morti totali sulle nostre strade.

Istat incidenti stradali 2021
L’immagine con grafiche scelta dall’ISTAT per illustrare i dati relativi agli incidenti stradali 2021

Un’ultima considerazione: ritengo che anche l’Istat abbia avuto un ruolo determinante in questa scelta, a partire dall’immagine a corredo della nota che presenta i dati in cui la grandezza della proporzione del monopattino nella composizione grafica sovrasta tutto il resto. Inoltre è vero che gli incidenti legati ai monopattini elettrici – in base ai dati Istat – sono “quasi quadruplicati” nel 2021 rispetto al 2020: ma nel 2020, come specifica l’Istat, le rilevazioni sono partite solo nel mese di maggio dunque i 564 casi del 2020 sono riferiti soltanto a 8 mesi e non a 12. Quindi facendo una media ponderata mensile degli incidenti, nel 2020 in Italia negli 8 mesi di rilevazione sono stati in media 564/8 = 70,5 al mese, mentre nel 2021 i 2.101 riferiti a tutti e 12 i mesi sono stati in media 2.101/12 = 175,08 al mese. Dunque in realtà gli incidenti legati ai monopattini elettrici non sono “quasi quadruplicati” ma sono aumentati di circa 2,5 volte su base mensile ponderata (per la precisione 2,483451536643026).

Come sottolineava Matteo Dondé nel suo intervento a MobilitARS 2022 “In Italia la violenza stradale è fuori controllo“: questi dati Istat contengono molti elementi a suffragio di questa tesi, ma se molti media mainstream decidono di puntare il dito contro solo verso i monopattini “brutti, sporchi, cattivi” e “pericolosissimi” non fanno un buon servizio alla completezza dell’informazione. E omettono di dire che sono le persone alla guida di automobili i principali responsabili della strage stradale e che il tasso di mortalità stradale (morti per milione di abitanti) si attesta a 44,7 nella Ue27 e a 48,5 in Italia: il nostro Paese è passato così dal dodicesimo al tredicesimo posto nella graduatoria europea.

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