“Non è tempo per una Milano a 30 all’ora”. Questo, in sintesi, quanto dichiarato dal sindaco di Milano Beppe Sala a un evento elettorale, come riportato anche su Bikeitalia.it.
Giusto: perché voler essere come Parigi, Madrid, Barcellona o Londra? Restiamo nel girone che ci compete, nell’inciviltà che ci compete, con buona pace della Milano capitale europea.
Però sarebbe necessario, per essere coerenti, avere il coraggio di fare anche un’altra cosa: vietare la circolazione di monopattini, biciclette e, possibilmente, anche dei pedoni, soprattutto se vecchi o bambini.
Non è una provocazione gratuita, ma la logica conclusione del fatto che il limite a 30 km/h serve soprattutto a garantire a utenti non protetti da carrozzerie una qualche ragionevole possibilità di sopravvivere in caso d’incidente.
Il non farlo significa quindi accettare l’uccisione evitabile di qualche decina di suoi cittadini ogni anno: ci rifletta, dottor Sala, quando ha tempo.
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