Pedalate in Faccia | Voi avete “voci potenti”
Ha raggiunto tutti la notizia di Francesco, il ragazzo di 19 anni morto travolto da un’auto mentre camminava sul marciapiede; solo una delle quasi 500 persone che ogni anno in questo modo perdono la vita in Italia.
Quello che questa volta ha fatto la differenza è che era figlio di noti giornalisti e questo – facciamo molta fatica a dirlo, ma è così – ha mobilitato il mondo della stampa che per qualche giorno si è accorto di questo altrimenti ignorato dramma quotidiano.
Incoraggiamo e condividiamo ogni voce che si leva contro queste stragi assurde e gratuite, e ci auguriamo che la troppo breve vita di Francesco possa trovare un minimo di senso nello scuotere almeno un poco la coscienza di tutti, a cominciare da quella di chi ha la responsabilità di ‘fare opinione’.
L’occasione si è già presentata: molti strepiti si sono levati a Bologna contro il progetto di “Città 30” voluto dal sindaco, strepiti diligentemente riportati dalla stampa cittadina.
Voi che avete “voci potenti”, dite che la Città 30 è una delle azioni più importanti e diffuse per fermare le stragi, non consentite che si faccia una cinica propaganda sulla pelle dei morti in strada, dimostrate che non siete solo degli ipocriti…
La società che ha deificato l’auto, che oltre ad essere mezzo è anche fine, adesso vuole limitarla con un 30 iscritto in un cerchio rosso atto a mortificarne i possessori che misurano la propria potenza sessuale in funzione dei CV del loro mezzo?
Sono lacrime di coccodrillo! La strada uccide perché è implicitamente venduta come luogo di competizione e i cartelli non bastano a smentire questa convinzione consolidata e i controlli e le multe, sempre troppo scarsi, appaiono come pura ipocrisia.