Mobilità

Attivisti per il clima in bici bloccano i jet privati all’aeroporto di Amsterdam

Attivisti per il clima in bici bloccano i jet privati all’aeroporto di Amsterdam

Sabato 5 novembre all’aeroporto Schiphol di Amsterdam centinaia di attivisti per il clima di Greenpeace e Extinction Rebellion hanno occupato in bici una pista per cercare di fermare il decollo dei jet privati: un’azione eclatante per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla crisi climatica.

Attivisti per il clima in bici bloccano i jet privati

Il comunicato di rivendicazione degli attivisti per il clima spiega l’accaduto: “Gli attivisti hanno bloccato la partenza dei jet privati ​​inquinanti per chiedere che l’aeroporto smettesse di inquinare. Schiphol ora deve cambiare. Vogliamo meno voli, più treni e il divieto di jet privati ​​e voli brevi”, si legge nella nota pubblicata da Greenpeace Paesi Bassi.

L’azione di Greenpeace e Extincion Rebellion

“Nel bel mezzo di una crisi climatica, Schiphol continua a inquinare enormemente senza ostacoli, a spese del clima e dei residenti locali. Il governo permette che ciò avvenga. Ecco perché abbiamo preso provvedimenti il ​​5 novembre. Centinaia di attivisti hanno camminato o pedalato fino alla pista per i jet privati ​​di Schiphol. Ci siamo seduti sotto i jet parcheggiati e abbiamo pedalato lungo il percorso dei taxi, per evitare che i jet privati ​​inquinanti decollassero”, prosegue la nota.

La scelta di uno dei più grandi aeroporti del mondo, come quello di Amsterdam-Schiphol non è stata casuale come spiegano gli attivisti per il clima: “Abbiamo protestato in questo luogo, perché qui l’ingiustizia dell’aviazione è dolorosamente evidente. Quasi la metà dei Paesi Bassi non vola mai. Solo l’8% vola molto in modo anomalo”.

Per questo gli attivisti che hanno occupato la pista dei jet privati all’aeroporto Schiphol di Amsterdam chiedono “meno voli, più treni e il divieto di jet privati ​​e voli brevi, ad esempio per Bruxelles o Parigi”.

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