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Vita da Meccanico | Alessandro ha aperto il suo atelier della bici in Svizzera

Vita da Meccanico | Alessandro ha aperto il suo atelier della bici in Svizzera

Nuova puntata della rubrica “vita da meccanico” targata Bikeitalia, per dare voce alle storie delle persone che ogni giorno si sporcano le mani e portano avanti l’attività di riparazione e vendita di bici, a contatto col pubblico. Un videoracconto in forma d’intervista davanti al bancone degli attrezzi di precisione e dietro le quinte del retrobottega nel magazzino.

Un atelier della bici in Svizzera

Gigi Nalesso, relatore dei corsi di Meccanica di Bikeitalia, continua il suo tour virtuale nei negozi di bici che hanno aperto gli ex corsisti del Masterclass in Meccanica Ciclistica. Nella puntata di oggi incontriamo Alessandro Camponovo che ha aperto il suo negozio BikeLab62 in Svizzera, nella zona di Lugano e più precisamente a Cassina d’Agno.

La decisione di mettersi in proprio per Alessandro, classe 1990, è arrivata dopo aver frequentato il Masterclass di Bikitalia: “Ho 32 anni, ho aperto circa un anno e mezzo fa il mio piccolo atelier della bici in Svizzera nella zona di Lugano. Prima avevo lavorato presso un negozio di sport, ma ho intrapreso questa nuova strada come sfida personale, col desiderio di offrire un servizio diverso dagli altri”.

Dinamismo, flessibilità, costanza

Alessandro al momento porta avanti l’attività da solo e, come racconta a Bikeitalia, in negozio c’è sempre tanto da fare: “Bisogna essere molto dinamici: essendo solo non ho la possibilità di delegare determinati lavoro, quindi devo sempre ingegnarmi per trovare una soluzione. La flessibilità è d’obbligo: certi clienti hanno esigenze particolari e bisogna soddisfarle, anche cercare i pezzi di ricambio giusti porta via del tempo. E poi occorre essere costanti e mantenere un alto standard nel lavoro: dall’assemblaggio di una bici da corsa top di gamma alla riparazione di pochi euro su una bici da bambino”.

Riparazioni e burocrazia

Top e flop della sua vita da meccanico? Alessandro non ha dubbi: “La parte che preferisco è la riparazione: sono abbastanza paziente e meticoloso e questo mi aiuta. La cosa invece per me più fastidiosa è la burocrazia: tenere la contabilità e organizzare tutti i documenti”.

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Il negozio è aperto al pubblico soltanto mezza giornata, dalle 13:30 alle 18:30, però Alessandro si dedica alla sua attività di meccanico e venditore di bici praticamente per tutto il giorno e talvolta anche nei festivi: “Lo faccio anche per aggiornarmi, perché i clienti sono molto informati sulle novità del settore e bisogna essere sempre sul pezzo”, ci confessa.

Passo passo Alessandro sta costruendo la sua clientela affezionata che è arrivata soprattutto grazie al passaparola: “Il passaparola è un metodo che funziona molto bene, ma è anche molto lento. E poi qui in zona negli ultimi anni hanno aperto diversi negozi di bici: per questo sto pensando di fare una campagna promozionale mirata per farmi conoscere un po’ di più”.

Nel frattempo però per il suo atelier della bici è passato più di qualche ciclista professionista: “Sì, è vero: il territorio del Luganese è terra di professionisti molto conosciuti: da Vincenzo Nibali a Alberto Bettiol, fa piacere incontrarli ogni tanto”.

Per il “terzo tempo” con i clienti, nel suo atelier Alessandro ha un frigo con le birre: “Col mio negozio mi piacerebbe creare una community e diventare un punto di riferimento per i ciclisti della zona, basato sulla passione di andare in bici e avendo il piacere di condividerla con gli altri”.

Sogno nel cassetto? “Sarebbe quello di riuscire a combinare al meglio il lavoro e il tempo libero: adesso porto avanti anche un’altra attività per sostenere meglio il negozio di bici, ma vorrei riuscire a stare in piedi al 100% col mio negozio“.

L’intervista integrale a Alessandro Camponovo di BikeLab62 la trovate qui di seguito, buona visione ⤵

Commenti

  1. Avatar Giorgio ha detto:

    Bravo Ale????

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