Mi chiamo Daniele Matterazzo ho 33 anni e sono di Legnaro (Padova): nel 2005, quando avevo 15 anni, un incidente stradale ha compromesso per sempre l’uso del braccio e della mano sinistra e da allora convivo con questa disabilità.
Reagire all’accaduto non è stato facile: ho trascinato a stento per lungo tempo enormi carichi, alimentati da paure preoccupazioni e un pizzico di diversità, pensando fosse il giusto peso da sopportare per chi – come me – s’imbatte in uno spiacevole destino che non vuole “inizialmente” comprendere a fondo, né minimamente accettare.
Nel 2020 all’età di 30 anni dopo aver visto per caso in tv il film “Il Cammino verso Santiago”, la ‘’chiamata’’ è stata più forte e decisa che mai. Ricordo che quella notte non riuscii a chiudere minimamente occhio, piansi per l’emozione e mi resi conto che qualcosa era scattato dentro di me, sentii all’improvviso materializzarsi la voglia di sfidarmi e di mettermi in cammino e non mi rimaneva che aderire all’ ascolto di questa nuova ‘’voce’’, mai sentita prima , dal tono forte e deciso… che ce l’aveva con me!
2020 | Il mio primo Cammino di Santiago
In un mese ho organizzato il viaggio e me ne sono partito solo per Saint Jean Pierre du Port (al confine francese) con l’intento di raggiungere Santiago de Compostela in circa un mese, camminando fino alla sua destinazione lungo l’antica via di pellegrinaggio millenaria per poi raggiungere Muxia e Finisterre, cittadine poste sull’oceano atlantico entrambi km 0 del Cammino attraverso la costa della morte.
1000 km da percorrere,1000 km per riemergere, 1000 km per cercarmi… anche per chi come me, fino a poco prima, non aveva mai camminato distanze simili, nemmeno in sogno.
Ho trovato inizialmente nel cammino la mia “cura”, un azione terapeutica-attiva che porta nei lunghi giorni di percorrenza e fatica e elaborare, assimilare e comprendere i valori cardini della vita stessa e farli propri potendo lavorare sui propri blocchi emozionali di causa/conseguenza.
Il cammino fatti di passi lenti, attenti ma continui mi ha regalato la forza e il coraggio per rimettermi in gioco nuovamente e mi ha saputo donare una nuova presa di coscienza consentendomi cosi di riprendere in mano piano piano le redini della mia vita.
2021 | La Via Francigena a piedi
Nell’agosto del 2021 ho riproposto un nuovo cammino con circa lo stesso chilometraggio del precedente (1000 km circa) questa volta partendo dal Passo del Gran San Bernardo al confine svizzero/italico per giungere nella città di Roma in circa 30 giorni attraverso l’antica Via Francigena. Ho istituito per l’occasione la mia prima raccolta di fondi attraverso una campagna di crowdfunding denominata ‘’Rete del Dono’’ raccogliendo così, grazie all’aiuto delle persone che seguivano i miei social e la mia avventura, poco più di 3000 € che ho donato al complesso Pediatrico dell’Ospedale di Padova, dove al tempo sono stato curato nella lunga degenza tra rianimazione e chirurgia plastica per quasi un anno, prima che potessero dimettermi.
2022 | Il Cammino del Re nella Lapponia svedese
Nell’agosto del 2022 ho riproposto un nuovo cammino di lunga percorrenza con una diversa raccolta fondi, questa volta per sostenere le disabilità sensoriali di ipovedenti e ipoudenti. Ho attraversato in autonomia e solitaria il Kungsleden Trail denominato come il Cammino del Re, nella Lapponia svedese per un totale di 450 km. Il cammino era suddiviso in 5 macro aree geografiche e nella sua interezza la rete telefonica era assente. Ho portato con me tenda, cibo liofilizzato, materiali e attrezzatura e un telefono satellitare per le emergenze e per tenere i contatti con i famigliari. Ho raccolto a fine progetto 3162 € su 2000 € di obiettivo prefissato.
2023 | Da Parigi a Padova in bici per solidarietà
L’idea per questo 2023 sarà di realizzare una nuova impresa sportiva in bicicletta, con relativa raccolta fondi: partirò il 24 maggio da Parigi – dove nel 1877 è nato il primo Ospedale Pediatrico al mondo (Hôpital Necker Enfants Malades) – con l’intento di pedalare fino all’Ospedale Pediatrico di Padova a cui devolverò il ricavato della raccolta fondi. Saranno 1200 km da affrontare in una decina di giorni: l’arrivo a Padova è previsto per il 4 giugno 2023.
Per l’occasione ho ricevuto in dono una bicicletta a cui sono state apportate delle modifiche per abbattere possibili problematiche di conduzione del mezzo con singolo arto superiore: entrambi i freni sono azionabili con singola leva, cambio a portata di “mano” per non staccare mai le mani dal manubrio, velcro al volante per non stancare il braccio sinistro e aiutarmi per una maggior presa al volante). Trasporterò il vestiario e l’attrezzatura necessaria per mezzo di borse impermeabili.
Rete del Dono: la piattaforma di crowdfunding
Attraverso le mie pagine social Facebook & Instagram racconterò le mie avventure giornalmente e attraverso il progetto all’ interno della piattaforma di crowdfunding denominata “Rete del Dono” sensibilizzerò gli utenti come per gli anni passati a una possibile donazione.
Sento il dovere di condividere la mia storia ed esperienza testimoniando il fatto che si può sempre ripartire e credere in se stessi nonostante le difficoltà che la vita ci può mettere davanti continuando a vivere con gioia e passione. Credo fermamente che i limiti di ognuno prendano vita nella testa ed è li che serve ritornare per scardinarli e rivalutarli per quel che appaiono veramente.
Invito chiunque interessato a seguire il viaggio attraverso le pagine social aiutando se possibile il mio progetto con una donazione, ognuno come può affinché tale impresa da Parigi a Padova in bici per solidarietà possa portare speranza e aiuto alle famiglie e ai bambini ricoverati all’interno dell’ospedale pediatrico.
[Daniele Matterazzo] | Facebook | Instagram
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