Rubriche e opinioni

Nuovo Codice della Strada: le corsie ciclabili diventeranno fuorilegge

Nuovo Codice della Strada: le corsie ciclabili diventeranno fuorilegge

Il Nuovo Codice della Strada, fortemente voluto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, dopo la pausa estiva è tornato in discussione al Senato e viaggia verso la sua approvazione definitiva. Uno dei punti più controversi, di cui avevamo scritto qualche mese fa ma che è tornato di attualità negli ultimi giorni, riguarda l’eliminazione delle corsie ciclabili (dette bike lane) su strada, una misura che potrebbe avere conseguenze negative per la sicurezza di chi pedala e per la promozione della ciclabilità nelle nostre città come hanno denunciato a più riprese in questi mesi l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), le associazioni cicloambientaliste e i tecnici esperti della mobilità.

L’introduzione delle corsie ciclabili in Italia

Le corsie ciclabili, introdotte in Italia con la Legge 120 del 2020, rappresentano una porzione della carreggiata dedicata alla circolazione delle bici: queste corsie, pur non essendo separate fisicamente dal resto del traffico, sono indicate da una linea tracciata sull’asfalto e sono concepite per facilitare la convivenza tra ciclisti e automobilisti, soprattutto in contesti urbani dove lo spazio è limitato. La possibilità per altri veicoli di utilizzare queste corsie è limitata ai casi in cui la larghezza della strada non permetta una separazione netta.

Grazie a questa soluzione leggera ed economica, soprattutto nel periodo della pandemia, è stato possibile creare una rete ciclabile in modo rapido e con investimenti relativamente ridotti, permettendo a un numero crescente di persone di utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano. In molti casi il modello delle corsie ciclabili ha infatti reso possibile un’espansione della rete ciclabile senza la necessità di complesse opere infrastrutturali, abbattendo i costi e velocizzando i tempi di realizzazione.

In poco tempo, molte città hanno visto crescere il numero di ciclisti e migliorare la qualità della mobilità sostenibile, riducendo traffico e inquinamento. Tuttavia, con l’imminente approvazione del nuovo Codice della Strada, tutto questo rischia di essere cancellato.

Perché vogliono mettere fuorilegge le corsie ciclabili?

Uno degli argomenti principali a favore della cancellazione delle corsie ciclabili è che queste non garantiscono un livello di sicurezza sufficiente per i ciclisti. Tuttavia tale visione è fortemente discutibile: le corsie ciclabili, benché non offrano una separazione fisica tra ciclisti e automobilisti, forniscono comunque un’importante segnalazione visiva per gli automobilisti, che sono costretti a riconoscere e rispettare lo spazio riservato alle biciclette.

In molte città europee le corsie ciclabili sono una componente essenziale della strategia di mobilità urbana, in un contesto sicuramente più inclusivo per chi decide di utilizzare la bici per i propri spostamenti. La loro efficacia si basa non solo sull’infrastruttura fisica, ma anche su una cultura della convivenza e del rispetto reciproco tra utenti della strada. In Italia, eliminare queste corsie significherebbe fare un passo indietro rispetto agli sforzi fatti per promuovere una mobilità più sicura e sostenibile.

Perché le corsie ciclabili vanno difese

Come avevamo avuto modo di evidenziare su Bikeitalia, e lo ribadisco ancora una volta: sostenere che le corsie ciclabili siano pericolose equivale a sostenere che dovremmo eliminare le linee di mezzeria dalle strade perché non separano fisicamente le corsie di marcia opposta. È un ragionamento che ignora il ruolo fondamentale che queste soluzioni visive e regolamentari giocano nel migliorare la sicurezza stradale.

Se il nuovo Codice della Strada sarà approvato nella sua forma attuale, l’eliminazione delle corsie ciclabili avrà gravi ripercussioni sulla mobilità ciclistica e sulla sicurezza stradale: senza queste infrastrutture leggere in segnaletica, le persone che pedalano torneranno a dover condividere la carreggiata in modo più pericoloso, con il rischio di aumentare il numero di incidenti e disincentivare l’uso della bicicletta.

Un emendamento ci salverà?

Eliminare le corsie ciclabili non solo è una misura retrograda, ma rischia di compromettere la sicurezza dei ciclisti e di scoraggiare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano. Con la cancellazione delle corsie ciclabili dal Codice della Strada, si rischia di bloccare lo sviluppo futuro della mobilità ciclistica, vanificando gli sforzi fatti finora per rendere le nostre città più vivibili e meno dipendenti dal traffico automobilistico.

L’unica possibilità per evitare l’approvazione del nuovo Codice della Strada in tempi brevi risiede nell’approvazione di un emendamento specifico al testo in discussione al Senato: soltanto così si bloccherebbe l’approvazione e si rimanderebbe il testo emendato in seconda lettura alla Camera.

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Commenti

  1. Massimo ha detto:

    Molti ciclisti acquisiscono diritti sulla circolazione che non gli spettano a volte la loro mentalità green diventa fobia a danno di pedoni ed a volte anche di automobilisti

  2. Enrico ha detto:

    Buongiorno a tutti ciclisti e non io non mi ritengo un ciclista se pur saltuariamente vado in bici, sono contrario alla possibilità di convivenza sulle strade in quanto le infrastrutture non sono adeguate e dove lo sono comunque noi ciclisti preferiamo sfilare in gruppo come se fosse il tour de france. allora cosa serve fare tante polemiche, tanta sensibilizzazione se poi i controlli per far rispettare le regole non ci sono! io giro molto in Europa e vi assicuro che i ciclisti utilizzano i loro spazi di viabilità così come gli automobilisti, rispettando ognuno gli altri. concludo dicendo che anch’io sono automobilista come tutti i ciclisti e quando vado in bici penso….. non sono ne in gara ne in un giro ciclistico.

  3. Guido Marolla Belli ha detto:

    Vado in bicicletta per Roma da 50 anni, percorrendo almeno 2. 000 km all’anno. Gli incidenti che ho avuto sono stati solo dovuti a scivolate dovute in primis ai binari. I problemi dovuti alle auto sono gli stessi che ha qualsiasi pedone. Vado molto di rado sulle piste ciclabili che hanno tutta l’aria di essere state costruite dal politico di turno per farsi pubblicità dichiarando i km di piste ciclabili costruite. Ridicolo è soprattutto il fatto che non si costruisce una rete di piste ciclabili, ma tronconi che nascono e muoiono nel nulla. Quasi sempre poi appena c’è un punto pericoloso, per esempio un incrocio, si interrompono e riprendono subito dopo. Se c è una strada larga costringono spesso a stare all’estremo destra, per cuiagli incroci diventa estremamente pericoloso andare dritto o, peggio ancora girare a sinistra. Di solito hanno un percorso che, rispetto a quello delle auto, è più lungo perché ci sono curve e controcurve, pieno di dossi, con passi carrabile pericolosissimi perché non si vedono le auto in uscita, spesso piene di vetri e sporcizia che nessuno pulirà mai. E che dire delle piste ciclabili ricavate a scapito dei pedoni? Sono un’infinità e mettono a rischio sia i pedoni che i ciclisti. Potrei continuare ancora. La conclusione è che chi costruisce piste ciclabili sembra non aver mai usato la bicicletta in città, dilapida denaro pubblico per farsi pubblicità e per compiacere associazioni che evidentemente portano voti. Ultima notazione. Tutti si riempiono la bocca parlando di “inclusione” ma in questo campo si tende all’esclusione. Si vorrebbero fare corsie esclusive per taxi e bus, esclusive per i pedoni, esclusive per le biciclette, esclusive per le auto, ecc. È demenziale. Serve che gli automobilisti capiscano e rispettino le esigenze dei ciclisti e viceversa. Il miglior contributo che un comune potrebbe dare alla sicurezza dei ciclisti è fare dei corsi in cui spiegare i pericoli che si corrono, purtroppo dal momento che per andare in bicicletta non serve la patente si è portati a pensare che chiunque, anche ignorando le norme del traffico, possa andare tranquillamente in sicurezza nelle nostre città. Da ultimo sappiamo tutti che ormai, almeno i grandi comuni, hanno rinunciato alla vigilanza sulle strade, fatti salvi gli autovelox che rimpinguano i bilanci comunali e qualche altro strumento del genere.

  4. Giovanni ha detto:

    molti comuni sono fuori controllo,fanno cassa con telelaser autovelox ,costruiscono piste ciclabili orrende con 4 soldi pur di prendere soldi dallo stato…

  5. Ida ha detto:

    Condivido tutto quanto scritto sopra da chi di Bici e Piste ciclabili ne SA…abito a Genova,e chi conosce Genova può capire o immaginare….quanto possano essere utili e pericolose sopratutto….infatti non sono utilizzate x niente…troppo pericolose. con quei soldi spesi inutilmente…avrebbero potuto migliorare la nostra Sanità…ormai fa acqua ovunque….e le persone e gli anziani( in Liguria non siamo pochi!) siamo costretti a non curarci ed andare nel si presenta Privato quando la situazione si presenta GRAVE( anche chiedendo soldi in prestito ai parenti) I. G.

  6. Luca ha detto:

    Le piste ciclabili, ben separate dalla sede stradale, garantiscono sicurezza al ciclista. Peccato che molto spesso non vengano utilizzate.
    Le cosidette “corsie ciclabili” le trovo pericolose e spesso sono molto strette che non ci sta nemmeno il simbolo della bici stilizzata… ma pur di fare, certe amministrazioni si arrampicano sugli specchi trovando soluzioni assurde che, comunque, non sono per niente sicure. Manca, nel nostro paese, una reale cultura sulla sicurezza stradale, da parte di tutti coloro che circolano… siano automobilisti, motociclisti, camionisti o ciclisti.
    Più rispetto delle regole, da parte di tutti.

  7. Ivano ha detto:

    ma cosa andate a cercare le piste ciclabili sono piu. che utili se ben fatte e inutile farneticarci sopra poi tutto il resto non contaviva le piste ciclabili e vanno fatte rispettare le norme che regolano il transito delle bici con tutto l equipaggiamento regolamentare ma purtroppo si vedono circolare al buio senza. un lumicino mettendo in serio pericolo chi conduce l automobilista e colui che circola con la bici senza tali accortezze faccio una costatazione l auto ha posteriormente come minimo 4 lampadine se una sola di queste non funziona viene multata mentre se una. bici circola in una zona buia nessuno dice nulla fino a quando succede il peggio e la colpa e sempre dell automobilista nei paesi civili se cio accade il ciclista fuori regola deve pagare i danni causati all automobilista ma l italia e purtroppo cosi e vorrebbero levare le piste ciclabili mi domando quando avremo finalmente gente che ci guida competente?BO?

  8. Ignazio Tattoli ha detto:

    Tutto ciò che non và bene,
    È il demerito dei cittadini in generale di aver perso il rispetto reciproco,
    sé oggi vado in bici, domani vado in macchina, COSA devo fare rispettare chi và in bici che sono io,
    IL rispetto è anche verso Me stesso,
    Sé funzionasse così,, non servirebbe
    fare corsie ciclabile,, grazie…

  9. Alessio ha detto:

    beata l’ ora che le tolgano.
    quelle create dal nulla da corsie di marcia per veicoli sono assolutamente contro ogni sicurezza sia del ciclista che del guidatore di veicoli che si troverebbero fianco a fianco in curve strette e corsie dalla larghezza minimale.
    come sempre in Italia politicanti e sedicenti tecnici sanno solo scimmiottare ciò che paesi molto più civili prevedevano già da decenni.
    L’ effetto è quello di peggiorare notevolmente il piano del traffico, l estetica urbana e la sicurezza di tutti sulle strade con il solito motto “intanto è stato fatto, abbiamo mantenuto la parola data…”. Paese di ignoranti, corrotti ed incivili.

  10. Enrico Luxardo ha detto:

    Reduce da un viaggio di 1400 km che mi ha visto percorrere la Svizzera e la Francia lungo la ciclostrada del Rodano, ho avuto modo di farmi un’idea piuttosto chiara sulle ciclabili fatte bene (vedi soprattutto Svizzera…). Innanzitutto una ciclabile si fa dove serve a tutelare l’incolumità dei ciclisti e non solo dove è comodo e facile farla. Inoltre non serve e sono soldi e spazio sprecati se: è fatta male (troppo stretta, curve a gomito e percorsi tortuosi e assurdi che palesemente rivelano che chi l’ha progettata non è mai salito su una bicicletta, saliscendi e gobbe continue e inutili a ogni passo carraio ecc. ecc…)
    Ad uso promiscuo pedoni e bici ( Prendono un marciapiede a caso dove promuovono di fatto ciò che in tutti gli altri casi multano giustamente cioè la bici che passa dove ci sono anziani, bambini, cani ecc ecc).
    Non serve inoltre se è piena di gobbe, radici, cespugli, sabbia, pali della luce, dehors, cocci di bottiglia, auto parcheggiate, rifiuti ecc. ecc.). Concludo col dire che piuttosto che piuttosto che sprecare soldi per fare ciclopiste inutilizzabili è meglio evitare di farle…Meglio ancora sarebbe se Lorsignori Urbanisti avessero l’umiltà di copiare da paesi più civili del nostro e queste cose le sa fare bene da decenni.

  11. Anna ha detto:

    Vanno tolte a prescindere se vengono fatte male e nel modo sbagliato.
    nel mio paesino per costruirle hanno eliminato oltre 500 parcheggi e la viabilità è diventata pericolosissima, quale sarebbe il vantaggio? I ciclisti neanche la utilizzano

  12. Paola ha detto:

    A Follonica buona parte delle ciclabili sono un PERICOLO perché non solo usate (a tutta velocità) dai ciclisti, ma anche da pedoni, da accompagnatori di disabili e da proprietari di cani.

  13. Franco ha detto:

    una vergogna
    i fascisti non hanno a cuore niente
    solo la violenza e il potere unito ai soldi

  14. Nicola Abate ha detto:

    chi ci salverà da salvini?

  15. Bruno ha detto:

    Se diamo valore 10 alle vere piste ciclabili queste, anche solo segnalate in asfalto, hanno valore 6.
    Ti salvano la pedalata e la vita.
    W la loro esistenza, abbasso la politica miope.

  16. Domenico ha detto:

    Bici , sport ,salute!
    Auto , carburante , gas di scarico , tumori.

  17. Eugenio ha detto:

    La pista ciclabile a 5 cm dei paraurti posteriori delle macchine parcheggia te é una genialata, dovresti avere una vista posteriore a 360 gradi mentre esci in retromarcia in quanto il ciclista che pensa di avere comunque la precedenza ti sfreccia dietro, mettendosi in pericolo e mettendoti nei guai se lo centri…..

  18. Lino ha detto:

    le piste ciclabili fatte solo a righe sono oltre che pericolose, anche la seconda corsia di parcheggio per auto in sosta e furgoni che comunque non avrebbero comunque dove lavorare. se fatte con criterio separando fisicamente la strade stradale sicurezza, sono l’ideale, altrimenti meglio non illudere che diano ciclabili.

  19. Alessandro ha detto:

    buongiorno ,
    sono un ex ciclista professionista .
    ho scritto un mio commento riguardo al vostro articolo sulle ciclabili.
    Non lo avete ancora pubblicato da giorni , sono spiacente ma mi ritengo contrariato , mi chiedo se il parere di un atleta che vive la bici a 360 gradi a voi possa interessare , grazie

    1. Manuel Massimo ha detto:

      Salve Alessandro,

      questo articolo sta ricevendo centinaia di commenti e nel moderarli potremmo averne perso qualcuno per strada, come il suo, eliminato per errore: se vuole commentare, come vede può farlo. Mi scuso per il disguido.

      Manuel Massimo – Direttore responsabile di Bikeitalia.it

  20. Antonio ha detto:

    dobbiamo essere realisti introdurre le piste ciclabili disegnate non e sempre facile si rischia di creare dei tracciati con percorsi da fantascienza tipo curve a 90 gradi ecc. impossibili da percorrere inoltre si crea un sacco di confusione per gli automobilisti con tutta la segnaletica aggiuntiva. Ci vogliono regole semplici sulla strada meglio niente

  21. Danilo ha detto:

    le piste ciclabili sulla sede stradale delimitate da righe gialle e bianche sono meglio di niente purché siano tenute sempre pulite verniciate e basta bici elettriche e monopattini a tutta birra.Ci vuole assicurazione targa luci e controlli.

  22. Stefania Marcuzzo ha detto:

    io sono a favore delle piste ciclabili, guai a toglierle, purché siano fatte con criterio e con tutte le segnaletiche del caso… l’entrata della mia abitazione dà su una pista ciclabile che è sprovvista di qualsiasi segnaletica e ogni volta che esco rischio la vita fiocinata da qualche velocipede. Un punto a sfavore per il comune di Dolo, comune in cui risiedo

  23. Adriano ha detto:

    Così come sono fatte, servono a poco, più che piste, le chiamerei fasce ciclabili, che ad esempio a Genova, sono quasi sempre occupate da auto e furgoni, auto parcheggiate davant al bar ovviamente, invece un bel muretto di un metro, o manufatti in cemento, sarebbe più idoneo, tanto la larghezza è praticamente la stessa, poi smettiamola sempre con la stessa storia che i ciclisti sono indisciplinati, è vero, ma non generalizziamo, si tratta di essere educati, mi sono capitate delle cose da parte di automobilisti stramaleducati che solo con la mia esperienza e l’attenzione, me la sono cavata, sono più di settant’anni che circolo in bici e in moto, quindi le ossa me le sono fatte, ci vogliono più multe per chi trasgredisce, da ambo le parti ovviamente👍

  24. Nello ha detto:

    le Piste Ciclabili non devono confinare con le corsie preferenziali degli Autobus.
    Quindi, per non creare la scomparsa dei parcheggi, nella stessa Strada o le Piste o i bus.

  25. Sandro ha detto:

    io sn pro e contro le ciclabili. A favore in quanto viaggiano in corsie preferenziate invece di viaggiare in mezzo al traffico, mentre sono contro in quanto la maggior parte deiciclisti non rispetta i segnali stradali e si sentono sempre in ragione perché sono su una ciclabile. Parecchi non danno nemmeno precedenza ai pedoni là dove le strisce attraversano la ciclabile. E se fanno incidenti hanno sempre ragione loro pure se ti tagliano la strada o ti vengono addosso…ma vogliamo mettere ste benedette targhe e assicurazioni pure alle bici!!!!!! Girando per strada devono conoscere la segnaletica e quindi avere anche assicurazione, oppure togliamo assicurazione anche a moto, scooter e auto.

  26. Carlo ha detto:

    le corsie ciclabili sono meglio di niente ma non proteggono affatto i ciclisti dagli automobilisti indisciplinati e dagli altri mezzi che le invadono o parcheggiano indebitamente sugli spazi riservati. Quanto meno occorrerebbe delimitarle con degli appositi dispositivi in gomma.
    Il paragone con la linea di mezzeria non regge. I ciclisti sono vulnerabili come e forse più dei pedoni e le cadute provocate dagli investimenti sono spesso mortali.

  27. ferdinando ha detto:

    si potrebbero anche lasciare, ma si dovrebbe obbligare bici e monopattini a dare la precedenza alle auto, cosi da dargli una calmata e fargli capire che non sono in piste da gara; così come sono ora sono troppo pericolose anche per i pedoni.

  28. Alessii ha detto:

    Ottimo
    Basta licenza di uccidere i pedoni solo perché attraversano una ciclabile

  29. Chr ha detto:

    sono d’accordo con Rob

  30. PaoloP ha detto:

    Le piste ciclabili devono andare su sede protetta. Non una riga da tracciare in strada. Non sono d’accordo.

  31. Enrico ha detto:

    Governo retrogrado, scelte retrograde

  32. Paolo ha detto:

    “… Grazie a questa soluzione leggera ed economica, soprattutto nel periodo della pandemia”.
    È normale che queste righe verranno cestinate – da che mondo è mondo quello che si commenta deve essere sempre però pubblicato, e questa la dice tutta – però ci chiediamo cosa significhino le piste ciclabili con la beffa di due anni fà. Così da chiarirvi le idee almeno a voi.

  33. Angelo ha detto:

    Credo che sia opportuno in Italia crearne tante di nuove altro che eliminarle!!
    Basterebbe che chi propone queste cose girasse un pò per l’Europa e si renderebbe conto di quanto indietro siamo su questo argomento. Le piste ciclabili dovrebbero essere una priorità nazionale

  34. Rob ha detto:

    io farei proprio togliere biciclette e monopattini insieme a tutte le loro corsie,sono fuori controllo e irrispettosi (perlomeno a Torino) e per chi guida l’auto in città non bastano più due occhi.
    ovviamente è una mia opinione.
    verrò sicuramente insultato.

  35. Nicola ha detto:

    A ben ricordare il ministro dei Trasporti ha anche limitato, o tentato di farlo, la possibilità di viaggiare in treno con le bici.
    Perdonate ma un retto pensiero viene.
    C’è un chiaro attacco alla mobilità in bici, cercando di immatricolare, mettere la targa in pratica, rendendo le bici di fatto assicurabili.
    A me puzza di interessi che viaggiano in senso opposto alla mobilità alternativa ai mezzi tradizionali, il soggetto poi si presta considerando il suo basso profilo.
    Ci toccherà viaggiare con un rosario appeso al collo.

  36. Gloria ha detto:

    Mi piacerebbe sapere cosa fa il resto dell’ Europa , per esempio, a questo proposito . Probabilmente anche questa volta , come in altre occasioni , ci distinguiamo , come sempre … Infatti abbiamo cercato di copiare da altri paesi nordici , molto in ritardo e senza esserne all’ altezza , ahimè…
    siamo molto lontani da Copenhagen o. Amsterdam …

  37. Carlo ha detto:

    il problema è che tanto i ciclisti non le usano queste zone dedicate a loro …..sono sempre sulla carreggiata delle automobili😤😤😤

  38. Massimo ha detto:

    Abito a Roma e spesso le corsie ciclabili non sono sufficientemente evidenziate: il colore diverso (rosso sarebbe a mio avviso il più efficace e distintivo) andrebbe utilizzato per tutte mentre una linea bianca larga almeno una ventina di cm separerebbe la corsia ciclabile da quella automobilistica. In alcuni casi le ciclabili sono bloccate da cassonetti delle raccolte differenziate di rifiuti o da contenitori per gli indumenti usati: assurdo ! Naturalmente i due colori rosso e bianco vanno continuamente rinnovati e non lasciati sbiadire come spessissimo accade. I cordoli sono necessari per quelle strade urbane a circolazione di automezzi più intensa.

  39. Vittorio ha detto:

    guardate le piste ciclabili fatte nel comune di Alpignano (To). Per realizzarle hanno fatto le corsie per le auto più strette delle stesse. Senza senso. Fare le cose solo per questioni ideologiche è una follia. E dire che il codice della strada parla chiaro. La corsia dev’essere almeno 2,8 mt.

  40. Antonietta ha detto:

    Penso. Che i commenti. Fin qui
    Sono deleteri. O
    Appartengono a chi non sa usare una. Bici
    O
    Non ne apprezza la comodità e la bellexza

  41. Daniela ha detto:

    serve educazione e rispetto sia da parte degli automobilisti che dei ciclisti.
    senza EDUCAZIONE e RISPETTO mi permetto di sostenere che non si può pensare di raggiungere un OBIETTIVO IMPORTANTE di CONVIVENZA

  42. Cristina ha detto:

    Nella mia città non sono sicure perché messe a lato delle auto. Se uno apre la porta perché soprappensiero ti fa fuori. Succede che con la bici o vai sul marciapiede oppure ti metti in strada costringendo le auto ad andare alla tua velocità perché non c’è più lo spazio per superare….togliere prima che i danni aumentino

  43. Stefano ha detto:

    insistono sulle ciclabili e poi danno incentivi per acquistare auto elettriche e non e un po’ un controsenso, forse ci vorrebbero più strade e più parcheggi, specialmente nelle grandi città

  44. Marco ha detto:

    Ma insomma, arriva un nuovo ministro (sulla cui persona e capacità è meglio stendere un velo pietoso) e subito pretende di cancellare anni di progressi e lavori in favore della mobilità sostenibile. Non è possibile, questo è un modo di riportare indietro la cultura ed il progresso nel nostro Paese.

  45. Michele Passetti ha detto:

    mettere fuori legge le bike-line sarebbe fare un passo indietro verso gli spostamenti ciclabili, le bike-line sono un mezzo che educano la convivenza tra le diverse categorie, creando attenzione per le biciclette e moderando la velocità delle automobili.
    Le bike-line dovrebbero essere realizzate in centri abitati, in quei punti dove vi é l impossibilità di creare una pista ciclabile, esse sono presenti in tantissime città in Europa, toglierle significherebbe mettere ancora più in pericolo tutti quei ciclisti che comunque si spostano ugualmente.

  46. Piero ha detto:

    le piste ciclabili ben vengano anche solo disegnate.Questo serve a non ridurre gli spazi per emergenze improvvise che ostacolerebbero il passaggio di ambulanze o altri mezzi in caso di incidenti.. Quindi disegnate vanno bene perché lasciano comunque a chi usa la strada di non creare restringimento…e poi i cordoli…sono più…pericolosi. se uno li urta il ciclista cade…visto io personalmente.

  47. Pietro ha detto:

    La separazione dalla ciclabilita’ dalla viabilità carraia dovrebbe essere un requisito imprescindibile. Cosa che in molti casi non avviene. Si vedono piste ciclabili che non hanno neanche i 2,5 mt per le due corsie con senso opposto ricavate sui parcheggi in linea con larghezza 1,8 mt inadatte per due sensi di marcia. Se non esistono i requisiti di legge vanno abolite.

  48. Vincenzo Carrino ha detto:

    A parte le piste ciclabili, utili dove sono ben progettate, in Italia: soprattutto a Roma, manca una cultura di convivenza tra automobilisti e ciclisti…
    i primi pensano di essere i padroni assoluti della strada e spesso e volentieri si rendono responsabili di manovre pericolose….
    i secondi, loro malgrado, sono costretti a subire….

  49. Claudio Barsuglia ha detto:

    Sono Claudio Barsuglia Com.te PM Camaiore in Prov di Lucca. Condivido che sia un errore eliminare le corsie ciclabili. C’è però un buco enorme nella circolazione stradale…la mancata applicazione dell’ art 230 del CdS. Da 32 anni e’ stato inserito nel Codice e dispone l’obbligo dell’educazione stradale nelle scuole. A Camaiore a preso vita un movimento a carattere nazionale denominato MOVIMENTO ARTICOLO 230 che ha lo scopo di raccogliere firme per poi sollecitare l’applicazione dell’ art 230.: http://www.educazionestradalescuole.it . Vi chiedo gentilmente di visionare il sito e di promuovere l’iniziativa chiedendovi di sottoscriverla e farla sottoscrivere. Se è importante che le corsie/piste ciclabili ci siano, è altrettanto indispensabile educare a circolare con i velocipedi nel rispetto del Cds. Purtroppo sembra che la bicicletta sia ritenuta un oggetto con il quale si può circolare come meglio crediamo…no, è un veicolo a tutti gli effetti, soggetto al rispetto delle norme del CdS. Quindi a maggior ragione c’è indispensabile necessità che l’art 230 venga applicato. Piu’ educazione stradale nelle scuole =meno incidenti e morti sulle strade. bisogna diffondere la cultura della sicurezza stradaleeee. cb

  50. Teo ha detto:

    Finalmente – anche se ci credo poco – una semplice e veloce risoluzione contro una idiozia green che non è null’altro che demagogia (oltre ad aver portato miliardi da dividere fra le tasche dei funzionari grazie ai finanziamenti Europei, unico altro vero motivo dell’invasione ciclabile). Vediamo se la risoluzione davvero confronterà lo zoccolo duro dei fanatici green – una delle peggiori e più coriacee fazioni liberal senza raziocinio, fra quelle presenti negli ultimi 10 anni di pazzia demagogica.

  51. Calogero ha detto:

    queste piste ciclabile sono state fatte male mettono ha repentaglio la vita del ciclista e del pedone. le piste ciclabile si dovrebbero fare staccate dalle carreggiate, in modo di lasciare spazio alle automobili e ai pedoni , attualmente passano davanti i cancelli, le porte. sopra i posteggi degli invalidi rischiando di investire i pedoni, le piste ciclabile sono importanti e necessarie ma come ho detto divrebbero essere staccate dalle caeregiate.

  52. Dario Mion ha detto:

    concordo pienamente con l’articolo, le corsie sono un buon compromesso per definire lo spazio in cui possono stare i ciclisti, senza che gli automobilisti si sentano legittimati a sorpassare troppo vicino o a suonare il clacson. Nella mia città, come in tanti altri comuni italiani, ci sono tratti di strada dove non c’è spazio per una vera ciclabile, a meno di improbabili espropri… quando lo spazio è poco bisogna scegliere: continuare a dare la priorità alle auto o favorire le bici? Almeno nei centri urbani la risposta mi sembra ovvia.

  53. Vincenzo ha detto:

    Voi ciclisti utilizzate regolarmente i marciapiedi, che a questo punto dovrebbero cambiare nome, senza alcun rispetto per i pedoni. Perché gli automobilisti e motociclisti dovrebbero rispettare voi? Inoltre spesso e volentieri, specie in città altamente commerciali come Roma e Milano, disturbate chi a lavoro ci deve arrivare in tempi brevi.

  54. Marco ha detto:

    buona sera, sono un ciclista un automobilista, un mototurista e corsia o non corsia, trovo che tutti la cosa in cui riescono meglio è l’essere irrispettosi e maleducati con chiunque su qualsiasi tipo di strada. Non tralascio nemmeno i pedoni oramai tutti appassionati al salto improvviso sulle strisce pedonali. Conclusione diamo una manica di maleducati.

  55. Sandro ha detto:

    più che spartitraffico e corsie servirebbe tanta educazione stradale e non.
    gli automobilisti dovrebbero imparare a superare i ciclisti a debita distanza magari utilizzando anche gli indicatori di direzione per avvisare il veicolo che segue della presenza del ciclista ed i ciclisti a mantenere quanto possibile la destra della carreggiata, soprattutto a procedere in fila indiana e non affiancati e fare salotto mentre pedalano.
    un saluto a tutti

  56. Lucia ha detto:

    ma siamo proprio fuori di testa con tutti i soldi spesi e i disagi creati in questo periodo nella mia realtà , hanno ristretto la carreggiata per fare spazio a aiuole divisorie con erba vera ,devo dire anche piacevoli da vedere e comunque e’ un bene che ci siano ,con tutti i limiti ,ma quando vado in bicicletta mi sento più sicura grazie

  57. Peppino ha detto:

    Di problemi in Italia ce ne sono di enormi, perdere tempo prezioso per discutere su un argomento del genere lo trovo ridicolo…
    c’è chi ha deciso di fare queste corsie ciclabili con tanto di strisce evidenziatrici e lo ha fatto…
    per molti cittadini va bene così…
    ad altri non importa…
    quindi reputo che va benissimo così… stop.
    Cosa significa perdere tempo ancora nel discutere un argomento che per il momento si puo ritenere benissimo esaurito.
    Di questo passo non approderemo mai a nulla e i problemi veri rimangono irrisolti.

  58. Gigi ha detto:

    A seconda del luogo gli amministratori fanno quello che dicono i tecnici e non sempre c’ azzeccano
    poi le manutenzioni vanno fatte e troppe volte va tutto nel dimenticatoio.

  59. elena sodani ha detto:

    A Roma le piste ciclabili hanno forse un senso per i turisti, in vacanza, o per i giovani single.
    Per chi abita e lavora e non sta in vacanza, e accompagna ragazzini a scuola e fa la spesa, e va dal medico o altro, con buste, o altri passeggeri, o per gli anziani,sempre più numerosi, serve l’ automobile. La pista ciclabile è l’ ennesimo ostacolo alla circolazione, restringendo le corsie, anche agli autobus, e impedendo la sosta. Ed inoltre le piste ciclabili sono vuote, di scarsissimo utilizzo. Se il quesito è la sicurezza, ha senso lasciarle, se si parla di funzionalità, mi riferisco a Roma, sono solo inopportune

  60. Emanuele ha detto:

    BICICLETTA:No spazio.No sicurezza,da:auto,monopattini,cani,che:aggrediscono,intralciano,disturbano,cagano e sguinzagliati di Kg:1~60.Grazie.

  61. Italo ha detto:

    Le piste ciclabili non sono sicure al 100% è vero ma senza il rischio aumenta in modo esponenziale. un grosso vantaggio delle piste ciclabili è che aumenta la convivenza tra i diversi fruitori stradali

  62. Nunzio ha detto:

    la soluzione è far pagare una tassa e poi avere assicurazione e mettersi il casco allora si che la si può chiamare pista ciclabile (come noi automobilista tassa di circolazione ho detto tutto grazie

  63. Paolo ha detto:

    sono dell’idea,che spesso si parla di città più pulite e vivibili,naturalmente tutto è solo un gran vociare per poi lasciare l’utente finale alla mercé di tutto e di ogni singolo pericolo .
    Le strade sono sempre meno curate,manutenzioni ordinarie sempre meno….per non parlare di quelle straordinarie,quasi assenti.
    Manca totalmente una cura e una gestione ben studiata per rendere strade,piste ciclabili o pedonali,luoghi sicuri.
    Come sempre,si fa e si disfa….tutto sembra senza una logica.
    togliendo una linea che delimita una zona ciclabile….si mette in sicurezza un ciclista o lo si pone direttamente in strada tra le auto?
    Secondo me…poco è meglio di niente,in attesa di qualcosa di meglio,…

  64. Attilio Pellarini ha detto:

    OK un controllo è giusto, ringrazio per la Vs collaborazione e resto in attesa di notizie relative allo sviluppo di questa interessante iniziativa utile per un ulteriore sviluppo della ciclabilità italiana

  65. Attilio ha detto:

    Spero vivamente che il legislatore e l’intelligenza dei vari ministri che legiferano non decidano di eliminare la “PISTE CICLABILI” esistenti.
    Spero che ‘tra loro’ ci sia qualcuno PIÙ intelligente che proponga un loro incremento nell’interesse di tutti i cittadini Anziani, Adulti, Giovani e Ragazzi,

  66. Simona ha detto:

    buonasera a tutti,
    concordo con Alessandro; a Firenze per es.che ci siano o meno quelle ” piste ciclabili” cambia relativamente poco,in termini di sicurezza.

  67. Tonino ha detto:

    Abito a roma e consegno con il furgone, per noi é difficile fermandoci dal cliente si riduce la corsia causando ingorghi, ci vorrebbero piu scarichi merci, grazie

  68. By Ric ha detto:

    tutto il dibattito auto e bici , come al solito estromettono i pedoni che devono dare la precedenza , oltre ad auto e biciclette , anche agli arbusti fuoriusciti delle siepi private e i rami bassi degli alberi non regolamentati
    e a marciapiedi malmessi quando non intralciati dalle mo-bike posteggiate o meglio abbandonate .
    poi quando piove io ciclisti non ne vedo salvo qualche raro irriducibile

    PS le righe le fanno poi molti ciclisti passano sul marciapiede più sicuro a scapito dei pedoni

  69. Biker ha detto:

    Come hanno fatto nella mia città possibilmente con gli spigoli, così se uno cade e ci sbatte la testa ci lascia le penne… ma su là

  70. Alessandro ha detto:

    Credo che oltre alle strisce rosse che segnalano la pista ciclabile, per la sicurezza serve anche dei spartitraffico in cemento almeno di 10 cm

  71. Fernando ha detto:

    la creazioni di queste corsie perché più economiche sbagliato , se c’è una seconda alternativa e meglio. in determinati punti restringono troppo la strada e creano inbuti con le macchine parcheggiate nel lato ecc.. ,in altri punti il traffico e più snello specialmente quando devi fare una svolta a destra ecc.. lo spazio e comodo .

  72. Ciro Mattei ha detto:

    il ministro si fa portavoce della più becera ed acritica visione della mobilità cavalcando quell’odio diffuso e senza fondamento della gente comune per scopi elettorali. Che ignoranza ma perché dobbiamo sopportare anche questo?

  73. Angelo ha detto:

    salve secondo se il manto e la strada è adeguata spaziosa potrebbe rimanere il circuito ciclistico con i veicoli con velocità costante e con i rifragenti .

  74. Alessandro ha detto:

    Sono rischiosissime per tutti andrebbero allineate ove possibile con la viabilità pedonale così ho notato 25 anni fa’ a Berlino o Amsterdam….. se poi si pretende di organizzarle a Genova bisogna mettersi una mano sulla coscienza!

  75. Oliviero ha detto:

    Prima di tutto vanno eliminati tutti i paletti di ferro su tutte le ciclabili…sono quei paletti alti 70/80 cm che sono pericolosissimi.

  76. Rem ha detto:

    Per governare occorre aver letto almeno qualche libro. È da ottusi e ignoranti pensare di tornare indietro sulla mobilità ciclabile e pedonale.

  77. Francesco ha detto:

    Ci sono città che hanno solo tracciato, con una li ea di separazione, inventandosi così una pista ciclabile, che non è neanche buona oer i correttivi con l’asino. Asfalto non idoneo, buche ovunque e alberi spinosi, lungo il percorso della ciclabile, che ti obbligano a invadere la corsia delle macchine con conseguenze immaginabili. Siracusa ne è un esempio. Provate ad andare in bici, in varie zone con piste ciclabili, e tornerete casa sfasciati e la bici in pezzi.

  78. Fausto ha detto:

    Le piste ciclabili ATTUALI ricavate dal restringimento della carreggiata percorsa dalle autovetture, sono totalmente insicure x cui Si ad aumentarle ma creare leggere barriere distintive e non solo tracce pitturate nell’asfalto. Dovremmo prendere esempio dai paesi nordici ed adeguarci, poi è sicuramente difficile trovare un compromesso tra le vie storiche cittadine. Forse la miglior soluzione sarebbe eliminare il passaggio delle auto creando tanti parcheggi scambiatori e tanti mezzi pubblici di trasporto

  79. Valter ha detto:

    Ma queste assurdità…… dopo che ci rovinano le strade camion, e auto, ora il mister addirittura parla di togliere quel poco di strada lasciato x la sicurezza di chi umanamente usa una bici…… No comment……

  80. Elvira ha detto:

    veramente vergognoso,le piste ciclabili vanno aumentate e rese più sicure….non abolite!!

  81. Paolo Caciolli ha detto:

    Come tutti gli atti del governo Meloni anche questo puzza di vendetta verso tutte quelle iniziative prese da precedenti governi di sinistra o no.
    Le proposte di legge di questo ministro sanno di infantilismo, non sono migliorative. Prendiamo ad esempio quella sulle multe per eccesso di velocità in autostrada. La sicurezza non sanno neppure dove abita.

  82. Francesco Chioda ha detto:

    articolo interessante, sono completamente d’accordo. Credo che la cosa piu impegnativa sia proprio creare una pacifica convivenza tra auto e bici.

    spero nell’emendamento nella mia città ci sono molte bike lane

  83. Io ha detto:

    i ciclisti che attraversano una via a tutta velocità, vanno puniti, xchè gli automobilisti devono guardare la strada , non chi attraversa la via in bici veloce senza ,visibilità xcui i ciclisti su corsie ciclabili in carreggiata devono essere assicurati…se un ciclista mi viene addosso mentre svolto a destra , e perché non rispettano la velocità e ignari del pericolo, xcui non mi sento in colpa, anzi lo prendo a calci se si lamenta, le bici e monopattino non sono i padroni della strada…

  84. Angelo Matta ha detto:

    le piste ciclabili non vanno eliminate ma bensì favorite ma con criterio. esempio perché in tante città esempio torino vi sono alcuni controviali con il restringimento della carreggiata. a mio avviso troppo pericoloso x gli uni e x gli altri. siamo costretti a viaggiare sulla pista ciclabile quindi ?? queste sono da abolire. e far si che ognuno di noi sia al riparo da eventuali danni causati da ciò

  85. Roberto ha detto:

    Sarei anche favorevole a queste Bike Line se fossero effettivamente larghe almeno 150 cm. – come previsto – e con il fondo non necessariamente variopinto in una cacofonia di colori.
    Invece, almeno in ambito urbano (dalle mie parti), sono larghe un metro o giù di lì, compreso tombini, strisce di margine ed altri componenti della viabilità (deroghe al metro e mezzo di larghezza minima sono consentite solo per brevi tratti e motivi eccezionali, ma le Amministrazioni ne fanno uso pressoché costante) e con fondo rosso che durerà l’ arco di qualche stagione.
    Intanto, la gran parte di pedalatori continua ad impegnare i marciapiedi o le corsie per autoveicoli (a parte Brumotti che riesce ad andare dritto su Bike Line larghe solo un metro).

  86. Antonio ha detto:

    Io penso che se tirano via le piste ciclabili per gli automobilisti non è meglio anzi devono stare molto attenti alle bici loro non hanno colpa se circolano in fila indiana, ma vi assicuro che questa trovata di Salvini è una vera xxx, nelle altre Nazioni esistono e vengono rispettate fatelo anche in Italia.

    [Questo commento è stato moderato prima della pubblicazione – Bikeitalia.it]

  87. Sirtori ha detto:

    forse i ciclisti che giustamente vorrebbero una mobilità dolce e meno inquinante dovrebbero semplicemente pensare a chi offrono il loro voto alle elezioni

  88. mi sono dimenticato di aggiungere:
    abbiamo…almeno dove abito strade impraticabili piene di buche , viaggiando in auto devo fare gli slalom per evitare buche, tombini, dislivelli, ecc…. inoltre ci sono le cunette di rallentamento così roviniamo buona parte di sospensioni, torsione di carrozzeria, e altri componenti dell’auto.

  89. Quisotto ha detto:

    Viva le piste ciclabili
    Speriamo che questo il sindaco Gualtieri si sbrighi a riaprire tutta la ciclabile sotto il meraviglioso Tevere de Ramamia

  90. adesso che le piste ciclabili ci sono facciano si che durino ancora un pò….non è che in Italia è poi piena di piste ciclabili confronto in altri paesi dell’Europa.

  91. enrico ha detto:

    Certo che il signor Flavio a una visione molto controversa contro le piste ciclabili e chi va in bici non posso esprimermi nei suoi confronti ma le auguro tanta salute……….m

  92. Gianna ha detto:

    Bene le piste ciclabili ma VERE non strettissime striscie di asfalto separate da una linea disegnata sul piano stradale o ancora peggio su ex marciapiedi che spesso comprende pure lo spazio per i pedoni che, se va bene devono camminare in fila indiana. Si alla bicicletta ma con sicurezza e dignità pari a quella delle auto, se non sono spazi utilizzabili in sicurezza dai bambini la cultura della mobilità sostenibile decollerà chissà quando…

  93. Arturo ha detto:

    Bravo Flavio, hai ragione: hanno rotto questi ciclisti, ma pure un po’ i pedoni, sempre ad attraversare le strade, a premere sui semafori pedonali e a bloccare le auto di chi lavora.
    Le strade dovrebbero essere delle auto e solo delle auto, ma anche i marciapiedi, se no dove parcheggiamo?
    Per fortuna scoraggiando le bici, le auto saranno sempre più e vinceremo noi! Certo lo spazio è sempre meno e le strade sempre più intasate: saremo tutti nella nostra scatoletta, fermi in fila a lavorare in call, ma almeno ci saremo liberati dei ciclisti!

  94. Renato ha detto:

    Bravo! Bell’esempio di arroganza e prepotenza! la bici è un veicolo e come tale và rispettato…non tutte le strade sono esclusive dei motori…e impara a rispettare i diritti di tutti e perciò anche le ciclabili sono un diritto x i ciclisti..non siete i padroni delle strade…e non sono un ciclista…ma credo che alcuni andranno anche al lavoro in bici..buona BILE,fà che non ti scoppi,

  95. Louis ha detto:

    Servono ciclabili che collegano dalla pianura Padana al mare o per itinerari lunghi. Salvini autorizza alle bici a pedalata assistita l’uso dell’acceleratore.

  96. Andreucci Osvaldo Michele ha detto:

    Secondo me è bene che ci siano piste ciclabili ma anche loro, che usufruiscono una parte di strada destinata in principio a veicoli a motore, dovrebbero pagare una minima tassa di circolazione come noi automobilisti ed essere assicurati poiché anche loro possono provocare incidenti e causare danni a veicoli e cose.

  97. Calogero ha detto:

    si potrebbe delimitare la corsia ciclabile dalla corsia auto con la posa di barriere Jersey fissandoli.

  98. Enrico ha detto:

    …ma no, Salvini vuole solo che vengano stanziati nuovi fondi (chi li gestirà ? ) per costruire ‘le separazioni fisiche’ tra ciclabili e carrabili. Figurati se va ad inimicarsi gli uni o gli altri ! ! !

  99. Amelia ha detto:

    Le piste ciclabili non dovevano proprio farle in una città come Milano. Mi è capitato di vedere un furgone fermo per guasto in strada nell’ora di punta e una macchina della polizia con sirena bloccata dietro perché non c’era spazio per passare. E se ci fossero state ambulanze?Restringere le strade crea problemi di sicurezza, soprattutto dovessero presentarsi grandi emergenze il ritardo sarebbe fatale.
    Certo sarebbe bello vivere in un posto tranquillo con tanto verde tanto spazio, ma è un sogno non ancora realizzato.
    Milano è una grande città!
    Saluti

  100. Carlo Maria Moscatelli scatelli ha detto:

    Se le persone usassero di più la bicicletta soprattutto in città si eviterebbero molti problemi legati al traffico veicolare, primo fra tutti l’inquinamento urbano, causa di malattie all’apparato respiratorio ed a quello cardiovascolare. Inoltre l’uso della bici aiuterebbe a rimanere in forma.

  101. Gianni ha detto:

    il Signor Flavio andrebbe bene dove il carburante costa 1000 euro al litro. se i ciclisti rompono rompono di più le colonne di auto che circolano in città. noi ciclisti andiamo anche a piedi e usiamo mezzi pubblici Voi no. e poi in fatto di rompere fate un esame di coscienza

  102. Paolo G. ha detto:

    Era ora! Le corsie ciclabili “virtuali” sono un vero e proprio attentato alla sicurezza stradale. Con la scarsità di senso civico che abbiamo in Italia il più delle volte vengono utilizzate impropriamente dai motociclisti e spesso invase da automezzi.

  103. Marino ha detto:

    Le piste ciclabili senza protezioni sono ridicole e pericolose le altre con cordolo protettivo perché la maggioranza dei ciclisti non le usa . Non è il caso di obbligarli?e eventualmente multare i trasgressori

  104. NICOLA NONNATO ha detto:

    più autobus urbani è la soluzione per evitare che una sola persona usi la macchina per andare a comprare…..le sigarette ed i ciclisti possano essere più sicuri a viaggiare solo sulle piste ciclabili e non spuntare a destra o a sinistra a loro piacimento.

  105. Paolo ha detto:

    svegliati prima che arrivo in tempo. retrogrado. ah scusa non avevo capito l’ironia, volevi solo prendere in giro i tipi che si comportano così e Salvini. grande

  106. Emanuele ha detto:

    Tra un po’ non si potrà più andare in auto, i ciclisti saranno padroni di fare quello che vogliono, anche trasgredire il codice della strada, tanto i colpevoli di eventuali incidenti
    a torto o a ragione, rimarranno sempre i furgoni, le automobili etc.etc. Va’ bene così, io giro poco in macchina, per niente in bici e mi va’ bene tutto.
    Alex

  107. Roberto ha detto:

    A Roma e non solo hanno solo creato casino. Via Gregorio VII s è dimezzata. La strada è in salita creando ulteriori intoppi e aumentando il C02. Non ci ho mai visto un ciclista. Le ambulanze devono fare i salti mortali come in via Pineta Sacchetti presso il Gemelli. I parcheggi eliminati come in alcune città costiere. Disservizi per i cittadini. In bicicletta vai al parco o fuori città sennò respiri schifo. Basta con queste idiozie. In più spesso vanno contromano
    fuori dalle ciclabili in prossimità di incroci….. Fate voi…

  108. Carla ha detto:

    io non sono d’accordo con Flavio. la bicicletta, non assistita, ritengo sia un ottimo mezzo per la nostra salute e non inquina come le auto e/o altri mezzi. ritengo che le piste ciclabili siano comode e soprattutto se sono inserite in un contesto verde, giardini, parchi e altro….

  109. Mario Cecchetti ha detto:

    La cosa più discutibile è che gli indisciplinati sono sempre considerati gli automobilisti e mai o quasi mai i ciclisti che spesso viaggiano C’è la strada più bella di Genova, Corso Italia, che per la corsia ciclabile è stata ridotta ad un budello,ci manca solo che facciano una pista per i monopattini elettrici e il gioco è fatto.Le bici per la campagna e basta!!!!!

  110. Giampaolo ha detto:

    io non sono contrario alle ciclabili però sarebbe ora che queste vengano controllate anche dai vigili urbani e che facciano le dovute contravvenzioni anche hai ciclisti visto che il 70% di loro non rispetta il senso di marcia

  111. Uborgo ha detto:

    Caro Flavio, il futuro è chiudere le città alle auto, efficienti parcheggi alle periferie e tutti con mezzi pubblici a piedi in bicicletta. Per fortuna i personaggi come te sono pochi. Non rispondere tanto sappiano tutti cosa dirai. Buona giornata…in bico.

  112. Armando ha detto:

    Come ormai capita da troppo tempo, nello specifico da quando è stato istituito il corpo di Polizia Locale (mi riferisco in particolare a Milano) i controlli sulle strade cittadine sono praticamente scomparsi. Auto e più frequentemente moto, biciclette e, ultima new entry, i monopattini, spesso agli incroci semaforici, svicolano anche col rosso, tanto, “chi mi può controllare”? In merito alle piste ciclabili che vengono percorse anche da moto di vario tipo e talvolta anche da auto, un possibile deterrente può essere un’adeguata rete di telecamere che rilevi le infrazioni di chiunque e di qualunque tipo. Invece di aumentare il numero di autovelox, che dopo anni sono ancora sotto l’assurdo dilemma della corretta omologazione (!!!) e che sono fini a se stessi, con un sistema più efficace di rilevamento delle infrazioni a telecamere, si potrebbe sopperire alla carenza di personale della Polizia Locale. Allo stesso tempo si avrebbe un maggior controllo del territorio in merito, ad esempio, alle responsabilità per gli incidenti (soluzione più veloce delle controversie) e atti di criminalità più o meno gravi. In ogni caso eliminare le piste ciclabili sarebbe un grave errore. Infine il buonsenso sarebbe già di grande aiuto…

  113. Danilo ha detto:

    Io sono sia automobilista e occasionalmente anche ciclista, Non uso le piste ciclabili perché da piccolo sono sempre andato in bicicletta e quindi non ho paura di stare in mezzo al traffico. a Milano il nostro sindaco ha creato alcune piste ciclabili assolutamente ridicole, ma nonostante tutto sono fortemente contrario a questo progetto

  114. Mari sergio ha detto:

    Vivo in campagna e quindi mi riferisco alla linea che è tracciata sulle provinciali più trafficate che mi fa sentire tranquillo quando vado in bici, altrimenti cerco strade meno trafficate. In questi casi è essenziale la presenza della linea. Capisco le difficoltà per i centri urbani dove sono ancora più importanti per il traffico e maggiori pericoli.

  115. Ruggero ha detto:

    intanto i ciclisti dove c’è la ciclabile dovrebbero percorrere quella, invece te li ritrovi in mezzo alla strada bisogna sanzionare con una bella multa questi signori. Aggiungo e i monopattini a roma, a muro torto, tangenziale est, raccordo anulare ne vogliamo parlare. e tutti sia monopattini che bici contromano e ti devi scansare…..

  116. Paolo ha detto:

    Povero Flavio immagino come soffra a dover rispettare I 50 all’ora in citta”
    Nelle strade cittadine italiche dove I macchinoni odierni entrano a malapena, vedi gipponi o suv .che piacciono tanto.

  117. Alexiej ha detto:

    Solo con l’educazione e il tempo, s’introducono modi civili di convivenza.

  118. Romano ha detto:

    Le piste ciclabili saranno da migliorare in molti luoghi ma non da eliminare.

  119. Mario ha detto:

    mi complimento con Flavio che è costretto a rallentare per le bici. io da 20 anni non ho più la patente. Sono costretto ad andar in bici e quindi? visto così, facciamo una corsia per ambulanza, vigili del fuoco, polizia, ecc ecc. Dai, cercate di essere seri. Cmq buona giornata a tutti. anche a chi va piano. :)

  120. Paolo ha detto:

    Dove c’e’ la pista ciclabile in citta’
    segnalata dalla sola striscia continua la velocita’ delle auto deve avere il limite dei trenta

  121. Mario ha detto:

    vorrei sapere solo una cosa , ma queste piste ciclopedonabili su strada a senso unico, su quale lato della carreggiata devono essere ubicate? ———-> lato guida o lato passeggero?. grazie

  122. Flavio ha detto:

    Benissimo! Sti ciclisti ci hanno rotto, le strade sono per i mezzi a motore, per le biciclette c’è la campagna! Altrimenti a piedi! È ora di finirla di intralciare la circolazione! Se ci fosse spazio, capirei, ma non ce n’è! Eppoi per colpa loro i limiti vengono pure abbassati ulteriormente, io l’auto la uso per lavorare e non ho tempo di muovermi a rallentatore per colpa loro! Se negli altri paesi ci sono le piste ciclabili, chissenefrega! Allora che vadano con le loro biciclette negli altri paesi! Bravo Salvini!

  123. attvar ha detto:

    uso la bicicletta sempre prediligendo le ciclabili, quelle vere. Ho il terrore viaggiando sulle altre strade ed adotto da sempre oltre il casco, lo specchietto retrovisore. Sono uno unico più che raro. Ritengo che le strutture siano importanti ma prima ancora la prudenza e l’educazione. Quando si citano altri paesi ove le bici si usano di più sarebbe bene ricordare e rimarcare quanto siano più educati i ciclisti e tutti i fruitori delle strade in quei siti.

  124. Roberto Foscale ha detto:

    L’idea di togliere le piste ciclabili solo perché si possono fare meglio di come sono oggi,mi sembra molto riduttiva.
    Ogni cosa si può fare meglio e con lo stesso ragionamento si dovrebbero eliminare molte soluzioni che oggi non sono perfette e che sicuramente potrebbero essere migliorate.
    In ogni settore della vita ci sono soluzioni intermedie che non solo possono ma “devono” essere migliorate (questa è la sfida che si pone l’uomo pensante,ma nel frattempo non vanno eliminate del tutto)
    E la vera sfida è trovare soluzioni migliori, non eliminare quanto creato fino ad oggi.
    Per esempio, perché le biciclette non hanno una targa?
    Potrebbe essere un semplice registro gestito dal comune senza scomodare lo stato e comunque aiuterebbe i ciclisti a non fare sciocchezze (se mai fossero ubriachi o indisciplinati) e farebbero capire agli automobilisti che comunque il ciclista ha una sua identità stradale e, quando possibile, non usa la carreggiata ma molto più umilmente usa una sua piccola porzione dedicata,solo per non essere travolto da auto,suv sempre più ingombranti o da camion, autobus o magari anche solo quadricicli guidati da sedicenni.

  125. Gabriella ha detto:

    personalmente non ritengo le ciclabili il “male assoluto” ma diventano un problema quando vengono messe in maniera scriteriata, creando più disagi che benefici, soprattutto nelle grandi città dove il caos già regna sovrano.

  126. Marco ha detto:

    di fronte casa mia (Tribunale di Treviso) vi è una di queste inutili e pericolose “piste ciclabili” che ormai da anni è utilizzata per parcheggiare le auto degli avvocati e altri utenti del tribunale stesso. ovviamente inutili le sollecitazioni alla polizia urbana.
    “sicuramente” si tratta di un caso isolato nella mia città, e nel resto d’Italia saranno sicuramente sicure e utili…
    sulla mia limitata esperienza, favorevolissimo alla loro eliminazione.
    e parlo da ciclista, sia urbano che amatoriale.
    che poi basterebbe delimitarle almeno con dei paletti.
    ripeto: questa situazione è pericolosa, ben venga la loro eliminazione.

  127. Roberto ha detto:

    Gli incidenti si rischiano lo stesso, pista ciclabile disegnata o meno, perche delle volte la larghezza delle corsie della strada non consente di far convivere le varie categorie di mezzi, (auto moto bici ecc) ma per lo piu invece, rischiano di collidere..

  128. Franco ha detto:

    provare ad eliminare le auto?…comunque sia basterebbe un po’ di buon senso!..una domanda semplice viene da fare, quanti ciclisti normalmente usano anche l’auto??…

  129. Guido ha detto:

    in Versilia (Comune di Pietrasanta) e precisamente a Marina di Pietrasanta la pista ciclabile è condivisa con i pedoni…un delirio…

  130. Marc ha detto:

    Se devono essere considerate piste ciclabili quelle che sono state organizzate nelle nostre città nel 2020 beh allora è meglio toglierle. se girate l’Europa vi rendete conto che le piste ciclabili vanno concepite e realizzate con normative serie tutelando veramente ciclisti automobilisti e non Mettendo a repentaglio le incolumità di entrambi. Insomma non basta disegnare delle strisce sull’asfalto perché questo aumenta semplicemente il rischio di incidente e soprattutto ci vuole continuità mentre le ciclabili che ci sono ora sono praticamente tutte frammentate

  131. Fabio ha detto:

    Bisognerebbe mettere fisicamente alla gogna chi anche solo propone certe scelte. Siamo ancora a chiederci dove devono correre i monopattini a distanza di anni dalla loro commercializzazione ed incentivazione ( sui marciapiedi o sulle piste ciclabili ? )
    Pubblica gogna anche per i banchi a rotelle e saltando di palo in frasca ( anche se non lo e’ in tema generico di mibilita’ ) anche per le rotonde grandezza ” mignon * di cui siamo infestati, quelle si sono fuorilegge oltreche una presa in giro ( rimangono degli incroci con la precedenza a dx ) Chi può impegnarle per ottenere così la precedenza ?
    Tra una entrata ed un’ altra ci dovrebbero almeno stare due mezzi !!!

  132. Fabrizio ha detto:

    Anche io sono dell’idea che vanno eliminate così come sono, se si fanno vanno delimitate fisicamente e regolamentate come per le macchine con semafori e altra segnaletica che però poi va rispettata…
    Anche i ciclisti devono rispettare le regole!!!

  133. Paolo ha detto:

    Io vado al lavoro in bici o monopattino (in regola fanali frecce casco assicurazione ecc) e uso solo piste ciclabili nel rispetto delle regole ci vuole buon senso di tutti non è il mezzo che guidi ma è come lo porti che fa la differenza per la sicurezza di tutti ma sul comportamento stradale siamo molto indietro tutti corrono convinti di andare dove lo sanno solo loro. perché volere eliminare le ciclabile chiedo al caro ministro Salvini se è mai andato in giro in bicicletta invece della. Macchina blu che passa ovunque con lampeggiante e strade apposite in città dove passano solo auto di servizio ambulanza ecc. Che vada un po’ in bici e vedrà. Che ritira la proposta di abolire ciò di buono fatto da altri Governi
    Buona giornata

  134. Tom ha detto:

    monopattino e bici devono avere le stesse regole di un’ auto, non andare in 2 su un monopattino e non viaggiare vicino a fianco come fanno i ciclisti

  135. Adriano ha detto:

    buongiorno, c’è da dire che le corsie ciclabili nei centri urbani devono essere potenziate, essere visibili ai conducenti e non avere barriere metalliche in mezzo! ed essere concepite a livello stradale,perché devono essere usufruite anche dai disabili , spesso osservo ciclopedonali con saliscendi, inutili tornelli di rallentamento metallici che ostacolano sia le biciclette che le carrozzine. Insomma bisogna creare una viabilità che coniughi tutte le utenze stradali. Come si può osservare nel resto dell’ Europa 🇪🇺

  136. Roberto ha detto:

    ormai tutto si commenta da solo. pensate,una legge europea x nn gettare i tappi delle bottiglie, nn pensano alla maleducazione e all’arroganza delle persone. ormai siamo amministrati da persone che della politica ne hanno fatto una attività.

  137. Vittorio ballini ha detto:

    Siamo già gli ultimi in Europa per incrementare l’uso della bicicletta.Diventerrmo come i paesi africani o peggio.Salvini e’ un gorilla in un ruolo che non gli competere,ha diminuito la sicurezza in mare ,in autostrada.Sono i comuni che devono decidere sulle piste ciclabili.Salvini e’ competente solo sulla sagra della porchetta .

  138. Paola ha detto:

    Nonostante la presenza di corsie ciclabili a Roma il loro uso è limitatissimo. La maggior parte dei ciclisti fruisce di questo mezzo di locomozione con finalità ludiche: I parchi e le riserve della Capitale sono la testimonianza di un loro uso improprio degli spazi. Spesso sui marciapiedi i pedoni contendono gli spazi con ciclisti, che non rispettano alcuna regola. Situazioni simili non si vedono nelle città europee dove esistono leggi ben precise e tutela per disabili e pedoni.

  139. Claudio mazzettiti ha detto:

    l’ utilizzo scorretto della corsia ciclabile,non può ovviamente escludere o mettere in discussione l’ esistenza e/o lo sviluppo della stessa.
    La sede stradale pubblica ha regole che vanno rispettate da tutti, pensare che l’ utilizzo scorretto giustifichi il negare la giustezza di questa utilissima soluzione, e’ negativo ed escrabile.

  140. Roberto Lucchesi ha detto:

    Piuttosto che niente meglio piuttosto. Le bikelane vanno mantenute. Tuttavia bisogna perseverare sulla progettazione e realizzazione di piste ciclabili serie. Purtroppo l’Italia è un paese di automotivati e questo concetto non va giù

  141. Mario ha detto:

    Le piste ciclabili in città? Ma per favore!!!!! Poi parlano di sicurezza…quale? Quella che dopo una verniciata per terra ti sottopone al traffico delle auto e moto con la speranza che nessuno ti venga addosso? Guarda caso le strisce riservate ai ciclisti sono opere del PD lo stesso partito di Giuseppe Sala il demolitore di Milano.

  142. Tonino ha detto:

    un grosso problema è che chi come me ( e siamo in tanti) non può usare la bicicletta per spostarsi, dovendo usare la macchina, spesso e volentieri ha a che fare con l’arroganza e la maleducazione di tanti che forti della concessione data a loro dai regolamenti, sono i primi a non rispettarli non rendendosi conto che rischiano la vita in caso di incidente e mettono in grossi guai chi involontariamente ne è coinvolto.

  143. Renzo ha detto:

    da noi ci sono le piste ciclabili il problema è che vengono usate poco.quando arrivano i gruppi di ciclisti non solo occupano la corsia appaiati sono arroganti e maleducati è non usano le piste ciclabili e da da noi sono separate è non sono rovinate.il problema è mancanza di educazione è di rispetto del prossimo

  144. Aprà Mauro ha detto:

    sono di Torino e a volte giro in bici, provate a girare sia di notte che di giorno, vedrete che a stare nelle piste ciclabili sono ben pochi, la maggior gira al di fuori e di notte, con le strade buie, bici e monopattini di colore scuro e senza luci, spesso é facile rischiare di investirli, quindi vanno sanzionati anche loro

  145. Luca ha detto:

    Tanto non vengo utilizzate, proprio ieri ero a Rimini per lavoro, c’è una bellissima pista ciclabile con tanto di dissuasori sonori per evitare che un automobilista la invada per errore, invece mi trovo con il furgone a dover fare lo slalom tra le biciclette in strada che non usano la pista ciclabile a un metro più a destra. se questa nn è ignoranza!

  146. Heygio ha detto:

    le piste ciclabili non separate fisicamente dalla careggiata al contrario di quello che si possa pensare sono meno pericolose.
    Su quelle separate fisicamente si incorre spesso al pericolo di esser investiti da auto in immissione in carreggiata da proprietà, da strade e stradine di intersezioni inoltre sono solitamente mal manutenzionate e piene di ostacoli a ad interrompete la fluidità della corsa spesso condivise anche con pedoni che non considerano il passaggio di biciclette.
    W le piste sulla carreggiata segnalate!

  147. JULES ALBINI ha detto:

    Sono in totale accordo con Antonio.
    Il sig. Manuel bene scrive che non è condivisibile la visione del ministro secondo la quale (semplici) strisce di vernice non garantiscono sufficiente sicurezza (al ciclista) e che l’origine del contrasto sia prevalentemente culturale, ma mi permetto di aggiungere che stante il livello culturale corrente sarebbe d’obbligo un passaggio intermedio: la separazione fisica. Fosse per me, cordoli come se piovesse. Anche solo per il timore di danneggiare sospensioni, gomme e sottoscocca, l’automobilista ci metterebbe un po’ più di attenzione e ridimensionerebbe la percezione di onnipotenza che lo pervade non appena appoggiasse le terga sul sedile.

  148. Gino Bevilacqua ha detto:

    inutile lasciare commenti!!!pubblicate solo quelle che vi aggradano.

    1. Manuel Massimo ha detto:

      Non è vero, Gino: come abbiamo scritto in calce all’articolo “I commenti non vanno online in automatico ma vengono prima letti e moderati dalla redazione: la loro pubblicazione di norma avviene nei giorni feriali tra le 9 e le 18”, in particolare questo articolo sta ricevendo centinaia di commenti quindi dobbiamo avere il tempo di leggerli tutti prima di approvarli: basta avere un po’ di pazienza, grazie.

      Manuel Massimo – Direttore responsabile di Bikeitalia.it

  149. Gino Bevilacqua ha detto:

    le piste ciclabili sono una stupidaggine, servono soltanto per un politicamente corretto: siete sicuri che servono per una città come Roma o Milano. Non facciamo paragoni con l’estero..ma vedete il tour! quelle si che sono CORSIE CICLABILI, non le nostre strette..strette che neanche una bici bimbo ci passa. perché no comment

  150. Donella Cencetti ha detto:

    La prossima geniale proposta di Salvini sarà di eliminare le biciclette!!!

  151. Gino Bevilacqua ha detto:

    le piste ciclabili sono una stupidaggine, servono soltanto per un politicamente corretto: siete sicuri che servono per una città come Roma o Milano. Non facciamo paragoni con l’estero..ma vedete il tour! quelle si che sono CORSIE CICLABILI, non le nostre strette..strette che neanche una bici bimbo ci passa

  152. Pietro Torsani ha detto:

    Certamente le corsie nettamente dalle strade hanno più senso di quelle segnalate, ma anche quelle hanno più senso che non averle. Poi gli incidenti ci saranno sempre ma sicuramente aumenteranno senza piste ciclabili, inoltre in tante città la bici si usa anche per lavorare e non tutti possono o vogliono acquistare un auto quindi SI all’ emendamento

  153. Stefano ha detto:

    Idiozia allo stato puro. disincentivare la bici a favore dei mezzi a combustione e avanti inquinamento.

    [Questo commento è stato moderato prima della pubblicazione – Bikeitalia.it]

  154. Alessandra ha detto:

    è giustissimo eliminare le corsie ciclabili così come sono ora. avete mai visto quelle nei paesi nordici o in Austria? ebbene sono “separate” dalla corsia delle auto e questo le rende più sicure per tutti. non abbiamo le strade concepite per le ciclabili, sono troppo strette. inoltre all’ estero ci sono i semafori anche per le ciclabili: da noi vedi sfrecciare biciclette, monopattini, moto da ogni parte e quasi mai nessuno rispetta precedenze… assurdo!!! io in bicicletta non ci vado a rei paura.

  155. kaisaros ha detto:

    È verissimo che in alcuni casi le corsie (e le piste) ciclabili sono pericolose. Dipende da come è fatta la strada. Ma in generale sono utili. Quindi non bisogna abolirle a prescindere, ma fissare norme precise su come e dove realizzarle

  156. Cesare ha detto:

    da bambini ci dicevano ” non andare per strada con la bici che ci son le macchine”
    Molte poste ciclabili son ricavate con solo della vernice…stringendo molto le carreggiate o costeggiando raso delle file di auto, diventando delle trappole mortali.
    Ai miei figli continuo a dire di non andare x strada con la bici che ci son le auto!

  157. GEMMA GIUSEPPE AUTOACCESSORI ha detto:

    Gli esempi di molte città, create, e poi dimesse, si evince una sola cosa, il fare a tutti i costi anche se non ci sono le condizioni di sicurezza e fattibilità, in alcuni casi, togliendo i parcheggi, in altri come a Lecce, una quantità di inutili piste non utilizzate costate non propio poco. Il senso di tutto questo è solo fanatismo Green

  158. MARZIO MUSOLESI ha detto:

    le ciclabili sono estremamente pericolose in prossimità di incrocio o dove svoltano repentinamente attraversando la carreggiata in quanto è data ai ciclisti troppa libertà, troppo diritto a immetteresi senza un minimo anche di buonsenso di rallentare e guardare, ciò che ci insegnavano a noi diversamente giovani quando dà piccoli anche sulle strisce pedonali ci si ferma, si Guarda, magari si fa anche un cenno POI si attraversa

  159. Antonio ha detto:

    secondo me non servono le piste ciclabili perché non le usa nessuno, anche i monopattini che frecciano tra le auto , poi non c’è rispetto i ciclisti non si fermano al semaforo rosso vanno contromano e mai in fila indiana perché devono parlare tra loro , i monopattini sui marciapiedi e per non parlare di quelli a noleggio che vengono lasciati un po’ di qua e di la ,ma visto che in Italia non vi è una regola per semplificare tutto obbligherei a tutti di fare l’ assicurazioni anche alle bici e monopattini .

  160. Vincenzo ha detto:

    Equivale a dire che strisce e segnaletica non contano, se non andate a sbattere fisicamente con qualcosa fate quello che vi pare. infatti il codice della strada è oramai ad personam, frecce , limiti telefonini etc. non osservati.

  161. Alessio ha detto:

    Vogliono disincentivare a tutti i costi l’uso della bici per dare flebile speranza al mercato dell’automotive che è agonizzante… se non riusciamo a scinderci da sto pensieri, non faremo mai passi avanti ma solo indietro…

  162. Maria Rosaria Boccia ha detto:

    una pista ciclabile deve essere separata fisicamente con sistemi invalicabili come avviene negli altri paesi. la Spagna ha costruito delle piste ciclabili separate da veicoli e pedoni a volte riducendo la corsia veicolare altre il marciapiede. Sicurezza prima di tutto, poi il buonsenso. progettazione chi ha scritto questo articolo non è mai uscito dal paese

    1. Manuel Massimo ha detto:

      Salve Maria Rosaria,

      in realtà nei paesi ciclisticamente avanzati (e la Spagna, che ho visitato, è fra questi) coesistono sia piste ciclabili separate che corsie ciclabili su strada ma, soprattutto, la velocità nei centri urbani è di 30 km/h e ci sono numerosi autovelox (non segnalati) che fungono da deterrente per evitare che gli automobilisti corrano. Migliorando la sicurezza sulle strade.

      Manuel Massimo – Direttore responsabile di Bikeitalia.it

  163. Stefano ha detto:

    ma secondo me una pista ciclabile con striscia gialla o bianca con relativo cartello/segnale aiuta il ciclista e avverte il conducente di un mezzo…ve lo scrive un camionista e ciclista

  164. Fulvio ha detto:

    le striscie appartengono alla segnaletica orizzontale e il colore di queste corrisponde a precise indicazioni di obligo o divieto come previsto dal c.d.s. ed è ovvio che hanno senso ! Togliere le striscie delle piste ciclabili sarebbe una vera idiozia che farebbe aumentare il numero di incidenti e scoraggerebbe, da utilizzare la bicicletta anziche’ favorire l’uso indispensabile !.

  165. Christofer ha detto:

    In questa compagine di governo ci sono solo degli imbecilli.

  166. Nordafricano ha detto:

    no no non siete al livello del nord africa ma peggio…. 4 mondo

  167. Miki ha detto:

    xfare le corsie ciclabili hanno stretto le corsie stradali e i ciclisti pedalano nelle corsie stradali. xcui le corsie ciclabili sono inutili. fino a quando i ciclisti non pedalano nella propria corsia.

  168. Toni ha detto:

    Le piste ciclabili posso avere un senso con delle precise prescrizioni per i ciclisti: casco obbligatorio, luci davanti e retro obbligatorie, identificazione del mezzo con specifica targa assicurazione RC obbligatoria. Sanzioni per chi non rispetta le norme e per chi va in bicicletta sui marciapiedi. Limiti di età minima e massima per condurre la bicicletta sulle strade urbane e limito per il carico ed ingombro da portare su specifici portapacchi a norma (da specificare in apposita disposizione del Codice della Strada)

  169. Fabio ha detto:

    Una strisciata di colore diverso non può essere chiamata Pista ciclabile, é assurdo, sicurezza pari a ZERO !!!!!

  170. Evelina Frizziero ha detto:

    In aggiunta al mio precedente commento,
    due parole sulla totale mancanza di responsabilità di ciclisti di ogni età che con le bici elettriche scorazzano a velocità “criminali” zizzegando senza che nessuno vigile del traffico li fermi.

  171. Emanuela Galoni ha detto:

    le piste ciclabili sono un salvavita, è come vietare l’impianto del pacemaker.
    È da non credere che ci siano esseri umani contrari alle piste ciclabili.
    dovrebbero invece essere potenziate e ben curate, come avviene in tutti i Paesi civili.
    La maggior parte degli italiani, oramai è risaputo, non è mai stata e non farà mai parte di un popolo civili

  172. Evelina ha detto:

    Non ho mai avuto la macchina,per me la bicicletta rappresenta il piacere di muovermi in libertà.da quando me l’anno regalata a 18 anni .ora ne ho 75, la uso tutti i giorni.
    figuriamoci se le ciclabili non le difendo.
    ma da come sono state inserite nella mia città sono pericolose.costuite su spazi raffazzonati togliendo marciapiedi ai pedoni , ai passeggini e carellini dei disabili che non sapendo dove andare sono sulle ciclabili.
    in questi casi prima di farle a tutti i costi si dovrebbe riprogettare le strade riorganizzare i sensi unici e tutta la viabilità della città.
    buona giornata.

  173. Sandro ha detto:

    A Genova città con strade tortuose e in salita, le piste ciclabili, a parte quelle sulla litoranea turistica sul mare, sono frequentate poco dai ciclisti e molto dai vigili per le multe.

  174. Bruno D. ha detto:

    I nostri “dirigenti”, prima di diffondere una loro idea (in questo caso la realizzazione di piste ciclabili) dovrebbero sperimentarla su “campioni tipo”. Solo dopo impiegare soldi (nostri) per la “diffusione in massa”, sottinteso se l’esperimento ha avuto esito positivo.
    Io mi infervoro (per non dire altro) a constatare che, come in questo “caso delle ciclabili”, adesso i nostri “dirigenti” (sempre con i soldi nostri) cambiano completamente idea!

  175. Pasquale Pizzuto ha detto:

    la pista ciclabile nella mia città non è stata mai usata da nessuno è solo un intralcio pericoloso frutto di una visione ideologica avversta da tutti i cittadini.

  176. Mario ha detto:

    Per ogni novità in questo paese si tende sempre a criticarla o a metterla in discussione fino al punto di farla diventare nociva o pericolosa per creare vincoli dove mangiarci sopra. Le due ruote leggere elettriche a basso contenuto elettrico sta diventando una battaglia senza fine. Come nella automobilità ci sono pericoli estremi anche nella piccola mobilità ci sono pericoli. Il connubio tra le due è sicuramente inappropriato se non si costruisce quella barriera di salvaguardia tra le due. Ognuna è utile ed indispensabile. Allora io dico che come ci si è “impegnati” per l’ automobilita’ bisogna impegnarsi per la piccola mobilità molto utile anch’essa. I grandi cervelli che gestiscono la mobilità sulle strade facessero lavorare la ” FANTASIA ” e la l’ora capacità di portare avanti anche questa novità tanto utile anche per chi non ha la patente. Sarebbe forse una delle poche cose giuste da portare avanti qui. Se metteranno i bastoni tra le ruote a questa causa sarebbe una conferma. Create le barriere e allargate la possibilità di usare questi piccoli trasportatori limitando le automobili che oggi inquinano e intasano in maniera disastrosa la viabilità. Limitare l’ entrata delle auto dei non residenti nelle grandi città ed MIGLIORARE la rete tranviaria interna da permettere veloci spostamenti in pochissimo tempo sarebbe un inizio. Creare grandi parcheggi intorno alla città con servizi di trasporto impeccabile. Pensateci.

  177. max ha detto:

    io sono di Torino ed ogni giorno vedo ciclisti e monopattini che viaggiano sul marciapiede nonostante ci siano le strade condivise auto/bici, ciclisti e monopattini che viaggiano in contromano nei controviali (spesso in 2 sul monopattino) monopattini che viaggiano nei corsi noncuranti del pericolo.
    conclusione inutile sprecare soldi pubblici per fare corsie o piste ciclabili (a volte eliminando posti auto che e già difficile trovare posto per parcheggiare) se tanto il 90% non li usano e viaggiano sul marciapiede

  178. Aldo ha detto:

    risposta ad Antonio
    Non hanno senso perché siamo indisciplinati di natura

  179. Fabio ha detto:

    personalmente ritengo assurde le piste ciclabili dato che non le usano i ciclisti. forse facendo la patente per biciclette potrebbero diventare utili, ma al momento no
    i ciclisti tendono a viaggiare appaiati e a superare a destra, la ciclabile non tiene 2 ciclisti e toglie spazio alla carreggiata inutilmente

  180. Ducio ha detto:

    Si nel mondo di Alice, il cappellaio matto ed il coniglio bianco sarebbe stata un’idea fantastica, la soluzione migliore, la più lucida. Se poi rifletto su cosa succederebbe se tale iniziativa venisse introdotta in una città come Roma, con più di 5 milioni di cristiani che vanno da una parte all’altra della città per studiare, lavorare, praticare sport, coltivare hobby, svolgere commissioni, visitare monumenti, assistere ad eventi, manifestare, scioperare, bighellonare, senza necessariamente tenere conto di tutte le conseguenze e tutte negative che si ripercuoterebbero su quei 5 milioni di cristiani, il tutto per permettere allo 0,0001% di quei 5 milioni di pedalare in maggiore sicurezza, mi sembra una stronzata grossa come una casa. Lo puoi fare altrove, a Chiesuol del Fosso frazione del comune di Ferrara, ma certo esportare sta ideona in altre realtà mi viene da ridere .

  181. Lucia ha detto:

    non hanno assolutamente senso anzi bisogna essere dei maledetti geni per proporre una pista ciclabile a ridosso di un parcheggio. ma dove ha studiato questo genio? gli consiglio di vendere patate forse fa meno danni. ed e’pagati con i nostri soldi?!? vergogna…..

  182. francesca ha detto:

    A Roma le piste ciclabili hanno ridotto le corsie delle strade consolari rallentando il traffico automobilistico ed aumentando lo smog ed i tempi di esposizione. per pochissimi che le utilizzano la vivibilità cittadina e’ peggiorata per tutti

  183. Gianluigi ha detto:

    le corsie ciclabili non garantiscono un livello di sicurezza sufficiente per i ciclisti. dire che gli automobilisti sono”costretti a riconoscere e rispettare lo spazio riservato alle biciclette” significa non essere mai andati in bicicletta su queste corsie, queste sono sono sistematicamente invase da automobilisti!

  184. Mauro Cavicchi ha detto:

    Le corsie ciclabili sono un primo ed importante passo per incentivare l’utilizzo delle biciclette come mezzo di spostamento o di trasporto .
    Quando gradualmente gli automobilisti capiranno grazie all’esempio la convenienza del mezzo ciclistico abbandoneranno l’utilizzo sistematico dell’auto.
    Io già l’ho fatto. Con una ebike mi muovo con facilità, risparmio, e goduria in una città fatta su un colle, quindi con salite e discese, senza la minima fatica.

  185. Ugo Locatelli ha detto:

    Ho 72 anni e vado in bici da 67 anni a Milano e sono sempre stato attento a chi ho intorno, oggi con le piste ciclabili e’piu pericoloso perché i ciclisti non rispettano le regole, vanno contromano stanno col cellulare vanno sui marciapiedi anche se c’è la ciclabile e poi i ciclisti che vanno al lavoro sono un numero irrisorio. (provate a contare i ciclisti in via Forze Armate e zone limitrofe.)

  186. Riccardo ha detto:

    Il problema serio è la coesistenza delle macchine e ciclisti nelle strade strette dove le macchine sorpassano a pelo o dove magari i ciclisti girano tranquillamente anche affiancati agevolando code.
    Indubbiamente non esiste una soluzione che accontenti tutti riducendo a zero i rischi di incidenti … questo senza investimenti seri (basta qualche riga sulla strada per risolvere i rischi legati alla coesistenza ?) e chiaramente senza penalizzare una categoria o l’ altra.

  187. Angelo ha detto:

    nessun ciclista a Torino usa la pista ciclabilevedi pista politecnico di Torino pochi la usano dicono che tutta rotta e il comune non provvede si e vero ma anche vero che monopattini e biciclette viaggiano sulla corsia delle auto e fanno pure pauraviaggiano in due su un monopattino che per me e vietato e nessuno vigile li multa non e giusto.le regole vanno rispettate.

  188. luca cuzzani ha detto:

    Come scritto sopra, siamo al 4° mondo. Girate il mondo e vi renderete conto a che livello siamo. Siamo al livello del nord Africa

  189. Gianluigi ha detto:

    Ogni strada italiana dovrebbe avere una corsia ciclabile per ogni senso di marcia

  190. Antonio ha detto:

    Le piste ciclabili cioè corsie delimitata fisicamente hanno un senso, una striscia di vernice gialla no.

  191. angelo ha detto:

    ma questa è l Italia purtroppo
    è I nostri politicanti di meglio non sanno fare
    che dire
    forse sono più importanti le tasche che il bene del paese
    e quindi siamo nella merda
    che peccato

  192. Roberto ha detto:

    le piste ciclabili comprimono lo spazio per le automobili che sono la maggioranza del trasporto urbano. vanno invece mantenute quando esistono dei percorsi appositi e lontano dalle carreggiate dalle automobili.

  193. Gianluca ha detto:

    veramente la bicicletta è un veicolo quindi può benissimo circolare come le moto su strada quindi non serve mettere una pista ciclabile come Alessandria in Piemonte che è stretta come strada

  194. Fabio ha detto:

    Italia paese di automobilisti demenziali non esistono solo loro tutti hanno il diritto di circolazione bisogna rallentare la velocità troppe persone guidano senza pensare agli altri sotto stress dato da problemi vari quotidiani fanno una vita che a vederli da fuori veramente assurda corrono da mattina a sera pazzesco.
    viaggiate in giro x i paesi Europei noi siamo il quarto mondo il terzo lo abbiamo già lasciato .

  195. Gabriele Piergiovanni ha detto:

    il problema delle ciclabili e che vengono percorse continuamente contromano da ciclisti, monopattini e anche ciclomotori .questo costituisce un gravissimo pericolo per i ciclisti che seguono il corretto senso di marcia ma anche per i ciclomotori e automobilisti che si vedono biciclette provenire frontalmente sulle ciclabili ma anche sulla normale carreggiata stradale. purtroppo non esistono controlli su questo fatto e anche i vigili urbani fanno finta di niente.

  196. Matteo ha detto:

    Nessuno sta dicendo che le corsie ciclabili devono sostituire le piste ciclabili, ma danno quantomeno un’ idea della distanza minima che dovrebbe tenere un’ auto quando si supera un ciclista. Credo sia folle e anacronistico eliminarle, anzi dovrebbero essere incrementate.

  197. Giorgio ha detto:

    SALVINI andrebbe abolito

  198. Claudio Barsuglia ha detto:

    Buonasera, sono Claudio Barsuglia Com.te PM Camaiore in prov di Lucca.
    Condivido che sia un errore eliminare le corsie ciclabili…anzi bisognerebbe incentivare la realizzazione di infrastrutture stradali x agevolare la circolazione dei velocipedi. Al contempo però è necessario applicare ciò che l’art 230 del cds stabilisce da ben 32 anni…purtroppo disapplicato…!!! a questo proposito vi chiedo di consultare il sito http://www.educazionalestradalescuole.it oppure digitando MOVIMENTO ARTICOLO. Da Camaiore è partita una iniziativa a carattere nazionale per la raccolta di firme denominata MOVIMENTO ART 230; firmate e fate firmare. È necessario che, anche chi conduce velocipedi sia consapevole che sono VEICOLI soggetti al rispetto di quanto disciplinato nel C.d.S…purtroppo questo molto spesso non accade…!!! e’ indispensabile che ci sia l’educazione stradale nelle scuoleeeeee

  199. Nicola ha detto:

    fanno bene ad eliminare le piste ciclabili. guardiamo in giro e vediamo come sono ridotte. quanta erba è cresciuta perché non viene utilizzata da nessuno. quanti soldi sono stati buttati via. Approvo la legge che elimina in maniera definitiva le piste ciclabili sulle strade. Se qualche comune le vuole fare le deve fare separate dalle strade adibire ai veicoli (auto tir tram ecc.) e soprattutto coinvolgendo economicamente tutti le associazioni e gli individui che ne fanno richiesta. Purtroppo non abbiamo soldi. Non siamo gli arabi. Non si fanno i dovuti controlli che DEVONO essere obbligatori prima di elargire soldi pubblici. Anche le strade piene di buche dopo appena fatte. sono fatte. regola d’arte???? si fanno i controlli sugli spessori dei materiali utilizzati????? Mah??????? Tanto paga sempre pantalone.

  200. Tiziano ha detto:

    Meglio così, pericolose per tutti, vanno eliminate.

  201. Valerio ha detto:

    Massimo mi ha tolto le parole di bocca! Altro che sicurezza per i ciclisti, io vivo a Teramo e vi assicuro che in parecchie vie hanno già difficoltà le auto a circolare, a causa delle larghezze ridottissime delle corsie, figuriamoci i furgoni, i camion o gli autobus! Si viaggia letteralmente a filo e basta un alito di vento per agganciare il ciclista di turno. Qui è una forzatura, ma credo che sia lo stesso in tante altre città!

  202. C ha detto:

    Salvini…..e un c……e

  203. Lazzaro Franco ha detto:

    Assolutamente ASSURDO! Le corsie ciclabili non solo devono essere mantenute, ma vanno implementate!!

  204. Alessandro ha detto:

    Con la scusa di preoccuparsi per la sicurezza dei ciclisti sopprimono le aree di sicurezza ad essi dedicate .
    Mi sembra paradossale .
    Credo sia invece un metodo velato per esprimere profonda antipatia nei confronti di questo splendido mezzo di trasporto e più grave nei confronti di chi lo utilizza .
    Mi rincuora il fatto che zone di questo mondo ,molto più evolute anche a livello culturale , vedano le bici e i loro utilizzatori come la vera rivoluzione della mobilità per il futuro .
    Cosa possiamo pretendere da una cultura radicata sull’uso della macchina per andare dal panettiere o al bar o parcheggiare a tutti i costi sotto casa quando basterebbe fare due passi a piedi per trovare un parcheggio libero poco più in là.

  205. Aurelio ha detto:

    L’uso di bici in città penaluzza il traffico.
    Le corsie stradali sono state (purtroppo) concepite solo per mezzi a motore.

    I mezzi a pedale andando lenti, rallentano la circolazione dei mezzi a motore ed obbligano al sorpasso in corsie dove c’è poco spazio.

    Questo mette a rischio la salute/incolumità del ciclista. 🚴‍♀️

    Purtroppo la bici non è un mezzo di trasporto convenzionale, ma un hobby: quindi il ciclista deve svolgere il suo hobby laddove sia possibile.

    Anch’io sono appassionato di scacchi: mica posso chiedere un palazzetto pubblico dove ogni appassionato si possa allenare?

  206. Davide Franceschini ha detto:

    io le trovo molto utili e mi dà più sicurezza. io stesso quando guido auto sto più attento perché so che potrei incontrare qualche bici. non è che una via è la regola dell’Italia. purtroppo in Italia c’è poca cultura della bici e a Verona che ha sempre comandato la destra le piste ciclabili sono uno schifo. chi le progetta dovrebbe usarle per capire le cavolate che approva tra attraversamenti riachiosi i moltissimi vuoti dove il ciclista si trova in mezzo al nulla e non sa dove andare…. insomma uno schifo

  207. Gesualdo ha detto:

    Allo stato attuale meglio eliminare le piste ciclabili. Il Codice della Strada va tutti rispettato, anche dai ciclisti che spesso si sentono i padroni delle strade, spesso non rispettando i segnali di precedenza o i semafori. Diverse volte mi è capitato purtroppo di sentire ciclisti affermare che il Codice della Strada non vale per loro.

  208. Mario ha detto:

    Sono d’accordo con Massimo, senza pensare poi, che i ciclisti si prendono tante di quelle libertà che diventano loro i veri pericoli, è facile discuterne a tavolino, poi per strada vedi che vanno contromano, forte e delle volte raggruppati, attraversano dove è quando gli pare e riempono la città di biciclette legate ai palie nei marciapiedi già stretti di suo che non ci passi più e se c’è un disabile devi camminare con la carrozzina in mezzo alla strada e non tiro in ballo la raccolta differenziata porta a porta che è la cosa più schifosa che abbiano fatto.

  209. Arenci gabriele ha detto:

    e i ciclisti in doppia o tripla coppia passano su strada e non su pista ciclabile

  210. Roberto ha detto:

    La promiscuità delle sedi stradali, sono frutto di una scarsa programmazione urbana e di una miope visione dell’ambiente urbano. Sono assolutamente d’accordo con l’abrogazione delle piste in ambiente stradale, ma sono assolutamente favorevole alla realizzazione di piste sicure dedicate esclusivamente alle biciclette. Mantenere le norme attuali, non incentiva le amministrazione pubbliche a promuovere programmi seri per una mobilità sostenibile, ma altresí le assolvono in favore di soluzioni raffazzonate. Non è sempre vero che piuttosto di niente meglio piuttosto.

  211. RENATA FAVILLA ha detto:

    pista ciclabile si ,ma obbligo x tutti i ciclisti di usarla compresi garisti,inoltre noto che io automobilista ho obbligo di 1 5metri x sorpassare e poi se incolonnata vengo dal ciclista superata a dx se poi viene sotto chi paga?

  212. Mimmo ha detto:

    ciclisti per legge dovrebbero andare su strada comunale e statale in fila indiana non accoppiati o anche in tre sarebbe ora di regolamentare questo

  213. Pierluigi ha detto:

    Follia della politica… chi va in bici è presubibilmente un poveraccio, magari di sinistra,quindi da un po’ fastidio …
    A milano vi era una grande uso della bici , e sicuramente fa meglio della macchina al corpo. Spero che non facciano una modifica così stupida al codice.

  214. Massimo ha detto:

    come è pensabile di fare piste ciclabili in un circuito stradale che non è sufficiente neanche per far circolare le auto ,si alle piste ciclabili ma dopo aver rifatto tutta la rete stradale adeguata per l’aumento della popolazione,basta quardare via tuscolana su due gareggiate ci sono parcheggi,fermate bus pista ciclabile e cassonetti ,chi è questo genio che ha fatto tutto questo.

  215. Massimo ha detto:

    Penso a tutti quei ciclisti che hanno votato l’innominabile…contenti???
    Sono stato nei Paesi Bassi e le ciclabili non sempre sono “protette” ma il vero problema rispetta noi è che lì c’è una mentalità aperta nei confronti del trasporto dolce. Qui siamo all’età della pietra, purtroppo.
    Auguriamoci che si riesca a far passare l’emendamento in questione e sarà meglio per tutti

  216. Giovanni ha detto:

    Finalmente! Ma sembra troppo bello per essere vero, finché non vedo le corsie ciclabili finalmente eliminate non ci credo. Nelle grandi città le biciclette, monopattini et similia dovrebbero proprio essere bandite.

  217. Nazzareno Cavaliere ha detto:

    In diverse nazioni le piste ciclabili sono protette, in modo che non vengano a contatto con le auto.
    Vogliamo città meno inquinate , ma non mettiamo in atto le contromisure.
    Proposta:perché tutti i controviali non vengono dedicati ai ciclisti?.

  218. Max ha detto:

    all’estero, in Francia che frequento le ciclabili sono separate dalla strada con un cordolo o marciapiede, sia fuori che nei centri urbani (Chambéry), non sono una striscia sulla strada solo per dire che c’è la ciclabile, solo nelle strade di montagna frequentate da ciclisti c’è la striscia nella corsia in salita.

  219. Alessandro Malatesta ha detto:

    esiste anche l’istituto del referendum abrogativo come ultima ratio.

  220. Ferdinando Razza ha detto:

    Nessuno ha mai verificato la reale fruibilità delle piste ciclabili. In taluni casi un vero toccasana per i ciclisti…in altri uno spreco di risorse. In molte città,i percorsi sono abbandonati all’ incuria per mancato utilizzo. ,,Prima di affrontare una spesa,sarebbe importante verificarne la reale necessità,magari sentendo le persone interessate alla effettiva partecipazione..Ma questo, è impensabile in una ridicola democrazia. Ferdinando Razza
    .

  221. Lorenza Merolla ha detto:

    le citta possono diventare green se si chiude al traffico tutta la città e si fanno circolare solo i mezzi pubblici che vanno ad elettricità mantenendo la sicurezza di tutti. a mio avviso le piste ciclabili sono spesso uno specchietto per le allodole perché i ” ciclisti” professionisti o comunque che lo praticano come sport ,come si aprono le belle giornate si mettono in bici e nonostante le piste ciclabili smettono a pedalare su strada. se si istituisce un codice della strada con tanto di sovvenzione può darsi che le piste ciclabili siano davvero utili e comincino a funzionare come si deve. il problema che in Italia ci sono belle idee ma manca poi un organo o un sistema funzionante di controllo affinché le buone idee funzionino come dovrebbero.

  222. Roy ha detto:

    Alle biciclette ed ai ciclisti andrebbe vietato di percorrere strade ad alta densità di traffico, soprattutto i centri urbani. e dovrebbe essere obbligatorio viaggiare in fila indiana invece di creare pericolo per sé e per gli altri.

  223. Aurelio ha detto:

    L’uso di bici in città penalizza il traffico.
    Le corsie stradali sono state (purtroppo) concepite solo per mezzi a motore.

    I mezzi a pedale andando lenti, rallentano la circolazione dei mezzi a motore ed obbligano al sorpasso in corsie dove c’è poco spazio.

    Questo mette a rischio la salute/incolumità del ciclista. 🚴‍♀️

    Purtroppo la bici non è un mezzo di trasporto convenzionale, ma un hobby: quindi il ciclista deve svolgere il suo hobby laddove sia possibile.

    Anch’io sono appassionato di scacchi: mica posso chiedere un palazzetto pubblico dove ogni appassionato si possa allenare?

  224. Maurizio Fenini ha detto:

    Assurdo semplicemente assurdo, siamo nella preistoria🤬🤬🤬💩

  225. Gianfranco ha detto:

    Non siamo ad autodistruggerci, sono quegli incompetenti che leggificano che pensano soltanto alla poltrona e a chi li vota in cambio di decisioni demenziali.

  226. Giuseppe ha detto:

    A mio parere la soluzione alla mobilità sarebbero proprio le corsie ciclabili. Le piste ciclabili spesso sono impraticabili, brevi, continuamente interrotte.
    La corsia espone maggiormente il ciclista, ma consente la coabitazione di bici e mezzi a motore, e di aumentare l’educazione di chi si muove con mezzi motorizzati.
    Se accettiamo una leggera riduzione dell’ampiezza della corsia per le auto, e magari qualche sens unico in più, consentirebbe di estendere notevolmente la rete ciclabile nelle città dove non c’è spazio per creare delle piste ciclabili separate.
    Basta volerlo, o, come in questo caso, NON volerlo …

  227. LEONARDO ha detto:

    Per me è uno sbaglio grosso dover togliere lì piste ciclabile, semplice motivo che si torna indietro e non andiamo avanti con il progresso ce meno inquinamento di tante cose, le persone si devono convincere di stare piu’ attenti e responsabilizzare.

  228. Walter ha detto:

    Vado in bici da 65 anni in giro per Milano e le uniche due volte che ho rischiato un incidente è stato quando ho utilizzato le piste ciclabili disegnate per terra. Infatti ora non le uso più perché così gli automobilisti mi possono vedere. Con le ciclabili folli di Granelli è facile non essere visti. Meglio eliminarle.

  229. Piera ha detto:

    Invece di incentivare le piste ciclabili si vogliono togliere. È una vera vergogna!

  230. Alessio ha detto:

    putroppo esiste l’inciviltà moderna non la civiltà moderna. Certo che le piste ciclabili ricavate dalla riduzione della larghezza di una corsia stradale non sono la soluzione ideale per il ciclista ma quantomeno segnalano che quel percorso e utilizzato da ciclisti. Se le togliamo rischiamo non solo di tornare indietro nel tempo ma ritrovarci con ciclisti, pattinatori ecc. ecc. nella stessa corsia di marcia degli automobilisti, il che non penso sia una cosa giusta. Pensateci!

  231. Geppo ha detto:

    Il Baciasalami si rivolge ad una precisa categoria di elettori, quelli prepotenti, egoisti, strafottente e che non hanno il rispetto degli altri come punto di riferimento per una pacifica convivenza civile.
    La riduzione degli incidenti cittadini, anche letali, può essere accantonata per assecondare l’ignoranza.
    Vi consiglio di consultare il codice della strada FRANCESE.

  232. Luciano ha detto:

    Come al solito non si pensa al futuro, invece di investire in sicurezza e adeguare la percorribilità delle piste migliorandole e rendendole più sicure, risolvendo di fatto le problematiche riscontrate, si penalizzano ulteriormente gli spostamenti green a discapito dell’inquinamento e dell’ intasamento dei centri urbani.
    Se questa è l’idea che abbiamo di progresso e queste le nostre scelte ci stiamo autodistruggendo.

  233. Billy ha detto:

    Dobbiamo distinguere tra le piste fatte male, sbagliate è giusto ansi dovrebbero rimborsare i costi, una legge per eliminarle tutte solo Salvini lo poteva pensare.

  234. Massimo ha detto:

    Se la strada è stretta e non permette la costruzione di una ciclabile, e nella stessa devono convivere automobilisti e ciclisti, limite a 30 kmh e autovelox fissi.

  235. Renzo ha detto:

    come vecchio ciclista e automobilista concordo al 100% con l’articolo e ripeto la frase “sostenere che le corsie ciclabili siano pericolose equivale a sostenere che dovremmo eliminare le linee di mezzeria dalle strade perché non separano fisicamente le corsie di marcia opposta”

  236. Massimo ha detto:

    vieni a Milano, è uno scempio, la viabilità è quasi compromessa, parcheggi eliminati, carreggiate ristrette,con il risultato che ci sono centinaia di auto che girano per trovare un parcheggio a pagamento,che in alcuni punti arriva a 8€ l’ora,e l’inquinamento aumenta.

  237. Eugenio Laterza ha detto:

    Sig. Manuel Massimo, ciclista urbano per scelta, si preoccupi innanzitutto di stigmatizzare il modo imprudente, incivile, menefreghistico e prepotente di andare in bicicletta di tanti ciclisti su strade urbane ( sorpassi a destra, attraversamenti con il rosso, utilizzo di marciapiedi e sensi vietati ) ed extraurbane ( affiancati in tre o quattro ). Stendiamo un velo pietoso sugli ecologisti in monopattino. Li ha visti come viaggiano ? Dovreste pagare anche voi ciclisti un’assicurazione RC visto che utilizzate un veicolo.

  238. Susan wood ha detto:

    quanto sono retrogradi i nostri parlamentari…..e anche di più gli amministratori locali . basta guardare qui in Lunigiana a Carrara in particolare la bici non ha spazio per niente. nella nuova passeggiata sul molo hanno addirittura vietato le bici. pura miopia. trovo anzi che si dovrebbe vietare le auto in certe zone o obbligare queste ai 30 all’ ora.

  239. Stefano ha detto:

    ma va,che strano ….ormai non mi stupisce piu niente di questo paese….mi stupiro quando qualcosa verrà fatto come si deve,e cioè mai!

  240. Davide ha detto:

    è bene regolamentare le piste ciclabili ma eliminare quelle non protette significa disincentivare lusodelle bici in città. Bisogna dare alle amministrazioni il tempo e le risorse per aumentare e riprogettare la viabilità e rendere compatibile ciclovie con strade adibite alle auto. Questa normativa che si sta per approvare sembra un contentino all’elettorato che odia i ciclisti ed è un insulto alle politiche di sviluppo sostenibile.

  241. Filippo ha detto:

    Un po’ controverso questo “Nuovo” codice della strada, se tolgono la pista ciclabile in alcune zone rimangono i marciapiedi solo pedonali sui quali è vietato percorrere con biciclette, monopattini ecc.
    Meglio che non venga approvato.

  242. Fulvio ha detto:

    cari tutti, io credo che la sicurezza si faccia con l’insegnamento, questa estate in corsica durante un cicloviaggio, non c’era bisogno di segnaletica orizzontale, o verticale. il 90% delle macchine e moto che ci superavano erano targate, Germania, Olanda, Francia continentale, svizzera, Austria e quando non vi era visuale a sufficienza per garantire un sorpasso sicuro, restavano dietro, ripeto, RESTAVANO DIETRO e chi è stato in corsica sa come sono le strade, soprattutto nell’interno. ho notato che buona parte delle vetture targate 2A e 2B al 50% si comportavano correttamente l’altro 50% come in Italia, ovvero, vedo una bici davanti a me, vedo una macchina che sopraggiunge nel senso contrario di marcia, non rallento, passo comunque, piuttosto rischio il frontale, o di portare via la bici. in italia accade regolarmente, ve lo assicuro. in altri paesi hanno imparato a convivere e a rispettare la vita di chi è su una bicicletta, in italia no, intanto c’è all’assicurazione, ciò che mi sono sentito dire quando sono stato investito, vivo per miracolo, esattamente un anno fa mentre mi caricavano in ambulanza con la spinale. la sicurezza è un fattore culturale e di insegnamento. no esiste riga a terra, o cartello che te la insegna.

  243. Lucia Rapisarda ha detto:

    li piste ciclabili ben fatte vanno difese, quelle, come a cerenova vanno eliminate. corsie strette, passa una sola bici, eliminazione parcheggi, viabilità stravolta, venite a vedere per darmi ragione.

  244. Erasmo ha detto:

    Venite a Genova a vedere le corsie ciclabili non ci sono parole basta vedere ma per fare le piste ciclabili ci sono delle regole per fare che Genova per colpa delle stesse strade non permettono di esserci sono fuori regola dal codice della strada

  245. Viktor ha detto:

    Le corsie sono senza senso in Italia. Non le rispettano i ciclisti né gli automobilisti. Poi a Milano già il traffico a 2 corsie era da incubo con queste corsie x bici rimane una sola x le auto. Follia.

  246. Pietro ha detto:

    Le piste ciclabili sono una manna dal cielo per noi ciclisti, ma non possono essere concepito con la sola idea di mettere al sicuro un certo numero di km dove capita. A mio avviso (architetto urbanista) una rete ciclabile va pensata, progettata, simulata (oggi ne abbiamo la possibilità) e, solo alla fine, realizzata. Molte delle nostre creano più problemi che soluzioni, con grave rischio per gli utilizzatori. Vorrei delle piste davvero sicure e utili

  247. Grazia Romano ha detto:

    A Bologna nell’ ultimo periodo ne hanno fatte molte si ciclabili lungo la strada definite solo dalla segnaletica orizzontale. Trovo però, almeno in questa città, sia solo un modo per non risolvere il problema dei ciclisti. Concordo nel dire che si tali percorsi non mi sento sicura e che ci vorrebbero dei percorsi dedicati. Tra l’ altro in certi casi a Bologna ci sono già delle piste dedicate in condizioni pessime e fare queste corsie su strada è solo un modo per non investire davvero nel migliorare, quello che c’è già. Tale segnaletica consente solo alle amministrazioni di farsi vanto di aver aumentato i percorsi per bicicletta ma non tiene per niente conto della.sicurezza di che in bicicletta ci vuole andare. Inoltre induce alcuni ciclisti a disabituarsi alle vere piste dedicate creando problemi a loro stessi e agli automobilisti. Penso quindi che sia meglio renderle illegali e progettare di meglio!!!!(

  248. Volker Schmidt ha detto:

    Attenzione alle differenze: La foto sotto il titolo fa vedere una PISTA ciclabile in corsia riservata su carreggiata, e non una CORSIA ciclabile.

  249. Massimo Donati ha detto:

    vivo a Milano, una città che, al pari di altre, lavora e si deve spostare autonomamente
    la creazione delle ciclabili ha ristretto arterie importanti in uscita e ingresso dalla città, creando colonne di auto in particolari orari. pollice verso!

  250. Alberton Gionanmi ha detto:

    i ciclisti non usano mai le piste ciclabili, giusto eliminarle,bisogna insegnare invece come devono comportarsi sulle strade

  251. Daniele ha detto:

    Automobilisti pensate sempre che chi va in bicicletta permette a voi di andare in auto. se tutti andassimo sempre in macchina non ci si muoverebbe.

  252. Enrico ha detto:

    via le piste ciclabili tanto non le usano e poi che rispetto reciproco sarebbe? cioè. intendete che se ho un bici davanti che va ai 5 all’ ora io gli devo star dietro per tutto il tragitto?… ma voi non siete mica giusti. ehhh. Che mettano una buona volta sanzioni severe per chi non usa le piste laddove esistono e che potenzino dei trasporti pubbli seri non si possono trovare soluzioni surrogate rompendo le scatole al prossimo. non vi piacciono le auto? andate ad abitare in alta montagna tra funghetti uccellini lupi orsi e cinghiali così finite una buona volta di rompere le scatole.

  253. Gino ha detto:

    Paragonare le linee di separazione delle piste ciclabili alla linea di mezzeria è totalmente inappropriato. Ovviamente nessun’auto si sogna di andare contromano non rispettando la mezzeria, invece in condizioni di traffico il rischio di invasione della ciclabile esiste eccome ed è frequente anche da parte di ciclomotori. Meglio una ciclabile separata e sicura piuttosto che una soluzione low cost rischiosa…

  254. Vani ha detto:

    [Questo commento conteneva insulti e abbiamo deciso di non pubblicarlo – Bikeitalia.it]

  255. mario de pinto ha detto:

    i ciclisti sono i veri pirata della strada, sono invasati dall’ adrinalina. Occupano le strade e quando vogliono i marciapiedi, sfrecciano nei centri storici con bici elettriche,vanno controsenso, appaiati, senza luci,senza campanello, piste ciclabili a disposizione ma preferiscono le strade.e sulle ciclopedonali sono I padroni,, strusce pedonali attraversate come treni di freccia rossa.. Tutto ciò basta anche per finire stesi per terra e non per colpa degli automobilisti.

  256. Icio ha detto:

    Qui a La Spezia le poche piste ciclabili sono state concepite male, in un tratto importante impediscono ai automobilisti di controllare il traffico cittadino e gli stop sono appena dopo la pista, quasi sempre neanche guardare se c’è in arrivo ciclisti, per non parlare dei pedoni che ci passeggiano , no le piste ma la cultura della bicicletta, qui totalmente assente

  257. Massimo ha detto:

    Io abito a parma da noi ci sono le mamme che portano i figli a scuola con il suv mentre gli impiegati Dell efsa stranieri li portano in bici che dire a salvini danno molto fastidio le biciclette
    Che con l olio della catena sporcano le strade

  258. Ottoemezzo ha detto:

    A livello teorico interessanti, nella realtà pericolosissime. Vedi Corso Buenos Aires a Milano.

  259. Paolo ha detto:

    a Roma finché come chi conosco prenderà l’automobile per 4 km lamentandosi del suo mal di schiena e parcheggerà occupando le piste ciclabili sentirò sempre le stesse idiozie e non saranno invogliate neppure le persone che un pensiero a girare in bici per Roma magari c’è l’hanno

  260. Antonio ha detto:

    Per mio modo di vedere le corsie per i ciclisti come sono state costruite a milano sono totalmente sbagliate .
    Il sindaco di Milano insieme ai suoi fedelissimi pensa che Milano sia Amsterdam….lui pensa al Greaan ad incassare soldi e non frega un cavolo delle miriade di problematiche che a Milano…si crede di sostituirsi allo Stato facendo decreti non a norma come telecamere angoli morti dei camion, oppure come i 30 km/l🤮🤮🤮🤮

  261. Antonio ha detto:

    hanno disalberato intere strade riducendo le carreggiate per le auto. vedere poi che queste piste ciclabili vengono utilizzati da sparuti ciclisti ti fa rabbia per l’eliminazione di maestosi pini e la riduzione delle strade per il traffico automobilistico.

  262. Angelo Ferioli ha detto:

    Abito a Roma Nord Est. Finalmente, sono state realizzate corsie ciclabili in molte zone a ridosso di Nomentana e Salario. Per questo, per un po’ di tempo, mi è sembrato di vivere in un paese quasi civile. Malgrado la manutenzione è molto scarsa, la pulizia inesistente, percoorrerle in bici mi da’ un piccolo sentore di sicurezza, anche se spesso vi scorrazzano moto a tutta velocità! Ma si facciamole sparire, realizziamo ponti sullo Stretto.. caro Salvini. Dopotutto per aumentare la sicurezza dei ciclisti la soluzione è a portata di mano: basta rimanere a casa!!!

  263. Andrea Santucci ha detto:

    Non capisco alcuni commenti, non è più pericoloso fare circolare insieme bici e macchine piuttosto che separare i loro percorsi, anche se solo con segnaletica a terra?

  264. Benny ha detto:

    caro giornalista dovrebbe sapere che le piste ciclabili dovrebbero essere separate fisicamente dalla strada ed è quello che accade nella maggior parte degli altri paesi. Da noi come al solito si fa cassa con i fondi europei stringendo le già risicate corsie per un immediato impatto sui conti comunali esponendo però i ciclisti ad incidenti che non potrebbero avvenire se la pista ciclabile fosse separata.

  265. Antonio ha detto:

    Ambulanze che non passano per le ciclabili???? ciclisti che non usano le ciclabili a v. Gregorio VII (occupate dalle auto parcheggiate???
    Siete fuori di testa…

  266. Antonio ha detto:

    nella maggior parte delle città e paesi non abbiamo carreggiate tali da consentire una pista ciclabile e strade larghe a sufficienza. certo si possono separare le piste ciclabili dalle carreggiate con piccoli marciapiedi ma si risolve poco. inoltre purtroppo molti ciclisti sono veramente indisciplinati , vanno sui marciapiedi, contromano, senza luci o giubbotto catarifrangente di sera. attraversano gli incroci fregandosene dei semafori. vanno sicuramente protetti ed incentivati ma forse anche i vigili dovrebbero essere molto più severi con loro sul rispetto del codice della strada. assicurazione obbligatoria, targhino, col fatto che sono soggetti deboli se li urti, ma è stata colpa loro, alla fine il guaio lo passi tu.

  267. Rob ha detto:

    I ciclisti non rispettano i semafori. Tanti ciclisti sfrecciano sui marciapiedi.
    Il controsenso è la normalità.

  268. Mark Wang ha detto:

    Perché dovrebbero eliminare le corsie, ogni giorno vado in bici e vado sempre sulle corsie, sarebbe molto pericoloso senza quelle >:(

  269. Maria ha detto:

    purtroppo ultimamente a Padova hanno modificato dei percorsi, già con pista ciclabile, in un modo che ora sì vedo pericolose (sono sia ciclista che automobilista). Non mi dilungo ma credo che quando progettano questi interventi poi non si rechino in loco a vederne gli effetti.

  270. Simone ha detto:

    Mi auguro vivamente che cancellino questa assurdità pericolosa, altro che salvarle.
    Per realizzarle hanno ristretto strade che erano larghe e sicure facendole diventare strette e pericolose (in primis per i ciclisti.. Ma le avete viste le ciclabili nelle corsie dentro alle rotonde? Se un’auto deve uscire taglia la strada alle bici (ed un’auto o moto hanno discreta visibilità, ma un tir??) è nelle rotonde i mezzi pesanti passano sopra alle corsie ciclabili per forza (succede anche con l’auto).
    Con la scusa di queste corsie ciclabili si sono potuti vantare di aver fatto le “piste ciclabili” spendendo pochi euro anche in quei posti dove avrebbero potuto farle fatte bene ma spendendo soldi.

    Sono P E R I C O L O S E!

  271. Rita Fanciulli ha detto:

    come si può eliminare le piste ciclabili che esistono in tutte le città. Ennesima ignoranza di un governo di persone impreparate e dilettanti allo sbaraglio.

  272. Claudio ha detto:

    ma qualcuno mi spieghi a cosa servono….a nulla perché le biciclette hanno sempre circolato sulle strade senza la necessità di striscie colorate che comportano costi per la comunità e inoltre sono inquinanti.

  273. Rodolfo ha detto:

    a bari le piste ciclabili sono sorte su strade commerciali permettendo la chiusura di diversi negozi, inoltre sono pericolosissime in quanto non si ha una buona visibilità con l’auto e sia le bici che i monopattini(guidati da bambini che vanno in due e anche in tre controsenso) stanno provando molti incidenti .
    Nelle zone commerciali ( a bari vle japigia) devono eliminarle, ripristinando la strada quanto prima perché i negozi stanno chiudendo.
    I ns governanti comunali non lo capiscono, tanto loro stanno bene lo stipendio glielo paghiamo noi, mentre il commerciante se non lavora non mangia

  274. Nello ha detto:

    dove abito io nella provincia di Napoli e un sogno avere una pista ciclabile qualunque essa sia!!! , si pedala assieme ad auto e camion e si deve stare molto attenti , capita spesso che si viene strusciati dai camion e devi viaggiare come su in binario altrimenti ti mettono sotto.

  275. ciro ha detto:

    Le piste ciclabili hanno rappresentato il moltissimi comuni la leva con cui hanno motivato investimenti milionari pagati dal Pnrr che si sono tramutati in truffe colossali in cui hanno mangiato amministratori locali ed im-prenditori senza scrupoli. Ammesso che tali truffatori legati a politici possano essere definiti imprenditori…
    Non abbiate timore. Non appena si creeranno intasanenti bestiali in strade nate strette senza un piano regolatore, dimezzate da piste ciclabili larghe anche 4 o 5 metri le vedrete scomparire insieme alle barriere protettive per i ciclisti. L’Italia non è la Germania, la Francia o l’olanda! Siamo in un paese in gran parte montagnoso e con numerose colline non adatte per una circolazione ciclistica diffusa su tutta la penisola. Per cui non avranno e non hanno una utenza sufficiente per giustificare tali intasamenti od intralci alla circolazione. L’UE spesso non guarda le situazioni geografiche in cui impongono regole che possono valere nei paesi del nord Europa ma non da noi…

  276. Mario ha detto:

    vai a piedi o in bici che ti fa bene!!

  277. Aprá Mauro ha detto:

    a Torino hanno fatto molte piste ciclabili riducendo le carreggiate e spendendo i soldi dei contribuenti, anche io uso la bici qualche volta e viaggiando sulle piste ciclabili, ma posso garantire che molti non le usano anche dove ci sono e spesso anche a luci spente di notte, invece di toglierle penso sarebbe meglio multare e sequestrare il mezzo, solo in questo modo credo che saranno utilizzate regolarmente

  278. Domenico ha detto:

    Non sono d’accordo. Le piste ciclabili in tantissimi casi rappresentano un pericolo per i ciclisti e per gli altri veicoli. Sono state realizzate il più delle volte sacrificando la carreggiata che nella stragrande maggioranza dei casi presenta una sola possibilità di percorrenza per senso di marcia eliminando la auspicabile terza corsia in prossimità si una svolta a sinistra, intralcialdo così la fluidità del traffico. Si è sacrificato il diritto di diecimila persone per concederlo ad una sola. Se questa è la nuova ottica Green…

  279. ANGELO CEREDA ha detto:

    Il pericolo maggiore per i ciclisti sulle ciclabili sono i cordoli. Pedalando anche a velocità moderata, durante i sorpassi tra ciclisti o pedoni è facile urtare un cordolo perdendo l’equilibrio e cadere, magari verso il traffico automobilistico. Ho percorso ciclabili in città europee delimitate solo da strisce continue colorate e segnalazioni adeguate per rispettare le regole e, tutto funziona.

  280. Giovanni Freiria ha detto:

    le corsie ciclabili esistono in tutta Europa, in Italia le togliamo. Inoltre: i normali portabici, regolari in tutti paesi dell’Europa, non lo sono più in Italia. Siamo il paese che vuole normare tutto in senso sempre più restrittivo. Quello che proprio va al di là della nostre possibilità è provare ad essere un poco più civili e rispettosi, che peccato.

  281. Paolo ha detto:

    Finalmente: le piste ciclabili devo essere in carreggiate separate, tracciare una riga che riduce una corsia già stretta significa che tutti quelli come me che hanno un furgone o falciano il ciclista o fanno un frontale con chi viaggia in senso contrario
    La pista ciclabile, se non c’è spazio la si fa in galleria o in sopraelevata ma non semplicemente disegnando una riga per terra !

  282. Ivano Landriani ha detto:

    il nuovo codice della strada riguarda solo le piste ciclabili?

  283. Claudio ha detto:

    fatti una domanda come mai vanno sui marciapiedi….per non essere schiacciati da automobilisti ignoranti e se non c’è parcheggio?? mi sa che lei è abituato allegramente parcheggiare in doppia fila

  284. Luca ha detto:

    corsie solo con segnalazione possono andar bene in Danimarca dove il grado di civilta’ e’ ben altro.
    le corsie devono essere separate fisicamente.

  285. Ugo ha detto:

    Caro Manuel, vai un po’ a vedere cos’ hanno combinato a Milano con le piste ciclabili, assurdamente inefficaci per i ciclisti ma efficacissime per il parcheggio abusivo e il caos cittadino. vergogna!!!

  286. Francesco Agrimi ha detto:

    vivo in un città Massa dove le piste ciclabili non sono una priorità. e di fatti il centro è desertificato

  287. Guido leo ha detto:

    la convivenza tra corsie ciclabili e veicoli a motore non è possibile in strade ad alto volume di traffico.
    io sono un ciclista, e mi stupisce la difesa ad oltranza da parte delle riviste di bike.
    Vanno valutate le singole situazioni, se no chi ci rimette è sempre il più piccolo!

  288. Nuccio ha detto:

    le piste ciclabili in città come Siracusa vanno abolite assolutamente perché è impossibile camminare per il forte traffico che si è creato e anche perché trovare un parcheggio e diventato impossibile chi ne paga le conseguenze maggiori sono gli esercizi pubblici che si sono trovati alla dimezzazione dei loro affari, e molti stanno chiudendo. piste ciclabili out.

  289. Maurizio ha detto:

    oltre alla ciclabile devono riportare le corsie di.marcia ad una larghezza sicura di.almeno 3.5 metri o più. non è possibile vedere un autobus che con una ruota è sulla linea gialla della ciclabile e l’altra ruota sulla.riga di mezzeria se non oltre….è gli specchietti.40 cm nell’altra corsia. questa non.e sicurezza. e un lavoro alla c…o solo per dire che hanno fatto qualche. iniziate ad allargare le.strade…a rivedere le misure minime che sono ancora quelle degli anni 50.
    .pensare avanti non indietro….all’estero sono 30 anni più avanti

  290. Adriano ha detto:

    Qui a Vicenza,sono più intelligenti ,l’area ciclabile posto tra il senso di marcia e il parcheggio che corre parallelo al marciapiede,invece di fare tra il parcheggio ed il marciapiede ( non cambia niente),però per lo meno sarebbe un pò più protetto,se apro lo sportello sinistro ,il ciclista mi và a sbattere nella portella,con conseguenze meno gravi,ma se fosse da aprire lato guida le conseguenze sarebbero maggiori e questo l’intelligenza del comune non ha pensato,poi la corsia è così ridotta,che se il ciclista barcolla comunque rischia grosso e lo stesso la macchina che magari x schivare,invade l’altra corsia intenso contrario di marcia,concludendo:ridotto sede stradale,ridotto sedeciclabile, sul lato destro parcheggio auto, apro la portiera della macchina lato guida mentre passa un ciclista,ditemi poi cosa può succedere.PERÒ l’assessore all’urbanistica non ha dormito tutta la notte x partorire questa idea 💡.

  291. Paola De Maio ha detto:

    Piste ciclabili a Roma vicino a ospedali è una pazzia, carreggiata ristretta, ambulanze che non passano, bloccate dal traffico triplicato e poi parliamo di inquinamento?

  292. Angelo ha detto:

    se non fosse per la maleducazione di molti….ciclisti che se ne fregano delle corsie dedicate a loro…zona Monteverde, portuense, Gregorio vii le zone che frequento….bene non le usano prediligendo marciapiedi….andando contromano sulla corsia per auto nonostante sia parallela alla corsia x ciclisti…..però questo a fatto si che molti posti auto sono spariti ed è aumentato il traffico dato che strade a 2 corsie sono diventate ad 1 corsia

  293. GioBa ha detto:

    Fare delle piste ciclabili larghe 60/80 cm penso sia proprio pericoloso, specialmente quando sono accanto alla corsia dei pullman

  294. Stefano ha detto:

    chi si è inventato queste pseudo piste ciclabili e direi anche i marciapiedi promiscui bici/pedoni, fatte solo per avere i bonus dall’Europa e scalare le classiche delle città più a 90° con le loro direttive, è da mettere in galera inutili e dannose, la Ds in Italia è la mano da tenere e questo basta, io ciclista pago le tasse come un automobilista pertanto ho tutto il diritto di stare sulla strada, dai che una volta che il Salvini dice una cosa giusta. cercami PapáAquila su STRAVA

  295. Francesco ha detto:

    Se sono fuori legge le piste ciclabili devo deve essere essere fuori legge anche circolare in bici in quando non avendo una corsia preferenziale sono costretti a circolare in mezzo alle auto aumentando il rischio per la loro incolumità.

  296. Caterina ha detto:

    a Senigallia non cambierebbe niente visto che le numerose piste ciclabile non sono quasi mai utilizzate dai ciclisti che sono sempre in mezzo alle strade e spesso a contromano!!!

  297. Gianfranco ha detto:

    le corsie ciclabili devono essere progettate come “sistema” nelle strade urbane. Una qua e una là non mettono in sicurezza i ciclisti. Se le ciclabili sono connesse con le strisce ciclabili dove la carreggiata è ridotta funzionano, magari inserite nelle zone 30

  298. Ferronato Marina ha detto:

    im certi percordi le pisteciclabili andrebbero tolte perche’ non vengo usate dai ciclisti . Oppure sorvegliate meglio da parte di vigili carrabinieri ecc. e multare quei ci cicisri che nonostante ci sia la pista ciclabile corrono in strada. Occupando il suolo degli automobilisti dando l’impressione xhe i soldi per la pista cicladile siano stati spesi per niente.

  299. Russo antonio ha detto:

    signori ma tutti gli appassionati di ciclisti e sono milioni nessuno pensa che non possono andare nelle citta ma devono sulle provinciali che non esiste niente dalla riga bianca al galreil ce un bel 80 cm di erba e che non lasfaltano e quindi i tir e le macchine a 70/80km orai ci fanno il pelo li non dice niente nessuno tutto apposto? non mi pare basta che i sindaci rompono o coglioni a stringere le carreggiate e creare traffico sono dei sturpatori del danaro pubblico sala li non fa le ciclabili?dementi mi pare o no

  300. Maurizio ha detto:

    Andrebbero eliminate le piste ciclabili sui marciapidi, che mettono in conflitto il pedone e le auto che devono uscire dai garage con i ciclisti. C’è sempre da litigare in quanto il ciclista avendo la precedenza detta legge. Guai a rallentare la sua corsa in piu’ ora ci sono i monopattini elettrici che non li vedi neppure a passare da tanto che vanno forte. Una riga in strada che tutela i ciclisti e aiuta gli automobilisti a tenersi lontano dai ciclisti non la toglierei, forse in alcuni casi la farei piu’ stretta in base alla strada o piu’ larga se le corsie lo permettono. Farei anche le striscie pedonabili a chiamata, cioe’ il pedone alza la mano per avvisare che attraversa, come avviene in certi paesi, ma penso che non abbiamo la cultura, allora farei tutte le striscie con semaforo, cosi’ in citta’ si va piano, inutile mettere il limite dei trenta o quaranta km. non li rispetta nessuno con i semafori con tempi ristretti si e’ obbligati a rallentare. Grazie

  301. Giovanni ha detto:

    invece di diminuire il volume delle macchine, che ormai sembrano dei camion, elimina le piste ciclabili

  302. Ivonne. Noris ha detto:

    Salvini e company ma che vadano a casa!!! ogni giorno spara xxx

    [Questo commento è stato moderato prima della pubblicazione – Bikeitalia.it]

  303. Laura ha detto:

    Mi chiedo a cosa serva l’intelligenza artificiale quando basterebbe l’intelligenza umana, cosa ormai in disuso.
    Vogliono eliminare le piste ciclabili? Vogliono eliminare i ciclisti? Vogliono eliminare le biciclette? Domani vorranno eliminare i pedoni e quindi i marciapiedi? L’umanità merita l’estinzione!

  304. Giorgio ha detto:

    [Questo commento conteneva insulti e abbiamo deciso di non pubblicarlo – Bikeitalia.it]

  305. Mario ha detto:

    L’unica nostra disgrazia è di avere un Ministro incompetente e arrogante.

  306. Claudio ha detto:

    Bisognerebbe organizzare un mega corteo in bici nelle vie centrali di Roma e paralizzare i movimenti delle auto blu di questi signori, per farli ragionare

  307. Giuseppe ha detto:

    da Salvini ci si può aspettare questo e altro, è solo questione di tempo.

  308. Gennaro ha detto:

    È un’assoluta vergogna per me da italiano che vive all’estero per la precisione Germania e dove le piste ciclabili sono obbligatorie con lo scandalo, è un’ignoranza totale da parte dello Stato italiano accettando questa legge personalmente sono indignato

  309. Sebastiano ha detto:

    È il solito comportamento di Salvini. Incapace di svolgere il ruolo che gli è stato affidato. Purtroppo per noi tutti.

  310. Anna ha detto:

    la pista ciclabile é un riparo e una assicurazione per i ciclisti in particolare in città, anzi ben vengano dove ancora non ci sono.
    Ve lo dice un esperto sulla sicurezza stradale che dal 1974 si è sempre occupata di ricostruzione di incidenti stradali e delle loro cause.

  311. Carlo ha detto:

    purtroppo siamo in Italia paese di pulcinella

  312. Roberto Maggioni ha detto:

    solamente chi ragiona come un vecchio sinonimo di mentecatto può pensare di eliminare le piste ciclabili specialmente nei centri urbani però bisognerebbe educare molti ciclisti a mettere le luci sulla bicicletta e usarle quando e’ buio purtroppo io ne vedo molti pedalare senza anche in strade non illuminate io sono un ciclista amatoriale e ho fatto fatto molte notturne di conseguenza e opportuno essere molto visibili

  313. Bernardo Troise ha detto:

    giusto che ci siano le piste ciclabili ma da non trasformarsi in velodromi

  314. Roberto ha detto:

    Bisogna sensibilizzare l’opinione pubblica, le associazioni di ciclisti ed anche chi lavora nel settore della bici. Queste corsie sono l’unico vero presidio della sicurezza dei ciclisti.

  315. Giuseppe Candeloro ha detto:

    Come al solito una cosa fatto bene,come al solito ci sono i bastian contrario,io uso molto la bici,la mia macchina 9 anni 45 Milà chilometri 😁 buona vita

  316. Antonio ha detto:

    Semplicemente demenziale.
    Può servire fare in tempi brevissimi una raccolta firme?

  317. Osvaldo ha detto:

    giusto eliminarli loro passano senza guardare e guardare ci devono pensare gli automobilisti.allora i negligenti chi sono? sempre gli automobilisti.? senza anche loro dovranno guardare e rispettare il codice stradale come tutti.

  318. Aniello ha detto:

    Condivido tutto quello che hai scritto e ti dico bravissimo. Il nostro ministro delle Infrastrutture, ogni tanto si sveglia e crede di esserne originale.

  319. Giorgio Turri ha detto:

    per come sono fatte IN QUESTO MOMENTO le piste ciclabili io me eliminerei almeno il 50%.Sono veramente un pericolo per i ciclisti ed un motivo di paura per chi guida: ogni piccolo spostamento del ciclista rispetto alla traiettoria suggerita dalla segnaletica è occasione per un grave incidente.Altra osservazione: Se un automobilista arriva a Padova( ma penso sia così anche altrove). vedrà una situazione RIDICOLA: intere piste ciclabili abbandonate dai ciclisti PER CORRERE SULLA STRADA perché più COMODO e file di auto ad attendere dietro le bici per non investire?! A quel punto bisogna prevedere UNA MULTA SALATA PER I CICLISTI CHE NON CORRONO sulla pista e preferiscono la strada!!!

  320. luca ha detto:

    Ma quale sicurezza? Sono estremamente pericolose. Riducono gli spazi, già stretti, per le auto, i ciclisti quasi sempre non stanno nella loro corsia ma invadono l’altra (oltre a passare praticamente sempre con il rosso). È giustissimo toglierle e, eventualmente, creare percorsi ciclabili appositi, separati dalle auto. Basti guardare i dati sul sito del Ministero dei Trasporti Belga, a Bruxelles l’aumento di ciclisti per strada, assieme al disastro limite dei 30 kmh, ha sensibilmente aumentato incidenti e morti. Queste Bike Lane altro non sono che mazzette per i green e per i parlamentari UE. Nuovo CdS giustissimo, anzi servirebbero le targhe per le bici così la smettono di guidare come folli.

  321. Riccardo ha detto:

    ciclabili??Ma che non esiste una regolamentazione sul codice per le rotonde? Quando ne Parliamo? sono trent’anni che abbiamo adottato le rotonde alla francese!! due righe le vogliamo scrivere!!!!!?? come si entra ? freccia si freccia no.. e su due corsie?
    uguale? su che corsia si esce.??. assolutamente vuoto amministrativo..
    si va a di circolari della motorizzazioni.. ma è nomale????!!!

  322. Mario Prats ha detto:

    cosa devo dire ,,,,? prima di tutto l’educazione stradale ,,qui ognuno fa quello che le pare non si rispetta niente perché non ci sono controlli ,andate ad esempio in Spagna a Valencia una città dove le biciclette viaggiano tranquillamente nel traffico più assoluto con una sicurezza mai vista ,grazie all’educazione degli automobisti ,,il problema sta solo lì nel rispetto per il prossimo ,,,,,,,c’è molto da imparare !!

  323. Silvio ha detto:

    Le piste ciclabili non divise fisicamente dalle altre corsie sono pericolose per i ciclisti e vanno abolite.

  324. Max ha detto:

    i ciclisti dovrebbero evitare di viaggiare affiancati e le forze dell’ordine far rispettare il codice stradale
    Questo sarebbe più che sufficiente per un convivenza civile

  325. Enzo ha detto:

    si alle piste ciclabili,anzi bisogna ampiarle

  326. Davide Maccarrone ha detto:

    Giusto incrementare l’uso della bicicletta con l’introduzione delle piste ciclabili, ma occorre anche educare i ciclisti ad usare correttamente le piste ciclabili. Tanti usano la pista percorrendola in contromano pur essendoci una linea che indica il senso di marcia. Tanti automobilisti parcheggiano dove non dovrebbero occupando la pista ciclabile creando un potenziale pericolo di collisione tra auto e bici. Nelle città non vedo le forze dell’ordine che dovrebbero fare rispettare il codice della strada in maniera rigorosa. Quando ero piccoli ricordo, specie nelle grandi città che la polizia locale era molto presente e chi infrangeva il codice della strada si beccava una bella multa, per cui si rigava dritto. Adesso ognuno fa quello che vuole quasi impunemente ciclisti compresi, spesso mi capita di vedere ciclisti transitare accanto alla pista ciclabile mettendo a repentaglio la loro sicurezza e concludo per non parlare del caos monopattini.

  327. Edoardo Cassin ha detto:

    D’accordissimo, eliminarle senza se e senza ma.
    Creano confusione totale supportata spesso da ciclisti indisciplinati.
    P.S. Credo di scrivere con cognizione di causa perché la mia professione la esercitavo sulle strade poiché Autista di autobus.

  328. Fabrizio ha detto:

    il ciclista non è Zorro contro le auto e gli automobilisti bensì è un cittadino poco avvezzo alle regole che quando va in bici se ne frega delle regole per sentire il vento tra i capelli e che quando usa l’auto non rispetta ne’ i cartelli ne i suoi simili ciclisti.
    Il ciclista deve conseguire un patentino tramite un esame alla motorizzazione provinciale,deve avere l’assicurazione RC,le luci, gli indicatori di direzione,gli specchietti,il casco e l’educazione per rispettare gli altri : tutti gli altri.

  329. Gabriella ha detto:

    Io non ho parole !!! Ma Matteo Salvini , non ha un cavolo da fare ( per non essere volgare ) che a pensare ad una simile amenità?!!!!!!!
    così metterebbe in serio in pericolo i ciclisti , che oltretutto hanno il sacrosanto DIRITTO DI ANDARE IN BICICLETTA!!!! E PER MOLTI NON È NEPPURE UNA SCELTA , MA UNA NECESSITÀ , PERCHÉ NON HANNO RISORSE MIGLIORI !!!!! PERCHÉ INVECE DI PENSARE A COSE INDICIBILI , NON PENSA AD AIUTARE IL “” POPOLO ITALIANO “” , A RIAVERE LA PROPRIA DIGNITÀ , CREANDO LAVORO !!!!!! MASSA DI INCOMPETENTI E MAGNACCI !!!!!

  330. Pietro Giorgio ha detto:

    buongiorno. il ricorso alle piste ciclabili senza nuove infrastrutture ha convinto molte città che il loro ampliamento potesse avvenire scippando spazio alle strade destinate alle automobili. così facendo molti parcheggi e molte strade inizialmente larghe che consentivano il transito di 2 file di auto, si restringessero diventando solo per una fila. Mi viene in mente corso Buenos Aires di Milano.
    lo scempio di una grande arteria urbana diventata una via ultra trafficata ad una sola “corsia” per ogni senso di marcia. Così per offrire un’apparente maggior sicurezza ai ciclisti, costretti comunque a zigzagare tra auto parcheggiate in mezzo alla carreggiata e le doppie corsie di svolta in prossimità dei semafori, il traffico è aumentato non perché più auto ma perché meno spazio per loro creando file più lunghe ai semafori e tempi dilatati.
    Quindi ritengo che il via libera senza norme alla creazione di piste ciclabili abbia peggiorato un piano viabilistico per le automobili già così precaro e insufficiente. soprattutto perché la mobilità con le auto rappresenta ancora più del 90% a fronte di un apparente vantaggio di maggior sicurezza per i ciclisti che seppur aumentati, non hanno ribaltato la mobilità delle città.
    saluti
    Martinelli Pietro Giorgio

  331. Ivano ha detto:

    buongiorno non riesco a capire tutta questo accanimento contro i ciclisti in altri stati chi va a lavorare in bici viene pagato in Italia viene eliminato.

  332. Mario ha detto:

    buongiorno sono Mario,titolare di una scuola guida. Da più di quarant’anni che mi occupo del codice stradale, purtroppo il codice è uno ma le teste sono tante. Ai miei allievi gli dico sempre: chi cura la guida cura la VITA:

  333. Vincenzo ha detto:

    eliminare le piste ciclabili non è affatto giusto il ciclista deve essere assolutamente tutelato garantire la massima sicurezza il problema di fondo rimane e persiste che in alcuni comuni ad esempio dove risiedo il nostro assessore alla viabilità di traffico e di piste ciclabile ne capisce ben poco ad esempio su una strada dove il traffico è voluminoso per fare la ciclabile restringe le corsie di un metro e cinquanta sia di un senso che nell altro motivo per cui mi domando una bicicletta non penso che abbia bisogno di tanto ingombro dal mio punto di vista bisogna usare il buon senso e sapere usare la propria esperienza nel settore e le soluzioni si trovano senza eliminare assolutamente le piste ciclabili

  334. Cosimo Gigliuto ha detto:

    chi provato le piste ciclabili non capisce niente di circolazione stradale perché le piste ciclabili vanno fatte separate dalle strade per la circolazione

  335. Ilario Cassai ha detto:

    invece di combattere tutti i morti sulle strade sembra che se ne vogliano di più. che politica “strana”

  336. Anto ha detto:

    È giusto fare le piste ciclabili più sicure, adesso sono fatte malissimo, da incivile, andare in bici e come suicidarsi, non sono sicure, sono pericolose

  337. Giulio ha detto:

    Giusto eliminarle. Farle è stata una ideologia. Spesi milioni di euro ristrette le strade eliminati parcheggi e tutto questo per una bici che passa ogni ora.

  338. Paola ha detto:

    Io ho fatto tre incidenti su piste ciclabili. Cominciamo con il fare piste ciclabili autonome

  339. Vitaliano alessi ha detto:

    serve assolutamente approvare questo emendamento

  340. Alberto D ha detto:

    le piste ciclabili andrebbero inserite sui marciapiedi come fanno nei paesi del nord Europa.Non come vengono sviluppate nel comune di Roma! Qui vanno a ristringere la carreggiata creando caos e pericolo x loro stessi!

  341. Claudio Gallo ha detto:

    La corsia ciclabile ove sia possibile, è un salvavita efficace, eccetto quando alla guida delle auto si avventura colui che non dovrebbe farlo per assunzioni “pericolose” o per distrazioni varie.

  342. Alessandro ha detto:

    sono un cicloamatore mi chiamo Alessandro e trovo insensibile verso tutti gli utenti della strada Cancellare le corsie per biciclette.Chi ci comanda non ha testa ma credo ( mio modestissimo parere) che ci sia , in questo provvedimento, lo zampino della nostra meravigliosa europeietta 🤮

  343. Antonio ha detto:

    appoggio in pieno il nostro amico Manuel.
    Lasciateci almeno questi piccoli spazi ne abbiamo bisogno.
    Ciclista in pensione che lascia ferma la macchina e usare quel minuscolo mezzo che è la bici.

  344. Rosario ha detto:

    Allora trasformiamo pian piano tutte le strade urbane in piste ciclabili in tale modo che tutti si possano spostare in tutte le direzioni urbanistiche?
    Faccio presente che in moltissime città si ci va sulle piste ciclabili per passeggiare o per correre.
    Sino ad oggi non ho visto o sentito dire che la usano per lavorare o per fare spesa o per spostarsi per lavoro.
    Ma guardi che non siamo in entroterra irlandese dove tutti usano la bici.
    E poi sono molto pericolose senza nessuna sicurezza e educazione .
    Stiamo sempre a parlare di sicurezza stradale ma me ne dica una che sia in sicurezza che sono tutte affiancate a dove transitano auto, filobus, moto e ancora tanto.
    Sono state fatte per prendere solo soldi dei contribuenti in special modo da tutti i pensionati.

  345. Fabio Balestracci ha detto:

    In Italia sarebbe sufficiente che gli automobilisti si attenessero al Codice della Strada ma purtroppo sono i più incivili ed arroganti d’Europa e sono convinti di avere la proprietà delle strade che devono essere compartite con camion, bus, mezzi agricoli, cicli e motocicli. La soluzione non sono le ciclabili ma l’educazione e se non ce l’hai non l’impari….

  346. Beppe ha detto:

    Le ciclabili non separate sono inattuabili in Italia anche perché molti potenziali fruitori non sono in grado di condurre una bicicletta in modo corretto e sicuro

  347. Jean ha detto:

    le piste ciclabili sono importanti ma devono, non possono, essere utilizzate dai ciclisti, spesso questo non accade, inoltre bisogna anche educare i ciclisti a procedere in fila indiana, non in due o tre o a gruppo, occupando tutta la corsia. Lo spazio da dedicare alle corsie ciclabili non deve restringere le corsie per gli autoveicoli al di sotto dei 2,75 metri, altrimenti è facile investire un ciclista. Nel fare le norme bisogna utilizzare il cervello e calcolare tutte le soluzioni.

  348. G F X ha detto:

    La proposta di eliminare le piste ciclabili solo perché non sono fisicamente separate dalla strada è totalmente idiota e quindi coerente col promotore. Che infatti è solo pro-motore. Che su aspetta ad emendarlo?

  349. Francesco ha detto:

    In Europa le corsie ciclabili sono una realtà consolidata ed efficiente.

  350. Vareno Boreatti ha detto:

    Le piste ciclabili rendono la viabilità difficile. Provate a incentivare la denatalità.

  351. Roberto ha detto:

    condivido non vanno tolte le piste ciclabili sono utili per la mobilità ciclistica uso corretto del nostro ambiente in cui viviamo.

  352. Flavio ha detto:

    Ma siamo o non siamo nell’Unione Europea?
    Quando un ministrucolo dei Trasporti partorisce delle xxx del genere bisognerebbe condannarlo a pedalare per il resto dei suoi giorni. Occorrerebbe avviare subito una procedura d’infrazione, lo stesso dicasi per i portabici posteriori.
    Ma tanto questo qui l’Unione Europea non la riconosce proprio e ogni pretesto è buono per accanirsi contro gli utenti deboli della strada e sganciarsi dalla C.E.
    Altro che incentivazione della mobilità ciclistica, della salute e del benessere fisico, della lotta agli sprechi e all’inquinamento dell’aria delle nostre città.
    Sono convinto che la soluzione del ministro per ridurre drasticamente gli investimenti dei ciclisti sia quella di vietare del tutto la circolazione… Povera Italia!

    [Questo commento è stato moderato prima della pubblicazione – Bikeitalia.it]

  353. Sergio Gatto ha detto:

    e’ una riforma che mira esclusivamente ad incrementare l’uso dell’auto, d’altronde cosa ci si può aspettare dall’ottusità di questo governo.

  354. MARCO ha detto:

    Quest’anno sono in Olanda e Danimarca, anche girando in bici.
    Tante ciclabili separate, ma anche tratti segnati sulla strada.

  355. Franco urbano ha detto:

    Il signor Salvini mette queste leggi, perché lui ha l’autista che lo porta in giro con la macchina del governo che abbiamo pagata noi

  356. Susanna ha detto:

    Ai pedoni chi pensa??? Marciapiedi con segnaletica sia pedonale che ciclabile con entrambi i sensi di marcia (es. Nizza Monferrato).

  357. Franco Pili ha detto:

    condivido l’articolo in pieno.

  358. eugenio guabello ha detto:

    mi sembra che stiano facendo guerra alle biciclette,basta vedere le nuove regole per il portabici a sbalzo e da gancio che deve essere immatricolato sul libretto dell’ auto e la bici non possono uscire dal limite dei fari posteriori, rendendo così, impossibile il trasporto delle bici su gancio per la maggior parte delle vetture (solo per le vetture immatricolate in Italia)

  359. Fumagalli ha detto:

    Dici xxx inspiegabili, parti dal presupposto che i ciclisti siano corretti. Abito a Bergamo: pieno di corsie per ciclisti che non rispettano e preferiscono stare sui marciapiedi contromano

    [Questo commento è stato moderato prima della pubblicazione – Bikeitalia.it]

  360. Luca ha detto:

    la soluzione non è eliminare le ciclabili ma allontanare persone come Salvini da qualsiasi responsabilità governativa.

  361. Mauro ha detto:

    Delle due l’una: o le bike lane da 0,75 m quando va bene oppure l’osservanza del metro e mezzo dalle bici.
    Io sono um ciclista amatoriale, percorro più o meno 5000 km l’anno e ritengo le corsie ciclabili una grande corazzata Potëmkin perché non sono costruite in aggiunta ma in sottrazione, considerato che siamo i più deboli è facile capire chi ci rimette in questa operazione.

  362. lorenzo ha detto:

    siamo nelle mani di un ministro che nega il cambiamento climatico è amico di Putin e Trump ama i salumi tanto da baciarli e non capisce nulla sulla mobilità sostenibile
    signori questa è l’ Italia

  363. Abramo ha detto:

    Invece sono pericolosissime , quando per fare spazio hanno ristretto le corsie delle automobili .Spesso anziché avere il marciapiede alla tua dx trovi delle auto parcheggiate ( follia delle amministrazioni)

  364. Massimo ha detto:

    Credo che le corsie ciclabili disegnate sulla carreggiata non siano un esempio di sicurezza.
    Ma siano un riferimento per gli automobilisti a non transitare troppo a destra lasciando spazio “vitale” ai ciclisti.
    Diciamo che penalizzare i ciclisti che tanto sono odiati dagli automobilisti, dai cani, dai pedoni è il modo più facile per prendere voti.

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