Paola Gianotti sta percorrendo le strade del Giro d’Italia anticipando di un giorno la carovana rosa; il suo è un messaggio a favore della sicurezza stradale da un punto di vista particolare.
Troppo spesso, quando si parla di sicurezza stradale, si crea una contrapposizione fra automobilisti e ciclisti. È innegabile che chi si mette alla guida di un mezzo pesante e inquinante abbia una responsabilità maggiore di chi sceglie di muoversi in maniera agile, silenziosa, discreta. Tuttavia, raramente le contrapposizioni e le battaglie fra “noi” e “loro” portano da qualche parte. Per questo è interessante il messaggio che Paola Gianotti sta lanciando in questi giorni.
Chi è Paola Gianotti
L’ultracyclist Paola Gianotti è nota per essere detentrice di tre Record scritti nel Guinness Mondiale dei Primati, fra cui quello che ha guadagnato essendo la ciclista più veloce ad unire in un percorso tutti gli Stati Uniti (esclusi Alaska ed Hawaii).
La nuova impresa che si è posta è iniziata ieri: Paola infatti ha scelto di precedere di un giorno la carovana rosa del Giro d’Italia, pedalando da sola con una bici Cinelli Strato Faster lungo le strade che 24 ore dopo vedranno passare Tom Dumoulin e compagnia – escludendo le prime tappe in Israele. Poco meno di 3000 km partendo da Catania e arrivando fino a Roma, dopo essere arrivata a nord fino alle Alpi.
Il ricordo di Alfonsina Strada
Paola con questo suo viaggio vuole ricordare Alfonsina Strada, che nel 1924 partecipò al Giro d’Italia insieme agli uomini. Accompagnata dalla giornalista Mariateresa Montaruli e dalla fotografa Ilona Kamps, Paola porta i valori dello sport come auto-affermazione e autodeterminazione delle donne, con momenti di incontro e racconto in diverse città italiane.
Io rispetto il ciclista
Inoltre, Paola Gianotti vuole portare un messaggio dedicato alla sicurezza stradale. Verranno infatti distribuiti degli adesivi con la scritta “Io rispetto il ciclista”, che gli automobilisti sensibili a questo messaggio potranno attaccare sulla propria automobile.
Finalmente una campagna per la sicurezza stradale di chi va in bici non viene incentrata sul colpevolizzare gli utenti deboli, né su difficilmente applicabili obblighi di legge. Al contrario, si responsabilizzano gli automobilisti con un messaggio positivo. E, rispettando il ciclista, prima o poi si arriverà a imitarlo.
Dimenticavo:
Come si possono ottenere gli adesivi?
Ottima iniziativa, sicuramente “coinvolgere” le persone ottiene più risultati che “obbligare” le persone…