Allenamento

Allenamento a corpo libero per il ciclismo

Allenamento a corpo libero per il ciclismo

L’allenamento a corpo libero per il ciclismo è un ottimo strumento per l’atleta che vuole migliorare la propria condizione fisica e diventare più funzionale e ridurre l’incidenza dei dolori in bici.

Molti ciclisti che si rivolgono a noi per le visite biomeccaniche presentano dolori a spalle, collo, braccia o schiena dovuti più all’incapacità di stabilizzazione neuromuscolare che alla posizione in bici. Alcuni presentano gambe ipertrofiche e un cingolo superiore al limite dell’ipotrofismo. In sostanza, mentre pedalano, i naturali ritmi muscolari che s’instaurano tra i vari distretti corporei non sono funzionali, poiché vi è un anello debole che compensa e produce movimenti accessori che alla lunga sovraccaricano il ciclista, che poi lamenta dolore.

visita biomeccanica

basta dolori in sella

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Allenamento a corpo libero per il ciclismo: perché farlo

L’allenamento a corpo libero è un ottimo strumento per migliorare la coordinazione intermuscolare tra arti inferiori, core e spalle (come avviene in bici), per rinforzare il tronco e, se fatto a circuito, per mantenere sano l’apparato cardiovascolare. Si tratta di una pratica semplice, che non richiede strumenti e attrezzi, che può essere fatta ovunque (al parco, in casa, in ufficio, in garage) e che è ottima per lavorare sulla forma fisica generale.

Molti, quando pensano al corpo libero, pensano ad “addominali e flessioni”: in una parola, pensano alla noia. Ma non è così: allenarsi a corpo libero può essere molto divertente se si simulano pattern motori complessi, come la traslocazione in quadrupedia, lo scivolamento, i rotolamenti, i sollevamenti da terra.

Tutti schemi motori acquisiti ma dimenticati, che possono farci diventarare ciclisti migliori ed esseri umani più funzionali, più resistenti alla fatica e meno soggetti ai dolori.

Consigli pratici

Ecco alcuni consigli pratici per praticare al meglio l’allenamento a corpo libero per il ciclismo:

  • Iniziare con esercizi per la mobilità articolare per ridurre la viscoelasticità muscolare e usare il ROM articolare al meglio;
  • Iniziare con esercizi di rafforzamento del core;
  • Passare poi a esercizi per le gambe e poi per il tronco superiore. Lasciare per ultimi gli esercizi per braccia e polpacci;
  • Meglio scegliere esercizi dinamici che permettano di stimolare il corpo in maniera globale: per esempio meglio una traslocazione in quadrupedia a ginocchia alzate che un plank;
Allenamento a corpo libero per il ciclismo
  • La durata di una sessione non dovrebbe durare più di 30 minuti
  • Lasciare almeno 2 giorni di stacco tra una seduta e l’altra per permettere al corpo di effettuare la supercompensazione.