Chiunque utilizzi una bicicletta, dopo il primo periodo dedicato al divertimento e all’apprendimento tecnico, sente nascere dentro di sé la voglia di provare a “smanettare” la propria compagna di viaggio. Da un lato molti sono spaventati dall’idea di rovinare la propria bicicletta, altri pensano che si tratti di operazioni complesse che richiedano conoscenze da ingegnere meccanico.
Cominciamo con il dire che la ciclomeccanica fai-da-te ha due aspetti, uno positivo e uno negativo. Il primo è dovuto alla soddisfazione che si prova nel risolvere i problemi della propria bicicletta, nel vederla tornare in strada, nello sporcarsi le mani per un qualcosa di concreto. La negativa sta nel fatto che il mondo delle biciclette non è standardizzato, anzi le case produttrici fanno uscire un nuovo “standard” l’anno, cosa che costringe il meccanico casalingo a dotarsi di una serie di chiavi per effettuare la regolare manutenzione dei propri mezzi.
Con questo articolo voglio cercare di guidare il ciclista appassionato all’acquisto degli attrezzi base per poter lavorare con professionalità sul proprio mezzo. Di tutti gli attrezzi darò anche la denominazione inglese, poiché molto spesso i manuali e i video di ciclomeccanica sono in lingua anglossassone.
Meccanica per Bici da Corsa e Gravel
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La ciclomeccanica fai-da-te è difficile?
Non sto certo parlando di fresare la scatola di un movimento centrale o di sostituire la cartuccia di una sospensione posteriore. Quelle cose è meglio che le facciate fare a un ciclista professionista (l’esperienza non è una cosa che si compra, e poi c’è un discorso di garanzie e costo degli utensili). Per ciclomeccanica fai-da-te intendo tutte quelle revisioni e manutenzioni periodiche che allungano notevolmente la vita dei componenti della bicicletta e la rendono più sicura da guidare. Dalla semplice regolazione di un deragliatore posteriore che salta al cambio dei pattini dei freni, passando per la sostituzione di un movimento centrale a cartuccia alla revisione e all’ingrassaggio dei mozzi. Operazioni semplici, che all’inizio possono apparire complicate, ma che con un po’ di manualità e grazie a delle spiegazioni chiare possono essere compiute da tutti.
Indice
• Attrezzatura di base
• Chiavi a brugola (Allen key
• Chiavi per viti a testa esagonale (Wrench)
• Cacciaviti (Screwdriver)
• Martello (Soft hammer)
• Chiave a rullino (Adjustable wrench)
• Pinze (Plier)
• Tronchese (Cable cutter)
• Chiave a tubo (Socket wrench)
• Cacciagomme (Tyre levers)
• Smagliacatena (Chain tool)
• Estrattore delle pedivelle (Crank extractor)
• Chiave a frusta (Chain whip)
• Estrattore per ruote libere (Freewheel extractor)
• Chiave a settori (Adjustable cup wrench)
• Chiave a compasso (Cone pin spanner)
• Metro e calibro (Tape measure and caliper)
• Chiavi per movimenti centrali Hollowtech II (Hollowtech II bottom bracket spanners)
• Contafiletti
• Boccola per movimenti centrali a cartuccia
• BSpazzole per pulizia
Il mondo degli attrezzi per bicicletta può essere considerato una vera e propria giungla
Per fare chiarezza il nostro relatore dei corsi di meccanica, abbiamo scritto una guida completa sull’attrezzatura necessaria per lavorare in modo professionale su qualunque tipo di bicicletta.
Attrezzatura di base
Si tratta di una serie di utensili comuni, reperibili in qualunque negozio di ferramenta. La qualità deve essere buona ma non serve dotarsi del top di gamma. Il grosso del budget meglio investirlo negli utensili specifici. L’importante, e questo è da valutare quando acquistate, che gli attrezzi siano realizzati in acciaio legato al Cromo Vanadio, che ne garantisce resistenza agli sforzi, inflessibilità e resistenza all’ossidazione. Ancora meglio se al Cromo Vanadio Molibdeno, ma sono più costosi. Lasciate perdere quelli in acciaio non legato, che si possono acquistare nei negozi non specializzati, non vorrete certo che la chiave si pieghi mentre state serrando una vite. Il mio consiglio è, prima di recarvi dal ferramenta a fare la spesa, di sentire amici o parenti e chiedere se hanno in casa qualche attrezzo che non usano. Quasi tutti i miei attrezzi base sono stati raggruppati saccheggiando le vecchie cassette ferri di mio papà e di mio suocero, che sono stati ben felici di liberare spazio in cantina!
Chiavi a brugola (Allen key)
Le viti e i bulloni (che non sono la stessa cosa, perché una vite è una vite ma un bullone è l’insieme di vite e dado, ndr) presenti sulle biciclette sono sostanzialmente di due tipi: a testa esagonale e a brugola (detta a testa cilindrica a esagono incassato). A volte, su modelli americani o moderni, si possono trovare viti torx, che necessitano di chiavi ad hoc. Le viti a brugola più comuni sono quelle per fissare i deragliatori, per regolare la serie sterzo integrata e montare gli attacchi manubrio dedicati, per bloccare i portaborraccia sul telaio, per installare le corone. Di solito bastano tre misure per gestire tutte le viti a brugola di una bici: 3mm, 4mm e 5mm. Il mio consiglio, piuttosto che dotarsi di un set di chiavi, è quello di acquistare le chiavi integrate triangolari. Sono comode, ingombrano poco, facili da maneggiare e avrete sempre sottomano tutta la gamma di misure. Se volete smontare i movimenti centrali o le cassette posteriori, vi servirà una chiave a brugola da 10mm allungata, pensata per aumentare il braccio di leva.
Chiavi per viti a testa esagonale (Wrench)
Dette anche chiavi a forchetta o semplicemente chiavi inglesi, servono per agire sulle viti a testa esagonali. Questo tipo di viti è presente soprattutto nelle biciclette di una certa età, per fissare i portapacchi, i parafanghi, tutti gli accessori. inoltre sono a testa esagonale le viti per il fissaggio delle pinze dei freni, soprattutto dei modelli meno recenti. Qui le misure possono variare di molto, anche se le più comuni sono da 8mm, 10mm, 14mm, 15mm. Il mio consiglio è di dotarsi di un set di chiavi che vada dai 6mm al 17mm, in modo da coprire tutte le misure. Le chiavi sarebbe meglio sceglierle combinate, ovvero con la forchetta da una parte e il poligono chiuso dall’altra, per avere più scelta in base alla difficoltà di serraggio e alla posizione della vite. Con la chiave da 15mm potete anche smontare i pedali, evitando così di acquistare la chiave apposita (che altro non è che una chiave del 15 più stretta e lunga). Potete utilizzare anche le chiavi a bussola, dove bussole esagonali s’innestano su una chiave a cricchetto, però avere un set di classiche chiavi inglesi è fondamentale.
Cacciaviti (Screwdriver)
Regolare il cambio, impostare i finecorsa sui vecchi forcellini da strada, stringere alcuni tipi di reggisella, sono tutte operazioni che fanno effettuate con dei cacciaviti. Il mio consiglio è di acquistarne un set con testa a intaglio e a croce, con almeno tre misure per tipologia. Il mio consiglio è di dotarsi di tre cacciaviti nani (ovvero con lo stelo molto corto), a intaglio, a croce e torx, poiché sono facili da tenere in tasca e potrete averli vicino mentre lavorate sulla bici. L’importante è usare sempre la misura di cacciavite più grande possibile in base alla dimensione della vite, per evitare di spanarla. Inoltre sarebbe meglio acquistarli con la punta magnetizzata, semplificano la vita e sono molto utili anche per lavorare con le sfere dei cuscinetti.
Martello (Soft hammer)
A volte le buone maniere non bastano, soprattutto quando si tratta di biciclette con parecchie primavere sulle spalle. Per evitare di far danni e rovinare la vernice conviene usare un martello di gomma, efficace ma più delicato. Inoltre anteponete un pezzo di legno tra il pezzo da battere e il martello, soprattutto sui componenti più delicati.
Chiave a rullino (Adjustable wrench)
Una chiave a rullino è indispensabile per svitare bulloni con dimensioni fuori standard, cosa non così rara come si potrebbe pensare.
Pinze (Plier)
Acquistatene almeno due, di dimensioni differenti. Una grande tuttofare e una più piccola da utilizzare con i componenti più delicati. Se la vostra bici è particolare (bici inglesi da turismo, vecchie passeggione svizzere, biciclette da corsa orientali di parecchi anni fa), meglio dotarsi anche di una pinza a becchi per smontare i seeger di sicurezza e di un serratubi (di quelli che gli idraulici usano per montare le tubazioni) perché spesso i componenti sono fuori misure standard e “a mali estremi, estremi rimedi”.
Tronchese (Cable cutter)
Ne serve uno almeno, con una buona affilatura, per tagliare i cavi dei cambi e dei freni senza spelarli. Il taglio deve essere dritto, deciso e facile da effettuare. Un tronchese che sforza rovina il cavo, che comincia a spelarsi e si indebolisce. Un buon tronchese deve riuscire almeno a troncare cavi da ø3mm di diametro, in modo da tagliare come il burro i cavi da ø1.2 del cambio e da ø1.6 dei freni.
Chiave a tubo (Socket wrench)
La chiave a tubo da 14/15mm è indispensabile per smontare le pedivelle delle biciclette con movimento centrale a perno quadro, perché sono fissate al perno con delle viti a testa esagonale e solo una chiave a tubo può raggiungerle.
Una buona opzione può essere quella di acquistare le cassette attrezzi da “home-mechanic”, proposte da quasi tutte le aziende specializzate. Si tratta di piccole custodie contenenti tutti gli attrezzi base per cominciare l’attività. Anche qui il costo varia: si passa dai 30€ di un set B-Twin ai quasi 100€ della Park-Tool. Valutate bene, perché è inutile acquistare il meglio se poi lo userete solo una volta al mese.
Cacciagomme (Tyre levers)
Servono per smontare i copertoni. Potete acquistarne solo un set e portarlo con voi in bici e usarlo alla bisogna. Comprateli solidi, quindi anima in metallo e rivestimento in plastica. Evitate quelli in plasticone e quelli in solo metallo: i primi potrebbero piegarsi, i secondi possono tagliare le camere d’aria o graffiare il cerchio.
Costo: dai 5€ ai 12€
Chiavi a sogliola per coni (Cone wrenches)
Si tratta di un set (solitamente due chiavi con quattro misure per chiave, ma esistono anche versioni singole) di chiavi dallo spessore minimo, che servono per agire sui coni e i controdadi dei mozzi delle ruote. Le misure base sono 13-14-15-16mm ma è bene averne una da 17mm se si possiede una mountain bike.
Costo: intorno ai 7€
Smagliacatena (Chain tool)
Indispensabile per aggiustare una catena rotta, per regolarne la lunghezza o per smontarne una vecchia e installarne una nuova. Anche qui la scelta va in base alle vostre preferenze. Ci sono quelli da viaggio che costano poco, ingombrano meno, sono facili da maneggiare e hanno costi interessanti oppure ne esistono di professionali, pensati per un utilizzo intensivo. Di solito un ciclista da garage non cambia una catena al giorno, per cui la scelta sembra già scritta.
Costo: 6-7€
Estrattore delle pedivelle (Crank extractor)
Si tratta di un attrezzo specifico per smontare le pedivelle delle biciclette dopo aver rimosso la vite con la chiave a tubo. Non esiste un altro metodo, nemmeno le martellate, non ci provate. L’estrattore è composto da una bussola filettata che si avvita alla pedivella e da una spina che scorre nella bussola che, agendo sul perno del movimento centrale, permette di estrarre la pedivella. Ne esistono di due tipi: semplice oppure integrato. Quelli semplici costano meno ma per usarlo dovrete utilizzare una chiave a brugola da 10mm per mandare in battuta la spina. Quelle integrate invece montano l’estrattore direttamente su un manico, per facilitarne l’uso.
Costo: 5€ semplice, 15-20€ combinata
Estrattore cassette posteriori (Cassette lockring)
Si tratta di una boccola brocciata con la sagoma femmina della brocciatura della ghiera di bloccaggio dei pacchi pignoni a cassetta. Anche qui le tipologie variano in base alle esigenze. Ci sono quelle semplici senza perno di riscontro, che però tendono a scappare fuori sede sotto sforzo. Poi ci sono quelle con il perno di riscontro che si infila nel albero cavo del mozzo ed evita che la chiave scappi. Il mio consiglio è, se avete più bici e se siete dei “precisini”, di dotarsi di una chiave integrata per lo smontaggio (poiché è più facile) e della chiave singola per il rimontaggio, poiché potrete poi innestarla sulla (eventuale) chiave dinamometrica.
Costo: semplice senza perno 5€, semplice con perno 7€, integrata 15-20€
Chiave a frusta (Chain whip)
Il montaggio e lo smontaggio della cassetta posteriore segue il senso di rotazione della ruota libera. Per poter smontare la cassetta dovrete quindi tenere bloccata la ruota libera, poiché il senso di smontaggio corrisponde a quello di rotazione folle. Per farlo si utilizza una chiave a frusta, dotata di due pezzi di catena. La più piccola si fissa sul pignone di mezzo della catena mentre quella più lunga la si fa correre sul resto dei denti dello stesso pignone. Dopodiché si agirà con una forza contraria a quella del senso di rotazione della ruota libera, mantenendola bloccata e permettendo lo smontaggio della ghiera.
Costo: varia da modello a modello. La mia è integrata con le chiavi per le serie sterzo.
Chiave per serie sterzo (Cone spanner)
Un utensile andato in disuso quando le serie sterzo filettate da 1” sono state sostituite da quelle integrate. Se la vostra bici monta quel tipo di serie sterzo dovete dotarvi di una chiave del genere, che permette di agire sui dadi e controdadi di bloccaggio, per regolarne lo scorrimento e impedire che si allentino. Di solito le misure che servono sono 24 – 30 –32 –36 mm ma esistono parecchie serie sterzo oversize o fuori standard, soprattutto se la bicicletta è molto vecchia o di provenienza straniera. In quel caso bisogna affidarsi all’”ingegnere”, ovvero il serratubi con i denti di presa ricoperti da nastro adesivo.
Costo: dai 10€ in su
Estrattore per ruote libere (Freewheel extractor)
Se la vostra bici ha più di 20 anni oppure il numero dei vostri pignoni varia tra 1 – 3 – 5 – 7, è molto probabile che montiate una ruota libera filettata. A differenza della cassetta, che viene serrata sulla ruota libera ma rimane una componente separato, in questo caso i pignoni sono solidali con il meccanismo, che è avvitato sul mozzo. Le ruote libere sono innumerevoli, così come le chiavi. Di solito si tratta di bussole con delle brocciature maschie che s’innestano nelle scanalature della ruota libera. Quelle a una velocità di solito hanno due denti, quelle Campagnolo o Regina Extra quattro, quelle Shimano una brocciatura simile a quella delle cassette. Prima di acquistare l’attrezzo date un occhio al modello della ruota libera. Un consiglio, estrarre la ruota libera può essere difficoltoso e di solito serve una morsa per tenere fermo l’estrattore. Se non avete la morsa o un banco può risultare impossibile da sbloccare.
Costo: dai 5 ai 10€
Chiave a settori (Adjustable cup wrench)
Se il movimento centrale che monta la vostra bici è di tipo classico, con le calotte e il perno libero, allora avrete bisogno di una chiave a settori per poter serrare la ghiera di sicurezza (detta anche ghiera mobile) sul lato sinistro. La si trova in un qualunque negozio di ferramenta, fate però attenzione alla dimensione
Chiave a compasso (Cone pin spanner)
Il movimento centrale classico prevede l’installazione a destra di una calotta fissa e a sinistra di una calotta mobile. Quest’ultima solitamente presenta quattro fori sulla parte frontale, per poterla serrare. Per agire sui fori dovete dotarvi di una chiave a compasso. Si tratta di una chiave particolare (come quella che serve per serrare i dischi sulle mole a disco), le trovate dal ferramenta ma il mio consiglio è comprare quelle pensatae appositamente per le biciclette.
Costo: 14€
Tiraraggi (Spoke wrench)
I raggi delle ruote della bici possono allentarsi. Succede con il tempo. Per questo esistono i tiraraggi, utensili specifici che agiscono sui nippli (che mantengono in tensione i raggi e si innestano sul cerchio) avvitandoli e mandando quindi in tensione il raggio. Di per sé un tiraraggi costa poco ma il problema è il suo utilizzo. Le ruote di una bici hanno tre dimensioni di movimento: spostamento laterale (destra o sinistra), spostamento longitudinale (la ruota deve essere perfettamente rotonda) e campanatura (il cerchio deve trovarsi perfettamente in asse con il mozzo). Usare un tiraraggi in modo improprio è un modo veloce per far diventare “quadrate” le vostre ruote. Se non avete pratica meglio andare da un ciclista.
Costo: dai 5 ai 10€
Metro e calibro (Tape measure and caliper)
La bici, anche se semplice, è un mezzo meccanico e come tale è regolato da lavorazioni con tolleranze di accoppiamento. Per essere sicuri di acquistare i ricambi giusti dovete misurarli. Per questo serve un metro sfilabile, per le misure più grossolane e un calibro a cursore (digitale o a nonio non importa, dipende se sappiate leggere il nonio oppure no) per un’indicazione precisa di diametri, profondità, sedi di calettamento. Un buon calibro costa i suoi soldi ma è peggio risparmiare sullo strumento e poi ritrovarsi con i pezzi di ricambio di dimensioni errate.
Chiavi per movimenti centrali Hollowtech II (Hollowtech II bottom bracket spanners)
Il nuovo standard dei movimenti centrali, quello con le calotte esterne e il perno integrato nella pedivella dx. Per poterlo smontarle avrete bisogno della boccola brocciata Shimano per allentare il precarico dei cuscinetti (la chiave si chiama TL-FC16) e della chiave per agire sulle calotte. Questa può anche non essere necessariamente Shimano e ve ne sono di due tipi. Aperta, come la mia, adatta per le calotte Shimano, Sram, FSA e quella chiusa da montare su una chiave a cricchetto. La prima è più economica, di solito viene venduta congiuntamente alla TL-FC16 ma è fatta più per installare che per smontare. Quella chiusa offre la sicurezza di fare presa su tutti i denti della brocciatura esterna della boccola, evitando di spanarli. Inoltre si può montare su una chiave dinamometrica, per gestire la coppia di serraggio.
Costo: dai 15 ai 30€ in base ai modelli e ai produttori
Contafiletti
Un utile strumento per controllare e verificare il passo e le dimensioni delle filettature delle scatole del movimento centrale, dei forcellini per il fissaggio del deragliatore e della colonna della forcella in caso di serie sterzo classiche. Indispensabile se possedete più bici e se queste hanno parecchi anni e provenienze disparate.
Costo: uno fatto bene può costare sui 10€
Boccola per movimenti centrali a cartuccia
Molte biciclette, anche delle mtb moderne da amatore, montano un movimento centrale a cartuccia, ovvero completamente integrato. Le due calotte posseggono una bocciatura femmina in testa, dove si va ad innestare la chiave, che fa presa sulle scanalature e ne permette la rotazione e il conseguente smontaggio/serraggio. Se avete il centrale a cartuccia questo è un attrezzo indispensabile, non esiste altro modo per smontarlo in sicurezza. Raramente ho visto la chiave integrata come quella per le cassette, molto spesso è pensata come una bussola da innestare su una chiave a cricchetto.
Costo: 10€
Spazzole per pulizia
Non indispensabili (si possono sostituire con olio di gomito e straccio o pennello) però utili per una pulizia approfondita senza correre il rischio di rovinare le superfici verniciate o anodizzate della bici.
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Articolo aggiornato ad Aprile 2020
Buongiorno, devo stringer il perno delle ruote anteriore e posteriore perché si è allentato si muove tutta la ruota, che chiave mi serve? Grazie
Come si fa a levare da una graziella un parafango perché è senza bulloni perché devo rimettere la catena ma nn so come levare il parafango senza bulloni grazoe
Salve vorrei acquistare un set di attrezzatura completa per effettuare riparazioni completei su qualsiasi tipo di bicicletta. E’ possibile avere una lista completa di chiavi e qualche prezzo di set gia esistenti senza dover acquistare attrezzatura separatamente in modo da contenere la spesa?
Grazie
Ciao Davide,
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Buon lavoro
Omar