Check up della bici prima di un viaggio

Check up della bici prima di un viaggio

Proseguiamo il nostro approfondimento sui check up per mantenere in forma le nostre biciclette. Dopo esserci occupati di come risolvere i problemi di rumorosità e del check up rapido prima di ogni uscita, concentriamoci su cosa guardare prima di partire per un viaggio. L’estate non è poi così lontana e molti di noi hanno già pianificato i viaggi da effettuare con la propria bicicletta. Prima di partire però è buona cosa spendere una mezzoretta di buon lavoro per effettuare un bike check completo. La bici, nonostante sia il mezzo di trasporto più semplice in assoluto, soffre sia l’inattività che l’utilizzo sostenuto ed è fondamentale controllarne lo stato di salute generale prima di smontarla per inscatolarla. Passare in rassegna i vari componenti, seguendo gli step che vi indicherò in questo articolo, vi permetterà di riportare in condizione eccellente la bicicletta con una spesa minima di tempo e di denaro. Il bike check è un passaggio importante, perché permette di osservare la bici, di rendersi conto dei problemi e di risolverli prima che si trasformino in danni, magari proprio durante un viaggio sognato per tutto l’inverno. Pensate a queste operazioni come un investimento per il vostro divertimento e la vostra sicurezza.

Come organizzarsi


Il bike check non è una manutenzione vera e propria, per cui non c’è molto da smontare o da smanettare. E’ più un controllo generale, attento e approfondito, per valutare il corretto funzionamento della bici e prevenire eventuali rotture dovute a usura. Io di solito lo effettuo di sabato mattina, con calma, mettendo la bici sul cavalletto e preparando i materiali e gli eventuali pezzi di ricambio. Un bike check completo impegna per due ore al massimo. Un tempo esiguo se viene confrontato con i benefici che apporta e la sicurezza che infonde.

Gli attrezzi che servono per il bike check sono:
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• Cacciagomme: per smontare le coperture;
• Pompa: per rigonfiare le camere d’aria;
• Tiraraggi: per l’eventuale correzione della tensione dei raggi ruota;
• Tronchese per cavi in metallo e guaine: per l’eventuale sostituzione;
• Set di chiavi a brugola: per lo smontaggio dei bulloni a brugola;
• Lubrificante: per sbloccare gli snodi bloccati.
• Chiavi a sogliola: per l’eventuale smontaggio dei mozzi;
• Grasso bianco al litio: per l’ingrassaggio dei cuscinetti. Mi raccomando, utilizzate solo grasso al litio destinato a usi ciclistici;
• Calibro per catena: per verificare l’allungamento della catena;
• Cacciaviti: per la regolazione dei deragliatori;
• Lubrificante catena: per effettuare la corretta lubrificazione della catena;
Chiave dinamometrica: essenziale per effettuare il controllo di tutti i serraggi;

Questa lista è pensata per un bike check visivo generale e per la lubrificazione precedente alla messa su strada, senza prevedere la sostituzione di alcunché sulla vostra bici. Se oltre a questo desiderate effettuare delle semplici manutenzioni ordinarie, il mio consiglio è di dotarvi di una serie di ricambi. Io effettuo la sostituzione di questi componenti ogni primavera su tutte le bici che posseggo (indipendentemente se le userò per un viaggio o meno), perché si tratta di una spesa minima che però allunga di molto i tempi tra un tagliando e l’altro:
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• Cavi cambio in metallo da ø1.2mm;
• Guaina per cavi cambio;
• Cavi freno in metallo da ø1.6mm;
• Guaina per cavi freno;
• Cuscinetti serie sterzo;
• 2 camere d’aria della misura corretta;
• Pattini freno;
• Catena;

Il costo totale è di circa 50€, dipende dai modelli e dalle marche. Magari sulle prime può sembrare molto, ma vi dico una cosa che fugherà ogni vostra perplessità: questa è l’unica vera manutenzione che faccio alla bici, perché mi permette di sistemare tutto prima della bella stagione e dei miei viaggi, dimenticandomi dei problemi fino alla stagione invernale. Quindi il costo dei ricambi diventa un investimento per la serenità.
Una volta recuperata tutta l’attrezzatura (sia per un check essenziale o più invasivo), è tempo di lavare la bici (anche se l’avevate lavata prima di riporla in cantina). Dopodiché potete fissarla al vostro cavalletto e cominciare così a darci dentro.

Il cavalletto Pro è di tipo pieghevole (per occupare il meno possibile quando non viene usato), con la possibilità di ruotare di 360° mantenendo il piantone stabile a terra. Questo aspetto è molto utile, perché permette di far ruotare la bici e di lavorare su ambo i lati senza doverla sganciare, girare e riagganciare. Mi raccomando: la bici va agganciata solo ed esclusivamente dal canotto reggisella! Ve lo dico perché i tubi del telaio (soprattutto sei in fibra di carbonio) possono essere danneggiati dall’aggancio della morsa, oltre al fatto che potreste graffiare la vernice.

Il bike check passo dopo passo

Step 1: Controllo stato camere d’aria

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Rimuovete le ruote dalla bici, sgonfiatele e con il cacciagomme fate stallonare un lato dello pneumatico. Dopodiché estraete le camere d’aria e osservatele. Il butile, il materiale con cui sono fatte le camere d’aria, tende a seccare con il tempo e il fatto di aver tenuto la bici ferma può aver aggravato la cosa. Passate le dita sulla superficie della camera: dovete sentirla liscia e priva di screpolature o grinze. Se la superficie si presenta secca o rovinata, il mio consiglio è di sostituire la camera con una nuova. La spesa è talmente ridicola che non vale la pena rischiare. Una camera d’aria secca e screpolata è più portata a forare, poiché le pareti offrono meno resistenza e sono più soggette a pizzicare. Se invece montate della camere d’aria antiforatura, provate a aprire la valvola e a vedere se fuoriesce del lattice. Molto spesso questi tende a seccare all’interno della camera, tappando la valvola oppure sbilanciando la ruota. Se il lattice è seccato, dovete sostituire la camera.

Step 2: Controllo tensione dei raggi

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Poggiate la ruota su un banco (o a terra, se non lo avete) e con il pollice pizzicate tutti i raggi, come se fossero corde un’arpa. I raggi ben tesi emettono un suono acuto (a un corso Shimano sulla raggiatura, il tecnico mi disse che il suono di un raggio ben teso è Fa diesis) mentre uno lento ne emette uno più cupo. Inoltre un raggio lento tende a vibrare più del necessario. Passate in rassegna tutti i raggi di entrambe le ruote e se notate che ve ne sono di lenti, potete agire sul nipplo per tenderli (facendolo ruotare in senso orario, mi raccomando!). Se i raggi lenti sono più di due o tre, vi conviene ricentrare la ruota oppure portarla da un meccanico che ve la centrerà a un prezzo molto abbordabile (diffidate da chi vi chieda più di cinque euro a ruota), oppure seguire il nostro tutorial (https://www.bikeitalia.it/come-centrare-ruota-bici/) . I raggi lenti, oltre a far girare fuoricentro la ruota, sono più deboli e si spezzano più facilmente.

Step 3: Controllo cavi cambio

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Osservate i cavi del cambio, sia sul deragliatore anteriore che posteriore: devono essere integri, non devono presentare pieghe, sfilacciamenti o tracce di ruggine. Fate poi scattare il manettino del cambio: deve scorrere bene, la cambiata deve essere decisa e non dovete sentire la levetta diventare molle o dura in alcuni punti o su alcune corone o pignoni in particolare. I cavi devono scorrere liberamente all’interno delle guaine (che solitamente sono autolubrificanti, poiché sono rivestite internamente in teflon). Purtroppo l’inattività, che provoca la perdita della tensione, l’umidità e il freddo possono aver usurato i cavi o le guaine. Se la situazione è davvero grave, vi conviene cambiare in toto guaine e cavi (io li cambio tutti gli anni in primavera, a prescindere dal loro stato).

Step 4: Controllo cavi freno

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Come per i cavi del cambio, anche quelli del freno soffrono l’inattività e l’umidità e possono sfilacciarsi, allungarsi o arrugginirsi. Bisogna quindi procedere all’ispezione visiva dei cavi per vedere se presentano anomalie e al loro tensionamento, per valutare se le fibre di metallo siano ancora in grado di mantenere la tensione adeguata. Per farlo basta tensionare il cavo, agendo sulla vite di tensione situata sulla leva (nelle city bike) o sul corpo freno (nelle bici da corsa) e provare ad azionare il freno un po’ di volte. Se la leva diventa morbida, significa che il cavo non tiene la tensione ed è da sostituire.

Step 5: Controllo usura dei pattini

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Passate il dito sulla superficie interna dei pattini. Avvertite delle screpolature, una rugosità inattesa oppure un’estrema liscezza? Allora la pasta frenante del pattino è seccata oppure è totalmente consumata. Succede, soprattutto con pattini realizzati con mescole troppo morbide, che la pasta frenante si secchi, s’inquini o si consumi in modo troppo rapido. Io cambio i pattini dei freni tutte le primavere, per essere sicuro di avere pasta frenante per tutta la stagione e non dovermene preoccupare. Visto che ai freni è demandata la nostra incolumità, la spesa della sostituzione è comunque un investimento proficuo. Potete seguire la procedura di sostituzione che abbiamo raccontato in questo articolo.

Step 6: Controllo lavoro corpo freno

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Provate ad azionare il freno e osservate il corpo freno: i due bracci si muovono liberi e in sincrono oppure sono bloccati o molto duri? Spruzzate una minima quantità di lubrificante sulle molle, lasciate agire e riprovate più volte, fino a che i bracci non si muovano liberamente.

Step 7: Controllo scorrevolezza serie sterzo

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Con la bici sul cavalletto, afferrate il manubrio con entrambe le mani e fatelo ruotare di 180° più volte e osservate le sensazioni che vi trasmette. Lo sentire duro, poco scorrevole, magari avvertite un rumore metallico o come di “sabbietta” all’interno della serie sterzo? Allora l’umidità ha inquinato o diluito il grasso, che non protegge i cuscinetti e li fa lavorare a contatto con le piste. Se vi succede una cosa del genere, dovete prepararvi per revisionare la serie sterzo.

Step 8: Controllo scorrevolezza mozzi

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Fate tallonare il copertone, gonfiate le camere d’aria e afferrate la ruota. Date un colpo con le braccia e fatela girare. Osservate le sensazioni che ricevete dal mozzo: scorre fluido oppure lo sentite duro, particelle di grasso colano dai coni, sentite sfregare all’interno o ancora il perno balla leggermente? Allora il grasso all’interno si è anch’esso inquinato o è stato diluito dall’umidità e dovete revisionare i mozzi.

Step 9: Controllo usura catena

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Prendete il calibro per la misura dell’allungamento catena e inserite la parte fissa in una delle maglie. Ora provate a far entrare il tampone da 0,75 nelle maglia corrispondente. Riprovate con il tampone da 1. Ora se il tampone da 0,75 non è entrato, potete stare tranquilli: la catena è ancora buona. Se invece il tampone da 0,75 è entrato ma quello da 1 no, allora la vostra catena è da sostituire, poiché si è allungata sotto sforzo. Se invece anche il tampone da 1 è entrato nella maglia, dovrete sostituire la catena e montando quella nuova probabilmente scoprirete che anche le corone e la cassetta saranno da cambiare, poiché non riescono a ingranare sulle maglie della nuova catena. Questo avviene perché i perni della catena, lavorando sui denti di corone e pignoni, tendono a spostare il materiale, assottigliandogli sempre di più, fino a renderli quasi triangolari (i meccanici li chiamano “a pinna di squalo”). Questi denti assottigliati sono vcapaci di ingranare nelle maglie di una catena usurata ma non reggono più il passo di una catena nuova.

Step 10: Lubrificate la catena

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Sia che manteniate la catena già installata sia che ne abbiate installata una nuova, dovete lubrificarla per bene. Per prima cosa rimontate le ruote, dopodiché prendete il lubrificante adatto e lubrificando ciascuno dei perni della catena, passandoli uno per uno. Dopodiché fate girare lentamente la catena passando sopra il dito per aiutare la penetrazione del lubrificante all’interno delle maglie. Infine con uno straccio, pulite l’eccesso di lubrificante, che è dannoso poiché diviene un ricettacolo di sporco e polvere.

Step 11: Regolate il cambio

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Il cambio lavora sotto tensione. Se avete sostituito i cavi e le guaine o semplicemente è trascorso parecchio tempo dall’ultima manutenzione, allora dovete regolarlo nuovamente. Potete seguire le semplici istruzioni di questo nostro tutorial (https://www.bikeitalia.it/come-regolare-il-cambio-della-bici/).

Step 12: Controllo di tutti i serraggi

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Infine, last but not least, dovete effettuare il controllo di tutti i serraggi. Durante l’uso, le vibrazioni, i colpi, le tensioni tendono ad allentare le viti della bicicletta. Inoltre l’umidità e la scarsa manutenzione portano i filetti ad arrugginirsi e grippare. Per fare un lavoro a regola d’arte dovete armarvi di una chiave dinamometrica, uno degli investimenti migliori che possiate mai fare. Si tratta di una chiave a bussola speciale, dotata di una molla di precarico, che permette di regolare la potenza di serraggio (di solito espressa in Nm: Newton per metro). Non dovete fare altro che leggere la coppia di serraggio consigliata (di solito è scritta sul componente stesso, oppure la trovate sul manuale della bicicletta o sul sito internet del costruttore), agire sulla manopola della chiave impostando il medesimo valore e poi serrare la vite (utilizzando ovviamente l’inserto di dimensione e forma adatte). Quando avrete raggiunto la coppia di serraggio impostata, la chiave scatterà, impedendovi di serrare oltre il consentito. Non pensiate che questo sia un vezzo da meccanico o per bici da tre zero in su: il serraggio estremo non fa bene a nessuno. Non è vero “più lo stringo meno possibilità ci sono che si allenti”, perché le coppie di serraggio di una bici sono molto basse e serrando con più forza rischiereste di spanare la testa della vite, di crepare un componente (dando il via così alla rottura per fatica, dove la crepa si allargherà fino a indebolire la sezione, che cederà di schianto) o di spezzare addirittura il componente, cosa non rara sulla fibra di carbonio.

Esempio di un bike check pre viaggio

Prima di partire per la mia avventura lungo l’occidentale sarda ho smontato completamente la mia bicicletta e ho effettuato tutti i passaggi descritti nell’articolo con la sostituzione di:
Movimento centrale a cartuccia;
• Catena;
• Pattini freno;
• Camere d’aria;
• Copertoni;

Inoltre ho centrato le ruote e ho controllato l’usura dei cavi e guaine. Il costo dei componenti si è attestato sulle 75€ e ho impiegato 2 ore di lavoro. Ma in Sardegna non ho avuto alcun problema meccanico, neppure una foratura. Per cui, lo ripeto, il bike check prima di un viaggio è essenziale per godere al massimo della vostra futura avventura.

Ora non vi resta che salire in sella e partire per il vostro viaggio sicuri di avere tra le mani (e gambe) un mezzo a punto!

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