Come montare i freni cantilever
I freni cantilever fanno parte della tipologia dei freni a pattino, quindi l’azione frenante avviene grazie all’attrito prodotto dai pattini sulla pista frenante del cerchio.
I cantilever, come quasi tutti i modelli di freni a pattino, ad eccezione di alcuni modelli particolari di aziende come Magura, sono freni meccanici. L’azione di un freno meccanico avviene grazie ad un cavo in acciaio che passa all’interno di una guaina, collegato al corpo del freno e vincolato all’altra estremità al comando montato sul manubrio che funge da leva e che, quando azionato, permette la chiusura dei pattini verso la pista frenante.
L’azione tirante del cavo nei freni cantilever aviene centralmente e per questo motivo è classificato anche nel gruppo dei freni a tiraggio centrale o center pull. Il cavo collegato alla leva del freno arriva fino allo snodo centrale e si fissa con il suo apposito bullone di fissaggio. Lo snodo permette il passaggio del cavo straddle, peculiarità del freno cantilever che permette il collegamento dei due bracci del freno tra loro e con il fissaggio del cavo principale. Questo sistema consente il tiraggio centrale.
I due bracci del freno si avvicinano simultaneamente alla pista frenante sfruttando il semplice principio della leva di secondo genere, che per definizione è una leva sempre vantaggiosa.
Il freno cantilever è stato molto usato in passato, con l’arrivo delle MTB e si trova anche oggi su alcuni modelli più datati o vicini alla fascia entry level di biciclette da ciclocross, poiché offre il vantaggio di essere un freno a pattino, semplice, economico e abbastanza performante, il tutto unito alla forma essenziale che permette l’evacuazione del fango che la ruota, specialmente nel ciclocross, porta verso l’interno della forcella. Il fango eccessivo crea situazioni che mettono a dura prova un classico freno per bici da corsa a doppio infulcro; quest’ultimo si riempirebbe velocemente di fango e non riuscirebbe più a fare il suo lavoro diminuendo la sua potenza frenante. Il cantilever è preferibile anche rispetto ai classici V-brakes per la sua maggiore potenza frenante, maggiore semplicità e minore volume occupato intorno al copertone.
Il procedimento di montaggio di un freno cantilever è abbastanza semplice, è un’operazione che richede circa 15-20 minuti e la giusta attrezzatura.
Gli attrezzi necessari sono:
• chiave a brugola da 3, 4, 5 mm
• tronchese per cavi e guaine
• grasso bianco al litio
• grasso bianco anti grippaggio
Per il corretto montaggio avrete bisogno del cavo giusto in base al terminale che accoglie la vostra leva freno, cioè con terminale a fungo per leve da corsa o terminale a cilindro per tutte le altre leve. Un altro requisito riguarda la vostra forcella, essa deve essere predisposta per il montaggio dei due bracci del freno, quindi deve avere due perni forati e filettati, uguali a quelli per il montaggio dei freni v-brakes, caratterizzati da un filetto M6x1 (metrico passo fine).
Partite a montare l’impianto frenante con la vite di regolazione della tensione (o registro di tensione) presente sul fermacavo anteriore e posteriore quasi completamente avvitata
Indice
• Montaggio leve freno
• Montaggio bracci freno
• Montaggio pattini
• Montaggio cavo straddle
• Montaggio cavo e guaina
Montaggio leve freno
Per montare le leve freno sul manubrio allentate le viti che stringono le fascette di fissaggio per poterle innestare e regolare, serratele ad una coppia di serraggio intorno ai 5 Nm
Montaggio bracci freno
Inserite i bracci del freno (il destro a destra, il sinistro a sinstra) sui perni presenti sulla forcella e sui foderi verticali utilizzando del grasso bianco al litio all’esterno del perno per evitare infiltrazioni di umidità e formazione di ruggine, e per lo stesso motivo cospargete il filetto delle viti di fissaggio dei bracci con grasso bianco anti grippaggio prima di inserirle e avvitarle.
Serrate queste viti ad una coppia di serraggio di 5-7 Nm. Fate attenzione durante l’inserimento dei bracci sui perni che la punta della molla interna ad ogni braccio si insrisca in uno dei tre piccoli fori presenti sulla piastra saldata sulla base del perno, e che i fori utilizzati siano reciprocamente gli stessi a destra e a sinistra. Non devono per forza corrispondere tra freno anteriore e freno posteriore, infatti questa simmetria tra destra e sinistra e la scelta di uno dei tre fori è la prima regolazione della potenza frenante. Scegliendo il foro in alto si porta la molla di ritorno del braccio a mantenere una tensione diversa rispetto al foro in basso, il foro centrale solitamente offre una tensione media accettabile.
Montaggio pattini
Per montare i pattini basta svitare il dado di fissaggio presente sul fondo del perno filettato del pattino, mantendendo il giusto ordine delle rondelle concave e convesse inserire il perno nel foro dedicato sul braccio del freno e serrare il dado di fissaggio. È molto probabile che, se state montando dei freni cantilever nuovi, vi arrivino con i pattini già montati sui bracci.
Montaggio cavo straddle
Montate il cavo straddle dato in dotazione con il freno in modo tale che sia fissato su un braccio e sull’altro abbia la possibilità di sganciarsi.
Montaggio cavo e guaina
Collegate il cavo al comando e inserite la guaina già tagliata della misura corretta preceduta e seguita dai suoi capiguaina, fate passare il cavo nella vite di regolazione della potenza (quasi del tutto avvitata) fermacavo montato sulla serie sterzo nel caso di freno anteriore o sui foderi verticali nel caso di freno posteriore e inserite il capoguaina nel suo alloggiamento. Fate passare il cavo nel suo foro presente sullo snodo inserito nel cavo straddle dove sarà fissato. Tendente il cavo con le mani assicurandovi che sia entrato bene nel suo alloggiamento nel comando e che le estremità della guaina e i capiguaina siano tutti posizionati correttamente. Ora potete serrare la vite di fissaggio del cavo a 5 Nm.
Il montaggio dei freni cantilever è concluso, prima di utilizzarli dovrete procedere alla loro regolazione.
Buongiorno.
La filettatura m6x1 non è passo fine ma passo grosso o standard.
Questa non è certo una critica ma una precisazione per evitare malintesi alle persone non avvezze alle filettature.