Mettiamo mano alla ruota e cominciamo a costruire qualcosa di concreto. Prima di infilare raggi come se non esistesse un domani, ci sono delle operazioni preliminari da effettuare, che servono sia per preparare i materiali al montaggio che per apprendere la tecnica e il metodo proposti.
Il metodo di raggiatura del Barnett Bicycle Institute
Nel corso di questi articoli seguiremo un metodo di raggiatura molto valido e facile da memorizzare, che consentirà a tutti di apprendere in autonomia le varie fasi del processo e di applicarle seguendo una logica del “punto a punto”. Il metodo è quello che viene insegnato al Barnett Bicycle Insitute in Colorado (USA) ed è quello sul quale io stesso ho studiato e che mi è sempre sembrato il più immediato. In questo articolo vedremo il procedimento per la prima volta, cosa che può farlo apparire come “ostico” ma che in realtà consente anche al neofita di cimentarsi con successo nella raggiatura. Una volta acquisito il metodo, gran parte delle operazioni preliminari qui descritte possono essere saltate, snellendo la procedura. La filosofia alla base di questo metodo è molto semplice: identificare a priori i fori di destinazione dei raggi, sia sul mozzo che sul cerchio, in modo da preparare “il terreno” alla realizzazione della ruota, evitando le brutte situazioni nelle quali, a metà della raggiatura, si perde il senso e non si riesce più a districarsi tra i vari fori e il modo in cui collegarli.
Operazioni preliminari: tempistiche, difficoltà e attrezzatura
Le operazioni preliminari solitamente occupano una decina di minuti con un livello di diffioltà banale. La prima volta, quando bisogna numerare tutti i fori per imparare il metodo, la situazione si fa un po’ complicata e di solito s’impiega circa una mezzora. Una volta appreso il metodo e la filosofia di base, tutto risulta più snello e immediato.
L’attrezzatura necessaria é:
• Olio o spoke prep: per lubrificare i filetti dei raggi;
• Scotch di carta: per numerare i raggi e i fori;
• Pennarello indelebile: per indentificare il foro sulla flangia sinistra del mozzo;
• Penna: per scrivere il codice relativo a ciascun raggio;
• Due fogli di carta: per dividere i raggi in lato sinistro e destro;
Le operazioni preliminari per la costruzione di una ruota
Step 1: Dividere i raggi in destri e sinistri
Se non l’avete già fatto al momento dell’acquisto, disponete i due fogli di carta sul tavolo di lavoro, scrivendovi sopra “lato sinistro” e “lato destro” (o lato trasmissione, come preferite) e poi posizionate i raggi corrispondenti. Contateli e controllate sempre che siano messi al posto giusto;
Step 2: Identificare il lato destro del cerchio
Prendete il cerchio e trovate il lato destro, ovvero quello che va rivolto verso la trasmissione. Solitamente i cerchi sono simmetrici e questa scelta è puramente arbitaria ma esistono situazioni in cui i cerchi hanno il senso di rotazione. Un esempio su tutti sono i cerchi Shimano di ultima generazione, che sono asimmetrici, con il lato piatto che deve essere posizionato verso il lato sinistro della ruota.
Tagliate un quadrato di scotch di carta e posizionatelo sopra il lato valvola. Scrivetevi ora sopra un “D” o una “R” (destra o right, come preferite) per identificare il lato trasmissione.
Step 3: Identificare il primo foro
Andiamo ora a marcare il primo foro, ovvero il destinatario del primo raggio. Per farlo posizioniamo il cerchio in piano, con il lato destro verso l’alto.
Partendo dal foro valvola osserviamo i fori successivi in direzione oraria, ovvero verso destra. Il primo foro rivolto verso l’alto sarà il primo foro da congiungere con un raggio.
Tagliamo un quadrato di scotch di carta e lo posizioniamo sul bordo del cerchio, in corrispondenza del foro. Con la penna marchiamo il foro con il codice “A1”;
Step 4: Marcare i fori “A” rimanenti
Dal foro “A1” procedete sempre in senso orario (quindi verso destra) e contate tre fori. Il quarto foro, che deve essere rivolto verso l’alto (controllate sempre prima di codificarlo!), è il foro “A2” e potete indicarlo con un quadratino di scotch.
Proseguite poi in senso orario interponendo sempre tre fori e numerate i restanti fori “A3”, “A4” e così via.
Ad esempio la ruota che sto raggiando nella foto ha 32 fori, quindi 16 per flangia e il mio ultimo foro sarà “A8”.
Controllate sempre che tra l’ultimo foro marcato e il foro “A1” ci siano tre fori e che tutti i fori marcati siano rivolti verso l’alto;
Step 5: Marcare i fori “C”
Mantenendo sempre il cerchio con il lato destro verso l’alto, prendete come riferimento il foro “A1″ e in senso orario, quindi verso destra”, identificate il foro successivo rivolto verso l’alto, che dovrebbe trovarsi nel mezzo di “A1” e “A2”.
Marcatelo con la dicitura “C1”. Proseguite marcando tutti i rimanenti fori rivolti verso l’alto con “C2”, “C3” ecc.. fino a esaurirli.
Controllate di aver marcato solo fori rivolti verso l’alto, che non vi siano fori verso l’alto rimasti liberi;
Step 6: Marcare i fori “B”
Girate il cerchio sottosopra, con il lato sinistro rivolto verso l’alto. Partendo dal foro valvola (potete marcarlo con la lettera “S” o “L” se desiderate), procedete in senso antiorario (quindi verso sinistra) e individuate il primo foro rivolto verso l’alto.
Marcatelo con la lettera “B1”. Procedete in senso antiorario, verso sinistra, e contate tre fori come fatto in precedenza.
Il quarto foro è il “B2”. Procedete così fino a esaurire i fori verso l’alto.
In questa ruota il mio ultimo foro sarà “B8”.
Controllate sempre che tra ogni foro marcato con la lettera “B” vi siano tre fori di distanza e che tutti i fori marcati siano rivolti verso l’alto.
Step 7: Identificare i fori “D”
Partendo dal foro “B1”, procedete in senso antiorario (quindi verso sinistra) e identificate il primo foro successivo rivolto verso l’alto.
Quello è il foro “D1”, che dovrebbe trovarsi in mezzo a “B1” e “B2”. Continuate in senso antiorario marcando i successivi fori verso l’alto con le lettere “D2”, “D3” e così via.
Una volta terminato, controllate di aver marcato solo i fori rivolti verso l’alto e di non averne saltato nessuno;
Step 8: Identificare i raggi
Prendete metà dei raggi destri, tagliate un numero corrispondente di quadrati di scotch di carta e applicateli intorno ai raggi.
Con la penna scrivete poi “A1-A2-A3” ecc, fino a terminare i raggi.
Ripetete con il resto dei raggi destri, denominandoli “C1-C2-C3” ecc.
Prendete ora metà dei raggi sinistri e denominateli “B1-B2-B3” fino a esaurirli.
Ripetete l’operazione con i restanti raggi sinistri, denominandoli “D1-D2-D3” e così via;
Step 9: Identificare il primo foro sul mozzo
Qui entra in gioco una tecnica sopraffina, che denota che il costruttore è una persona attenta ai particolari. Infatti è una consuetudine che una volta costruita la ruota, la scritta con il marchio del mozzo sia in corrispondenza del foro valvola.
Per farlo osservate la flangia destra frontalmente, con la scritta rivolta verso l’alto. Dopodiché andate avanti del numero di incroci prescelti. Ad esempio io raggerò la ruota in terza, per cui dovrò andare avanti di 3 fori oltre quello corrispondente alla scritta.
Questo è il primo foto da collegare, per cui con lo scotch di carta lo definiamo come “A1”;
Step 10: Identificare il primo foro sul lato sinistro
Inseriamo un raggio nel foro “A1” sul mozzo, facendo capitare l’estremità a contatto della flangia sinistra. Il raggio dovrebbe capitare in mezzeria tra due fori.
Osservate nuovamente il cerchio, rivolgendo il lato destro verso l’alto. Partendo dal foro valvola, osservate la posizione del foro immediatamente successivo in senso orario (quindi verso destra).
Se è rivolto verso l’alto, marcate il foro a destra del raggio con la lettera “B1”. Se il foro sul cerchio è rivolto verso il basso, il foro da marcare sul mozzo sarà quello a sinistra del raggio inserito.
In questo modo saprete qual’è il primo foro da usare sia sulla flangia destra che su quella sinistra e non dovrete stare lì a pensarci mentre state costruendo la ruota;
Step 11: Lubrificare i filetti
Prendete l’olio o lo spoke prep e cospargetene un velo su tutte le estremità filettate dei raggi. Questo consentirà di avvitare più facilmente i nippli sui raggi ed eviterà che questi possano grippare, rendendo impossibile una futura regolazione della centratura.
Concludendo
Abbiamo completato le fasi preliminari. E’ vero, viste così sembrano delle procedure complicate e molto ostiche. In realtà questo sistema consente di risolvere in anticipo tutte le problematiche di selezione dei fori, che possono mettere in difficoltà il neofita. Inoltre questo metodo è perfetto per apprendere da autodidatta e in autonomia le modalità di costruzione della ruota. La prima volta può sembrare un po’ noiosa ma si rivelerà molto utile quando, nel prossimo articolo, realizzeremo la ruota. In questo modo tutti i futuri passaggi di realizzazione della ruota saranno un “collega i puntini”. Provare per credere.
Complimenti per tutte le lezioni. Non capisco il motivo di dare un nome progressivo ai raggi. Credo che basti suddividerli in destri e sinistri. Mi commenterò presto in questa operazione e mi avete fatto capire cos’è che ignoravo. Grazie
Buongiorno,
dovreste controllare i testi: alcune volte è scritto “in senso orario. cioè verso destra”, altre “in senso orario. cioè verso sinistra”. Idem per il senso antiorario.
Inoltre, marcare i raggi coi bigliettini prima di montarli sulla flangia del mozzo è inutile perchè passando il raggio nel foro il bigliettino si strappa.
Comunque è un tutorial ben fatto, complimenti.
Claudio
Ciao Claudio,
grazie per il suggerimento, controlliamo il testo.
A disposizione
Omar Gatti
ciao omar,
il mio cerchio ha i fori al contrario da quello da te usato e cioè sul lato destro il foro A1 è immediatamente a destra del foro valvola mentre il tuo si trova nel terzo foro a destra del foro valvola. stessa cosa sul lato sinistro dove mi ritrovo con il B1 sul secondo foro a sinistra del foro valvola, Cambia qualcosa?
Ciao Massimiliano,
Si devi partire usando la tecnica speculare di quella che ho usato io
Buone pedalate!
Omar