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In bici lungo la Ciclabile della Drava

In bici lungo la Ciclabile della Drava

Diario di viaggio di Mirko e Pina che hanno percorso in bici la tratta austriaca della Ciclabile della Drava

Se come noi, per diversi motivi, non avete avuto tempo sia di organizzare il vostro tour in bicicletta, sia di allenarvi come si deve, allora la ciclabile della Drava fa per voi.
Raggiungibile facilmente in macchina, la ciclabile parte da Dobbiaco, dove la Drava è ancora un fiume piccolo e vorticoso e attraversa l’Austria, la Slovenia, la Croazia e la Romania.

Non avendo molto tempo a nostra disposizione, abbiamo scelto di percorrere in cinque giorni il solo tratto austriaco. 300km di fondo, quasi tutti su strada bianca, quasi sempre affianco al blu del fiume, immersi nella natura e nella campagna, tra buona birra e gente cordiale.

Ciclabile Drava crediti Mirko e Pina Ritratto

La Ciclabile della Drava ci è piaciuta tanto da volerla condividere con voi in questa breve resoconto.

Tappa 1: Dobbiaco-Lienz

Lasciamo la macchina alla stazione di Dobbiaco, in un parcheggio gratuito di fronte alla partenza della ciclabile. Il clima è frizzantino, tanto che sopra l’equipaggiamento estivo da bici, indossiamo le nostre giacche invernali.

Ciclabile Drava Mirko e Pina_Paesaggio

Una volta montate le gravel e disposti i bagagli in modalità bikepacking, saliamo in sella e iniziamo a pedalare alla volta dell’Austria. Il paesaggio alpino ci cattura subito in tutto il suo splendore fatto di roccia e del verde acceso dei prati, ma non riusciamo a goderne a pieno, per la folla di ciclisti che la attraversa, soprattutto nel primo tratto, fino alla fabbrica della Loacker.

In ogni caso come inizio non c’è male, anzi, ne siamo subito innamorati.

Le soste

Il primo stop alla Loacker è d’obbligo, più che per riposarsi, per rifornirsi di mini wafer per i giorni successivi, quando i km saranno di più, ma soprattutto non saranno solo in discesa. Dopo un caffè e uno snack ripartiamo verso Lienz, su un percorso che si fa più interessante, non solo perché la folla diminuisce, ma anche perché iniziano discese più ripide intervallate da piccoli tornanti a gomito.

Quel che per noi è divertente, per alcuni in passato deve esserlo stato un po’ meno, visto che alla fine di alcune di queste discese ci sono dei materassi posizionati ad attutire eventuali scontri con i muri della case o con gli alberi.

Ciclabile Drava Mirko e Pina, Austria

Prima di arrivare ci fermiamo al Giardino del benessere della Vitalpinum, dove ci si può rilassare con il percorso a piedi nudi, il giardino delle erbe e delle fragranze e ci si può rinfrescare le gambe affaticate con lozioni all’arnica o al castagno che escono direttamente da alcune fontane.

Alla fine di questa splendida giornata arriviamo a Lienz. La ciclabile entra nella città e ci basta attraversare la Drava per arrivare nell’albergo dove dormiamo.

Tappa 2: Lienz-Sachsensburg

La tappa più bella di tutta la ciclabile. Qui inizia lo sterrato lungo in fiume: fondo comodo e perfettamente tenuto.

Ciclabile Drava Mirko e Pina colazione

La mattina facciamo colazione in una pasticceria di Lienz, paradiso dei golosi come noi. Decidiamo di mangiare fuori, per stare vicino alle bici, inconsapevoli che saremo stati subito circondati da invadenti vespe in cerca di zucchero. Prima la fuga, poi un principio di lotta ed infine quasi subito la resa. L’insistenza delle vespe austriache non può che farti arrivare alla conclusione che è meglio farsele amiche.

Partiamo alla volta di Sachsensburg

La prima parte è estremamente pianeggiante e affianca il fiume e la ferrovia. Attraversiamo su un bel ponte in legno la Drava, varcando il confine tra il Tirolo e la Carinzia. Ci fermiamo a goderci il paesaggio su uno dei tanti tavoli in legno che si trovano lungo tutta la ciclabile austriaca. Scattiamo qualche foto e dopo un volo con il drone ripartiamo. Lo scenario è sempre verde di prati e boschi, ma non stanca mai.

Ciclabile Drava Mirko e Pina_Ponte di Legno

A metà strada ci fermiamo in un locale tipico con l’intenzione di riposarci e dissetarsi con una bella birra (che poi diventeranno due, ma come si fa a dire di no a un’ottima Weiss?).

Facciamo gli ultimi chilometri di saliscendi lasciando lo sterrato alle nostre spalle fino a Sachsensburg. La meta classica della seconda tappa è Spittal an der Drau, ma non avendo trovato un posto dove dormire ad un prezzo ragionevole, abbiamo deciso di fermarci prima, in una locanda caratteristica corredata da ristorante tipico, dove la piacevole cortesia degli austriaci non viene smentita.

Pieni di Spaetzle e Wiener Schnitzel, facciamo due passi prima di andare a dormire, godendoci il fresco e il silenzio.

Tappa 3: Sachsensburg-Villach

Dopo un’abbondante colazione salata, accompagnata dall’immancabile succo di mela, partiamo per la nostra terza tappa.

Ciclabile Drava Mirko e Pina

Il tempo non è dei migliori; cupo, grigio ed a tratti piovoso. Ad ogni modo almeno la temperatura è gradevole e la pedalata scorre tranquilla, senza troppa fatica. Superiamo Spittal an der Drau, molto velocemente. Il passaggio non è molto piacevole, perché la ciclabile intorno alla città non è ben tenuta.

Durante il giorno vediamo scenari molto simili alle tappe precedenti, ma adesso il fiume inizia a essere meno vorticoso e sempre più ampio e anatre e cigni ne popolano alcuni tratti. La Drava qui è così calma che a volte sembra di costeggiare un lago.

Ci fermiamo per una pausa in una locanda lungo la ciclabile, dove prendiamo una radler dissetante, toast e un buonissimo strudel. Il tempo nel frattempo migliora sempre di più fino all’arrivo a Villach.

Ciclabile Drava Mirko e Pina Ritratto con birra

Qui la ciclabile attraversa la città. Prima di arrivare all’appartamento ci fermiamo lungo le rive del fiume su una delle grosse panchine in legno, che più che sedute sono dei lettini matrimoniali, con un sistema di molle che li sorregge, tale da creare un piacevole dondolio.

Ci rilassiamo per un’abbondante mezz’ora, cullati dal suono del fiume. Allo scoccare delle 15, poi, inconsapevoli assistiamo allo spettacolo, che poi scopriremo si ripete ogni ora, delle fontane poste nella Drava che fanno danzare e vorticare lunghe colonne di acqua verso il cielo. Villach ci piace veramente tanto.

Tappa 4: Villach-Ferlach

Dopo una piacevole colazione fai da te in appartamento con biscotti al cioccolato e caffè, impacchettiamo tutto nelle borse e partiamo per la quarta tappa.

Costeggiamo la ormai nostra cara Drava, che a tratti si allarga e diventa zona di pesca, area ornitologica o lago balneabile. Si vedono sempre più spesso uomini seduti con a fianco le loro canne da pesca in attesa che qualcosa abbocchi.

Ciclabile Drava Mirko e Pina Austria Cigni

Passiamo davanti a postazioni per l’osservazione degli uccelli. Vediamo anche oggi tanti cigni e anatre e decidiamo di pranzare dentro una di queste casette in legno per ornitologi, con una finestra sull’ ampio fiume. Niente di più rilassante!

Un tuffo al lago

Si dice che il viaggio non sia la mèta. Niente di più vero, ma quando si pedala, sapere che una delle tappe comprende un bagno rinfrescante in un lago, allora la mèta acquista una certa importanza. Soprattutto quando si è vicini ed è caldo, il pensiero va al costume che la mattina abbiamo messo a portata di mano nello zainetto. E con la sensazione in testa di essere già circondati dall’acqua, arriviamo al lago di Reßnig, a pochi minuti da Ferlach.

Una delle cose belle dell’Austria è l’amore che hanno per la natura. Non ci sono strutture invasive intorno al lago, ma solo un chiosco in legno che funge da bar e una casetta, un po’ distante dalla riva con i bagni e gli spogliatoi. Ci posizioniamo sul prato e facciamo subito il bagno. L’acqua è pulita, fredda, ma non troppo ed è tutto così rilassante.

Dopo una radler e qualche foto, riprendiamo a pedalare verso Ferlach.

Tappa 5: Ferlach-Bleiburg

Iniziamo la giornata con un’abbondante colazione condivisa sempre con le nostre ormai amiche vespe e partiamo per l’ultima tappa. La giornata è soleggiata e il caldo si fa sentire, soprattutto verso la fine, quando lasciata la ciclabile continuiamo su un tratto collinare con diverse salite, alcune con una pendenza a cui la Drava ci ha finora poco abituato. La ciclabile, invece, è sempre piacevole, su sterrato e in mezzo alla natura.

Incontriamo alcuni pescatori silenziosi in attesa degli enormi storioni che affacciandosi sulle insenature del fiume si vedono sfrecciare a pelo dell’acqua. Ci fermiamo a mangiare su un porticciolo, dove ci riposiamo prima della salita finale, verso Bleiburg. Si sta troppo bene sotto il porticato, con l’immancabile birra ed un piatto di wurstel. Questa pausa prima della fine del nostro viaggio vorremmo che durasse per sempre.

Ciclabile Drava Mirko e Pina_Ponte_

Ma bisogna riprendere le bici ed arrivare a destinazione. Domani prenderemo il treno e torneremo a casa, ora godiamoci queste ultime pedalate in terra d’Austria

Sensazioni dopo aver percorso la Ciclabile della Drava

La ciclabile della Drava è forse stata una delle più belle vacanze in bici che abbiamo fatto. È impagabile poter pedalare in mezzo alla natura, senza pensare al traffico, accompagnati dal rumore delle ruote sullo sterrato e dalle melodie del fiume, avvolti dal profumo di erbe aromatiche, di miele e del legno dei boschi.

Ciclabile Drava Mirko e Pina_Bici

Ci è piaciuta l’accoglienza degli austriaci, sempre gentili, calmi e sorridenti e abbiamo adorato le lunghe soste nei chioschi, davanti ai boccali di birra e di radler.

Tutto è andato senza intoppi. Le bici avevano sempre un posto sicuro dove stare, sia nelle soste che al nostro arrivo. Il tempo è stato fresco abbastanza da permetterci di pedalare senza stancarci troppo.
E poi che dire: se volete godervi una settimana di relax e amate viaggiare in bici, fate un pensierino alla Ciclabile della Drava. Non ve ne pentirete.

[Mirko Puletti e Pina Potena]

Il video del viaggio in bici lungo la Ciclabile della Drava

Scopri tutti gli itinerari dove pedalare in Austria

Commenti

  1. Roberto ha detto:

    Buongiorno e grazie dei bellissimi posti che mi avete fatto vedere, e che mi piacerebbe fare, ma dato la mia età non me lo permette, inoltre avete parlato anche di molti ciclisti che affollano queste strade, sono contento che molte persone usino le bici e lasciano le macchine in garage.
    Saluti Roberto

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