Bici

La formula per avere sempre il controllo della bici

La formula per avere sempre il controllo della bici

L’autunno è una stagione magica per gli amanti della bicicletta. Le temperature miti, l’aria fresca e i paesaggi che si tingono di colori caldi e vibranti rendono ogni pedalata un’esperienza indimenticabile. Il fenomeno del foliage, con le sue esplosioni di rosso, arancione e giallo, trasforma boschi e vallate in veri e propri quadri naturali. Pedalare in autunno significa immergersi in un’atmosfera di quiete e serenità, lontano dal caldo estivo e dal freddo invernale, godendo di panorami che solo questa stagione può offrire.

Tuttavia, l’autunno porta con sé anche una serie di pericoli legati alle condizioni della strada: le foglie cadute, l’umidità e le prime gelate possono trasformare una pedalata tranquilla in un percorso insidioso. In questo articolo, troverete una panoramica delle diverse condizioni di aderenza che un ciclista può incontrare durante l’anno, e come affrontarle al meglio, sia in strada che fuori.

Ovviamente i valori e le indicazioni riportati, sono puramente indicativi essendo influenzati, nella pratica, da mille variabili: marca, tipo e sezione dello pneumatico (esempio: Tube o Tubeless), peso del ciclista, presenza di asperità, preferenze personali etc. Ma lo scopo principale è quello di richiamare l’attenzione sulle precauzioni da adottare con l’approssimarsi della stagione del freddo e delle piogge.

Grafico coefficienti di attrito

Asfalto asciutto

L’asfalto asciutto offre la migliore aderenza possibile. In queste condizioni, si può tenere una pressione degli pneumatici più elevata per diminuire la resistenza di rotolamento senza compromettere la sicurezza:

  • Bici da corsa: 6 – 8 bar (Copertoncino) / 3,5 – 5,5 bar (Tubeless)
  • Gravel: 2 – 3 bar (Tubeless)
  • MTB: 1,5 – 2,0 bar (Tubeless)

Traiettorie ideali | Allargare l’ingresso, stringere il più possibile in fase di percorrenza e riallargare in uscita.

Uso dei freni | Frenare principalmente con il freno anteriore prima di entrare in curva e rilasciare i freni durante la percorrenza per mantenere la stabilità.
Coefficiente di attrito: ~ 0.7 – 1.0

Asfalto bagnato

Quando l’asfalto è bagnato, l’aderenza diminuisce drasticamente. È fondamentale ridurre la velocità e anticipare la frenata prima di entrare in curva. La pressione degli pneumatici dovrebbe essere leggermente inferiore rispetto all’asfalto asciutto:

  • Bici da corsa: 5-6 bar (copertoncino) / 3,0 – 5,0 bar (Tubeless)
  • Gravel: 1,8 – 2,8 bar (Tubeless)
  • MTB: 1,3 – 1,8 bar (Tubeless)

Traiettorie ideali | Mantenere una traiettoria più ampia e costante per evitare scivolamenti.
Uso dei freni | Frenare dolcemente e in anticipo, evitando frenate brusche che potrebbero causare perdita di controllo.
Coefficiente di attrito: ~ 0.4 – 0.6

Ghiaia e sterrato

La ghiaia, specialmente se asciutta e polverosa, può essere insidiosa a causa della scarsa aderenza. La pressione dovrebbe essere ridotta per migliorare il grip:

  • Gravel: 1,6 – 2,6 bar (Tubeless)
  • MTB: 1,2 – 1,7 bar (Tubeless)

Traiettorie ideali | Mantenere una traiettoria ampia e stabile, evitando frenate brusche.
Uso dei freni | Frenare con attenzione e in anticipo per evitare scivolamenti.
Coefficiente di attrito: ~ 0.3 – 0.5

Fango

Il fango è, dopo l’asfalto ghiacciato, la superficie più insidiosa. La pressione degli pneumatici dovrebbe essere molto bassa:

  • Gravel: 1,5 – 2,5 bar (Tubeless)
  • MTB: 1,0 – 1,5 bar (Tubeless)

Traiettorie ideali | Mantenere una traiettoria dritta e stabile, evitando curve strette.
Uso dei freni | Frenare molto delicatamente e in anticipo per evitare scivolamenti.
Coefficiente di attrito: ~ 0.2 – 0.4

Spazi di frenata in diverse condizioni

La sicurezza stradale è una priorità assoluta per chiunque si metta in sella a una bicicletta. E una delle variabili più critiche da considerare è lo spazio di frenata, che può cambiare notevolmente a seconda delle condizioni stradali e della pendenza. Vediamo quindi come varia lo spazio necessario per fermarsi in diverse situazioni.

Condizioni di base: piano asciutto (coefficiente di attrito: ~0.7)

Per cominciare, consideriamo un ciclista di 70 kg che viaggia a 30 km/h su un asfalto asciutto e piano. In queste condizioni ideali, lo spazio di frenata è di circa 5,06 metri. Questa distanza è determinata dal coefficiente di attrito tra le gomme e la strada e dalla forza normale esercitata dal peso del ciclista.

Influenza della pendenza

Le cose cambiano significativamente quando introduciamo una pendenza. Consideriamo diverse pendenze, dal 5% al 25%, per vedere come varia lo spazio di frenata:

  • Piano: 5,06 metri
  • Discesa al 5%: 5,8 metri
  • Discesa al 10%: 6,7 metri
  • Discesa al 15%: 7,9 metri
  • Discesa al 20%: 9,6 metri
  • Discesa al 25%: 12,1 metri

A mano a mano che la pendenza aumenta, lo spazio di frenata cresce notevolmente. Questo è dovuto alla forza di gravità che spinge il ciclista in avanti, allungando la frenata.

Condizioni di bagnato (coefficiente di attrito: ~0.5)

Le condizioni stradali umide presentano un ulteriore livello di complessità. Su asfalto bagnato, il coefficiente di attrito è inferiore, il che aumenta lo spazio di frenata. Ecco i valori per diverse pendenze su strade bagnate:

  • Piano su asfalto bagnato: 6,7 metri
  • Discesa al 5%: 8 metri
  • Discesa al 10%: 9,3 metri
  • Discesa al 15%: 11,5 metri
  • Discesa al 20%: 14,5 metri
  • Discesa al 25%: 19 metri

È evidente che l’asfalto bagnato richiede uno spazio di frenata significativamente maggiore rispetto all’asfalto asciutto. Questo rende la discesa ancora più rischiosa, enfatizzando l’importanza di ridurre la velocità e prestare estrema attenzione in tali condizioni.

Grafico spazi di frenata in discesa

Per quanto riguarda il peso, in teoria, un ciclista più pesante si ferma nello stesso spazio di uno più leggero alle varie velocità, a patto che la potenza della frenata sia sufficientemente alta. Questo perché la forza di attrito, che determina la decelerazione, aumenta proporzionalmente con il peso. Di conseguenza, il maggiore peso del ciclista è compensato dall’aumento della forza di attrito, mantenendo costante lo spazio di frenata.

In ogni caso, che siate leggeri scalatori o possenti passisti, la comprensione degli spazi di frenata in diverse condizioni è fondamentale per garantire la sicurezza. Sia che ci si trovi su un piano asciutto, in discesa o su una strada bagnata, è cruciale adattare la velocità e le tecniche di guida alle circostanze. Frenare gradualmente, evitare movimenti bruschi e mantenere la giusta pressione degli pneumatici possono fare una grande differenza.

Considerazioni finali

In conclusione, pedalare durante l’autunno offre un’esperienza unica e affascinante, con i suoi paesaggi incantevoli e le temperature miti. Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli delle varie condizioni di aderenza che si possono incontrare durante le uscite. Conoscere come affrontare in sicurezza l’asfalto bagnato, ghiacciato, la ghiaia e altre superfici è essenziale per garantire una pedalata sicura e piacevole. Adattare le tecniche di guida e le attrezzature, come la pressione e il tipo di pneumatici, alle diverse condizioni stradali può fare la differenza tra un’esperienza indimenticabile e un percorso insidioso. Prepararsi adeguatamente e adottare le giuste precauzioni permetterà di godere appieno delle meraviglie autunnali su due ruote, trasformando ogni uscita in un’avventura sicura e gratificante.

Formule utilizzate e calcoli

Come per gli articoli precedenti, riporto come esempio, come ho calcolato, i valori di frenata di un ciclista di 70 kg che viaggia a 30 km/h in una discesa al 5% in condizioni di asfalto asciutto:

Formula forza di attrito

Per il calcolo dello spazio di arresto, usiamo la formula del moto uniformemente accelerato:

Formula moto uniformemente accelerato

Quindi, il nostro ciclista di 70 kg, che viaggia a 30 km/h in una discesa al 5% in condizioni di asfalto asciutto, avrà bisogno di circa 6 metri per fermarsi.

Leggi anche: Perché i ciclisti pedalano in gruppo: il vantaggio della scia

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