Cicloturismo

Scelta del GPS per bici

Scelta del GPS per bici
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Guida alla scelta del GPS per bici: quali sono le principali caratteristiche?

Attualmente esistono diversi tipi (e marche) di GPS e non manca giorno in cui non escano novità in questo campo; possiamo però dire che esistono due grandi categorie a cui è facile ricondurre tutti i modelli: I navigatori stradali ed i navigatori portatili.
I navigatori stradali (osiamo definirli “gli storditi”) sono unità in cui è inserita la cartografia stradale di una certa zona (Italia, Europa od altro) il cui uso principale è quello di guidarci verso un dato indirizzo indicandoci svolte e quant’altro visivamente e (spesso) vocalmente.
In sostanza, non consentono di fare altro che seguire il percorso pre-calcolato dal sistema percorrendo l’itinerario.
Non consentono di registrare né modificare tale percorso, non consentono l’uso o la creazione o la gestione di itinerari creati dall’utente, in buona sostanza per l’uso ciclistico servono a poco oppure a nulla.

Guida alla scelta del gps per bici

Nella categoria dei navigatori portatili entrano tutte quelle unità che vengono usate per l’ outdoor ovvero per tutte quelle attività all’aria aperta (escursionismo, MTB, navigazione di diporto ecc..) in cui spesso e volentieri andiamo a percorrere luoghi in cui, spesso, di strade non se ne vede l’ombra, e la cartografia stradale non può dare alcun tipo di ausilio.
E’ in questa categoria che dovremmo orientare la nostra scelta.
Tutte le unità, dalle più semplici (ed economiche) a quelle più complesse hanno le cinque funzioni base che abbiamo visto precedentemente, naturalmente i modelli più costosi hanno svariate funzioni accessorie a volte utili a volte no ed alcuni, i modelli cartografici, consentono di avere e gestire una cartografia, quindi possono essere usati anche come navigatori stradali.

Se permettete un consiglio, per un uso in bici orientate la scelta verso un’unità che non abbia troppe funzioni particolari ma caratteristiche pratiche come un display bello grande, cosa molto utile quando si pedala in modo che, con un veloce colpo d’occhio si riescano a recepire tutte le informazioni necessarie senza dover distogliere troppo lo sguardo dalla strada per dover “mettere a fuoco” una immagine piccolissima.
Alcuni strumenti sono concepiti espressamente per la bici ma con funzioni di cardiofrequenzimetro, contatore di pedalata e tutte le funzioni per impostare un ciclo di allenamento, se non siete ciclisti novelli sicuramente sul vostro manubrio avrete già il cardiofrequenzimetro e il computer, potrebbe essere un doppione di spesa.

Ultima cosa, ma non per questo meno importante, il costo; non sempre si pedala su superfici lisce come l’asfalto, l’uso in MTB anche se la bici e front o bi-amortizzata dalla forcella arrivano tantissime vibrazioni, il GPS le sente tutte, se a questo aggiungiamo che la possibilità di una scivolata è sempre dietro l’angolo… è meglio se il suo costo è anche contenuto !
Ad ogni modo, la scelta è anche in funzione della ricercata possibilità di poter memorizzare, gestire, percorsi da noi creati oppure lo scambio di informazioni (file) di percorsi con altri utenti.
Insomma ciclisti attivi e creativi, altro che storditi.

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A cosa serve un GPS in bici?

Dopo una lunga scelta di GPS per bici abbiamo deciso quale modello acquistare, siamo riusciti (a fatica) a trovare uno spazio sul manubrio dove montare la staffa di supporto tra trip computer e cardiofrequenzimetro, ma… cosa ci facciamo con questo GPS ?
Le cose che possiamo fare per un uso “ludico” del GPS sono ovviamente riferite ai percorsi e quindi tracciare un nuovo percorso oppure seguirne qualcuno già tracciato da altri.

Tracciare un nuovo percorso

Il solo GPS potrebbe essere sufficiente se si conosce la zona come le proprie tasche, diventa invece parte di un corredo di strumenti come bussola, cartina della zona bloc-notes e biro nel caso vogliate partire alla scoperta di percorsi nuovi.
Per questa operazione di mappatura non basta definire sulla mappa l’itinerario di massima da esplorare, dobbiamo mettere in conto la possibilità di commettere errori di percorso, che verranno cmq memorizzati dal GPS, in questo caso dobbiamo esser pronti a saper “marcare un waypoint” (WP) il punto in cui abbiamo preso la direzione sbagliata, usare strategie descrittive tipo dare una descrizione più completa del WP, questo è possibile anche con il GPS ma sicuramente non pratico, meglio quindi annotarsi su un block-notes il numero progressivo che il GPS assegna ed annotare a fianco una descrizione.
Terminato il percorso e memorizzata la traccia, con il PC (e apposito programma) potremo eliminare le parti sbagliate e descrivere i WP con simbolo e breve descrizione.
Per completare l’opera, secondo il nostro parere, bisogna ripercorrere la traccia fidandosi solo delle indicazioni del GPS per valutare la bontà del nostro lavoro, meglio ancora se a seguirla è una amico che non la conosce.

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Seguire un percorso di altri

Una volta caricata la traccia e arrivati al punto di partenza l’unica cosa da fare è seguire le indicazioni che appaiono sul display.
In questo caso il GPS ci può servire anche per rintracciare il punto di partenza dell’escursione nel caso non sapessimo esattamente dove si trova. Una volta arrivati nelle vicinanze possiamo accendere il GPS, caricare la traccia e visualizzarla sul display e ci portiamo ad un livello di zoom in cui si possano vedere sia la nostra posizione attuale che il punto INIZIO.
Diventa così molto facile capire quale direzione dobbiamo prendere e se ci stiamo avvicinando o meno al punto di partenza.

Non sai quale gps per bici scegliere? Dai un’occhiata al sito di Decathlon.

Commenti

  1. Avatar Massimo ha detto:

    Mi piacerebbe chiedere a Ferdinando (che commentava più su) come e’ andata con la selezione del suo GPS. Qui sembra -spesso con buone ragioni -che ciascuno ha un’esigenza specifica e non e’ immediato individuare il prodotto giusto per ciascun uso. Anche a me farebbe gola un GPS affidabile e portatile che sia più rivolto al cicloescursionismo che non all’agonismo, e pertanto non sarebbe avere sensore di cadenza di pedalata e frequenza cardiaca, ma piuttosto un dispositivo con batterie di lunga durata e con una buona connettività per caricare/scaricare mappe, oltre ad un display cartografico. Meglio ancora se le mappe non si debbano acquistare e che siano aperte anche al contributo degli utenti per segnalare nuovi punti di interesse o la cancellazione di altri. Un navigatore con software basato sull’open source? Alla Maker Faire di Roma c’erano dei ragazzi tedeschi che mostravano un prodotto fai da te e completamente open: dialogava con una App per telefonino, HERE Maps, per mostrare su un display fatto in casa le indicazioni di navigazione: http://360.here.com/2015/10/15/here-debuts-bike-navi-build-your-own-bike-navigation-device-2/
    Nessuno dei navigatori commerciali di cui ho sentito parlare fino ad ora ha la possibilità di comunicare via rete mobile la propria posizione a terzi, come fa per esempio la App Glympse per smartphone, faccenda comoda quanto sicura per tenere informati altri sulla propria posizione.
    Qualcuno più aggiornato di me sa se i navigatori commerciali stanno andando anche in questa direzione, autonomamente o per il tramite di comunicazione con un cellulare?
    Grazie,
    Massimo (Roma)

  2. Avatar Claudio P ha detto:

    Neofita della bicicletta cerco un buon navigatore GPS da sistemare sul manubrio per navigare con la mia citybike normalissima. Vorrei fare qualche percorso in pista ciclabile, non percorsi da mtb.Il GPS mi servirebbe capire dove sono, se ci sono B&B nelle vicinanze ecc. possibilmente con schermo bello ampio (la vista se ne sta andando).
    Grazie e complimenti per il sito.

  3. Avatar Luigi F. ha detto:

    Ho provato ad utilizzare applicazione con iPhone 4 (runtastic) per tracciare percorsi sia con BdC che MB senza risultati per problemi di batteria che non garantiva giri quotidiani.
    Motivo per cui sarei intenzionato ad orientarmi su un GPS (Dakota 20).
    Secondo voi sto sbagliando qualcosa con l’applicazione o è un problema (durata batteria smartphone) riscontrato.
    Acquistando un GPS posso utilizzarlo per entrambe le bici che uso o dovrei acquistarne uno per bici.
    Grazie e complimenti.

    1. Avatar francesco ha detto:

      Ciao Luigi, possiedo dakota 20 da circa 2 anni , lo ricomprerei subito, preciso che lo uso per uscite in mtb, ci carichi tutte le mappe che vuoi ed è robusto, unico consiglio aumenta il fissaggio sl manubrio con degli elastici , io l’ ho perso a 45 kmh su strada batterie da una parte coperchio dall’ altra rimesso tutto assieme ed è ripartito.Per quel che riguarda il cellulare prova ad installare strava , bellissimo per memorizzare i percorsi.

  4. Avatar alan ha detto:

    DEVO COMPRAR UN GPS, LE TRACCE COME SI Fà PER METTERLE NEL PROPIO GPS? COSTANO? SOMO GRATUITE?

    1. Avatar ferruccio ha detto:

      prima di comperare un gps, ti consiglierei di provare a fare la stessa cosa con il tuo cellulare, i cellulari stanno soppiantando i gps tipo garmin (grande schermo e molti meno intoppi (bugs).
      ti dico come faccio io:
      uso un samsung con gps
      per navigare uso l’app Lucus Pro che costa 7 euro
      Locus Pro ti permette di scaricare 3 mappe di tre paesi gratis, le altre costano 50 centesimi l’una (credo).
      normalmente (o anche sempre direi) le tracce sono gratis,
      premo il tasto “import” e la traccia compare nel display, senza nessun costo.
      ciao

  5. Avatar Marco ha detto:

    Ciao Roberto,
    io per la tracciatura di miei percorsi di strade “zitte” da percorrere con la mia bici da corsa uso produrmi il percorso con l’ottimo programma Strava ed esportarlo in GPX.Poi lo carico su Easytrails app che ho su iPhone 4 fissato alla borsettina posizionata sotto gli occhi.
    A differenza di quanto sostiene la descrizione di Easytrails, questo programma non mi pare emettere alcun avviso sonoro in corrispondenza dei vari waypoints che ho creato.
    Mi piacerebbe quindi sapere qual’è lo stato dell’arte in questo settore laddove sarebbe davvero utile fatto tutto quanto sopra descritto ed avere però un avviso sonoro o meglio una voce sintetizzata che ti dicesse “svolta a dx” o “svolta a sinistra” in corrispondenza dei punti e biforcazioni segnate nell’itinerario creato.
    Purtroppo allo stato attuale con Easytrails mi accorgo solo dopo il punto se ho sbagliato o preso la strada giusta e invece mi piacerebbe saperlo prima magari quando in discesa sto andando a 50 Km./ora e non dovermi fermare ogni momento per controllare soprattutto in presenza di varie biforcazioni.
    Grazie se vorrai condividere la tua esperienza sullo stato attuale dell’arte.
    A naso mi pare di capire che il massimo si possa ad oggi ottenere con un Garmin 810 in cui se non sbaglio c’è una freccia grande e un avvisatore acustico che puoi regolare sul numero di metri di anticipo. Corretto ?
    Ciao
    Marco

    1. Avatar ferruccio ha detto:

      per la navigazione a voce off-line io uso l’app Locus Pro che costa 7 euro.
      puoi scaricarti 3 carte di tre paesi gratis, sono super dettagliate con campeggi, farmacie, etc, ti fai la traccia come vuoi tu, poi la importi. A questo punto, mentre sei in linea inserisci la modalità “navigazione” scegliendo “voce”. fatto questo puoi andare off-line e avrai la navigazone a voce per tutto il percorso, anche di migliaia di km, chiaramente poi non puoi spegnere il telefono ma penso che questo non sia un grosso problema.
      ciao

  6. Avatar gio ha detto:

    Carissimo, il mio problema è semplice. Mi sono pianificato un lungo itinerario con Gpsies, esclusivamente su asfalto dal nord italia alla calabria, e so che lo posso caricare su tutti i Garmin. Considerato che a me poco interessa della frequenza cardiaca e delle varie funzioni tipiche di un ciclocomputer, secondo te la scelta di un etrex20 è buona o c’è qualcosa di simile che può fare al caso mio (che devo fare anche economia)? Grazie.

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