Il tensiometro è uno strumento indispensabile per raggiungere un livello di tensionatura delle ruote di qualità professionale. Grazie a questo strumento infatti è possibile diagnosticare i problemi di tensione di una ruota, gli squilibri tra i vari raggi, equilibrare al meglio le forze e ottenere ruote più stabili che mantengono la centratura nel tempo. In questo articolo andremo a vedere perché usare un tensiometro, quale delle varie proposte del mercato acquistare e come utilizzarlo nel modo migliore.
La tensione in una ruota in pillole
La ruota è un sistema che lavora sotto tensione. A ciascun raggio viene conferita una tensione che lo fa lavorare in trazione (quindi che lo tira). Questa tensione rende i raggi più resistenti, permette al cerchio di non danneggiarsi e consente alla ruota di girare in dima. La corretta distribuzione della tensione tra i vari raggi infatti permette di annullare gli spostamenti laterali, i salti orizzontali e gli errori di campanatura, ottenendo così una ruota tensionata correttamente. Il problema nasce dalla gestione della tensione, poiché tecnicamente è possibile ottenere una ruota che gira dritta anche con i raggi che presentano tensioni diverse.
Quando però la ruota verrà usata questa tensione tenderà a distribuirsi dai raggi più sollecitati a quelli meno tesi, producendo la perdita della centratura. Il tensiometro è lo strumento che permette di leggere la tensione di ciascun raggio, ottenendo così una mappatura completa delle forze in gioco e permettendo di equilibrare la ruota. La cosa importante da sapere è comunque che in una ruota, la tensione ammissibile dei raggi non è data dalla forma costruttiva o dal materiale, bensì dal cerchio. A raggi di diversa foggia corrisponderà la stessa tensione a parità di cerchio.
I vantaggi dell’utilizzo del tensiometro
Usare un tensiometro nelle fasi di costruzione, tensionatura e costruzione della ruota offre numerosi vantaggi. Vediamoli insieme:
• Pareggiatura dei raggi: durante la fase iniziale di tensionatura, si devono pareggiare tutti i raggi, cioè avvitare i nippli nello stesso modo, per partire a dare tensione da una situazione di equilibrio. Questa operazione di solito si effettua con un utensile specifico, detto avvitanippli. Controllare però tutti i raggi con il tensiometro permette di essere certi dell’uguale distribuzione della tensione e quindi di partire a centrare e tensionare la ruota con maggior facilità;
• Controllo della lunghezza dei raggi: a volte può capitare che alcuni raggi aumentino di tensione in maniera diversa dal resto della ruota. Controllare la tensione dei raggi con il tensiometro permette di verificare che non vi sia uno squilibrio, che può essere sintomi di un raggio più corto che va in tensione prima degli altri;
• Verifica della resistenza strutturale: ogni casa produttrice di ruote fornisce indicazioni precise sulla tensione da applicare, espressa in kgf, su tutti i raggi, spesso divisi per lato trasmissione e lato sinistro. Passare in rassegna tutti i raggi dopo aver ultimato la centratura, consente di verificare di aver rispettato la tensione indicata dal costruttore. Così facendo si otterranno ruote equilibrate, resistenti e soprattutto garantite, poiché non saranno sottotensionate o troppo forzate;
• Individuazione di raggi piegati: a volte una ruota non va in dima nonostante tutti gli sforzi e la precisione possibili. Prima di diventare matti per riuscire a togliere un salto, è meglio controllare la tensione di tutti i raggi. Per prima cosa andrebbero pizzicati tutti con il dito, per valutarne il suono (un raggio ben teso emette un suono ben preciso, che è un fa diesis). Se nessun raggio suona “lento” allora si può controllare la tensione con il tensiometro. Se per esempio un raggio è piegato, la tensione espressa sarà diversa dagli altri e perciò si potrà comprendere la ragione di una centratura così difficoltosa;
• Ottenere ruote migliori: passare in rassegna tutti i raggi consente di controllare la tensione effettiva e comprendere se ve ne siano alcuni con una tensione lievemente minore o maggiore. Basterà poi avvitare o svitare di ⅛ di giro i nippli corrispondenti e ripassare tutti i raggi, per ottenere una distribuzione migliore. Le ruote così saranno più equilibrate, maggiormente in dima e manterranno la centratura più a lungo;
Quale tensiometro scegliere?
Ogni azienda che produce ruote o raggi propone il suo tensiometro. Solitamente la grande differenza è il prezzo d’acquisto. Aziende come Sapim o DT swiss propongono dei tensiometri di tipo professionale, con display analogico o addirittura digitale, che consentono di effettuare controlli accurati. Visto il costo, che viaggia sulle parecchie centinaia di euro (se non di più), questi strumenti sono destinati a un pubblico professionale e ha senso acquistarli solo se si costruiscono o si revisionano molte ruote all’anno.
Park Tool invece propone un tensiometro analogico molto pratico, affidabile ma dal costo decisamente più nazionalpopolare. E’ lo strumento che vedete nelle foto di questo articolo. Basso costo non significa bassa qualità, infatti il tensiometro Park Tool viene usato anche dai professionisti e permette un controllo accurato delle ruote. Il mio consiglio è di acquistare questo strumento, fare pratica e apprendere bene come controllare la tensione di una ruota, prima di passare a una versione più professionale.
Come usare il tensiometro
Vediamo ora come usare bene il tensiometro. Per prima cosa ci si deve munire di centraruote, tiraraggi e della tabella di conversione. Infatti il tensiometro Park Tool offre un’indicazione numerica adimensionale, che andrà poi convertita in espressione di kgf attraverso la tabella specifica. La tabella è diversa a seconda dei raggi (piatti, tondi), del materiale di costruzione (acciaio, alluminio, carbonio, titanio) e del tipo di raggiatura. Quindi prima di usare il tensiometro si deve essere certi di possedere queste informazioni.
Il tensiometro Park Tool s’impugna con una mano ed è dotato di una leva, che deve essere premuta per liberare i nottolini di riscontro.
In sostanza si preme la leva, si poggiano i nottolini sul raggio e si rilascia la leva: i nottolini andranno in battuta contro il raggio e la tensione riscontrata dalla molla posteriore permetterà di calcolare i kgf applicati sul raggio stesso.
Le fasi di utilizzo sono le seguenti:
• Per prima cosa si deve montare la ruota sul centraruote;
• Si prende come riferimento il foro valvola e si parte a controllare dal raggio immediatamente prima o dopo quest’ultimo;
• Posizionare il tensiometro sul raggio e controllarne la risposta;
• Segnare il valore indicato su un foglio;
• Proseguire controllando tutti i raggi dello stesso lato della ruota;
• Prendere la tabella di conversione;
• Controllare il tipo di raggi indicato e verificarne la tensione;
• Controllare che non vi siano squilibri evidenti;
• Ripetere la procedura sull’altro lato della ruota;
Concludendo
Il tensiometro è uno strumento molto utile per diagnosticare i problemi di una ruota e per ottenere centrature più equilibrate, durature e decisamente migliori. Un utile strumento di controllo per chi vuole ottenere risultati professionali nel mondo delle ruote per bicicletta.
Ciao bela guida, ho una domada da fare però. Se ho una vecchia biciletta con cerchi e raggi tondi in acciaio e non ho delle specifiche fornite dal produttore a quanto regolo?
Ripeto stiamo parlando di una citybike ma non vorrei lasciarli troppo molli nè troppo tirati.
Grazie
Buongiorno, per i raggi tondi con sezione minore al centro, sulla tabella, che valori guardo? Faccio fede al diametro del raggio vicino al filetto o al diametro minimo al centro?
L’ho acquistato poco fa su Amazon!
Ho intenzione di acquistare il Park Tool e sto cercando di capire come funziona. Nel mio caso ho 2 cerchi Beretta ’26×1.75 alluminio con 36 raggi e non ho ancora capito se sono in acciaio o alluminio.
Non ho ancora capito come usare la tabella, anche questo sito è utile ma è in inglese per fare il calcolo parktool. com/wta