La notizia che il ministro Passera vuole introdurre il reato di omicidio stradale per chi guida sotto effetto di alcol o droghe suscita in me due reazioni contrastanti.
La prima: bene, è un primo passo per un’azione di maggior contrasto dell’incidentalità stradale, diamo fiducia al Governo, magari ha già in mente per il futuro di migliorare la norma.
La seconda: male, è un approccio sbagliato e demagogico, che parte da un’errata lettura delle statistiche. La stragrande maggioranza degli incidenti avviene nelle aree urbane, intorno alle ore 18.00, vede come protagonisti automobilisti nel pieno possesso delle loro facoltà mentali. (Forse pieno possesso è una parola grossa… diciamo in possesso di facoltà mentali non diverse dal solito).
Insomma la domanda è: ma è più grave il comportamento di chi va a 30 all’ora dopo essersi fatto una canna o quello di un’astemio proibizionista che scorrazza nelle città a 70 kmh e passa?
Le strade piene di morti e la Passera ubriaca

28 Febbraio 2012
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