Finalmente i ciclisti che si muovono in città sanno a che santo votarsi. Anzi di santini adesso ne hanno addirittura una serie a cui rivolgere un’accorata lode mattutina che li aiuti a superare indenni i piccoli imprevisti che possono ostacolare o interrompere il pedalare, dalla classica foratura a una salita che si dimostra più ostinata e impervia del previsto.
La serie di immaginette votive per biciclettari fa parte della campagna pubblicitaria di #VeloLove, la festa nazionale dei ciclisti urbani organizzata da #Salvaiciclisti e Rete Mobilità Nuova per il 14 giugno a Roma. Tanti soggetti – come San Pietrino, che protegge da pavé e pavimentazioni sconnesse, o San Semaforo Sempreverde, che salvaguarda la scorrevolezza dell’itinerario – che suggeriscono in maniera ironica e mai irriverente quanto sia miracoloso veder quotidianamente aumentare il numero di persone che usano la bici come mezzo di trasporto in città che sono spesso inospitali, e talvolta addirittura ostili, nei confronti del traffico non motorizzato.
L’idea di realizzare una campagna pro bono a favore di VeloLove è di Alberta Schiatti, associate creative director di una delle più importanti agenzie di pubblicità internazionali, frequent biker urbana e pedalatrice di lungo corso. E’ lei che ha messo insieme un team di giovani professionisti, smanettoni ed esperti sia di mezzi a due ruote che di mezzi di comunicazione: la regista Veronica Mengoli (autrice peraltro di un bellissimo corto sulla critical mass milanese ), l’editor Marco Ferrara, Orazio Marino e Davide Pagliardini, creativi della campagna e curatori della parte visual. Mentre pedalavano tutti insieme per le strade di Milano è arrivata l’illuminazione celestiale dei santini del ciclista, sicuramente efficace sia come pubblicità virale sui social, sia per il più classico dei volantinaggi.
“Per anni s’è detto che era bello andare in bici – dice Alberta Schiatti – forse potremmo mettere da parte quel vecchio slogan e sostituirlo con un nuovo adagio: si è belli andando in bici. E’ una bellezza che non riguarda la singola persona, è l’estetica di una mobilità smart, di un diverso uso dello spazio urbano, di un ritorno alle piazze come punto d’incontro e non di parcheggio o di traffico. Ecco, come spiegano i nostri santini, la bici in città può fare miracoli, non solo nel campo della mobilità, ma rigenerando completamente il tessuto urbano”.
Del principale intoppo allo sviluppo della ciclabilità nei centri urbani, la congestione da traffico, non c’è nemmeno un accenno nei santini del ciclista. D’altronde per eliminare l’ingorgo quotidiano forse non basterebbe un calendario di beati, bisognerebbe far scendere in campo i big dei miracoli. “E’ una scelta precisa, è una campagna che punta alla leggerezza, vuole far sorridere, trasmettere l’idea di uno stile di mobilità divertente, non aggressivo e non litigioso – spiega ancora Schiatti – Lanciando un messaggio positivo e non antagonista – come peraltro cerca di fare VeloLove con le sue iniziative on the road – si possono convincere quei benedetti automobilisti a provarci, a rendersi conto di persona che tanti spostamenti è meglio, per se stessi e per gli altri, farli con le proprie gambe anziché in automobile”.
I santini del ciclista urbano, che Bikeitalia presenta in anteprima, a partire da lunedì prossimo inizieranno a girare sul web. E chissà, magari un santino al giorno leva il traffico di torno.
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