25 mila firme per il completamento della Ciclovia dell’Acquedotto

Finita l’estate, non si ferma l’azione di pressione dei centinaia di volontari sugli assessorati ai Trasporti e al Turismo della Regione Puglia: alle 11.000 firme raccolte online sulla piattaforma Change.org si sono andate ad aggiungere le oltre 14.000 firme raccolte durante gli eventi e sagre su tutto il territorio pugliese e durante la fiera della bici di Verona, CosmoBike.

Uno scorcio del pezzo attualmente realizzato della Ciclovia dell'Acquedotto

Uno scorcio del tratto  attualmente realizzato della Ciclovia dell’Acquedotto

Sono arrivate quindi a 25 mila le firme raccolte e indirizzate agli assessori Giannini e Liviano a cui viene chiesto il completamento della Ciclovia dell’Acquedotto, un’opera pubblica che – sfruttando il monumentale lavoro svolto il secolo scorso per la realizzazione dell’acquedotto pugliese – potrebbe creare un’attrazione turistica a impatto zero sul territorio in grado di far impallidire le grandi ciclovie europee e di destagionalizzare il turismo a beneficio dei tanti piccoli operatori sul territorio.

Tra coloro che hanno sottoscritto la petizione non mancano personaggi influenti della cultura del nostro paese, tra gli altri, Emiliano Brancaccio, economista dell’Università del Sannio, che ha così argomentato la propria decisione: “Firmo la petizione di Bikeitalia per il completamento della ciclovia dell’acquedotto pugliese, perché in Italia c’è bisogno di accrescere la dotazione di beni collettivamente fruibili. Rendere un paese ciclabile significa renderlo più moderno e più equo”.

Anche l’ex ministro della Cultura, Massimo Bray, ha così giustificato il proprio endorsement alla richiesta di completamento della ciclovia: “Ho deciso di sostenere Bikeitalia nella sua petizione online in favore di una grande pista ciclabile che affianchi l’Acquedotto Pugliese nel suo lungo percorso dall’Irpinia a Santa Maria di Leuca. L’ho fatto perché sono convinto che rendere l’Italia un paese ciclabile sia uno dei modi migliori per valorizzare il nostro patrimonio culturale e definire un modello di sviluppo sostenibile, prospettando un futuro migliore per i nostri figli”.

Anche tra i comuni cittadini non mancano i commenti e le dichiarazioni di supporto.

Di seguito, un video che abbiamo realizzato lo scorso maggio dopo aver fatto pedalare una trentina di ciclisti da tutta Italia lungo il percorso attualmente percorribile della Ciclovia dell’Acquedotto.

Mentre attendiamo che gli assessori di competenza compiano il passo necessario per la realizzazione di un’opera pubblica dal costo minimo e in grado di creare importanti ritorni occupazionali ed economici sul territorio, abbiamo deciso di convocare un tavolo di lavoro aperto a tutti i portatori di interessi sul territorio per creare una vasta alleanza tra tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo economico del nostro paese e delle zone attraversate dal tracciato su basi di sostenibilità, tutela e rispetto del paesaggio.

L’appuntamento è fissato per lunedì 12 novembre.

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