Roma e il Giubileo della ciclabilità negata

7 Dicembre 2015

Non si sa quanti pellegrini giungeranno a Roma per il Giubileo della Misericordia che inizia domani, 8 dicembre 2015: fatto sta che difficilmente potranno farlo in bicicletta in sicurezza, visto che le tanto annunciate 21 corsie ciclabili da realizzare ad hoc sono rimaste al palo e il Comune di Roma non sembra voler investire a breve in queste infrastrutture leggere. E così il progetto delle ciclabili giubilari – che avrebbe potuto costituire l’architrave per il biciplan cittadino – è rimasto chiuso in un cassetto.

GIUBILEO_VATICANO_ROMA_CICLABILI

Dopo la defenestrazione del sindaco Ignazio Marino avvenuta in autunno, le 21 ciclabili leggere contenute nella delibera capitolina n. 274 approvata il 6 agosto 2015 sono state di fatto congelate. Già l’assessore alla Mobilità Stefano Esposito – il senatore del Pd nominato nell’ultimo rimpasto di giunta – aveva sconfessato le bike lane nel corso di un incontro con i cittadini portatori d’interessi per la mobilità nuova, sostenendo che chi pedala a Roma lo fa “a suo rischio e pericolo”.

Noi – che a Roma, come in molte altre città d’Italia, ci pedaliamo tutti i giorni – sappiamo benissimo che muoversi in bici è rischioso proprio laddove le amministrazioni girano la testa dall’altra parte e lasciano chi pedala in balìa di un traffico motorizzato aggressivo, senza adeguati controlli da parte di chi dovrebbe far rispettare i limiti di velocità e debellare i parcheggi in doppia fila. Di solito le giustificazioni addotte spaziano da “non ci sono i soldi” a “questa non è una priorità”: senza capire che, invece, curare la ciclabilità rappresenta un intervento strategico per migliorare la mobilità tutta, come spiega bene il film Bikes vs. Cars che andrebbe proiettato nelle scuole.

Roma e il Giubileo della ciclabilità negata. Le firme del commissario straordinario facente funzione di sindaco Francesco Paolo Tronca sono state apposte su provvedimenti riguardanti la sicurezza e il decoro: via i “centurioni”, le bancarelle e i risciò dal Colosseo, off-limits per urtisti e camion bar la zona adiacente al Vaticano, ma le famose ciclabili leggere sono scomparse. E la sicurezza stradale di chi pedala anche.

Dopo gli attentati di Parigi l’attenzione e le risorse dei governi e delle amministrazioni di pressoché tutti i Paesi d’Europa si sono spostate sulla sicurezza: stazioni della metropolitana presidiate, posti di blocco nelle zona calde delle città, aumento dei controlli in strada e degli agenti in servizio. Ma a Roma un’opera importante e necessaria come la pedonalizzazione integrale di via della Conciliazione durante il periodo del Giubileo non è stata approvata e anche le “vie dei pellegrini” – non solo l’Appia Antica, ma anche via Urbana che pedonale non è – sono invase dai motori che possono continuare a percorrerle con buona pace della sicurezza stradale.

CICLABILE_GHOST_BIKE_7

In questo panorama già abbastanza desolante e penalizzante per chi pedala a Roma, con il suo “spezzatino” ciclabile e piste abbandonate a se stesse, va ricordato che il bikesharing capitolino è stato smantellato anche se da anni ne viene periodicamente annunciato il ritorno: l’ultima promessa – ormai ho perso il conto – parlava di 350 stazioni per complessive 4.000 biciclette in condivisione. Sono rimaste parole al vento.

A quanto pare l’unico intervento ciclabile degno di nota nella città che da domani si prepara ad accogliere milioni di persone per l’evento mondiale indetto da Papa Francesco è stato realizzato dai cittadini, sotto il tunnel di Santa Bibiana: la ciclabile popolare di circa 100 metri che unisce Esquilino e San Lorenzo è stata ridipinta di fresco qualche settimana fa, funziona bene e rappresenta un piccolo miracolo in un contesto di abbandono. Domani comincia il Giubileo della ciclabilità negata: qui non c’è Misericordia per chi pedala.

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Commenti

2 Commenti su "Roma e il Giubileo della ciclabilità negata"

  1. mariop ha detto:

    Prossime elezioni niente voto al PD!!

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