Le affissioni con pubblicità di auto sono state ritoccate nella notte tra il 3 e il 4 marzo 2020 in alcune strade di Roma: sopra ai megacartelloni sono stati incollati messaggi neri su sfondo bianco, con font e formattazione che richiama le avvertenze obbligatorie da apporre sui prodotti potenzialmente nocivi per la salute, come ad esempio le sigarette.
Bikeitalia.it è in grado di pubblicare alcune immagini scattate a poche ore dall’azione: in Viale delle Province, all’angolo con la trafficatissima Piazza Bologna, sulla pubblicità di un Suv campeggia il messaggio “La velocità nuoce gravemente alla salute”.

Sulla pubblicità di un’auto sportiva, accanto al claim che ne magnifica le prestazioni, anonimi attivisti hanno aggiunto il testo riquadrato, in romanesco: “Nun core… che se famo male” (trad. “Non correre… che ci facciamo male”, ndr).
In Via della Magliana, un messaggio che invita alla prudenza: “Distrarsi alla guida uccide”.

Questa campagna di subvertising, ovvero di rovesciamento del messaggio pubblicitario con un’aggiunta che esplicita quello che le pubblicità – in questo caso delle auto – non dicono, è visibile per le strade di Roma, in diversi quartieri: nella stessa città in cui il 23 febbraio si è tenuta la manifestazione nazionale per la sicurezza stradale e che ogni giorno è teatro di collisioni in cui gli utenti più fragili sono vittime della violenza motoristica.

L’azione degli attivisti anonimi è dunque da considerarsi come richiesta di assunzione di responsabilità da parte di chi crea il problema dell’incidentalità stradale e della cattiva qualità dell’aria che siamo costretti a respirare: se le nostre città sono ostaggio del traffico e dello smog questo deriva da un paradigma sbagliato della mobilità, lo stesso che minimizza l’impatto economico e sociale della strage stradale che produce oltre 3.000 morti e circa 200.000 feriti (di cui 17.500 gravi e gravissimi, ndr) ogni anno.
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