Mobilità

Trento: le associazioni al lavoro per una Rete di Mobilità d’Emergenza

Trento: le associazioni al lavoro per una Rete di Mobilità d’Emergenza

Se non ci arrivano i Comuni ci pensano le associazioni: a Trento grazie a un gruppo di lavoro costituito da associazioni locali e studenti universitari vedrà la luce una proposta per la realizzazione di una Rete di Mobilità d’Emergenza.

Il render di una strada 20

Grazie anche alla pubblicazione su Bikeitalia del “Piano d’azione per la mobilità urbana post Covid” e del “Manuale di Comunicazione della Nuova Mobilità” i volontari hanno redatto un piano da sottoporre agli amministratori per attrezzare la città di Trento alla Fase 2 dell’emergenza Coronavirus.

Gli attori scesi in campo sono tre: Fiab Trento, Ciclostile e l’Associazione Acropoli, composta da studenti universitari di Architettura e di Ingegneria.

Il progetto è frutto di un’attenta analisi del traffico della città e dallo studio di varie arterie stradali che con pochi accorgimenti possono diventare dei corridoi per la mobilità attiva.

Uno schema del progetto

Tra gli interventi proposti all’amministrazione spiccano strade 30 e 20, luoghi dove grazie alla velocità calmierata non è necessario realizzare infrastrutture separate ma è sufficiente condividere la strada tra i diversi utenti.

Non mancano inoltre idee e soluzioni su dove e come parcheggiare le biciclette, prevedendo nuove rastrelliere da dislocare in tutto il territorio comunale.

Questa iniziativa rientra in un progetto più ampio dal nome #CAMBIAMOLASTRADA e sarà presentata proprio oggi, lunedì 25 maggio 2020, alle ore 18:30 in videoconferenza:

https://www.facebook.com/ciclostile.officinapopolare/posts/2033160220160723

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