Mobilità

ANCI: i soldi per le ciclabili ci sono, ora nuove regole e meno burocrazia

Dopo lo stanziamento di oltre 137 milioni di euro per la realizzazione di ciclabili in ambito urbano le città italiane non hanno più scuse per puntare sulla mobilità ciclistica.

Non lo dice solo Bikeitalia.it ma anche l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) la quale riprende le proprie proposte di modifica al Decreto Rilancio e chiede maggior impegno da parte del governo nello svecchiare il Codice della Strada a favore di una nuova mobilità più sostenibile, in tutti i sensi.

ANCI infatti non si è limitata a chiedere l’adozione di nuove pratiche per favorire la mobilità ciclistica come ad esempio il doppio senso ciclabile, ma evidenzia quanto sia indispensabile una generale semplificazione del processo di trasformazione delle città, al fine che tutti gli utenti della strada possano muoversi in sicurezza e autonomia.

Poca burocrazia, tanta innovazione e uno sguardo alle migliori realtà europee, si può riassumere così il messaggio lanciato da ANCI che ci auguriamo venga accolto dal Governo Conte.

Tra le azioni richieste oltre al doppio senso ciclabile troviamo anche la realizzazione di strade scolastiche nei pressi delle scuole, la diffusione di attività di moderazione del traffico e l’implementazione dell’uso delle corsie ciclabili.

La predisposizione di finanziamenti dedicati alle città con più di 50.000 abitanti fanno credere che il governo abbia tutte le intenzioni di volere imprimere un forte slancio alla ciclabilità urbana. Ma i fondi spesso non bastano ed è per questo indispensabile che i lavori vengano svolti a regola d’arte, sottraendo spazio alla viabilità motorizzata e non ai pedoni, realizzando percorsi continui, diretti e sufficientemente ampi ad esempio.

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