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Bologna Città 30 km/h: il nuovo limite è coerente con la direttiva ministeriale

Bologna Città 30 km/h: il nuovo limite è coerente con la direttiva ministeriale

La questione “Bologna Città 30” è ancora all’ordine del giorno. Proprio oggi, lunedì 29 gennaio, l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ha inoltrato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) una nota basata sul Codice della Strada che legittima l’autorità dei sindaci nell’intervenire sui limiti di velocità urbani e sulle cosiddette “zone 30” per motivi di sicurezza.

Bologna Città 30 Matteo Lepore Valentina Orioli
L’assessora alla Mobilità Valentina Orioli e il sindaco di Bologna Matteo Lepore (fonte: Agenzia Dire)

Il tutto dopo l’emanazione della direttiva ministeriale dopo il botta e risposta tra il ministro Matteo Salvini e il sindaco di Bologna Matteo Lepore e dopo una nota pubblica in cui il presidente dell’ANCI – e sindaco di Bari – Antonio Decaro rivendicava le prerogative dei primi cittadini in materia di limiti di velocità urbani.

Le parole dell’assessora alla Mobilità di Bologna

Da un punto di vista tecnico, in questi giorni, l’assessora alla Mobilità del Comune di Bologna Valentina Orioli – come riporta il Corriere di Bologna – afferma che la direttiva del Mit e il nostro provvedimento sono coerenti nella sostanza. Ci sono aspetti da chiarire ancora, ma non vedo grandi complessità. Si può abbassare il limite che normalmente è di 50 chilometri all’ora se si riesce a dimostrare che si va a incidere su zone sensibili”.

Emesse 15 ordinanze specifiche

L’amministrazione, spiega Orioli, ha già motivato la sensibilità di alcune strade rispetto all’utenza: “Abbiamo emesso 15 ordinanze con l’elenco di tutte le strade su cui abbassare il limite di velocità, spiegandone le motivazioni. Le ordinanze sono state fatte ad hoc strada per strada, dopo aver condotto molte analisi sull’incidentalità e sui punti sensibili nelle strade del centro”. Ordinanze che sono tutte datate 16 gennaio 2024, cioè il giorno in cui sono iniziati i controlli e le sanzioni.

Ridurre la gravità in caso di incidenti

E, a proposito delle motivazioni che hanno portato all’introduzione del nuovo limite di velocità generalizzato di 30 km/h Orioli è netta: “Deve essere chiaro che le città che abbassano la velocità lo fanno per ridurre la gravità dell’impatto in caso di incidenti. Per il resto abbiamo fatto poche multe, parlato con molte persone. Quanto a chi deve andare al lavoro, nelle ore di punta la velocità già si abbassa normalmente per il traffico intenso, non vedo ideologia in questo”.

Il Comune di Bologna va avanti

Il Comune di Bologna va avanti: “Dopo la fase di confronto con il Mit sui principi, poi vedremo quali atti ci vengono contestati o richiesti. Noi restiamo disponibili al confronto e ai miglioramenti. Il tema adesso è far riconoscere le ‘zone 30’, andare oltre alle singole strade, stiamo lavorando su questo con l’Anci”. Tuttavia, l’Anci già ritiene le “zone 30” legittime basandosi sull’articolo 135 del regolamento attuativo del Codice della Strada.

“Dialogo aperto”, la risposta del MIT alla nota dell’Anci

“Anci nelle osservazioni propone di consentire deroghe ai limiti di velocità per aree urbane mentre il Mit ribadisce il dettato letterale del Codice, che le consente solo per alcune strade o singoli tratti di strada, non sicuramente su intere città o la maggioranza delle strade urbane. Non si tratta di una differenza solo nominale, perché ogni deroga per ogni strada deve essere puntualmente motivata, tenuto conto delle sue caratteristiche oggettive”. Si conclude così la nota del MIT in risposta al documento dell’Anci.

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Commenti

  1. 7ra ha detto:

    State inseguendo una ideologia a dir poco fuorviante. In Italia la fruibilità della mobilità pubblica è mediamente imbarazzante (pochissime le eccezioni locali). Gli intenti sono chiaramente quelli di complicare delle cose semplici in origine. Stare fermi e lasciare le cose come sono darebbe benefici infinitamente superiori. Se si volessero incentivare gli spostamenti pubblici e le società di trasporto fossero messe nelle condizioni di offrire prezzi veramente vantaggiosi per gli utenti e la rete sarebbe davvero in grado di garantire degli spostamenti completi in aree sia urbane, sia periferiche. Allora, certamente, molti più sceglierebbero di pensare i loro spostamenti in questo senso. Allora, certamente, il traffico potrebbe diminuire. Allora, certamente, le strade sarebbero alla portata di tutti (i tipi di mezzi).
    Ormai da diverso tempo si preferisce percorrere la strada della vessazione e della coercizione in diversi ambiti sociali. Aspettatevi, perciò, proteste e malcontenti di origine diversa…

  2. Calibancove ha detto:

    è previsto un articolo sul ripristino della rete tramviaria per Bologna? Questo è il vero intervento che porterà alla rivoluzione viabilistica in città.

  3. Lazar ha detto:

    Sinceramente non sono affatto d’accordo, con questo limite eccessivo ed era molto meglio come era prima e spero tanto che ci sia possibilità di ripristino dei limiti di velocità a Bologna!

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