Mobilità

Autovelox in città e strade ciclabili: Milano pronta ad accogliere le novità del Codice della Strada

Sono in arrivo le modifiche al Codice della Strada e l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano Marco Granelli ha sintetizzato le principali novità contenute nel provvedimento dichiarando in un lungo post su Facebook che ci sarà “un nuovo equilibrio nelle città tra pedoni, bici e auto, più sicurezza stradale e aria pulita per tutti”.

CAMBIA IL CODICE DELLA STRADA: UN NUOVO EQUILIBRIO NELLE CITTÀ TRA PEDONI, BICI E AUTO, PIÙ SICUREZZA STRADALE E ARIA…

Gepostet von Marco Granelli am Samstag, 5. September 2020

“Era l’estate 2017 quando misi alla mia bici un fiocco bianco, quello della campagna ‘codicedisicurezza’, me lo diede Guia Biscaro presidente di FIAB, e da quel giorno è partito il mio impegno. Oggi il Codice lo abbiamo cambiato”, scrive Granelli.

Su Bikeitalia, alla vigilia dell’approvazione del provvedimento, avevamo fatto alcune critiche nel merito di specifici punti che, di fatto, sono stati cambiati in peggio nell’ultima versione rivista dai tecnici del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, soprattutto perché potrebbero rendere “fuorilegge” buone pratiche di mobilità già in atto in Comuni come Reggio Emilia e Bologna.

Ad ogni modo, faranno il loro ingresso nel Codice della Strada le “strade urbane ciclabili”: una nuova tipologia di strada dove le automobili possono viaggiare a velocità limitata (max 30 km/h) ma con priorità e precedenza alla bicicletta e ponendo la massima attenzione. In particolare questa soluzione, secondo quanto affermato dall’assessore Granelli sarà utilizzata “per i controviali come Zara-Testi, Certosa, Famagosta – Cermenate, Romagna – Campania – Mugello – Molise, Palmanova, Sempione e magari anche nei centri storici dei quartieri di Milano dove ci sono vie strette a senso unico: ad esempio in via F.lli Zoia nel tratto stretto a Quarto Cagnino, o via Caldera a Quinto Romano, o in via Morelli a Figino, o in via S. Bernardo a Chiaravalle”.

Un’altra assoluta novità riguarda la possibilità di installare gli autovelox anche sulle strade urbane di quartiere: “Oggi nelle città gli autovelox possono essere posti solo nelle strade di scorrimento. Domani sarà possibile installarli, sempre previa autorizzazione del Prefetto, anche sulle strade E e F e cioè ‘urbane di quartiere’ e ‘locali’. Questo permette ai Comuni, previa documentazione accurata sugli incidenti e autorizzazione del Prefetto, di poter collocare l’autovelox e quindi ridurre gli incidenti in quelle strade urbane dove il rischio è l’investimento del pedone, e cioè dove vi sono strade dritte e larghe che facilitano la velocità, ma si è in presenza di scuole, abitazioni, negozi, servizi per cui vi sono attraversamenti pedonali a rischio per i pedoni”.

In conclusione, come scrive Granelli: “Zone 30, strade ciclabili, corsie ciclabili, doppio senso ciclabile, zone scolastiche, limitazione della velocità, queste le ricette, che ora diventano realtà nel codice della strada. Molte cose saranno utilizzabili da subito, altre attraverso l’aggiornamento con Decreto del Regolamento – come ad esempio il cartello stradale delle strade urbane ciclabili – previsto entro 60 giorni”.

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