Mobilità

Così i dati delle mappe aiutano a sviluppare infrastrutture ciclabili

Così i dati delle mappe aiutano a sviluppare infrastrutture ciclabili

Quando si parla di mobilità, non si può lasciare che le cose avvengano casualmente: il modo in cui i cittadini si spostano fa la differenza nella vita della città.
Per amministrare questa funzione vitale e pianificare gli sviluppi, in modo da rispondere al meglio alle esigenze degli utenti servono dei dati, possibilmente inseriti in una mappa.

open street map utrecht

Tra i metodi più efficaci per raccogliere informazioni quantitative sullo stato della ciclabilità ci sono i contatori automatici.
Questi sensori possono misurare l’uso della bicicletta in punti scelti strategicamente, e sono utili per valutare l’efficacia di una soluzione sperimentale o definitiva.
I dati, però, vanno contestualizzati nello spazio in cui le persone si muovono: per farlo al meglio è necessario avvalersi dell’antica scienza della cartografia.

Le mappe diventano ancora più utili per la pianificazione della mobilità nel momento in cui sono basate su standard condivisi a livello internazionale: questo permette di fare dei confronti qualitativi e quantitativi tra realtà apparentemente diverse per trovare punti in comune e soluzioni innovative.

Le mappe open source

Ricercatori e pianificatori del settore pubblico e privato stanno sviluppando sempre più il potenziale delle mappe open source, aggiornate continuamente da una community aperta al pubblico: il punto di riferimento per questo tipo di cartografia è OpenStreetMap.

Le mappe basate su questo sistema, liberamente modificabili ed esportabili, sono più adatte a scopi di ricerca e sviluppo rispetto a servizi basati su database commerciali o istituzionali, come l’ubiquo Google Maps o le mappe in uso alle amministrazioni pubbliche.

Le possibilità di questi strumenti sono numerose e possono rivoluzionare la ciclabilità non solo nella pianificazione ma anche nell’esperienza utente, elemento chiave per un utilizzo sicuro e piacevole della bicicletta come mezzo di trasporto.

Vediamo alcuni esempi.

Bicycle Network Analysis

Mappatura delle reti stradali in relazione ai livelli di stress da traffico per l’utenza ciclabile.
Un lavoro simile è stato intrapreso a un livello di dettaglio maggiore su una scala minore da due ricercatori italiani, coprendo l’intero territorio nazionale.

bicycle network analysis milano
Bicycle Network Analysis – rete stradale di Milano e livelli di stress per l’utenza ciclabile

CicloMapa

Collaborazione tra Unione dei Ciclisti Brasiliana e ITDP Brasil per una mappa rivolta all’utenza.
Lo scopo è sviluppare la leggibilità delle reti ciclabili nelle città brasiliane ed evidenziare le connessioni con punti attrattori di traffico; la partecipazione libera è incentivata grazie al software di modifica di OpenStreetMap.

reti ciclabile brasile
CicloMapa – rete ciclabile e punti di interesse in Brasile

CycloFix

Progetto sostenuto dalla Regione di Bruxelles-Capitale per superare le barriere burocratiche alla conoscenza del territorio e supportare decisioni che integrino la ciclabilità nel tessuto urbano.
Anche in questo caso il software di modifica di OpenStreetMap è a disposizione.

rete ciclabile bruxelles
CycloFix – punti di interesse per la ciclabilità nella regione di Parigi

GrowBike

Strumento sviluppato da ITU Copenhagen per generare soluzioni di connessione ciclabile a partire da una matrice di punti sulla città o dalla rete del trasporto pubblico, secondo tre criteri possibili.
Permette di sperimentare su 62 città e confrontare i risultati della modellazione con la situazione reale.
Uno strumento prezioso per pensare fuori dagli schemi agendo sulla base della realtà esistente.

rete ciclabile autogenerata MI
GrowBike – esito finale della generazione di una rete ciclabile su Milano a partire da una griglia di punti

Conoscere per decidere

Questi esempi raccontano una cartografia sempre più dinamica, in grado di creare delle comunità virtuali che si prendano cura della rappresentazione in una mappa di vari aspetti della ciclabilità.
Nell’era dei dati che ognuno di noi genera a partire dalla propria tasca, la realtà traccia la cartografia e la mappa disegna la realtà: le possibilità sono sempre più vaste.

[Fonte: ECF]

Leggi anche: Contare i ciclisti con Eco-Counter

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