Napoli ha il suo Sindaco della Bicicletta: è Luca Simeone, Direttore del Napoli Bike Festival, che entra a far parte di una rete globale in crescita di promotori del cambiamento presenti in oltre 120 città – in Italia Roma e Firenze – e in più di 30 Paesi.
Sindaco della Bicicletta: che cosa fa?
I sindaci della bicicletta si interfacciano con le Istituzioni locali e nazionali, con il mondo dell’impresa, gli attivisti, l’associazionismo e i residenti per scoprire i benefici economici, sociali, sanitari e ambientali che l’aumento dell’uso della bicicletta può portare. Sono nominati, a valle di una selezione, per un periodo di due anni durante i quali si concentrano sull’affrontare i principali ostacoli all’aumento della mobilità ciclabile nelle loro città.
Bicycle Mayor: il network internazionale
Il ruolo dei Bicycle Mayor nasce nel 2016 da BYCS, un’organizzazione sociale con sede ad Amsterdam, per creare condizioni di maggior dialogo tra governo e società civile nella promozione della bicicletta come mezzo di trasporto e per amplificare le voci dei leader della comunità in questo sforzo. Una rete, appunto quella del Bicycle Mayor Network creata per incoraggiare la collaborazione, la solidarietà transnazionale e condividere sfide e soluzioni comuni su scala globale.
Sicurezza stradale e mobilità sostenibile
Le aree di interesse del nuovo Sindaco della bicicletta di Napoli saranno prioritariamente quello di porre l’attenzione sulla necessità che migliorino da subito le condizioni di sicurezza per gli utenti deboli della strada; che si prendano in seria considerazione misure per contrastare i livelli di inquinamento atmosferico in città e che si lavori speditamente per infrastrutture ciclabili di qualità.
Pochi giorni fa l’ennesimo atto di aggressione stradale, questa volta ai danni di un ciclista in zona Museo Archeologico, ricoverato in codice rosso da un lato, le centraline di rivelamento della qualità dell’aria sono sempre fuori soglia dall’altro, sono due facce della stessa medaglia, che chiamano in causa la necessità di interventi di moderazione del traffico, con ztl e la creazione di zone 30. La mancanza di condizioni di sicurezza in strada è il disincentivo principale alla promozione dell’utilizzo della bici.
Lavorare sul tema della ciclabilità
Nella nota di presentazione della nomina Simeone ha fatto le sue prime dichiarazioni da Sindaco della Bicicletta di Napoli: “Chiederò da subito un appuntamento al Sindaco Gaetano Manfredi: la volontà è quella di offrire tutta la collaborazione possibile, nell’interesse di portare contributi concreti alle soluzioni di infrastrutturazione ciclabile che la città si appresta a realizzare. Se le ciclabili, vengono progettate e realizzate bene, sono utili e funzionano, questo è l’interesse di tutta la comunità ciclistica. Poi va subito fermata la spirale di violenza stradale, a Napoli si continua a morire semplicemente attraversando le strisce pedonali. Una città che non pone la sicurezza stradale come priorità decide di discriminare i più deboli e fragili e sono sicuro che non è questa la volontà dell’amministrazione Manfredi. Sono fiducioso che si possa lavorare proficuamente su questi temi”.
E, raggiunto da Bikeitalia, ha precisato a proposito del limite dei 30 km/h in ambito urbano: “Poi c’è il tema delle città 30, le scelte di importanti città italiane da Bologna a Milano, nate sull’esperienza di città europee come Valencia e Parigi, ad esempio sono da mettere in pratica senza troppi indugi, i vantaggi in termini di sicurezza e qualità della vita sono enormi”.
BYCS e il tema del ciclismo urbano
L’ente certificatore la BYCS lavora a livello internazionale con la società civile, i governi, le organizzazioni non profit e le imprese per promuovere idee ed azioni innovative sul tema del ciclismo urbano. In particolare, l’organizzazione si concentra sul rafforzamento delle “infrastrutture umane” delle città ciclabili sostenendo iniziative comunitarie, sviluppando una cultura del trasporto attivo e ispirando nuovi cittadini a prendere la bicicletta per gli spostamenti quotidiani.
Ciao, sono contenta che ci rappresenti, l’unione fa la forza x migliorare le piste ciclabili a Napoli che sono a tratti. Ti spiego: mentre le percorri all’improvviso finisce la pista ciclabile, ma il peggio è che in varie zone, la pista è solo disegnata a terra e tante auto la percorrono senza nemmeno accorgersene. Diverse sono le auto che sostano sulle zone ciclabili e ripartono senza nemmeno guardare se sta arrivando un ciclista. a Napoli girare in bici è faticosissimo!!! C’è bisogno x tutelare il ciclista della DIVISORIA. Grazie. Invio Saluti Raffaella.
Spero che, l’esempio di Luca Simeone, possa sviluppare, una cultura del trasporto ATTIVO…..invogliando, giovani e non , a prendere la bici, per gli spostamenti quotidiani.