Sopravvissuto in bici alla collisione con un Suv riceve una multa che ha il sapore della beffa. La notizia dell’investimento mortale del giovanissimo Manuel Lorenzo Ntube torna di attualità in questi giorni, perché l’amico 17enne che era con lui – la sera che furono travolti mentre pedalavano insieme da una persona alla guida di un Suv – non indossava il giubbino catarifrangente in bici, dopo il tramonto su strada extraurbana.
L’investimento mortale di Manuel Lorenzo Ntube
La morte della giovane promessa del Padova Calcio Ntube era arrivata a poche ore da quella del campione di ciclismo Davide Rebellin: due vite spezzate, due collisioni fatali. In entrambi i casi gli investitori non si fermarono a prestare soccorso: il camionista tedesco che investì Rebellin, resosi conto dell’accaduto, scappò in Germania dove è ancora a piede libero; quello di Manuel Lorenzo e del suo amico si dileguò per poi presentarsi solo tre ore dopo al Comando della Polizia Locale di Ferrara.
Profondo cordoglio del Calcio Padova per la tragica scomparsa di Manuel Lorenzo Ntube https://t.co/ANgETabZrc pic.twitter.com/h1bORURVtT
— Calcio Padova (@PadovaCalcio) December 1, 2022
Multa per non aver indossato il giubbotto catarifrangente in bici
Quella sera del 30 novembre 2022 alle porte di Ferrara l’amico che stava pedalando con Ntube, sopravvissuto all’investimento da parte del Suv, non indossava il giubbino catarifrangente, obbligatorio dal tramonto all’alba sulle strade extraurbane (e sempre in galleria, da Codice della Strada). Come riporta “La Nuova Ferrara”, il 17enne rimasto ferito nello schianto ha ricevuto una multa di 26 euro “per non aver indossato il giubbotto catarifrangente o le bretelle riflettenti”.
La dinamica dell’incidente
I due ragazzi vennero travolti dalla persona alla guida di un Suv in via Pomposa a Ferrara, mentre erano insiene in bici: il 15enne Manuel Lorenzo Ntube morì, il 17enne che era con lui sopravvisse ma rimase gravemente ferito nello schianto. Dopo l’impatto era finito in coma e aveva riportato la frattura delle gambe e la perforazione di un polmone. Ed è stato multato di 26 euro perché nel momento dell’investimento non indossava il giubbotto catarifrangente.
Complimenti agli zelanti tutori dell’ordine ma stavolta sono arrivati tardi, l’assassino aveva già provveduto a sanzionare gli indisciplinati condannandoli a morte, e nel dubbio neanche si è fermato.
Giusto così. Da monopattinista e ciclista quotidiano, sono dell’ idea che le regole valgano anche per la mobilità dolce, non solo per le automobili. Non ha rispettato il codice della strada, è giusto multarlo.