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Sviluppo e promozione del cicloturismo: 10 cose che possiamo imparare dalla Calabria

Sviluppo e promozione del cicloturismo: 10 cose che possiamo imparare dalla Calabria

La Calabria, la punta dello Stivale nell’Italia meridionale, la culla della Magna Grecia e terra di antichi insediamenti, circondata dal Mar Ionio e dal Mar Tirreno, nota per il peperoncino calabrese, sta cambiando il suo “volto” attraverso viaggi sostenibili e turismo responsabile.

Negli ultimi due anni, la Calabria ha collegato le aree naturali e protette come i Parchi Nazionali di Sila, Serre, Aspromonte e Pollino. Ha investito in servizi per il cicloturismo, promosso il “turismo lento” e creato posti di lavoro predisponendo anche corsi di formazione ben strutturati per la popolazione locale.

ciclovia parchi calabria morano calabro

La Calabria custodisce il 30% della biodiversità di tutta l’Europa, accoglie uno dei più grandi parchi nazionali al mondo, il Parco Nazionale del Pollino. La rete regionale dei Parchi si impegna a preservare la biodiversità, a valorizzare la filiera locale e promuovere le vacanze attive. L’infrastruttura ciclabile ha dimostrato un grande impatto sul turismo, e ora la Regione ne sta misurando l’impatto economico
La Ciclovia Parchi della Calabria, progettata nel 2017, è stata lanciata nel 2020. Oggi è fra le destinazioni ciclabili di maggiore interesse e ha incrementato i flussi cicloturistici dal 7% del 2019 al 17,4% del 2022.

Ho avuto la possibilità di parlare con Giovanni Aramini, dirigente del settore Parchi ed aree naturali della Regione Calabria proprio di questi 545 km di Ciclovia, presentata da Palmarosa Fuccella, autrice del Piano di comunicazione della Ciclovia dei Parchi adottato nel giugno del 2020 , come best practice ai coordinatori nazionali della rete EuroVelo durante il workshop europeo dell’ECF.

Ecco le dieci cose che possiamo imparare da questo progetto:

1- Una ciclovia connette prima le persone e poi i luoghi

La Calabria è una Regione vasta e montuosa. L’entroterra è di difficile accesso e il turismo è poco sviluppato. Nella maggior parte dei casi la sfida principale risiede nella mancanza di una cooperazione efficace tra gli attori del turismo, infrastruttura e attività private.

La soluzione della Calabria è stata quella di partire dalle persone. Prima si crea un collegamento tra persone, istituzioni, parchi e operatori, poi si procede a supportare la popolazione locale nello sviluppo delle attività legate alla Ciclovia dei Parchi della Calabria.

ciclovia parchi calabria
(foto di Paolo Ciaberta)

2- L’organizzazione e la struttura economica consentono di garantire trasparenza e professionalità

La Regione insieme ai responsabili dei Parchi Regionali, ha creato dei sistemi e processi per creare, controllare e regolare il progetto. Con il sistema di governance si garantisce che tutti gli stakeholder operino in modo efficace, etico e in linea con i loro obiettivi e interessi. Il progetto Ciclovia Parchi Calabria è stato associato a trasparenza, responsabilità, equità e soprattutto alla professionalità.

3- Il supporto politico e amministrativo sono fondamentali: la legge regionale

È stata approvata dal Consiglio Regionale la PdL “Promozione del cicloturismo e riconoscimento della Ciclovia dei Parchi della Calabria”. Una legge che è conseguenza della recente approvazione da parte del Parlamento Europeo della strategia Cycling Strategy (Strategia Europea della Ciclabilità): una raccomandazione formale rivolta agli stati membri per raddoppiare i chilometri ciclabili entro il 2030 incentivando l’utilizzo della bicicletta che deve essere equiparata agli altri sistemi di mobilità.

Se si considera il crescente numero di cicloturisti in Italia che nel 2022 sono stati 9,2 milioni con un incremento del 400% in poco più di un decennio, la Legge Regionale rappresenta un risultato eccezionale e consente alla Calabria di cogliere questa grande opportunità.

Si parte proprio dalla Ciclovia dei Parchi, l’infrastruttura centrale sulla quale far convergere e sviluppare percorsi di collegamento con la costa recuperando infrastrutture già esistenti ed evitare ulteriore consumo del suolo. Gli obiettivi sono molteplici. Si parte dalla destagionalizzazione del turismo e dalla valorizzazione delle aree interne e dei borghi ma si lavora anche per rendere fruibili in modo sostenibile le aree protette. In questo contesto si inserisce inoltre la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche e storico-architettoniche e culturali.

4- Si deve comunicare, sempre, 12 mesi l’anno

Come si può cambiare l’immagine e la percezione di una regione storicamente conosciuta per le sue spiagge da vivere in estate, mai considerata come destinazione per una vacanza in bicicletta e ancor meno nelle altre tre stagioni? La Calabria ha affrontato questa sfida proprio in occasione del lancio della Ciclovia. Le immagini della Regione e dei Parchi fuori stagione, in particolare in autunno, hanno creato una nuova suggestione. I colori vivaci della natura sono stati un catalizzatore, hanno incoraggiato le persone a immaginare temperature più fresche ideali per pedalare, e strade secondarie meno affollate da percorrere per vivere un’avventura all’aria aperta.

La Regione Calabria non ha improvvisato la strategia di comunicazione. Ha elaborato ed elabora piani che, da quattro anni, vengono costruiti con attenzione al minimo dettaglio e per i quali vengono allocati budget necessari che garantiscano una visibilità continua. Una progettualità coordinata dal Parco Nazionale del Pollino, con l’ausilio di un team di professionisti guidati dall’Arch. Bruno Niola.

5 – Carta e Club

Sono state inoltre avviate molte attività di comunicazione funzionali a rafforzare il coinvolgimento della comunità residente. Prima fra tutte, la Carta dei Servizi, nella quale sono stati definiti i principi da condividere con gli operatori turistici che operano lungo il tracciato. L’obiettivo è quello di offrire ai viaggiatori in transito servizi di qualità, adeguata ospitalità, assistenza e informazioni puntuali.
A tal proposito, le strutture aderenti possono contare sul Kit dei materiali informativi della Ciclovia: mappe, opuscoli, dépliant, guida ufficiale, vetrofania, credenziali.

Non mancano iniziative che coinvolgono i calabresi che amano andare in bici e che vogliono prendersi cura della Ciclovia. È il caso del Club degli Amici della Ciclovia. La creazione di questa rete di sostenitori rappresenta un prezioso strumento per garantire un monitoraggio continuo del percorso. Questa rete non solo segnala eventuali problematiche lungo la ciclovia, ma offre anche proposte per migliorare l’esperienza complessiva. In pratica, diventare un ‘Amico della Ciclovia dei Parchi’ significa adottare e curare porzioni specifiche del percorso, contribuendo così attivamente alla sua qualità e alla sicurezza.

6- La promozione sui canali giusti e con i giusti partner

La Regione ha creato, in collaborazione con Bikenomist, un archivio fotografico da utilizzare per il materiale di comunicazione, per il sito web, per le guide online, per le brochure, e volantini da distribuire durante le fiere e gli eventi.

Sui canali social, sui giornali e le riviste la narrazione non si è mai interrotta. Per affrontare e combattere gli stereotipi (perché ci sono e non sono facili da estirpare), è stato realizzato un cortometraggio in collaborazione con Sergio Borroni che rappresenta approccio unconventional.

Negli ultimi anni giornalisti e influencer hanno percorso la Ciclovia , creando contenuti originali. Tra questi Paolo Ciaberta e Dino Lanzaretti. Ma non solo la stampa nazionale si è occupata della Ciclovia, infatti Adventure Cyclist, ha pubblicato il reportage del giornalista americano Alex Crevar dando un rilievo alla Ciclovia anche oltreconfine.

Ci sono poi le attività espressamente dedicate alle persone che frequentano la Ciclovia, che siano residenti o viaggiatori. Tra queste il contest fotografico Calabria eMotion Pictures, che si ripete ogni anno sui canali social della ciclovia e la Ciclopasseggiata che viene organizzata ogni mese in uno dei parchi.

Ovviamente non possono mancare le partecipazioni alle fiere sia del turismo che delle bici, come la Fiera del Cicloturismo, Bike Up, Eurobike, IBF.

7- La formazione continua va organizzata per tutti i soggetti coinvolti

Il programma di formazione dedicato agli operatori turistici della regione e le cicloguide ogni anno viene ampliato. Ma non ci si ferma qui. Infatti di recente sono state istituite giornate dedicate alla formazione e all’educazione degli studenti. Catasta Pollino, il Centro Culturale che a Morano Calabro promuove le specificità locali (umane, culturali, naturalistiche), ad esempio ospita i l’Educational Bike Paths Park Calabria. Questa giornata didattica intende sensibilizzare gli studenti delle scuole di II grado.

8- La nascita e lo sviluppo di un progetto basato su infrastruttura e servizi

“Abbiamo cominciato a lavorare all’idea nel 2017 quando anziché emanare il solito bando per enti locali, abbiamo scelto di fare concertazione tra i soggetti portatori di interesse, riducendo così i tempi amministrativi”, spiega Giovanni Aramini, che prosegue:

giovanni aramini

“Il progetto nasce, dunque, dal dipartimento Ambiente delle Regione ma col coinvolgimento diretto di tutti i parchi: perché è cresciuta la consapevolezza tra enti e istituzioni che le iniziative localistiche siano meno efficaci: ci siamo presentati come sistema delle aree protette solo così siamo diventati visibili a livello europeo e siamo riusciti a realizzare il progetto in tre anni, grazie all’investimento di 10 milioni di fondi Por 2014/2020. Per realizzare l’ambizioso progetto sono stati allocati fondi anche per sviluppare l’infrastruttura sulle vecchie ferrovie dismesse, che connettono il Parco delle Serre con Soverato, sul mare Un modo per collegare la montagna alla costa e creare di conseguenza una vera rete ciclabile”.

Inoltre, a breve, le strade della Ciclovia saranno attrezzate con 20 colonnine di ricarica prodotte da Clorofilla e personalizzate con il logo della Ciclovia Parchi Calabria. Le colonnine saranno a disposizione di tutti i ciclisti, gratuitamente, per la ricarica della propria e-bike o per piccole riparazioni e regolazioni di emergenza.

9- L’importanza di valorizzare attività economiche e servizi

La Regione, per potenziare la ciclovia, ha deciso di rafforzare i servizi presenti. Per questo ha pubblicato due bandi da 4 milioni di euro rivolti alle nuove imprese, affinché investano nella mobilità dei cicloturisti, nel trasporto dei bagagli lungo il percorso, nelle ciclofficine mobili e in tanti altri servizi che si andranno ad aggiungere a quelli già offerti dalle realtà aziendali presenti. La notevole adesione ai bandi, per Giovanni Aramini, è la testimonianza di quanto questa infrastruttura, con la sua proposta di turismo esperienziale e sostenibile, stia cambiando il tessuto socioeconomico dell’entroterra. Grazie a questi bandi sono già nate 49 nuove aziende.

Catasta Pollino cicloturisti

Tra le realtà già avviate, che costituiscono un po’ l’avanguardia del progetto, ricordiamo la succitata Catasta Pollino – Hub culturale per Cicloturisti, il Pollino Bike Festival, Hitinero, operatore che crea e vende pacchetti e servizi di noleggio bici. Ma anche l’arte de Il Terzo Paradiso di Pistoletto, un’opera creata con 58 piante di pino laricio nel 2019 per la seconda edizione del Siluna fest (festival di poesia, paesaggio e comunità). E ancora l’ albergo diffuso il Nibbio che ha rivitalizzato il centro storico di Morano Calabro.

10 – Effetti collaterali molto positivi: la conservazione del patrimonio storico e culturale

L’autenticità della tradizione, l’irresistibile richiamo del cibo e l’ospitalità calorosa superano di gran lunga l’efficacia delle pubblicità sui social media. La ciclovia non è solo un viaggio attraverso la natura, è un invito a scoprire tesori nascosti che solo chi abbraccia il turismo lento e apprezza il patrimonio può cogliere.

Elencare tutte le peculiarità è difficile, ma si pensi a Morano, a Tiriolo con il suo artigianato, a Taverna arricchita dalle opere di Mattia Preti, alla maestosa certosa di Serra San Bruno, alle antiche Ferriere di Mongiana o al raro Pino Loricato, un monumento naturale presente solo nel Pollino e in pochissimi altri luoghi nel mondo.

(foto di Paolo Ciaberta)

Concludendo

Mi sento incredibilmente fortunata per aver vissuto da vicino l’evoluzione di questo progetto fin dai suoi primi passi, presentandolo con orgoglio alla conferenza Velo-city a Lubiana. Da una semplice linea rossa sulla cartina della Regione Calabria è nata una vera e concreta ciclabile che sta trasformando positivamente la percezione di tutta la Regione.

Questo progetto sta contribuendo a stimolare l’economia locale e sta unendo persone ambiziose, consolidando le partnership tra iniziative locali. È stata un’esperienza gratificante essere parte di questa iniziativa portata avanti da menti visionarie e appassionate, scoprendo nuove sfide culturali e sociali emerse grazie al cicloturismo e assistendo all’impatto positivo che si è manifestato in così poco tempo.

Commenti

  1. Avatar Cataldo ha detto:

    Ho fatto la Ciclovia dei Parchi a luglio 2023.
    Esperienza bellissima e gratificante per il percorso straordinario e la gente incontrata.
    Consigliatissimo per il connubio bici/ natura.

  2. Avatar Daniele ha detto:

    Anche io sono stato morso in due distinte occasioni da cani di piccola taglia in aspromonte a gennaio 2023, fortunanatemente anche io me la sono cavata con piccole ferite

  3. Avatar Rosario Messina ha detto:

    Bello ho fatto il Sicilia divide e in primavera conto di fare i parchi della Calabria.

  4. Avatar Marco ha detto:

    Percorsa a settembre 2023. Bellissima esperienza immersa nella natura, ma quello che più mi ha colpito è stata l’accoglienza dei calabresi, operatori turistici in testa, ma anche tutte le persone incontrate per strada. Consigliatissima!

  5. Avatar Giovanni ha detto:

    La ciclovia dei parchi della Calabria lo percorsa metà settembre del 2022 !
    Penso che sia stato uno dei più bei giri che abbia fatto.
    Merita di essere valorizzata e conosciuta da tutti i ciclisti. Bellissima!

  6. Avatar Luigi ha detto:

    La Calabria, come poi tutto il resto d’Italia, è bellissima da girare in bici. Io ho un’esperienza contrastante: 2 anni fa ho fatto un bellissimo giro, partendo dal mare, arrivando in cresta all’Aspromonte e tornando al mare. Peccato che ad un certo punto sono stato assalito e morsicato da 3 cani pastore fuoriusciti sulla strada da un recinto, che funzionava come tale solamente per le mucche, ma non per i cani. Fortunatamente dopo alcune centinaia di metri di strada mi hanno abbandonato e io me la sono cavata solo con piccole ferite. Oltretutto in quella zona non c’era alcuna copertura delle reti cellulari. Queste cose non dovrebbero accadere.

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