Mobilità

Milano perde almeno 5 milioni al giorno per la sosta selvaggia

Milano perde almeno 5 milioni al giorno per la sosta selvaggia


A Milano la sosta irregolare delle auto rappresenta un problema significativo. Per mappare questo fenomeno, nella notte del 16 maggio 2024, l’iniziativa “Via Libera” ha contato tutti i mezzi parcheggiati fuori dagli spazi consentiti, strada per strada, rivelando dati allarmanti: in una sola notte sono state 63.990 le auto trovate parcheggiate illegalmente in diverse zone della città, una superficie equivalente a 32 volte Piazza del Duomo (cioè quasi 77 campi da calcio).

Questa iniziativa, organizzata da “Sai che puoi?”, ha visto la partecipazione di oltre 2.000 persone divise in 800 squadre, che sono riuscite a mappare tutte le 3.873 vie di Milano utilizzando un’app scaricata sullo smartphone.

Sosta irregolare a Milano: le aree più critiche

Le zone più critiche identificate durante l’iniziativa includono Buenos Aires, Città Studi, Villapizzone, Selinunte, XXII Marzo e Bande Nere. Alcuni esempi di strade dove il fenomeno è particolarmente rilevante:

  • Via Ricciarelli: 220 auto sul marciapiede in una via lunga solo 740 metri.
  • Viale Campania: 454 auto parcheggiate su spartitraffico alberati in una via lunga poco più di un chilometro (1,16 km).
  • Via Giambellino: 307 auto in sosta irregolare su una carreggiata di 3,19 km (circa 100 auto/km).

Questi invece i NIL (Nuclei di Identità Locale) dove la situazione della sosta irregolare è tra le più critiche:

  • Buenos Aires: con circa 3.260 auto in sosta irregolare
  • Città Studi: con circa 3.065 auto in sosta irregolare
  • Villapizzone: con circa 2.260 auto in sosta irregolare
  • Selinunte: con circa 1.980 auto in sosta irregolare
  • XXII marzo: con circa 1.930 auto in sosta irregolare
  • Bande Nere: con circa 1.850 auto in sosta irregolare

Impatto economico e sociale della sosta selvaggia

La sosta irregolare ha un costo elevato per il Comune di Milano. Come sottolineano gli organizzatori dell’iniziativa in una nota, se tutte le 64.000 auto fossero state multate, l’introito per le casse comunali sarebbe stato di almeno 5,3 milioni di euro (in una sola notte!). Per quantificare meglio il mancato introito per il Comune di Milano, con questa cifra si potrebbero finanziare: 134.000 abbonamenti mensili al trasporto pubblico (40 euro ciascuno) o 5.955 rette annuali di asili nido (300 euro al mese).

Lo spazio pubblico sottratto ai cittadini? Oltre 76 campi da calcio

Dati alla mano, il totale dello spazio pubblico occupato dalle auto in sosta irregolare è impressionante:

  • 547.114 metri quadri, equivalenti a 76,6 campi da calcio o 32,2 volte l’area di Piazza del Duomo.
  • 36.778 auto parcheggiate in carreggiata.
  • 15.673 auto sui marciapiedi.
  • 11.539 auto nelle aree verdi.

Grande partecipazione collettiva

L’evento ha coinvolto anche i più piccoli con “Mappa Marmocchi”, un gioco che ha permesso ai bambini della “Massa Marmocchi” di mappare le aree vicino alle scuole, sottolineando l’importanza della sicurezza per gli utenti più fragili della strada. Le squadre hanno utilizzato una web-app sviluppata appositamente per conteggiare le auto in sosta irregolare e mappare le vie completate.

“Il dato emerso dalla mappatura è spaventoso, – dichiarano Bianca Uberti Foppa e Alberto Gianera, di “Sai che puoi?” – soprattutto considerando che è stata scelta una fascia oraria per realizzare Via Libera che chiaramente sottostima il fenomeno, che è maggiore nelle fasce diurne, ma che ha consentito la massima partecipazione possibile delle persone. Quindi, possiamo considerare 64 mila auto come il dato minimo di veicoli in sosta irregolare che si trovano ogni giorno a Milano. E straordinario il grande entusiasmo con il quale le persone hanno risposto a Via Libera, non solo in termini di partecipazione numerica. Abbiamo ricevuto centinaia di messaggi di persone che dopo aver partecipato ci hanno detto che era da più di 10 anni che a Milano non si sentivano parte di un momento cosi straordinario e collettivo, che hanno sentito finalmente di essere parte viva e attiva della citta”.

“Ora il Comune di Milano si trova di fronte a una scelta: continuare ad affrontare il problema con strategie e risorse chiaramente insufficienti per risolverlo, oppure prendere atto del dato e della grande comunità di persone che chiedono una trasformazione della citta e predisporre un piano coraggioso, inclusivo e giusto per avviare un grande cambiamento comportamentale e infrastrutturale. Se prenderà questa seconda strada, noi e tutte le oltre 2 mila persone di Via Libera saremo le migliori alleate possibili di questo cambiamento”.

Problemi e soluzioni

Le auto in sosta selvaggia a Milano creano problemi di sicurezza stradale, riducendo la visibilità agli incroci e agli attraversamenti pedonali. Inoltre, compromettono le politiche di mobilità della città e l’uso dello spazio pubblico, danneggiando gli alberi e causando perdite economiche per l’amministrazione. Le soluzioni proposte dagli attivisti includono: educazione dei cittadini sull’impatto negativo della sosta irregolare; installazione di barriere fisiche per impedire la sosta illegale; aumento del numero di vigili e personale per il controllo e la sanzione; infine, potenziamento del trasporto pubblico, creazione di aree pedonali e piste ciclabili.

Per una città più giusta e vivibile

Gli attivisti di “Sai che puoi?” richiedono al Comune di Milano di adottare un piano complessivo per restituire lo spazio pubblico ai cittadini. Questo piano dovrebbe affrontare le dimensioni culturale, infrastrutturale, dei controlli e delle alternative di mobilità, con l’obiettivo di creare una città più giusta e vivibile.

L’iniziativa “Via Libera” ha dimostrato quanto la sosta selvaggia sia un problema diffuso per le strade di Milano. L’attivismo e la partecipazione dei cittadini sono stati fondamentali per evidenziare l’urgenza di affrontare la questione. Ora, il Comune di Milano deve decidere se continuare con le strategie attuali di tolleranza del fenomeno o adottare un approccio più coraggioso e inclusivo per trasformare la città in un luogo più sicuro e vivibile per tutti.

“Via Libera” rappresenta non solo una chiamata all’azione contro la sosta selvaggia, ma anche un esempio di come la partecipazione collettiva possa influenzare positivamente le politiche urbane, promuovendo una città più giusta, collaborativa e inclusiva.

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