Viaggiare

Cicloturismo in Salento con DINAclub

Cicloturismo in Salento con DINAclub

L’esperienza in Salento di Ilaria Fiorillo in ebike alla scoperta della rete DINAclub

Si sente spesso parlare di turismo sostenibile e di ciò che possiamo fare noi, nati nell’epoca dei viaggi low cost, per continuare ad esplorare il mondo senza compromettere o danneggiare gli ecosistemi naturali e culturali dei luoghi che visitiamo.

Il cicloturismo è la risposta

Ma cosa rende un viaggio sostenibile? Come possiamo incentivare un turismo diverso da quello “mordi e fuggi”? In che modo possiamo destagionalizzare, limitando quando possibile i danni dell’overtourism?

Anche in questo caso, come in tante altre occasioni, la bicicletta è stata la risposta alle mie domande. Ho iniziato a viaggiare in bicicletta qualche anno fa e da quel momento non ho più smesso.

Ilaria Fiorillo in Salento con DINAclub

Pochi altri modi di viaggiare mi danno la stessa soddisfazione; con le borse attaccate alla bicicletta e un percorso da seguire sono in grado di scoprire il mondo al ritmo ideale per esplorare, osservare, fotografare, assaporare, memorizzare, conoscere e immaginare. Il tutto rispettando i luoghi e le persone che incontro, pienamente consapevole dell’impronta che lascio dietro di me.

Per me, il cicloturismo rappresenta tutto questo e, a giudicare dai numeri, non sono l’unica ad apprezzare questa modalità di viaggio così antica e al contempo attuale.

Viaggiare in bicicletta

Il cicloturismo è un settore in costante crescita che, anno dopo anno, conquista un pubblico sempre più ampio. Lo scorso anno ha registrato oltre 56 milioni di presenze solo in Italia.

Ilaria Fiorillo in Salento con DINAclub

Questo modo di viaggiare sta diventando sempre più accessibile grazie alla rivoluzione delle ebike, che ampliano il pubblico e permettono a un numero crescente di persone di intraprendere viaggi su due ruote, incuriosendo anche i più scettici.

Affinché il turismo in bicicletta, e in particolare quello in ebike, possa svilupparsi, è fondamentale disporre di una rete ben strutturata di itinerari, infrastrutture per la ricarica delle e-bike e strutture ricettive attrezzate, pronte a rispondere alle esigenze dei cicloturisti.

Il mio viaggio in Salento con DINAclub

Repower Italia ha dato una risposta a tutte queste esigenze con DINAclub, il progetto di elettrificazione delle ciclovie d’Italia. Più che un progetto, una missione: rendere il cicloturismo accessibile a tutte le persone.

Ricariche ebike Salento con DINAclub

Ho avuto modo di vivere l’esperienza offerta dal DINAclub e provarne la qualità in occasione del mio ultimo viaggio in Puglia, più precisamente in Salento. Cinque giorni di viaggio, più di 400 km in sella, esplorando un territorio incredibilmente vario, ricco di storia, cultura e tradizioni centenarie, con panorami mozzafiato. Una lingua di terra fra Ionio e Adriatico che ogni anno attira ciclisti da tutto il mondo.

L’itinerario (che trovate qui) mi ha portato alla scoperta della Valle d’Itria con i suoi trulli e muretti a secco, ho potuto ammirare il Barocco Leccese per poi pedalare verso il mare, su strade costiere dai panorami mozzafiato, fino ad arrivare giù dove i due mari si incontrano, a Santa Maria di Leuca.

Ho soggiornato in varie strutture, tutte parte di DINAclub, molto diverse tra loro ma unite da un elemento comune: la professionalità e l’attenzione verso i cicloturisti. In ognuna ho trovato persone disponibili a soddisfare le mie esigenze, facendomi sentire a casa.

Funzionalità e vantaggi di DINAclub

Ricariche ebike Salento con DINAclub

Ma in cosa consiste il DINAclub, e perché è così importante per i cicloturisti e le strutture ricettive?

Stiamo parlando in un network di infrastrutture di ricarica per ebike di cui fanno parte strutture ricettive, alberghi, camping, ma anche ristoranti che offrono la possibilità ai clienti di ricaricare le ebike con DINA, la rastrelliera di design che può ospitare fino a 5 biciclette e ricaricarne 4 contemporaneamente.

Non una semplice rastrelliera ma un vero e proprio oggetto di design firmato dal Compasso d’Oro alla carriera Makio Hasuike, che ha l’obiettivo di assolvere due compiti: rendere semplice e immediato il parcheggio della propria bicicletta e offrire un punto di ricarica se si dispone di una ebike. Lo stile unico della rastrelliera la rende adatta ad ogni tipo di contesto, dall’hotel 5 stelle lusso al glamping sulla spiaggia.

La collaborazione con komoot

Salento - Ilaria Fiorillo

Le strutture che fanno parte del DINAclub sono segnalate come punto di ricarica ebike sulla piattaforma più utilizzata dai cicloturisti di tutto il mondo, komoot.

La collaborazione con komoot permette dunque alle strutture di aumentare la propria visibilità e ai cicloturisti di trovare con facilità i punti di ricarica, così da poter semplificare la pianificazione del viaggio.
L’utilizzo della rastrelliera da parte dei cicloturisti è completamente gratuito, basterà scannerizzare il QR code presente sulla stessa e creare in pochi click il proprio profilo personale col quale guadagnare punti utili a scaricare gratuitamente le mappe komoot. Accedendo alla piattaforma e inserendo il codice infatti gli utenti avranno la possibilità di scaricare in maniera totalmente gratuita la mappa della regione in cui stanno viaggiando, che sarebbe altrimenti a pagamento.

Sul profilo Komoot di DINAclub è inoltre possibile visualizzare tutte le strutture ricettive e la relativa descrizione e scaricare centinaia di itinerari in tutta Italia, perfetti per pianificare un viaggio seguendo i consigli degli esperti.

Questo punto di vista [da una bicicletta] – più veloce di una camminata, più lento del treno, spesso leggermente più alto di una persona – negli ultimi trent’anni è diventato la mia finestra panoramica su gran parte del mondo“, dice David Byrne, e non potrei essere più d’accordo.

[Contenuto realizzato in collaborazione con Repower]

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