Itinerari

Da Figueres a Palamos: il tour dei piccoli borghi

Figueres è la città di Salvador Dalì e qui è inevitabile respirare una miscela di arte surrealista, storia e bellezza. La bicicletta da corsa è la compagna ideale per percorrere le strade che attraversando dozzine di preziosi borghi di epoca medievale conducono fino alle spiagge bionde della costa mediterranea della cittadina di Palamos.

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Questo percorso è di 80 km con 650 mt di dislivello, quindi adatto anche a chi non ha un buon rapporto con le salite. Per evitare di usare strade particolarmente trafficate, si consiglia vivamente di scaricare la traccia e seguirla. A causa del continuo variare della vegetazione e l’alternarsi dei borghi l’itinerario non è mai noioso, con leggeri saliscendi che seguono tutto il tracciato.

Mappa

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L’uscita da Figueres richiede un minimo di attenzione per imboccare al primo colpo la direzione giusta.

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I primi km fuori dalla città seguono una stradina ad uso agricolo ma perfettamente asfaltata su cui si può spingere forte sui pedali. Il bordo strada alterna costantemente campi coltivati, filari di ulivi, boschi di quercia da sughero, chiesette romaniche e fattorie fino al grazioso paesino Sant Tomas de Fluvia e da qui inizia una salitella gentile di 6 km.

Pedalando si attraversa il paesino di Les Olives che è un piccolo monumento all’albero a cui deve il nome e, infine, Il delizioso borgo di Verges.

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Da Verges si imbocca la C-31 fino a Torroella de Montgri, riconoscibile immediatamente dalla torre mozzata della chiesa di Sant Genis. Qui vale la pena abbassare un po’ la media e concedersi un lento ed esplorativo passaggio per le viuzze del centro storico fatto dei resti delle mura romane, suggestive case in pietra e della deliziosa piazza de la Vila.

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Attraversato il fiume Riu Ter si lascia la C-31 a favore di una soluzione meno trafficata, un lungo rettilineo di 5 km che attraversa il budello di viuzze di Gualta e Palau Sator, un borgo fondato in epoca romana tanto affascinante quanto scarsamente popolato.

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All’incrocio con la GI-651 si imbocca la strada verso Peratallada, luogo ideale per una pausa pranzo in una cornice medievale sopraffina.

I vicoli del centro sono perfettamente conservati, al punto che a Peratallada sono stati girati diversi film di ambientazione medievale come il Robin Hood con Kevin Costner. Per chi non ha fretta, si raccomanda di gironzolare per i piccoli quartieri del borgo che raccontano dei fasti del periodo feudale. Entrando e uscendo dal borgo non si può che rimanere sbalorditi dal fossato che circonda il centro abitato e che fu scavato direttamente nella roccia.

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Da Peratallada, per continuare l’itinerario, bisogna tornare indietro per 1,5 km e a Sant Julià de Boada si riprende la viabilità secondaria sulla strada che porta a Pals.

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Il borgo antico di Pals si erge su una minuscolo promontorio che permette di salire sui pedali e variare un po’ l’andatura. Si nota subito la torre romanica circolare insieme alla chiesa di Sant Perre. La torre viene chiamata la “Torre delle Ore”. Prima di uscire dal villaggio concedetevi un minuto al mirador per ammirare tutta la zona dell’Empordà che si estende a perdita d’occhio.

I paesaggi che si attraversano pedalando sono un continuo mutare in base alle stagioni: la dominante gialla del grano alla fine dell’estate e il verde sgargiante della primavera conferiscono ogni volta una suggestione differente.
Gli ultimi km che portano a Palamos sono in sostanziale pianura. Prima di giungere al mare si attraversa la cittadina di Palafrugell, caratterizzata dalla torre mai completata della chiesa di Sant Martì e dalla Torre di Can Mario, una struttura in acciaio alta 35 metri alla cui base sorge un interessante museo di cultura contemporanea con oltre 220 pezzi.

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La strada da qui porta a Palamos con dolcezza, seguendo una vecchia strada agricola ormai completamente convertita a uso ciclistico. La pendenza negativa consente di fendere velocemente il territorio e i campi con una placida discesa di 13 km su brevi tratti di strada bianca all’ombra di canneti, pini e giovani querce.

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Seguendo la traccia gpx si riesce abilmente a evitare il traffico per entrare nella cittadina dove si può scegliere di ultimare il tour con un bagno in mare e relax in spiaggia, oppure con una visita alla città antica o, ancora, con un aperitivo a base di vino bianco e la specialità della zona: i gamberi e gamberoni che qui in Costa Brava sanno cucinare con eccezionale maestria.

Mentre siete seduti con il bicchiere in mano, vi capiterà sicuramente di sentire ancora raccontare la storia dei festini negli anni ‘50 in cui l’attrice americana Ava Gardner tradì Frank Sinatra con un torero che, d’altronde, di corna era un vero esperto.

Anche questo è la Costa Brava.

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