L’entrata in scena delle gravel è stata una piccola rivoluzione nel mondo del ciclismo. Una bici con una fisionomia da corsa ma che può fare ciò che finora è stato relegato alle mtb. Per questo le gravel hanno guadagnato la nomea di bici superpolivalenti, in grado di competere con le bici specifiche per ciascuna disciplina. È davvero così? Fino a che punto può spingersi una gravel? Per capirlo abbiamo messo alla prova una gravel pura contro una bici da corsa specialissima, per comprenderne al meglio potenzialità e limiti.
Aggiornamento: Leggi anche il test della nuovissima gravel Wilier Jena presentata a settembre 2018!
Indice
• Il test
• Le bici in test
• Il giro
• I tester
• Bici da corsa top vs Gravel bike: i risultati
• Conclusioni e guida all’acquisto
Il test: gravel vs bici da corsa
Il test che abbiamo voluto effettuare ha messo a confronto una bicicletta con telaio in carbonio con allestimento top di gamma e una gravel bike con telaio in acciaio e allestimento sempre top di gamma. Obiettivo era vedere quanto sia il gap tra le due bici e quanto incidano sulla resa di un ciclista. Per farlo non abbiamo voluto appositamente utilizzare i watt, ovvero controllare l’espressione di potenza, poiché quella dipende dalla capacità dell’atleta di generare una forza nell’arco del tempo (e quindi di saper spingere rapporti sempre più lunghi). Ci siamo maggiormente concentrati su tre aspetti: la sensazione di affaticamento generale percepita dall’atleta (intesa come RPE o Scala di Borg), lo sforzo richiesto all’organismo (in termini di battiti del cuore) e le sensazioni di guidabilità, reattività e stabilità offerte dalle bici.
Per farlo abbiamo fatto sì che i due ciclisti in test (con diverse soglie cardiache) pedalassero sempre alla stessa velocità e con lo stesso ritmo, in modo da equilibrare gli sforzi. I ciclisti erano liberi di scegliere il rapporto e la cadenza di pedalata. Non è stato effettuato alcun bike fit ma solo un’impostazione base delle bici, in modo da far emergere eventuali correlazioni tra il tipo di bici ed eventuali problemi in sella.
Le bici in test
Per effettuare il test ci siamo rivolti alla casa veneta Wilier, che ci ha fornito una bici da corsa top di gamma (101 Air) e una gravel top di gamma (Jaroon). Le due bici ci sono state fornite in taglia M.
Confrontiamo i due mezzi.
Geometrie
Se mettiamo a confronto i valori del telaio delle due bici, scopriamo che entrambe si somigliano molto ma una differenza molto grande le separa. Infatti il passo ruota della Jaroon è più elevato di quello della Cento1Air. Infatti la gravel presenta foderi più lunghi (ben 4cm) e un angolo di sterzo più chiuso, che si traduce in una maggiore distanza tra le ruote. Questo è significativo in termini di reattività ma anche di stabilità. Infatti un passo ruota maggiore offre più stabilità, rendendo la bici più confortevole nei tratti tecnici (lo sterrato) ma impigrendone la risposta in accelerazione e sulle ripartenze.
Allestimento
La Cento1Air utilizza un gruppo Campagnolo Potenza top di Gamma, mentre la Jaroon monta un gruppo Shimano Ultegra con freni a disco.
Peso
La Cento1Air si presenta con un peso di 7kg con i pedali, mentre la Jaroon ha un peso complessivo di 8,5kg, sempre con i pedali.
Il giro
Abbiamo messo a confronto le due bici su un giro classico dei ciclisti lombardi: l’ascesa al santuario della Madonna del Ghisallo (patrona dei ciclisti), partendo da Monza. Il giro è stato di 3 ore e 35 minuti, per una lunghezza totale di 90km A/R e circa 900mt di dislivello positivo, con 3 salite molto lunghe (di cui una impegnativa) e il resto del giro con un’impronta vallonata.
Meccanica per Bici da Corsa e Gravel
Corso Online
I tester
I due ciclisti che hanno eseguito il test per noi sono:
Profilo Strava Omar Gatti – Profilo Strava Alberto Carrara
Bici da corsa top vs Gravel bike: i risultati
Una volta rientrati dal giro, abbiamo analizzati i dati della traccia, della frequenza cardiaca e le sensazioni riportate dai ciclisti e i risultati sono stati i seguenti:
Sensazione di fatica percepita
Si tratta di una scala (creata dallo scienziato dell’allenamento Gunnar Borg) molto usata nel mondo dell’allenamento e serve a quantificare l’intensità dello sforzo percepito dall’atleta. Ha un range di valori da 6 (sforzo nullo) a 20 (sforzo massimale). I due ciclisti hanno riportato:
Come si può notare, il ciclista con la Cento1Air ha avvertito uno sforzo e un carico maggiore di quello con la Jaroon, nonostante la prima bici sia pensata e progettata per quel tipo di tracciato;
Frequenza cardiaca
I dati della frequenza cardiaca (ovvero come il cuore ha risposto allo sforzo effettuato sono stati) i seguenti:
Come si vede, il ciclista con la Jaroon ha avuto una media di frequenza cardiaca più alta di quello con la Cento1Air (nonostante il primo abbia una fc a riposo molto più bassa). È anche però interessante vedere come sulla salita più impegnativa il ciclista con la Cento1Air abbia toccato i 181bpm mentre quello con la Jaroon sia rimasto a 173bpm (nonostante un’andatura più elevata). Ciò dipende più dalla capacità dell’atleta di sapersi gestire che dal tipo di bici.
Va comunque sottolineato che non si tratta di dati “asettici”, poiché la frequenza cardiaca è influenzata da fattori come lo stress (Omar ha un figlio piccolo, Alberto no), dal tipo di allenamento (Omar si allena più con lunghi di corsa per fare resistenza, Alberto preferisci giri brevi ma più intensi), il livello di affaticamento generale dell’organismo, l’età (Omar ha 10 anni in più di Alberto).
Sensazioni di guida
La Cento1Air è sicuramente parsa più reattiva sui rilanci, per via del passo più corto. Quando si è trattato di effettuare rilanci in salita (per superare ciclisti o per via di auto che ostacolavano), la Cento1Air era sicuramente più reattiva e richiedeva meno sforzo rispetto alla Jaroon, che pagava lo scotto del passo più lungo. In salita le due bici si sono equivalse e non vi è stato un grande gap. In discesa invece la Cento1Air ha creato il vuoto. Nella discese più lunga, lasciando liberi i freni, il ciclista con la Cento1Air ha toccato gli 82km/h, mentre quello con la Jaroon ha raggiunto al massimo i 70km/h.
Conclusioni e guida all’acquisto
Se confrontiamo i dati ottenuti dall’uscita e le sensazioni riportate dai ciclisti, possiamo notare come non ci sia un dato davvero univoco. Entrambe le bici si sono comportate egregiamente e se tralasciamo la discesa, la gravel non ha sofferto la differenza costruttiva.
In conclusione possiamo dire che la gravel può restare al passo di una bici top di gamma ma rimane comunque un mezzo che non è pensato per quell’uso esclusivo. Il volume frontale è maggiore, per via della posizione più eretta, il peso è superiore e in discesa c’è comunque un abisso. Per cui se avete intenzione di acquistare una gravel per un uso esclusivo come bici da strada, forse è meglio orientarsi su una più dedicata. Se invece volete fare di tutto un po’, allora la gravel è un’ottima scelta, perché permette di cambiare terreno senza grandi problemi, cosa che la bici in carbonio non può fare.
Aggiornamento: Leggi anche il test della nuovissima gravel Wilier Jena
Io trovo il test molto interessante, quanto utile per valutare l’acquisto, ad esempio personalmente ho una bici gravel, però non sono riuscito a sfruttarla appieno come tale e mi ritrovo per lo più con le ruote su asfalto, e quindi i dubbi ti vengono, della serie sto utilizzando la bici giusta? Grazie per aver reso pubblico il test
Francamente non capisco cosa significhi sfidare una carbonio corsa sul suo terreno senza portarla recipricamente, su una strada bianca. Mi stupisce anche non sentire una parola sulle gomme, che sullo sterrato fanno la differenza della gravel. Giusto scambiare anche le bici.