Pedalando verso uno strepitoso 2015

Pedalando verso uno strepitoso 2015
TAGS: ciclismo
fonte immagine: kermitilrospo.blogspot.com

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Ci siamo, siamo arrivati alla fine del 2014. Per noi di bikeitalia.it quest’anno è stato di un’intensità e di una bellezza spropositata. Ricordo quando, solo 12 mesi fa, ci interrogavamo sul futuro e ci chiedevamo se quello che sembrava solamente un hobby in cui risultavamo bravini potesse mai trasformarsi in un’attività lavorativa a tempo pieno.
Per scoprirlo abbiamo deciso di buttarci anima e corpo, come se non ci fosse un domani, barcamenandoci in situazioni che avevano dell’assurdo: per molti mesi il portale è stato gestito in remoto, sospeso tra la Turchia e il Nepal, tra skypate a qualunque ora del giorno e della notte e frequentissimi viaggi in Italia per coordinare varie attività e gestire relazioni.
In questi mesi abbiamo dedicato a bikeitalia.it ogni momento utile delle nostre giornate e ogni centesimo dalle nostre tasche. I risultati ci stanno dando ragione. Da un punto di vista finanziario, nonostante una marea di spese sostenute (perché, contrariamente a molte altre testate giornalistiche, paghiamo i nostri collaboratori), abbiamo chiuso l’anno con un piccolissimo segno “più” e tanti progetti che realizzeremo nel corso del nuovo anno.
Ma quello che ci lascia maggiormente soddisfatti non è tanto il risultato economico, quanto la soddisfazione che proviene dai dati di traffico: visualizzazioni e visitatori sono aumentati di oltre il 250% in questo lasso di tempo. Un dato che ci dice che abbiamo visto giusto, che l’Italia è pronta per un cambio di paradigma nel modo di concepire la mobilità e che la bicicletta sta finalmente uscendo dal ghetto delle competizioni del fine settimana e sta sempre più conquistando le nostre strade anche durante i giorni lavorativi.
Insomma, l’Italia (con la consueta lentezza che la caratterizza) sta riscoprendo la bicicletta e, soprattutto, sta scoprendo che la bicicletta è lo strumento per la valorizzazione della propria bellezza: da nord a sud, seppure in un momento di crisi spaventosa come quello che stiamo attraversando, non c’è regione che non stia investendo nel cicloturismo per destagionalizzare la propria offerta turistica e valorizzare zone meravigliose ma, allo stesso tempo, economicamente depresse.

Nel 2014 abbiamo assistito a un risveglio lento ma continuo: la battaglia parlamentare sull’introduzione del “controsenso ciclabile” nel Codice della Strada è stata tanto avvincente quanto sintomatica. La proposta di legge è stata prima boicottata in commissione trasporti alla camera e poi stroncata dal ministro Lupi in persona a cui è seguita una dura replica da parte degli assessori alla mobilità di Milano, Bologna e Torino per poi arrivare alla reintroduzione nella proposta di legge pochi giorni fa, sempre in commissione trasporti. Roba degna di un’Italia-Germania 4-3.
Nel 2014 abbiamo visto per la prima volta un’azienda che si occupa di mobilità automobilistica promuovere una piccola campagna di sensibilizzazione per la tutela di pedoni e ciclisti.
Nel 2014 abbiamo visto un rinnovamento della FIAB che sembra aver finalmente ultimato il proprio processo di maturazione in cui dalla crisalide potrebbe uscire la splendida farfalla che un paese come l’Italia merita di avere.
Nel 2014 abbiamo visto i cittadini di Roma prendere pennelli e vernice per creare una corsia ciclabile laddove davvero se ne sentiva il bisogno.
Nel 2014 abbiamo visto esplodere il fenomeno del Bike to School nelle principali città italiane.
Nel 2014 ho girato l’italia in lungo e in largo e ho potuto percepire come sempre più persone sentano il bisogno di emanciparsi dalla dittatura dell’automobile per riprendersi gli spazi pubblici e il tempo della propria vita che non può essere trascorso incolonnati in una scatola di metallo e respirando fumi cancerogeni.

Se questo è stato il 2014, non posso che essere ottimista per l’anno a venire.

Il 2015 sarà l’anno dell’approvazione del nuovo codice della strada (elezioni permettendo) in cui potranno essere inserite molte novità a favore di chi si sposta in bicicletta.
Il 2015 sarà l’anno in cui si assisterà a un compattamento delle posizioni tra tutti coloro che operano per una mobilità nuova.
Il 2015 sarà l’anno in cui le vendite di biciclette e accessori vivranno un boom e vedremo sempre più persone aggirarsi sorridendo per strada, pedalando in giro per le città riportando lentamente in vita i nostri centri storici.
Forse sono troppo ottimista ma, se provo a guardare al futuro, non riesco a non esserlo.

Per noi di bikeitalia.it il 2015 sarà un anno molto intenso, pieno di impegni e progetti, perché c’è ancora molto da fare per trasformare l’Italia in un paese ciclabile ma, pedalata dopo pedalata, tutti insieme ce la faremo.

Però al 2015, per fortuna, manca ancora qualche giorno. Tanto vale mettersi comodi e godersi gli ultimi scampoli di questo meraviglioso 2014, prima di rimboccarsi e maniche per costruire un fantastico 2015.

A nome di tutto lo staff di bikeitalia.it vi rivolgo i più sentiti auguri di buone feste e di uno strepitoso 2015. Ma, soprattutto, vi voglio ringraziare perché, senza di voi che ogni giorno ci leggete, ci commentate e ci condividete, tutto questo non sarebbe mai stato possibile.

Ah, e se per caso il giorno della vigilia incontrate Babbo Natale fategli sapere che siamo stati buoni e che cerchiamo finanziatori per far crescere ulteriormente il nostro progetto…

marmaris uphill

Commenti

  1. Paolo Pinzuti Paolo Pinzuti ha detto:

    Fabrizio, siamo lusingati…

  2. Fabrizio ha detto:

    Grazie a voi, a tutto lo staff e tutti quello che ruotano intorno a Bikeitalia. Avete il merito (e non solo nel 2014!) della visione e della determinazione, di averci visto lungo e di aver dato risposte concrete a strutturate al Belpaese del “…mica siamo in Olanda…”, del “…a Milano piove sempre…”, e del “…a Roma ci sono troppe salite…”
    Oltretutto credo siate capaci di agire verso quel livello che è peggiore della “pancia” e che si nutre di questi luoghi comuni, riuscendo a generare in qualche modo una pressione verso quel mondo di affaristi e rappresentanti di vasti interessi economici, che quella “pancia” la sfrutta e la strumentalizza.
    La risposta sono le bici che fioriscono nei cortili, sui balconi, e sicuramente sulle strade.
    Per questo vale la pena continuare, anche solo leggendovi (per generare un traffico sempre più interessante sul sito), o con quanto ognuno di noi può fare. E continuando a pedalare!

    Uno splendido 2015 “a pedali” anche a voi.
    Fabrizio (ciclista urbano, dirigente d’azienda, operaio del BikeTo School!)

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