7 città del mondo che vanno verso il “car free”

7 città del mondo che vanno verso il “car free”

Dopo quasi un secolo di mobilità auto-centrica, alcune città stanno lentamente cominciando a rendersi conto che l’automobile non è il mezzo adatto per spostarsi nei centri urbani, e non solo per questioni di smog. Il traffico, il parcheggio e i costi di manutenzione fanno il resto con il risultato che muoversi in città in automobile è diventato semplicemente sconveniente. Numerosi studi ci ricordano periodicamente delle troppe ore giornaliere passate nel traffico, addirittura dei giorni di vita trascorsi in media a cercare parcheggio, una situazione paradossale a cui qualche amministrazione virtuosa sta cercando di porre rimedio.

E non è un caso che questo processo di demotorizzazione stia riguardando in particolare le città europee, costruite centinaia o migliaia di anni fa e pensate per la mobilità pedonale, mentre le città più moderne, quelle americane su tutte, fanno più fatica essendo state progettate attorno all’automobile.
Di seguito un elenco stilato dal magazine Fastcoexist.com delle città che da qualche anno a questa parte stanno ripensando la propria mobilità a vantaggio di pedoni, ciclisti e mezzi pubblici, chiudendo parzialmente o totalmente il centro urbano alle auto.

Amburgo (Germania)

amburgo
Nonostante l’amministrazione di Amburgo non abbia, per ora, intenzione di interdire totalmente il centro urbano alle auto, le ultime decisioni in materia di mobilità sembrano privilegiare non poco gli spostamenti “car free”. Oltre all’estensione della zona 30, misura attuata principalmente per combattere l’inquinamento acustico, è in progetto una fitta rete ciclabile che nei prossimi anni dovrebbe collegare il 40% delle strade della città.

Madrid (Spagna)

madrid
Già da qualche anno l’area pedonale del centro di Madrid è in espansione e proprio due mesi fa è arrivato l’annuncio da parte del sindaco Ana Botella di voler interdire alle auto, ad eccezione di quelle dei residenti, tutto il centro a partire da gennaio 2015. 22 telecamere saranno installate per sorvegliare gli eventuali trasgressori a cui sarà inflitta una multa di 90 euro. L’obiettivo è quello di rendere il centro interamente pedonale, anche per i residenti, nei prossimi cinque anni.

Parigi (Francia)

parigi
Le rilevazioni della qualità dell’aria effettuate negli ultimi anni nella capitale francese hanno indotto l’amministrazione a correre ai ripari, prima con la soluzione delle targhe alterne fino a misure più incisive come l’estensione dell’area pedonale, annunciata lo scorso dicembre dall’attuale sindaco Anne Hidalgo. Il modello dovrebbe seguire quello di Madrid, con una prima interdizione alle auto dei non residenti per poi riguardare tutti gli automobilisti entro il 2020. Ma i primi risultati stanno già arrivando: secondo la prima cittadina della capitale francese i parigini che fino al 2001 non possedevano un’auto privata erano il 40%, mentre oggi questa quota sarebbe arrivata al 60%.

Helsinki (Finlandia)

helsinki
La capitale finlandese ha previsto un alto afflusso di nuovi residenti per i prossimi anni eppure – anzi probabilmente proprio per questo – la circolazione delle automobili sarà progressivamente limitata. E a differenza di altre capitali europee, il piano di rilancio della mobilità comincerà proprio dalle periferie, che potrebbero diventare aree interamente pedonali collegate al centro con mezzi pubblici. Sono in fase di studio anche dei sistemi di auto e moto on demand affinché il numero di veicoli a motore privati sia il più esiguo possibile.

Chengdu (Cina)

chengdu
Un nuovo quartiere della città di Chengdu, nella Cina meridionale, è ancora in fase di realizzazione e a curare il lavoro sono gli architetti statunitensi Adrian Smith e Gordon Gill, che studieranno soluzioni affinché ogni spostamento da una qualsiasi parte del quartiere all’altra possa avvenire senz’auto ed in un tempo massimo di 15 minuti a piedi. L’area suburbana, popolata da 80 mila persone, sarà collegata alla più grande città Chengdu con un’efficiente sistema di mezzi pubblici. La realizzazione definitiva del progetto è prevista per il 2020.

Milano (Italia)

milano
Tra le città che stanno andando verso il “car free” il magazine americano cita anche “la città dello smog”. Sebbene a Milano il numero di automobili sia ancora elevato, le misure attuate dall’ultima amministrazione, dall’introduzione dell’Area C all’allargamento delle zone 30, potrebbero infondere ottimismo circa la possibilità di rendere entro qualche anno l’intero centro urbano interdetto alle auto.

Copenhagen (Danimarca)

copenhagen
Fino agli anni ’70 il traffico della capitale danese era paragonabile a quello di una delle tante città italiane dei nostri giorni, eppure oggi circa un terzo degli spostamenti avviene in bicicletta, e più della metà “car free”, grazie all’ampia area pedonale del centro città. La rete ciclabile si estende per oltre 200 km e in cantiere c’è la costruzione di nuove superstrade ciclabili per ospitare ancora più ciclisti. Copenhagen è inoltre una delle città europee con il minor tasso di automobili di proprietà.

Commenti

  1. fabrizio giorgio ha detto:

    vorrei avere informazioni riguardo il comodato d’uso delle auto di carfree

  2. firenze ha detto:

    anche firenze è tra queste, in centro si va solo con il car sharing

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