Stabilità 2017, approvati 2 emendamenti Gandolfi per la mobilità ciclistica

ITALIAINBICI_TEMI
L’ok della Commissione Bilancio è arrivato nel cuore della notte: 2 emendamenti per la mobilità ciclistica, presentati dall’onorevole Paolo Gandolfi (Pd), sono stati approvati entrando nella Legge di Stabilità 2017. Le proposte di modifica accettate riguardano le ciclovie turistiche – che riceveranno 83 milioni ulteriori, rispetto ai 91 già stanziati lo scorso anno – e l’ingresso delle voci “mobilità ciclistica e sicurezza stradale dell’utenza vulnerabile” tra le finalità del superfondo di 3 miliardi annui per le infrastrutture strategiche per lo sviluppo del Paese. Si tratta dunque di provvedimenti che finanzieranno con risorse certe e durature nel tempo la ciclabilità.

L’onorevole Gandolfi è soddisfatto del risultato raggiunto: “I miei due emendamenti approvati in commissione bilancio permettono un finanziamento di 83 milioni di Euro per la bicicletta, che si aggiungono ai 91 dell’anno scorso. Inoltre vengono inserite la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale tra le finalità del superfondo di 3 miliardi annui per le infrastrutture strategiche per lo sviluppo del Paese. Finalmente una porta aperta per la mobilità nuova”.

Nello specifico, l’emendamento approvato in materia di cicloturismo dà al sistema nazionale delle ciclovie turistiche – già finanziato nella Legge di Stabilità 2016 con 91 milioni di euro – ulteriori 83 milioni (13 per il 2017, 30 per il 2018 e 40 per il 2019) in carico al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Uno stanziamento che sarà utile anche per allargare il numero di regioni interessate, in aggiunta ai 4 progetti già individuati e finanziati – Ciclopista del Sole, Ciclopista Venezia-Torino, Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese e GRAB – di cui sono stati firmati i protocolli d’intesa con le Regioni interessate alla loro realizzazione. Come ad esempio il progetto “Garda by Bike”, l’anello ciclabile di 140 km intorno al Lago di Garda.

L’altro emendamento approvato ha aggiunto una voce all’articolo 21 e nello specifico il punto “g) mobilità ciclistica e sicurezza stradale dell’utenza vulnerabile”; in questo modo nel Fondo da ripartire per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutture del Paese viene specificata una nuova voce con il settore relativo al miglioramento delle condizioni di sicurezza stradale relativamente all’utenza vulnerabile, pedoni, ciclisti e motociclisti. Un emendamento che non comporta nuovi oneri per lo Stato ma che darà maggiori garanzie all’utenza vulnerabile della strada e in materia di sicurezza stradale.

Buone notizie per la mobilità nuova dunque, anche se gli altri 2 “emendamenti Gandolfi” – uno sulle agevolazioni fiscali per pendolari del trasporto pubblico locale e l’altro sulla stabilizzazione del fondo per il trasporto pubblico locale – che avevano già avuto un primo ok dalla Commissione Trasporti non hanno ricevuto il via libera dalla Commissione Bilancio. Il bicchiere, vista la situazione generale, può considerarsi comunque mezzo pieno: con la speranza che l’attenzione per la mobilità ciclistica possa crescere sempre di più, nell’agenda politica così come sulle nostre strade. Insomma, bisogna continuare a pedalare.

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