Dopo l’approvazione del comma 103 della Legge di Stabilità che introduce la libera circolazione delle auto elettriche e ibride all’interno di ZTL e aree pedonali, a seguito della protesta da parte delle associazioni della mobilità e degli assessori di Milano, Bologna, Torino e Roma e dell’ANCI, il sottosegretario ai trasporti, Michele Dell’Orco aveva promesso una marcia indietro sostenendo che la norma non fosse del Movimento.
La norma in #manovra2019 su accesso auto #elettriche e #ibride in Ztl non è del #M5s. Pronti a rivederla nel primo provvedimento utile. Avanti invece con ecosconto per mezzi ecologici e detrazioni fiscali per colonnine di ricarica. Ma senza riempire i centri storici di auto.
— Michele Dell’Orco (@dellorco85) 5 gennaio 2019
Oggi arriva la smentita della smentita con cui lo stesso Dell’Orco annuncia attraverso una nota che ci sono interpretazioni “errate e erronee” [nel senso che sono sbagliate, scorrette – ndr] e che ” la norma è sicuramente migliorabile. Per questo, in accordo con il Parlamento, stiamo lavorando a una modifica normativa che elimini la possibilità di accesso alle Ztl anche per le auto ibride, lasciandola solo per i veicoli elettrici.”
E aggiunge:
“In questo modo la misura potrà realmente rispondere alla necessità di far sviluppare il mercato dell’elettrico e un ricambio del parco mezzi privati con veicoli a basso impatto, ma non rischierà di affollare i centri storici delle città”
Non è ancora dato sapere quando la norma sarà modificata, ma fino a quel momento circa mezzo milioni di veicoli in più potranno entrare all’interno di tutte le zone a traffico limitato (e aree pedonali) d’Italia scalzando quindi i sindaci nella possibilità di decidere come gestire le strade e il traffico della città che amministrano.
Il Governo Lega-Movimento 5 Stelle con un abile colpo di mano è riuscito a riportare le lancette dell’orologio indietro fino al 5 luglio 1965, giorno in cui l’allora sindaco della Città di Siena, Fazio Fabbrini, creò la prima Zona a Traffico Limitato d’Italia inibendo l’accesso alle auto in Piazza del Campo.
13 giorni dopo, Fabbrini fu costretto alle dimissioni.
Ci sono voluti 53 anni per riuscire a ottenere che il 95% della superficie dei centri storici delle nostre città avesse una limitazione del traffico, sono bastati nove mesi di governo del cambiamento per azzerare il tutto.
L’industria dell’auto ringrazia. Quelli che abitano nelle Zone a Traffico Limitato, un po’ meno.
p.s.
Nonostante le parole del sottosegretario Dell’Orco, il comma 103 consentirà l’accesso incondizionato di auto ibride e elettriche ANCHE alle aree pedonali.
Lo stesso articolo 3, comma 1 del CdS, infatti, nel definire l'”area pedonale”, parla di “zona interdetta…” (n. 2), e, nel definire la “ZTL”, parla di “area in cui…” (n. 54), con un palese uso dei due termini come sinonimi.
Amici di Bikeitalia!!! Ma perchè non organizzate una grande Ciclomanifestazione contro questa e altre norme presenti nella nuova legge di bilancio ??? Credo che in molti, compreso me, sarebbero ben felici di parteciparvi per far emergere la nostra voce! Non possiamo più chinare il capo o rispondere solo a parole ad atti di questo genere, frutto solo di ignoranza sul tema.
Portiamo insieme alla luce del grande pubblico della città qual’è il vero significato della mobilità ciclabile!
Anch’io sottoscrivo per una grande protesta pro bike e mobilità pedonale sicura contro auto in aree interdette
Non dobbiamo dimenticarci che con l’accesso delle auto elettriche nelle aree pedonali si verrà a creare una situazione potenzialmente pericolosa per i pedoni a causa della estrema silenziosità dei mezzi!
Che sarà mai: basterà fare indossare ai pedoni caschetto, guanti e scarpe antinfortunistiche (e perché no, anche dei comodi occhiali in policarbonato), un cappottino in “pluriball” catarifrangente e trasmettere qualche spot in televisione a cura del ministero competente per sensibilizzarli alla massima attenzione alle auto quando si cammina nelle aree pedonali. Ah, ovviamente sarà caldamente consigliato loro di sottoscrivere un’assicurazione RC per rifondere i danni ai proprietari delle povere auto vittime di testate, ginocchiate, gomitate, strisciate di sangue…